Benessere
Stacca, respira, cammina: il potere della lentezza in un mondo che corre
Psicologi e coach lo ripetono da mesi: serve rallentare. E per stare meglio, a volte basta fare meno, dormire di più e concedersi una passeggiata senza meta

Siamo entrati nell’estate con i nervi a pezzi. Dicono che sia la stagione del relax, delle pause, della leggerezza. Ma per molti – troppi – è solo un altro capitolo di un libro già faticoso: quello del burnout permanente. Lavoro da finire prima di partire, figli da gestire h24, vacanze da organizzare come un evento aziendale. E quando si arriva finalmente al mare, o in montagna, o anche solo al weekend, si è talmente stanchi da non sapere nemmeno più cosa voglia dire “rilassarsi”.
Eppure, il nostro corpo lo sa. Il nostro cervello lo sa. Ce lo chiede da tempo, con segnali che ignoriamo finché non diventano mal di testa, insonnia, irritabilità o quella stanchezza che non se ne va neanche dopo dieci ore di sonno. Perché non è il corpo ad essere sfinito, è la mente. E l’unica vera cura – ormai lo dicono anche le neuroscienze – è rallentare. Ma sul serio.
La buona notizia è che rallentare non significa scomparire nel deserto per settimane. Né fuggire su un’isola greca con il cellulare spento (anche se, diciamolo, sarebbe magnifico). A volte basta molto meno. Bastano micro-pause consapevoli: una passeggiata lenta senza auricolari. Un pranzo senza scrollare lo smartphone. Un bagno caldo senza interruzioni. Un pomeriggio sul divano senza sensi di colpa. O anche solo cinque minuti per chiudere gli occhi e respirare, davvero, come se ogni respiro fosse un atto di cura.
Le chiamano “vacanze mentali”, e sono diventate un’ancora di salvezza per chi non può permettersi un mese alle Maldive ma ha urgente bisogno di recuperare lucidità e benessere. I terapeuti lo spiegano chiaramente: il cervello ha bisogno di vuoto. Di tempi morti, di riposo attivo. Di attività lente, ripetitive, prive di scopo. Una camminata in mezzo al verde. Un puzzle. Lavorare a maglia. Annaffiare le piante. Fare il pane. Piccoli riti che sembrano inutili ma nutrono la mente.
Ecco perché sempre più persone scelgono vacanze diverse, in luoghi silenziosi, magari senza connessione. O si regalano ritiri di meditazione, soggiorni in agriturismi senza Wi-Fi, persino weekend in silenzio totale. Non per moda, ma per necessità. Per sentire di nuovo la propria voce interiore, soffocata dai mille stimoli di ogni giorno.
Secondo uno studio dell’Università di Harvard, le persone che praticano consapevolmente la lentezza – anche solo per 30 minuti al giorno – ridimensionano l’ansia del 40%, migliorano la qualità del sonno e aumentano la capacità di concentrazione. Non serve diventare asceti o esperti di mindfulness: basta iniziare da piccoli gesti. Spegnere le notifiche. Uscire senza meta. Dire qualche “no” in più. E smettere di credere che la produttività sia l’unico metro con cui misurare il nostro valore.
L’estate, con il suo sole impietoso e le sue aspettative altissime, può diventare una trappola. Ma può anche essere un’occasione. Un momento per fare pace con la lentezza, quella vera. Perché fermarsi non è fallire. È respirare, ricentrarsi, tornare a sé.
E magari scoprire che non serve cambiare continente per ritrovare un po’ di serenità. A volte basta camminare piano, in una strada familiare, senza fretta. Guardare le cose che ci sono sempre state. Lasciar andare quello che ci pesa. E concedersi il lusso – raro, prezioso, rivoluzionario – di non fare nulla.
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Benessere
L’arancia, la regina dell’inverno: benessere e salute a portata di mano
Dall’azione antitumorale alla protezione contro il raffreddore, fino all’uso come profumo naturale per la casa: ecco perché non dovreste mai rinunciare a questo frutto prezioso.

