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Beauty

Paola Marella sfoggia uno smalto luminoso che esalta l’abbronzatura: i segreti della manicure perfetta

La conduttrice televisiva Paola Marella svela la sua scelta di manicure per l’estate, puntando su tonalità brillanti che fanno risaltare la pelle abbronzata. Ecco come seguire il suo esempio per mani curate e luminose.

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    “Nella vita non è tutto bianco o nero, ma Paola Marella ha saputo trasformare i contrasti nel suo marchio di fabbrica. Architetta di professione e volto noto della televisione, Marella gioca con gli opposti non solo nel suo lavoro, ma anche nella sua beauty routine. Famosa per i suoi capelli bicolore, con le iconiche ciocche frontali schiarite, la conduttrice ha portato questa passione per i chiaroscuri anche nella sua scelta di smalto per l’estate 2024.

    In un recente post su Instagram, dove Marella si mostra in vacanza, ma sempre con un occhio al lavoro, ha condiviso un look fresco e luminoso che ha fatto impazzire i suoi follower. La scelta dello smalto, infatti, non è casuale: il colore chiaro e brillante è perfetto per far risaltare l’abbronzatura, anche se appena accennata. Un abbinamento strategico che non solo valorizza la pelle dorata, ma mantiene le mani curate e raffinate.

    La conduttrice opta per una tonalità che si avvicina al candore dei suoi capelli, creando un netto contrasto con la sua pelle abbronzata. Questo approccio, che gioca con i contrasti tra il chiaro dello smalto e la tinta dorata dell’abbronzatura, è ideale per chi vuole un look che attiri l’attenzione, ma con eleganza.

    Ma qual è il segreto per scegliere il giusto smalto che esalti l’abbronzatura? Secondo Marella, è fondamentale optare per tonalità brillanti come il bianco, il perla o il rosa chiaro, capaci di illuminare la pelle e nascondere la ricrescita. Per chi ama osare, ci sono anche opzioni più audaci come il panna, il guscio d’uovo e il giallo pastello. Tuttavia, la scelta del colore deve sempre tenere conto del sottotono della pelle: un bianco troppo intenso potrebbe non armonizzarsi con una carnagione dorata, mentre tonalità di giallo caldo non valorizzano le pelli fredde.

    Paola Marella ci dimostra che la cura dei dettagli, anche nei momenti di relax, può fare la differenza nel mantenere uno stile impeccabile. E il suo smalto luminoso è la prova che, con poche semplici accortezze, è possibile far risplendere la propria bellezza anche sotto il sole estivo.”

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      Benessere

      Quando “non digerisco bene” non è solo un modo di dire: capire e risolvere la dispepsia

      Pesantezza, gonfiore, bruciore o nausea dopo i pasti: i disturbi digestivi sono tra i più comuni, ma spesso sottovalutati. Dietro una “digestione difficile” possono nascondersi cattive abitudini, stress o patologie come gastrite e reflusso.

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        La digestione difficile: un disturbo comune ma complesso

        A chi non è mai capitato di dire “oggi non digerisco”? Senso di pesantezza, gonfiore addominale, eruttazioni, bruciore o fastidio allo stomaco sono sintomi frequenti che rientrano in quella che i medici definiscono dispepsia. Si tratta di una condizione molto diffusa, che può comparire in modo occasionale dopo un pasto abbondante oppure diventare un problema cronico, indipendentemente da cosa o quanto si mangi.

        Secondo gli specialisti, la dispepsia non ha una sola causa ma nasce da un insieme di fattori legati allo stile di vita, all’alimentazione e, in alcuni casi, a malattie del tratto gastrointestinale.

        Le cause più frequenti: stile di vita e cattive abitudini

        «Spesso i disturbi digestivi sono collegati a comportamenti quotidiani scorretti», spiega Anna Ludovica Fracanzani, direttrice della Struttura complessa di Medicina a indirizzo metabolico del Policlinico di Milano.
        Mangiare in fretta, masticare poco, scegliere cibi troppo grassi, fritti o piccanti, ma anche sdraiarsi subito dopo i pasti o vivere sotto stress sono tutti fattori che rallentano la digestione.

        A questi si aggiungono il consumo eccessivo di alcol, caffè e bevande gassate, che irritano la mucosa gastrica, e l’uso di alcuni farmaci che possono interferire con il funzionamento dello stomaco.

        Quando il disagio dura oltre due o tre settimane, è consigliabile rivolgersi al medico: dietro i sintomi possono nascondersi patologie come gastrite, ulcera, reflusso gastroesofageo o un’infezione da Helicobacter pylori.

