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Dengue anche in Italia, crescono i casi
Il cambiamento climatico apre le porte alle malattie tropicali. Per la prima volta un report ci mette a disposizione e incrocia i dati epidemiologici, climatici e geografici degli ultimi anni. Per monitorare la trasmissione del virus della Dengue. E capire cosa possiamo fare per difenderci.

Il cambiamento climatico apre le porte alle malattie tropicali. Per la prima volta, un report ci mette a disposizione dati epidemiologici, climatici e geografici degli ultimi anni per monitorare la trasmissione del virus della Dengue e capire cosa possiamo fare per difenderci.
La Dengue è sempre più vicina
I numeri di questa malattia virale, trasmessa dalle zanzare Aedes ed endemica in aree tropicali e subtropicali, in Italia sono ancora piccoli, ma in costante crescita. Questo incremento è determinato dai cambiamenti climatici che favoriscono la diffusione delle zanzare. A livello mondiale, si stimano fino a 400 milioni di infezioni all’anno, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di un problema sanitario globale. Il 2023 è stato un anno da record e il 2024 si appresta a superarlo.
Monitoraggio in tempo reale
Un database aperto, descritto nello studio “Tracking Dengue virus transmission in Italy with real-time surveillance data“, permette per la prima volta di monitorare questo virus in tempo reale. Integrando dati geografici, epidemiologici, genomici e climatici spazio-temporali, offre una base preziosa per comprendere rotte e modelli di trasmissione della malattia, permettendo agli esperti di mettere a punto strategie mirate di controllo e prevenzione.
La malattia provocata da quattro virus
La Dengue è provocata da quattro virus molto simili (DENV1, DENV2, DENV3 e DENV4) ed è trasmessa tramite la puntura di una zanzara che ha precedentemente punto una persona infetta. Non c’è contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, ma occasionalmente anche la zanzara tigre (Aedes albopictus) può trasmettere il virus.
Le specie che trasmettono la malattia
Esistono circa 3.580 specie di zanzare nel mondo, di cui 60 in Italia. Le principali specie vettore includono: Aedes aegypti (zanzara della febbre gialla): trasmette Dengue, Zika, Chikungunya, febbre gialla; Aedes albopictus (zanzara tigre asiatica): trasmette Dengue, Chikungunya, encefalite di St. Louis.
I casi nel nostro Paese
Dal 2015 al 2023, in Italia sono stati segnalati 1148 casi di Dengue, distribuiti tra macroregioni. Durante la pandemia (2020 e 2021), i casi si sono ridotti per poi aumentare nuovamente nel 2023, con 377 infezioni, di cui 82 autoctone e 295 importate.
Come sono distribuiti i casi in Italia
Nord-Ovest: 150 casi (41 autoctoni, 109 importati), Nord-Est: 92 casi (tutti importati), Centro: 124 casi (41 autoctoni, 83 importati), Sud e Isole: 11 casi (tutti importati).
Le 82 infezioni autoctone sono attribuite a quattro catene di trasmissione nelle regioni di Lodi, Latina, Roma (incluse le aree metropolitane) e Anzio.
Quali sono le aree a rischio
Alcune zone in Italia presentano una maggiore idoneità climatica per la trasmissione della Dengue, come le aree costiere continentali, la Sicilia e alcune zone interne del Nord. Il 20% del territorio italiano è oggi particolarmente idoneo ad accogliere potenziali focolai di Dengue per almeno un mese all’anno.
Prospettive per il 2024
Il 2024 si appresta a raggiungere un nuovo record di casi. Nei primi mesi del 2023, sono stati registrati 51 casi tra gennaio e giugno, mentre nel 2024, al 10 giugno, sono già stati rilevati 260 casi, concentrati principalmente in Veneto, Lazio e Lombardia.
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Benessere
Sindrome da rientro: cosa mettere nel piatto per ritrovare energia
Frutta, verdura, fibre, liquidi e cibi antiossidanti sono alleati preziosi per attenuare stress, stanchezza e disfunzioni intestinali che accompagnano il ritorno alla routine. Ecco cosa consiglia la nutrizionista.

