High profile
Clock Dva e Matar live a Milano: da non perdere!
Sabato 5 Ottobre al Circolo Amelia di Milano, in Via Privata Venezia Giulia 19, verrà organizzato un evento da non perdere nel panorama musicale internazionale: CLOCK DVA e MATAR live, con presentazione del nuovo disco, Archaeoacoustics, che esce lo stesso giorno su
etichetta Sleepers. Il disco verrà venduto in anteprima durante l’evento. Inizio ore 23:00, è necessario registrarsi almeno 48 ore prima su https://amelia.and-or.it/registrati.php
Info prevendite alla mail info@sleepersrecords.com
L’etichetta
Sleepers è un’etichetta discografica nata a Firenze e che si è sviluppata nel corso degli anni a Berlino. Ispirata dal post punk e dalla scena industrialinglese, Sleepers ha lavorato con vari artisti tra cui -Eric Random, (polistrumentista di Manchester che ha collaborato con Nico dei Velvet Underground e con i Cabaret Voltaire, band d’avanguardia di Sheffield), Danny Hyde (produttore della band di culto Coil) e Martin Bowes (fondatore della band darkwave Attrition).
La label ha creato un forte legame con i suoi artisti e spesso collabora con loro a vari progetti mirando a creare performances live immersive. Questo nuovo evento e uscita con Adi Newton amplia una collaborazione già esistente iniziata con un evento a Los Angeles organizzato nel 2022 in cui Adi Newton si è esibito come TAGC. Il nuovo lavoro di Matar uscirà in vinile su Sleepers e alla fine dell’anno sarà seguito da un uscita in CD sul nuovo progetto Shaitan Transmissions. Questo progetto avrà sede a Tokyo con l’obiettivo di costruire un ponte tra le scene post-punk e sperimentali europee e giapponesi. Sleepers continuerà ad operare in Europa organizzando eventi musicali e in un prossimo futuro anche performances artistiche e proiezioni cinematografiche.
Una vera e propria leggenda
Il 5 Ottobre si esibiranno live i Clock DVA (Adi Newton e Tez) e Matar (Adi Newton), con dj set in apertura e chiusura della serata. I Clock Dva Adi Newton sono gli eredi della scuola Krafwerk, antesignani di un’estetica cibernetica della musica; nati nella fucina industrial di Sheffield,
hanno esordito con uno stile tutto personale e stratificato, diventando il nome più rappresentativo di un fronte elettronico dai contorni gotici e metafisici. La mente carismatica è stata Adi Newton, polistrumentista dalla vasta formazione culturale e dalle spiccate attitudini creative. Affascinato dai percorsi sperimentali e di contaminazione, Newton è rimasto il fulcro di una realtà che solo in parte è stata denominata Clock Dva. Avendo dato vita anche ad altri progetti paralleli. Clock Dva resta però, a tutt’oggi, il riferimento più importante e quello che ha sicuramente dato i frutti più significativi. Avendo sposato ed elaborato l’estetica cyberpunk un attimo prima che diventasse di dominio pubblico.
Adi Newton è una figura che ha dato identità alla contaminazione tra strumenti elettronici e iconografia cibernetica, portando avanti un discorso maturato con l’evolversi del rapporto tra uomo e macchine nell’era del personal computer. Matar è il suo progetto musicale e di ricerca, in collaborazione con l’artista multidisciplinare e insegnante a UCLA, Sarah Rosalena Brady e con Michael Esposito, un esponente di spicco dell’EVP, Electronic Voice Phenomenon.
Maurizio Martinucci (aka TeZ) è un artista interdisciplinare e ricercatore indipendente italiano, che vive e lavora ad Amsterdam, che ha collaborato con, tra gli altri, Adi Newton, Scanner, Kim Cascone, Saverio Evangelista, Taylor Deupree, Sonia Cillari, Chris Salter, Honor Harger, Luca Spagnoletti e Domenico Sciajno. Utilizza la tecnologia come mezzo per esplorare gli effetti
percettivi e la relazione tra suono, luce e spazio. Si concentra principalmente su composizioni generative con suono spazializzato per spettacoli dal vivo e installazioni. Nelle sue opere adotta software e hardware sviluppati su misura, caratterizzati da tecniche originali di sonificazione e visualizzazione per indagare e amplificare sottili fenomeni vibrazionali. Negli ultimi anni la sua
ricerca si è estesa all’ideazione e alla creazione di specifiche strutture architettoniche e metodi non convenzionali di propagazione del suono e della luce. Con l’intento di migliorare l’immersività e la percezione multisensoriale. TeZ è anche il padre della piattaforma “Optofonica” per Synesthetic Art-Science, con sede ad Amsterdam.
INSTAGRAM.COM/LACITY_MAGAZINE
High profile
Agli Arcimboldi di Milano a tutto swing!