        Helicobacter pylori, il batterio “invisibile” che causa problemi

        L’Helicobacter pylori è un batterio che vive nella mucosa dello stomaco: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un terzo della popolazione mondiale ne è portatore. Nella maggior parte dei casi non provoca sintomi, ma quando diventa patogeno può causare gastrite cronica, ulcera duodenale e, nei casi più gravi, aumentare il rischio di tumore gastrico.

        Per diagnosticarlo si ricorre a test del respiro o delle feci, mentre la terapia consiste in una combinazione di antibiotici e inibitori della secrezione acida, da seguire per un periodo di alcune settimane.

        Intolleranze alimentari: cosa è davvero dimostrato

        Non sempre la cattiva digestione è colpa dello stomaco. Talvolta la causa risiede nell’intestino e riguarda le intolleranze alimentari.
        «Solo due sono scientificamente dimostrabili con test affidabili: celiachia e intolleranza al lattosio», precisa Alessandro Repici, direttore di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva di Humanitas Milano.

        Gli altri test diffusi sul mercato non hanno validazione scientifica.
        In particolare, togliere il latte senza una diagnosi certa può essere dannoso: i latticini sono una fonte importante di calcio e proteine, e molti prodotti, come alcuni formaggi stagionati, sono naturalmente privi di lattosio.

        Il ruolo del fegato e dei segnali da non ignorare

        Anche il fegato può contribuire alla sensazione di digestione lenta o pesantezza post-prandiale. «Alterazioni delle transaminasi o anomalie individuate tramite ecografia possono rivelare disturbi metabolici o biliari», aggiunge Fracanzani.

        I campanelli d’allarme che meritano un controllo medico sono:

        • dimagrimento inspiegabile,
        • difficoltà a deglutire,
        • dolore addominale persistente,
        • ittero (occhi o pelle gialla),
        • sangue nelle feci,
        • cambiamenti improvvisi del ritmo intestinale.

        Disturbi che si presentano anche di notte o dopo pasti leggeri non vanno trascurati.

        Gastroprotettori: tra abuso e paura infondata

        Un altro tema spesso frainteso riguarda i gastroprotettori, cioè i farmaci che riducono l’acidità gastrica. In Italia rappresentano una delle principali voci di spesa sanitaria, ma, come spiega Repici, «vengono usati troppo spesso senza necessità o, al contrario, evitati per paura degli effetti collaterali».

        In realtà, se prescritti dal medico e usati correttamente, sono sicuri e indispensabili per chi soffre di patologie come l’esofago di Barrett, una condizione che può predisporre al tumore dell’esofago e che richiede un trattamento continuativo.

        Prevenire è meglio che digerire

        La buona notizia è che molti disturbi digestivi si possono prevenire con semplici accorgimenti quotidiani:

        • mangiare lentamente, dedicando tempo ai pasti;
        • privilegiare cibi leggeri e poco grassi;
        • evitare alcol e fumo;
        • non sdraiarsi subito dopo aver mangiato;
        • gestire lo stress con attività fisica o tecniche di rilassamento.

        Seguendo queste regole, nella maggior parte dei casi la digestione torna fisiologica. Ma quando i sintomi persistono, non bisogna rassegnarsi: una diagnosi precoce è la chiave per curare efficacemente le cause profonde del problema.

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          Benessere

          Astaxantina: l’antiossidante più potente al mondo che rivoluziona la skincare

          Più efficace della vitamina C, della E e del coenzima Q10, l’astaxantina è il nuovo ingrediente superstar della cosmetica antiage. Deriva da microalghe e crostacei ed è capace di proteggere la pelle dai radicali liberi e dallo stress ossidativo.

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          Astaxantina

            Il nuovo alleato della bellezza

            Dopo anni in cui vitamina C, vitamina E e coenzima Q10 hanno dominato la scena della cosmetica antiage, oggi il mondo della skincare ha trovato una nuova stella: l’astaxantina. Di origine naturale e dal colore rosso-aranciato, questo potente antiossidante sta conquistando ricercatori, dermatologi e appassionati di bellezza grazie alla sua efficacia senza precedenti contro i radicali liberi.

            Definita in diversi studi “l’antiossidante più potente conosciuto”, l’astaxantina sarebbe 6.000 volte più efficace della vitamina C, 800 volte più del coenzima Q10 e 500 volte più della vitamina E nel neutralizzare le molecole instabili responsabili dell’invecchiamento cellulare.

            Cosa sono i radicali liberi e perché fanno invecchiare la pelle

            I radicali liberi sono molecole instabili che, quando prodotte in eccesso, danneggiano DNA, proteine e lipidi delle cellule. Questo processo, chiamato stress ossidativo, è uno dei principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo e delle patologie degenerative.