Lo chiamano “back to work blues”: è quel senso di spossatezza, nervosismo e mancanza di concentrazione che ti accompagna nei primi giorni dopo le ferie. E se è vero che il côté psicologico gioca un ruolo preponderante, l’alimentazione può fare una differenza sostanziale nel velocizzare il ritorno a una quotidianità fluida e vitale.
La dottoressa Serena Missori, endocrinologa e nutrizionista, suggerisce di approfittare della stagionalità di fine agosto per rimettere in moto il corpo, facendo il pieno di cibi “tattici”. Tra questi l’uva – ricca di polifenoli e resveratrolo – che sostiene la circolazione e contrasta lo stress ossidativo. Consigliabile consumarla a pasto o dopo l’attività fisica, per evitare picchi glicemici. Verdure generose come pomodori, peperoni e melanzane restano fresche e nutrienti alleate; broccoli, cavolfiori e cavoli invece forniscono vitamine e sostanze epatoprotettive da reintrodurre gradualmente nel menu. Anche carote, finocchi e sedano sono perfetti come snack di mezza giornata, utili a sgonfiare e depurare.
In caso di intestino lento, l’abbinamento “fibre più acqua” è una linea guida essenziale. Frutta e verdura crude e cotte aiutano non solo il transito, ma offrono anche un buon carico di micronutrienti fondamentali.
Secondo il nutrizionista Pietro Mignano di Roma, l’alimentazione deve essere funzionale al recupero dei ritmi diurni: dopo la vacanza il ritorno al lavoro richiede energia, ma molti di noi sono privi delle scorte di vitamine, minerali e amminoacidi essenziali, anche a causa di eccessi alimentari e ridotto apporto idrico. I principali errori da evitare includono troppo zucchero raffinato, alcol, snack pronti e poca idratazione.
Alcuni alimenti possono essere d’aiuto anche contro l’ansia del rientro. Il pesce azzurro, ricco di Omega-3, sostiene il benessere cerebrale; mentre l’uva, oltre a essere antiossidante, contiene melatonina, utile per regolare il sonno.
In sintesi, ecco i food hero da mettere nel carrello post-ferie:
- Carica di antiossidanti e circolazione: uva a pasto
- Freschezza e nutrienti: pomodori, peperoni, melanzane
- Depurazione e detox: broccoli, cavoli, carote, finocchi, sedano
- Regolarità intestinale: abbondanti fibre + acqua
- Gestione della stanchezza e stabilità mentale: Omega-3 da pesce azzurro
Per un rientro dolce e in salute, mescola questi alimenti con un piano quotidiano equilibrato—metti la frutta nella colazione, una cena leggera di pesce e verdure, e spuntini detox sparsi nella giornata.
Beauty
Beauty routine di settembre: guida per una pelle rinnovata
Con la fine dell’estate, è il momento ideale per adattare la skincare alla nuova stagione, con prodotti più nutrienti e trattamenti mirati.

Settembre è il mese del “beauty reset”: le vacanze si sono concluse, l’intensità del sole è meno aggressiva, e la pelle necessita di attenzioni mirate per recuperare luminosità e equilibrio. L’aria più secca, i termosifoni accesi e gli sbalzi termici impongono una revisione della routine: largo a texture più nutrienti, tonici idratanti e un ritorno — prudente — a esfolianti delicati.
Dalla gel alla pulizia creamier
Con l’abbassarsi delle temperature, molti gel o schiume detergenti possono risultare eccessivamente sgrassanti. Dermatologi consigliano un passaggio a formule più cremose, lenitive e ricche di emollienti come ceramidi o cera d’api, utili a preservare la barriera cutanea.
Sieri idratanti e tonici delicati
Un siero a base di acido ialuronico può fare la differenza nel contrastare la disidratazione, mentre tonici privi di alcol – idratanti e calmanti – sono preferibili ai tonici astringenti o esfolianti troppo aggressivi.
