Sic transit gloria mundi
La D’Urso fuori dai palinsesti e in guerra aperta con Pier Silvio: dietro le quinte di una stagione senza Barbi
Niente TV per Barbara D’Urso, esclusa ancora una volta dal piccolo schermo. Tra nuove avventure imprenditoriali e un sogno che fatica a spegnersi, la conduttrice combatte la sua battaglia sotterranea con Pier Silvio Berlusconi.
Un’altra stagione televisiva senza Barbara D’Urso. Sì, avete capito bene. Anche quest’anno, la nostra Barbarella non apparirà nei palinsesti televisivi, né su Mediaset né altrove. E non è certo per mancanza di idee o di voglia. Anzi, l’ex signora di Pomeriggio 5, dopo il brusco divorzio con l’azienda del Biscione, ha provato a rimettersi in pista con nuovi progetti, come la neonata agenzia di eventi “B&Fable”. Ma è chiaro a tutti che l’obiettivo principale resta sempre quello: tornare a fare tv.
E allora, cosa bolle in pentola per la D’Urso? Nel frattempo, si è lanciata nel business degli eventi di lusso insieme all’amica imprenditrice Francesca Caldarelli. Organizzano di tutto: matrimoni, party esclusivi e persino viaggi. “Your time will be a Fable”, recita il claim dell’agenzia. Ma, diciamocelo, è difficile immaginare Barbara D’Urso senza le luci dei riflettori, senza i suoi ospiti improbabili, senza le sue frasi a effetto.
“Ho dato tutto a Mediaset, ho persino lasciato la mia vita a Roma per trasferirmi a Milano. E loro? Mi hanno strappata via senza neanche un perché. Provo dolore, sgomento e rabbia”, ha confessato in una recente intervista. E il dolore, a sentirla parlare, è ancora lì, come una ferita aperta che fatica a rimarginarsi. “Mi venivano chieste cose che a me non piacevano, ma le facevo. Avrei dovuto dire ‘no, meglio di no’, ma adesso basta”, ha detto con la sua solita grinta.
Dall’altra parte, Pier Silvio Berlusconi sembra voler mantenere il sangue freddo. “Nessun rimpianto dal punto di vista degli ascolti”, ha dichiarato l’AD di Mediaset, “ma non ho nulla contro Barbara. Le auguro tutto il bene”. Insomma, parole di circostanza che sanno tanto di “non ti voglio più vedere, ma senza rancore”.
E allora, la domanda è: quanto durerà ancora questo braccio di ferro tra Barbara e Mediaset? La D’Urso, che si è sempre reinventata e che non si è mai tirata indietro davanti a nessuna sfida, saprà trovare la sua strada fuori dal piccolo schermo? O alla fine riuscirà a scalfire il muro eretto da Pier Silvio e a ritagliarsi un nuovo spazio sotto le luci della ribalta?
Quel che è certo è che Barbara non si è ancora arresa. Lo sguardo è sempre rivolto al futuro, e la televisione resta nel mirino. Per ora, la vedremo impegnata tra matrimoni da sogno e feste da mille e una notte. Ma chissà che il prossimo passo non sia un altro programma tutto suo, magari in una rete rivale, pronta a sfidare quel mondo che l’ha messa da parte.
E, diciamocelo, senza Barbara D’Urso la televisione italiana non è più la stessa.
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Sic transit gloria mundi
Il Governo paga il panettone? Sì, ma non a tutti: ecco il Bonus Natale e come ottenerlo
L’ultima circolare spiega a chi spetta l’assegno, come richiederlo e chi effettivamente riuscirà a metterselo in tasca. Spoiler: non è per tutti!
Vi aspettavate un bel regalo sotto l’albero? Il Governo quest’anno, con il Bonus Natale, ha deciso di stanziare fino a 100 euro per i dipendenti, ma attenzione, come sempre ci sono dei paletti. L’Agenzia delle Entrate ha appena pubblicato la circolare numero 19, che spiega chi può accedere a questa “generosa” indennità e come richiederla. Spoiler: non è per tutti. Il bonus, previsto dal decreto Omnibus, viene accreditato ai dipendenti che rispettano precisi requisiti di reddito e famiglia.
A chi spetta il Bonus Natale?
Per ottenere il bonus, il reddito complessivo del 2024 non deve superare i 28mila euro, ma attenzione: non basta. Bisogna avere un coniuge e almeno un figlio fiscalmente a carico, e l’imposta lorda sui redditi da lavoro dipendente deve essere superiore alle detrazioni. Quindi, se vi mancano moglie, marito o figli a carico, il bonus vi scivolerà via come neve al sole. Il reddito dell’abitazione principale non verrà conteggiato, e il coniuge, per poter “contare”, non deve essere separato legalmente. Per i nuclei monogenitoriali, serve almeno un figlio fiscalmente a carico. Insomma, c’è poco da fare: bisogna rispondere a ogni dettaglio.