            A livello estetico, l’eccesso di radicali liberi si manifesta con rughe, perdita di tono, macchie e colorito spento, poiché danneggia il collagene e riduce l’elasticità della pelle.

            La produzione di radicali liberi aumenta per colpa di fattori esterni come inquinamento, fumo, raggi UV, stress e dieta squilibrata, ma anche per motivi fisiologici legati all’età.

            Ecco perché, per contrastarne gli effetti, è fondamentale assumere o applicare antiossidanti, capaci di neutralizzare le molecole ossidanti e ripristinare l’equilibrio cellulare.

            Cos’è l’astaxantina e dove si trova

            L’astaxantina è un carotenoide naturale prodotto da alcune microalghe (come Haematococcus pluvialis), da lieviti e da batteri. È la sostanza che dona il tipico colore rosato al salmone, ai crostacei e ai fenicotteri, che la assumono tramite l’alimentazione.

            Oggi viene estratta principalmente da fonti naturali e utilizzata sia negli integratori nutraceutici sia nei prodotti cosmetici. Numerose ricerche pubblicate su riviste scientifiche come Nutrients e Carotenoid Science hanno confermato che l’astaxantina ha una potente azione antiossidante, antinfiammatoria e fotoprotettiva, utile non solo per la pelle ma anche per la salute cardiovascolare e cerebrale.

            I benefici per la pelle

            L’astaxantina agisce su più fronti:

            • Protegge il collagene dai danni ossidativi, contribuendo a mantenere la pelle elastica e tonica.
            • Riduce la formazione di rughe e macchie legate al foto-invecchiamento.
            • Migliora l’idratazione cutanea, favorendo una barriera epidermica più sana.
            • Contrasta l’infiammazione e aiuta la pelle a ripararsi dallo stress ambientale.

            Studi clinici hanno dimostrato che l’assunzione di astaxantina, anche per via orale, migliora visibilmente l’aspetto della pelle in 6-8 settimane, con un incremento di elasticità e luminosità.

            In cosmetica, viene spesso abbinata a vitamina C e acido ialuronico, creando una sinergia capace di potenziare i risultati antiage e antiossidanti.

            Astaxantina e altri antiossidanti: una squadra contro il tempo

            La ricerca dermatologica distingue gli antiossidanti in tre categorie:

            • Preventivi, come i polifenoli del tè verde e il resveratrolo, che impediscono la formazione dei radicali liberi.
            • Scavenger, come il coenzima Q10, che li catturano e li eliminano.
            • Chain breaker, come le vitamine C ed E, che interrompono le reazioni a catena dell’ossidazione.

            L’astaxantina, per potenza e versatilità, appartiene a tutte e tre le categorie. Agisce sia in prevenzione che in riparazione, rendendola un ingrediente chiave nelle formule di ultima generazione per la skincare antiage e il well ageing.

            Come introdurla nella routine quotidiana

            Per ottenere il massimo dei benefici, gli esperti consigliano di integrare l’astaxantina dall’interno e dall’esterno:

            • con integratori naturali (in media da 4 a 8 mg al giorno, secondo i dosaggi approvati dagli enti regolatori);
            • con sieri o creme specifiche contenenti astaxantina pura o associata ad altri attivi antiossidanti.

            L’efficacia aumenta se abbinata a protezione solare quotidiana, dieta ricca di frutta e verdura e uno stile di vita equilibrato.

            Il futuro della bellezza è rosso

            Dalla ricerca scientifica ai laboratori di cosmetica, l’astaxantina si prepara a diventare il nuovo punto di riferimento per chi cerca una pelle giovane, luminosa e protetta. Non una moda passeggera, ma una scoperta che coniuga biotecnologia e natura.

            Come sottolineano gli esperti, la sua forza sta nella capacità unica di proteggere le cellule dallo stress ossidativo e di sostenere il benessere globale dell’organismo.
            Una promessa di longevità cutanea che, questa volta, ha solide basi scientifiche.

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              Beauty

              Natale 2025-2026: il make-up delle feste si fa creativo, luminoso e senza regole

              Le passerelle e i backstage delle sfilate rivelano le tendenze trucco per le feste: da incarnato “vetrina” e labbra metallizzate a occhi grunge e guance “bambola”. Il make-up natalizio di quest’anno miscela eleganza, audacia e un pizzico di nostalgia.

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              Natale 2025-2026: il make-up delle feste

                Con l’approssimarsi delle feste, il mondo beauty si prepara a un boom di make-up festaiolo, creativo e ricco di personalità. Per le stagioni autunno/inverno 2025-2026, le tendenze viste sulle passerelle e nei backstage combinano glamour, nostalgia e spirito contemporaneo: chi ama osare troverà idee audaci, chi preferisce un trucco discreto potrà giocare su dettagli raffinati. Ecco i trend principali — e come interpretarli.