Con l’arrivo dell’inverno, c’è un frutto che spicca su tutti gli altri per bontà e benefici: l’arancia. Dolce, succosa e ricca di sostanze nutritive essenziali, è un vero toccasana per il nostro organismo. Se volete sentirvi in forma smagliante e tenere lontani i malanni di stagione, le arance sono l’alleato perfetto.
Un concentrato di salute
Le arance sono una fonte inesauribile di vitamina C e A, fondamentali per il sistema immunitario, ma anche ricche di antiossidanti, che combattono i radicali liberi e rallentano l’invecchiamento cellulare. Questo frutto miracoloso è anche noto per le sue proprietà lassative, utili per favorire il transito intestinale, e per il suo effetto benefico sul cuore: aiuta a ridurre il colesterolo cattivo (LDL) e a prevenire patologie cardiovascolari.
Ma non è tutto. Le arance possono rivelarsi un’arma preziosa contro l’artrite e i calcoli renali, migliorando lo stato di salute generale. E secondo uno studio pubblicato su Cancer Epidemiology, Biomarkers and Prevention nel settembre 2003, il beta-criptoxantina – un carotenoide naturale presente nell’arancia – potrebbe ridurre del 27% il rischio di sviluppare un tumore al polmone se assunto con regolarità.
Come consumarle al meglio
Il modo più semplice e gustoso per godere dei benefici delle arance? Una spremuta fresca ogni giorno. Il consiglio è di utilizzare arance biologiche e non filtrare il succo, per non perdere le fibre preziose contenute nella polpa.
Un bicchiere di spremuta al mattino non solo vi fornirà una carica di energia naturale, ma aiuterà anche a mantenere alto il livello di idratazione durante i mesi più freddi, quando la pelle tende a seccarsi di più.
Non solo a tavola
L’arancia non è solo un frutto da mangiare o bere. La sua essenza inebriante è perfetta anche per profumare gli ambienti domestici in modo naturale e low cost. Basta qualche scorza lasciata sui termosifoni o una manciata di olio essenziale d’arancia in un diffusore per riempire la casa di un profumo caldo e avvolgente.
L’olio essenziale d’arancia è un ingrediente comune in molti prodotti per la cura del corpo, come le saponette biologiche. Tra le più apprezzate ci sono quelle di White Castle, disponibili anche nelle varianti al limone e lavanda, ideali per trasformare il momento del bagno in una vera esperienza sensoriale.
Perché non farne a meno
In un mondo dove siamo costantemente esposti a stress e inquinamento, l’arancia si rivela una vera ancora di salvezza. Rafforza il sistema immunitario, protegge il cuore, depura l’organismo e persino profuma la casa. Un piccolo gesto quotidiano, come bere una spremuta o aggiungere qualche scorza d’arancia al vostro ambiente, può fare una grande differenza per il vostro benessere.
Dunque, non lasciatevi sfuggire l’occasione di portare un po’ di sole nel vostro inverno. Madre Natura sa sempre come prendersi cura di noi, e l’arancia ne è la prova più fragrante e deliziosa.
Benessere
Acqua al cetriolo, l’elisir verde che depura e rinfresca: la bevanda semplice che fa bene a tutto
Dalle spa alle cucine di casa, l’acqua al cetriolo è diventata un rituale detox quotidiano. Una bevanda fresca e leggera che aiuta a reidratare il corpo, regolarizzare la digestione e migliorare la circolazione linfatica. Ecco perché inserirla nella routine di benessere quotidiana può davvero fare la differenza.

Basta un cetriolo e una caraffa d’acqua per trasformare un gesto quotidiano in un piccolo trattamento di bellezza. L’acqua al cetriolo, un tempo usata solo nelle spa e nei centri benessere come bevanda rinfrescante, è oggi una delle tendenze più amate da chi cerca un modo naturale per depurarsi e idratarsi.
Il segreto sta nella combinazione perfetta tra leggerezza e proprietà benefiche. Il cetriolo, composto per oltre il 95% da acqua, è una miniera di sali minerali, vitamina C e antiossidanti che aiutano a drenare i liquidi in eccesso e a combattere la ritenzione idrica. Bere regolarmente acqua al cetriolo aiuta a mantenere il metabolismo attivo, favorisce la digestione e regala una piacevole sensazione di leggerezza, soprattutto dopo pasti abbondanti o giornate calde.