Due concerti, anzi due spettacoli, a tutto swing tra musica e parole, classe e divertimento:
sono quelli in programma nel foyer del Teatro degli Arcimboldi domenica 20 ottobre e
domenica 10 novembre nell’ambito della nona edizione di JAZZMI, il festival jazz di respiro internazionale di Milano.
Elena Andreoli e Paolo Tomelleri
I protagonisti di questi due imperdibili appuntamenti, prodotti dal Teatro degli Arcimboldi e da Snatch, sono la vocalist Elena Andreoli alla guida del suo quintetto e Paolo Tomelleri, il clarinettista jazz più famoso d’Italia. Un musicista che nel corso della sua brillante carriera ha collaborato con musicisti del calibro di Bruno De Filippi, Tony Scott, Joe Venuti, Clark Terry, Bill Coleman, Phil Woods, Red Mitchell e Bud Freeman ma anche con i grandi big della musica leggera italiana (da Enzo Jannacci a Ornella Vanoni, da Giorgio Gaber ad Adriano Celentano fino a Luigi Tenco).
Con Atomic Swing alla ricerca delle origini
Domenica 20 ottobre Elena Andreoli, dotata di una voce calda e dalle sfumature black, Stefano Pennini (pianoforte), Davide Galileo Parisi (chitarra), Jimmy Straniero (contrabbasso), Alberto Traverso (batteria) e Paolo Tomelleri (clarinetto) porteranno in scena il progetto Atomic Swing: un’esplorazione del jazz delle origini, a partire da quello della Golden Age, in un’accurata ricerca di standard poco conosciuti, da far scoprire e apprezzare in tutta la loro bellezza, senza dimenticare il bebop, il ragtime, il charleston, il blues, l’early jazz e il jive. L’obiettivo di Elena e dei suoi musicisti è riportare il jazz alla sua dimensione più gioiosa: non a caso, i loro concerti sono un concentrato di energia e un inno alla leggerezza di chi – attraverso suoni, ritmi, arrangiamenti e parole – si diverte e vuole divertire.
Voce e clarino in salsa swing
Domenica 10 novembre Elena Andreoli e Paolo Tomelleri, affiancati da Stefano Pennini
(pianoforte), Davide Galileo Parisi (chitarra), Raffaele Romano (contrabbasso) e Alberto
Traverso (batteria), presenteranno Don’t worry, be jazz, proponendo all’attenzione degli
spettatori pezzi swing e jazz poco sentiti, spesso dimenticati, in cui voce e clarinetto la
fanno da padrone. Il tutto con vitalità, ironia, classe e coinvolgimento.
Abituata fin da giovane a calcare i palcoscenici (ha lavorato accanto a due mostri sacri
come Dario Fo e Franca Rame), intrattenere e cantare, Elena Andreoli è un’artista
versatile ed eclettica, in grado di interpretare, anche in senso teatrale, i brani che sceglie e
di trasmettere al pubblico tutta l’energia e la gioia di vivere del “suo” jazz. Afferma la vocalist milanese, che in ambito jazzistico vanta collaborazioni con Giorgio Gaslini, Bruno Martino, Antonio Faraò, Sergio Fanni, Michele Bozza e Fabrizio Bernasconi: «Ho sempre
apprezzato il talento di Paolo Tomelleri e la sua capacità di saper intrattenere il pubblico e
ho sempre sognato di esibirmi insieme a lui, anche perché condividiamo l’amore e la
passione per lo stesso tipo di musica e, per carattere, non ci prendiamo mai troppo sul
serio. Passiamo anche dei momenti esilaranti insieme durante i quali lui litiga con Internet
finché non riesce a trovare vecchi filmati e concerti che mi vuol far scoprire».
«Ho avuto la fortuna di incontrare diversi maestri importanti: Dario Fo in teatro, Mario Monicelli e Federico Fellini nel cinema (sono anche attrice e doppiatrice) e in televisione ho lavorato con Paolo Limiti, grande paroliere di Mina, il quale mi ha insegnato a scrivere lirycs per le canzoni, facendomi capire l’importanza delle parole, che hanno un’enorme potenza comunicativa, almeno quanto la musica. I veri maestri, come Paolo Tomelleri, li riconosci subito e ti cambiano la vita per sempre».
High profile
Si apre la nuova stagione al Gerolamo di Milano
Dal cuore antico della città che si sa sempre trasformare, il Teatro Gerolamo in Piazza
Cesare Beccaria 8 a Milano ha presentato la nuova stagione 2024-2025 e lo ha fatto
guardando al presente, tenendo sempre fede al passato, mostrando quanto sia ancora
luminosa la luce delle stelle che hanno solcato questo splendido palcoscenico.
Si comincia con Soriano
Ottobre è il mese dei maestri e si comincia con Osvaldo Soriano, grandissimo scrittore e
giornalista sportivo, autore di libri indimenticabili e citatissimi, come Fútbol. Lo “gioca”, per
tre giorni-da venerdì 4 a domenica 6-Peppe Servillo, accompagnato alla chitarra da
Cristiano Califano. Un appuntamento speciale per chi ama la letteratura, il calcio e il
teatro. Nella seconda settimana verranno celebrati ben due maestri.