Passaggio a crema ricca
L’arrivo del freddo riduce l’umidità: le formule leggere non bastano più. Crema densa, magari con burri nutrienti o ceramidi, favorisce la protezione e l’idratazione prolungata.
Scrub e maschere viso mirate
Settembre è perfetto per riequilibrare la pelle stanca: uno scrub delicato (1-2 volte alla settimana) e maschere lenitive o nutrienti — come quelle all’argilla o con azione antiossidante — aiutano a purificare senza stressare.
Occhio al contorno labbra
I batteri lungo le lezioni o il lavoro possono seccare le labbra. È bene inserirne un balsamo con emollienti e protezione uv, anche in città.
Protezione solare d’autunno
Anche se il sole è meno forte, i raggi passano comunque. Si consiglia di mantenere l’applicazione quotidiana di SPF, soprattutto se si usano acidi o retinoidi, per difendere la pelle da foto-invecchiamento.
Piccoli consigli pratici:
- Detergente delicato ogni sera
- Tonico leggero e idratante
- Siero con acido ialuronico mattina e sera
- Crema ricca per mantener l’idratazione
- Scrub e maschera nutrienti a settimane alterne
- SPF quotidiano anche d’autunno
- Labbra curate con balsamo protettivo
- Reintroduzione graduale di retinoidi o acidi (quando necessario)
Benessere
Diete detox post-vacanze: come disintossicare corpo e mente senza esagerare
Dopo i bagordi estivi, è il momento perfetto per uno “reset” salutare: strategia alimentare, idratazione e movimento aiutano a ritrovare energia e benessere senza stress.

Terminati i pranzi in veranda e gli aperitivi al tramonto, molti di noi avvertono i segni di qualche eccesso estivo: gonfiore, stanchezza, leggera letargia. In questa fase post-vacanze non serve una dieta drammatica: basta un approccio gentile e consapevole per riattivare il fisico e ritrovare vitalità.
Idratazione come prima mossa
Bere tra 1,5 e 2 litri di acqua ogni giorno è fondamentale per alleggerire il corpo e favorire la digestione. Da integrare, magari al mattino, con un bicchiere di acqua tiepida e limone o tisane come finocchio, tarassaco o tè verde, perfetti per supportare il fegato e contrastare la ritenzione idrica.
Alimenti detox, sì — ma senza privazioni
Frutta e verdura di stagione, ricche di fibre e acqua come mele, fragole, cetrioli, carciofi e broccoli, aiutano il drenaggio e la disintossicazione naturale. Legumi, cereali integrali (avena, farro, quinoa) e proteine magre (pesce, pollo, tofu) garantiscono nutrienti senza appesantire. È bene ridurre zuccheri raffinati e alimenti processati. Preferendo alternative più genuine come miele o zucchero di canna grezzo, e per un tocco speziato anche la cannella, utile per abbassare l’indice glicemico.
No ai digiuni e alle diete drastiche
Le diete ipocaloriche, oltre a essere controproducenti per il metabolismo, favoriscono l’effetto “yo-yo”. L’approccio migliore è quello di un regime bilanciato, che comprenda carboidrati, proteine e grassi sani, con un buon apporto di verdure per mantenerci sazi e nutriti.
Riprendi a muoverti—ma gradualmente
Non serve subito una maratona: bastano 10-20 minuti al giorno di camminata, pilates, yoga o ginnastica dolce per favorire il flusso linfatico, stimolare il metabolismo e ridurre l’infiammazione post-vacanze.
Checklist pratica per una settimana detox post-vacanze:
- Inizia la giornata con acqua tiepida e limone
- Consumare frutta e verdura fresche a ogni pasto
- Preferisci cereali integrali, legumi e proteine sane
- Riduci zuccheri raffinati e snack confezionati
- Bevi regolarmente, anche tisane drenanti
- Metti il body in movimento ogni giorno, senza strafare
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