Ma non è solo una questione di linea. Il cetriolo è ricco di silicio e zolfo, due minerali che contribuiscono a mantenere la pelle elastica e luminosa, oltre a rinforzare capelli e unghie. Gli antiossidanti, invece, contrastano i radicali liberi e rallentano l’invecchiamento cellulare.
L’acqua al cetriolo è anche un’ottima alternativa alle bevande zuccherate: priva di calorie, aromatica e naturalmente rinfrescante, può essere bevuta tutto il giorno. Si può arricchire con fettine di limone, menta o zenzero per potenziare l’effetto depurativo e rendere il gusto ancora più gradevole.
Il suo effetto detox è dolce ma costante: bevuta al mattino aiuta a riattivare il metabolismo, durante la giornata favorisce l’eliminazione delle tossine e la sera, dopo cena, facilita la digestione.
RICETTA DELL’ACQUA AL CETRIOLO
Ingredienti:
1 cetriolo biologico, 1 litro d’acqua naturale, facoltativi qualche foglia di menta, fettine di limone o zenzero fresco.
Preparazione:
Lavare e tagliare il cetriolo a rondelle sottili, lasciando la buccia. Metterlo in una caraffa con l’acqua e, se si desidera, aggiungere menta o limone. Lasciare in infusione in frigorifero per almeno 3 ore — meglio se tutta la notte.
Si conserva fino a 48 ore e può essere bevuta fredda o a temperatura ambiente. Un gesto semplice, quotidiano, che unisce bellezza e salute in un solo bicchiere.
Benessere
Orgasmo e benessere: quando il piacere fa bene anche alla pelle

Non è solo questione di piacere. Secondo ricerche e sondaggi, l’orgasmo – raggiunto da soli o in coppia – può avere effetti positivi concreti sulla salute e, sorprendentemente, anche sull’aspetto della pelle. A sostenerlo non sono solo aneddoti o opinioni popolari, ma dati scientifici.
Un’indagine di Planned Parenthood del 2000 rivelava che quasi il 40% degli intervistati ricorreva alla masturbazione per ridurre lo stress. Un’intuizione confermata dalla fisiologia: livelli bassi di ossitocina, l’“ormone dell’amore”, si associano a stress elevato, invecchiamento cutaneo e infiammazioni. Al contrario, abbracci, baci e orgasmi stimolano la produzione di ossitocina, favorendo anche un sonno più profondo e riposante.
Il beneficio non si ferma qui. Uno studio dell’Università del Michigan ha dimostrato che il climax aumenta i livelli di estrogeno, ormone che contribuisce a mantenere la pelle più spessa, elastica e idratata, rallentando la formazione delle rughe. Durante l’attività sessuale, inoltre, il flusso sanguigno verso il viso aumenta, portando più ossigeno e nutrienti alle cellule: ecco spiegato il classico aspetto luminoso e leggermente arrossato del “post-sesso”, legato anche alla stimolazione del collagene.
«Il piacere ha un impatto psicofisico rilevante», sottolinea Kait Scalisi, sex educator certificata, in un’intervista a The Maudern. «Gli ormoni rilasciati durante il sesso – ossitocina, serotonina, prolattina – sostengono il sistema immunitario, migliorano la qualità del sonno, aiutano a regolare la pressione sanguigna e persino a potenziare la memoria».
E per quanto riguarda la frequenza? Non esiste una regola universale. «Alcuni studi suggeriscono rapporti più volte a settimana, ma la misura giusta è quella che fa stare bene te e il tuo partner. Trasformare il sesso in un obbligo può generare ansia e annullare i benefici», precisa Scalisi.
In sintesi, il piacere può essere un alleato della salute, ma non dovrebbe diventare un traguardo da centrare a ogni costo. L’intimità – con sé stessi o con l’altro – resta uno spazio da coltivare per desiderio, non per dovere. Se poi a guadagnarci sono anche la pelle e il benessere generale, tanto meglio.
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