Un omaggio a Dario Fo
Mercoledì 9, Giangilberto Monti dirige un concerto con le canzoni scritte dal premio Nobel
Dario Fo, incluse quelle sulla mala. Da giovedì 10 a domenica 13 Lucia Vasini, che ci
aveva commosso e divertito la scorsa stagione, porta in scena Il tempo dei miracoli.
Giullarate da Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame. Venerdì 18 ottobre, la giovane
Valeria Girelli con Vorrei essere lei canta le sue “maestre” di vita, raccontando in chiave
ironica e tragicomica, le fatiche della ribalta. Sabato 19 torna a grande richiesta Take me
Aut. L’eroe che è in me, testo e regia di Alice De André con i ragazzi della Fondazione
Un Futuro per l’Asperger Onlus.
La parola al direttore artistico
«Procedere con umiltà, ma senza timori reverenziali, anzi, sfidando un po’ i mostri sacri e
cercando, come nel giornalismo, qualche scoop”- dice il direttore artistico Piero
Colaprico – “mi ero presentato così, tre anni fa, quando sono stato nominato direttore
artistico e mi sembra di procedere, grazie alla direttrice Chitose Asano, in questa
direzione. L’anno scorso abbiamo avuto grandi soddisfazioni e permetteteci di dire che,
sul piano umano e artistico, Take me Aut, per la regia di Alice De André e con gli attori
portatori della sindrome di Asperger, ci ha confermato la forza di questo lavoro di ricerca
che abbiamo avviato al Gerolamo. Alice e i suoi ragazzi torneranno nel 2025 a giugno, con
un nuovo spettacolo, quasi a chiusura di una stagione lunga e, ci auguriamo, ricca di
spunti. Come l’aver ripescato un inedito di Pippo Crivelli, intitolato Dizionario di Malavita:
ci stiamo lavorando, siamo scaramantici e vi saremo più precisi a ridosso della messa in
scena, a maggio».
High profile
Gli accessori fashion di Silvio Fiorello che celebrano il Rinascimento
La moda può diventare uno strumento dell’arte, che è sempre stata fonte di ispirazione, senza
tempo. Creatività artistica e industria della moda sono sempre andate a braccetto; moda e arte fanno parte integrante della nostra vita sono in continuo movimento e trasformazione.
Se precursore dei tempi fu Andy Warhol, che aveva fatto stampare le sue opere su abiti
esclusivi, indossati da amiche e vip per promuovere il suo lavoro agli eventi mondani
newyorkesi, la pensa così anche Silvio Fiorello, che ha da pochissimo annunciato l’uscita della sua nuova collezione.
Moda e arte a braccetto
Si chiama “Rinascimento” ed è un’ode alla magnificenza e all’arte di uno dei periodi più
affascinanti della storia, rappresentata su cravatte e pochette. Ogni pezzo della collezione, infatti, è ispirato ai capolavori e ai dettagli artistici dell’epoca, reinterpretato in chiave attuale, una celebrazione del passato che aggiunge un tocco di bellezza storica allo stile contemporaneo. Il brand, per la prima volta, veicola la moda come vero strumento di divulgazione dell’arte: la collezione sarà accompagnata, infatti, da 8 mini-episodi in cui il Professor Nicola Bizzi, storico e scrittore, racconta il Rinascimento e le figure principali che hanno contribuito a rendere intramontabile quell’epoca.
Tutto fatto a mano
Un racconto che narra dettagli, figure, particolari e colori, che poi si ritrovano nelle stampe; una
storia e un’epoca da scoprire, coltivare, approfondire ed infine indossare. Silvio Fiorello unisce,
così, arte, storia, cultura e maestria artigianale, i pilastri su cui si fonda la nostra bellissima Italia.
Il tessuto è la migliore seta duchesse 23MM e le creazioni sono realizzate a mano nell’atelier in
Sicilia, omaggio alla tradizione italiana e inno alla qualità ed artigianalità.
-
Speciale Olimpiadi 20242 mesi fa
Fact checking su Imane Khelif, la pugile al centro delle polemiche. Davvero è trans?
-
Cronaca Nera3 mesi fa
Bossetti è innocente? Ecco tutti i lati deboli dell’accusa
-
Gossip7 mesi fa
Elisabetta Canalis, che Sex bomb! è suo il primo topless del 2024 (GALLERY SENZA CENSURA!)
-
Moda e modi2 mesi fa
L’estate senza trucco di Belén Rodriguez
-
Sport3 mesi fa
Tra le medaglie di Tokyo e quelle che verranno
-
Cronaca4 mesi fa
Big Mac non è più solo McDonald’s: persa l’esclusiva sul marchio!
-
Gossip4 mesi fa
È crisi tra Stefano Rosso e Francesca Chillemi? Colpa di Can?
-
Gossip3 mesi fa
Sexy Can Yaman, pronto a brillare di nuovo a Venezia?