                Incarnato luminoso e “piel de perla”

                Al centro della scena c’è la pelle: luminosa, idratata, levigata. Il trend del momento — definito “fairy skin” dagli esperti — punta su highlighter con finish iridescente, in grado di donare un bagliore delicato, quasi etereo, senza effetti glitter vistosi.

                Il segreto? Tonalità perlacee o leggermente metallizzate con sottotoni freddi (blu, verde chiaro, madreperla), applicate su zone strategiche: zigomi, arco di Cupido, dorso del naso. Il risultato è una pelle “glassy” e sofisticata, perfetta per serate eleganti o cene delle feste.

                Guance da bambola e tocchi rosa

                Un’altra suggestione forte per questo inverno è il blush deciso, giocoso come in un trucco “baby-doll”: guance luminose e rosa, come se il freddo avesse sfiorato il viso. Nelle sfilate F/W 2025-2026 blush fucsia e rosa persiano sono stati scelti per dare un tocco tenero e un po’ surreale ai look.

                Per chi vuole osare, un tocco di colore su zigomi e tempie offre un’aria viva e fresca; alternativa: sfumare con cura per un effetto più delicato e naturale, abbinato a occhi e labbra soft.

                Occhi intensi: dallo smoky grunge al glitter elegante

                Per i look serali, il “smoky eye” resta un classico: la stagione 2025-2026 lo propone in versioni accentuate e un po’ grunge, con contorni sfumati e finish vellutati. Le sfilate di marchi come Hodakova, Blumarine e Coperni hanno riportato ombretti scuri su palpebra e rima inferiore, per un effetto drammatico ma portabile.

                Allo stesso tempo, le tendenze beauty suggeriscono di alleggerire il trucco occhi quando viso e labbra sono intensi: eyeliner sottile, ciglia definite ma non troppo invade — per mantenere equilibrio e modernità.

                Labbra: dal metallo ghiacciato al cacao vellutato

                Le labbra tornano protagoniste con due filoni distinti ma ugualmente affascinanti. Il primo: il revival delle lipstick metallizzate e “frosted” degli anni ’90-2000. Lucidità fredda, finish quasi “ghiacciato”, perfetto per serate festive e look fotografici sotto le luci soffuse.

                Se invece preferisci qualcosa di più sofisticato e contemporaneo, la tendenza “mocha lips” conquista terreno: rossetti e gloss in tonalità cioccolato, cacao o marrone caldi, spesso abbinati a make-up occhi soft e pelle “vibrante”.

                Scintille sì, ma con eleganza: shimmer e accenti iridescenti

                Per chi ama il glamour, non mancano opzioni luminose: shimmer delicati su occhi e zigomi, pigmenti iridescenti che giocano con la luce, e finish perlati piuttosto che glitterati. Il risultato è raffinato e moderno, perfetto per feste, cene e serate natalizie.

                Chi desidera spingere sull’effetto “wow” può aggiungere un tocco di eyeliner metallico oppure un ombretto perlaceo nella parte interna dell’occhio — il classico punto luce che ravviva lo sguardo senza eccedere.

                Make-up personalizzato: mix di stili e libertà creativa

                Una delle caratteristiche più interessanti di queste tendenze è la grande flessibilità: nulla è imposto, tutto è suggerito. Si possono mixare elementi minimal (pelle luminosa + labbra nude) oppure abbracciare look più audaci (occhi smokey + labbra metallizzate). L’importante è mantenere equilibrio e coerenza con il proprio stile.

                In più, la sensibilità contemporanea alla sostenibilità e all’uso consapevole del make-up privilegia prodotti con formule più delicate, texture leggere e finish naturali. Il risultato: beautyLooks che valorizzano la persona senza diventare una maschera.

                Quale look scegliere per le tue feste

                • Cena in famiglia o pranzo natalizio: incarnato luminoso, guance rosa soft, labbra neutre o leggermente lucide.
                • Serata elegante o festa di Capodanno: smoky eyes smudged o eyeliner grafico, labbra metallizzate o mocha, volantini shimmer.
                • Look da giorno invernale: pelle curata e radiosa, blush delicato, gloss chiaro sulle labbra e occhi naturali.

                In definitiva, il make-up Natale 2025-2026 è un invito a sperimentare: tra tonalità calde, finish freddi, texture morbide e tocchi sorprendenti, l’importante sarà sentirsi a proprio agio, libere di esprimere un lato più creativo e scintillante di sé — senza mai perdere eleganza.

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