Come fare per richiedere l’indennità
Chi spera di accaparrarsi il Bonus Natale deve inoltrare una richiesta scritta al proprio datore di lavoro, specificando il codice fiscale del coniuge e dei figli a carico. Un’autocertificazione per dimostrare di possedere i requisiti richiesti dalla norma, e il gioco è fatto… più o meno. Il datore di lavoro, a questo punto, potrà riconoscere l’indennità insieme alla tredicesima mensilità e recuperare la somma sotto forma di credito d’imposta.
Insomma, la strada per ottenere il bonus non è proprio una passeggiata e richiede un bel po’ di documenti e requisiti da spuntare, ma per chi rientra nei parametri… è pur sempre un panettone pagato dal Governo!
E chi non ha i requisiti?
Niente paura, per chi non rientra tra i “fortunati” destinatari del Bonus Natale, resta sempre la possibilità di far pace con il forno di casa e preparare un panettone fai-da-te. Certo, non sarà coperto dall’assegno dell’Agenzia delle Entrate, ma di questi tempi meglio adattarsi… magari con un po’ di ironia!
Sic transit gloria mundi
Rocco Casalino tirato fuori dalla naftalina: mission impossible per risollevare l’immagine di Conte (e fare pace con Grillo)
Schlein trascina le opposizioni sull’Aventino e disinnesca Giuseppi. Il leader 5 Stelle, in difficoltà, richiama in campo il fidato Rocco Casalino, gran maestro della comunicazione, per rilanciare la sua immagine.
Giuseppe Conte non è in gran forma. Già, le ultime mosse della leader PD Elly Schlein hanno spiazzato l’ex premier, portando le opposizioni a bloccare tutto, proprio quando Giuseppi era lì che si preparava a piazzare qualche colpetto laterale di mano con la maggioranza. E così, niente inciuci: game over.
E come si fa a riprendersi? Serve una mano. Anzi, due: quelle di Rocco Casalino, il vecchio e fedele portavoce con una passione sfrenata per le crisi da risolvere (e, diciamocelo, anche per un po’ di riflettori). Casalino, il gran maestro del controllo mediatico, è tornato in missione speciale: ricostruire l’immagine appannata del suo pupillo e, udite udite, sistemare anche le questioni “di famiglia” con Beppe Grillo. Insomma, una specie di “peace manager” tra l’avvocato e il garante.
Il problema è che il clima in casa 5 Stelle non è proprio da cena di Natale: il continuo stillicidio tra Conte e Grillo ha raggiunto un livello tale che persino Casalino dovrà tirare fuori tutte le sue “magie” per evitare che i due si scambino definitivamente i saluti. Magari riuscirà a convincerli a una tregua strategica, giusto per salvare le apparenze, ma la strada è lunga e irta di insidie.
E nel frattempo? La costituente del Movimento slitta, come chi ha prenotato le ferie in agosto ma poi ha dovuto spostarle a novembre per problemi tecnici. Intanto Casalino si sistema, pronto ad attivare la sua macchina del marketing, con una missione: riportare Giuseppi in auge, un tweet alla volta.
Sic transit gloria mundi
Non solo Giorgia Meloni: i conti bancari di politici e imprenditori spiati illegalmente
Licenziato e sotto inchiesta, il dipendente ha creato un clima di sorveglianza illegale che la procura di Bari sta investigando. Tra i nomi spiati figurano quelli di La Russa, Emiliano e il procuratore nazionale antimafia Melillo.
Forse non tutti i complotti che Giorgia Meloni vede intorno a sé sono immaginari. Perché, diciamocelo, quella dell’underdog della politica è una parte che le riesce piuttosto bene. Ma, ahimè, sembra che qualcuno ci abbia messo del suo per darle ragione. Spunta infatti la notizia che un dipendente di Intesa Sanpaolo si è preso la briga di sbirciare migliaia di conti correnti, tra cui quelli di personaggi noti e… guarda caso, proprio di membri del governo.
Ora, immaginate la scena: Giorgia Meloni, la sorella Arianna, l’ex Andrea Giambruno, e persino i ministri Santanché e Crosetto, tutti con i loro conti bancari passati ai raggi X da questo “curioso” impiegato. E no, non è che parliamo di uno scivolone tecnico: il tizio è stato licenziato in tronco (giusto l’8 agosto) e ora è sotto inchiesta. La privacy dei conti bancari, specie di quelli ipersensibili, non è proprio roba da prendere alla leggera.
L’inchiesta, portata avanti dalla procura di Bari, si aggiunge alla lunga lista di spiate e hackeraggi che sembrano essere diventati il passatempo preferito in Italia. La mole di dati spiati? Enorme, dicono le fonti. E non solo i politici sono finiti nel mirino: imprenditori, sportivi, militari… tutti schedati, come se fosse un catalogo Ikea. Insomma, il funzionario si è fatto prendere la mano.
Tra i tanti “curiosati”, oltre ai già citati volti noti del governo, ci sono pure il presidente del Senato Ignazio La Russa, Raffaele Fitto e governatori di regioni come Michele Emiliano e Luca Zaia. Per non farsi mancare nulla, si è aggiunto pure il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo.
Quindi, cara Giorgia, forse stavolta il complotto c’è davvero…
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