Cronaca
Benvenuti a Forest City la città fantasma
Benvenuti a Forest City, una città fantasma da 100 miliardi di dollari completamente abbandonata alle porte di Singapore in Malesia. Una bolla immobiliare o qualcos’altro?
![](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2024/04/citta.jpg)
Benvenuti a Forest City, una città fantasma da 100 miliardi di dollari completamente abbandonata alle porte di Singapore in Malesia. Una bolla immobiliare o qualcos’altro?
Il progetto era titanico ideato per ospitare quasi 700 mila abitanti costato finora oltre 100 miliardi di dollari. A realizzarla la società Risland, colosso immobiliare cinese, parte del conglomerato Country Garden, ‘rebrandizzata’ nel 2020 con un nuovo nome associato ai progetti internazionali, da sviluppare in Indonesia, Thailandia, Stati Uniti, Regno Unito e Australia. Country Garden è una società di sviluppo immobiliare attiva in oltre 1.400 città. Con cinque milioni di clienti e 300mila dipendenti, specializzata in costruzioni ad alto impatto tecnologico, la società è quotata alla Borsa di Hong Kong. Non pizza e fichi. Il colosso è nato partendo da zero. Era una piccola società di costruzione, e in pochi anni è entrata a fare parte della Fortune Global 500, classifica annuale delle 500 aziende più importanti al mondo, misurate in base al fatturato. Ma Country Garden oggi si trova in gravissime difficoltà finanziarie che le impediscono di proseguire e portare avanti il faraonico progetto.
Forest City una città inesistente
Il complesso edilizio di Forest City non lontana dalla città-stato di Singapore, ideato per ospitare oltre 700.000 abitanti, prevedeva la costruzione di una serie di alte torri residenziali, grattacieli di 35 piani sull’isola artificiale nello Stretto di Johor. Per chi si reca in città oggi lo spettacolo è spettrale. Le strade sono deserte, i viali silenziosi, i negozi e gli appartamenti vuoti. Le immagini che circolano in rete sono per lo più dei rendering, ovvero delle immagini create dall’Ai. Riportano la città come potrebbe diventare una volta realizzata definitivamente.
Come avrebbe dovuto essere nei progetti di chi l’ha ideata
La città di 30 km2, avrebbe dovuto essere un paradiso digitale e vegetale. Per ora ha attirato solo 2.000 residenti, che comprendono anche la nutrita squadra di lavoratori che si dovrebbe occupare della manutenzione dell’area. Il Covid19 del 2020 ha creato così tante restrizioni che hanno scoraggiato gli acquirenti dall’investire in una seconda casa. Lo scorso dicembre, la rete televisiva del Regno Unito BBC ha mandato in onda un’intervista a un ex residente della città fantasma, che ha confidato di essere “riuscito a fuggire”. Una intervista che fa comprendere l’incubo di chi ha provato a vivere n questa città. L’ingegnere informatico trentenne si era stabilito a Forest City, in un grattacielo affacciato sul mare, e in un appartamento con una sola camera da letto. “Non mi importava della caparra o dei soldi, volevo solo scappare da lì”.
Una città fantasma abitata soltanto da spiriti
Una testimonianza che la dice lunga su come vivono oggi i pochi abitanti. Un disagio moltiplicato dal fatto di trovarsi in un luogo praticamente deserto, senza nessun tipo di forma di vita o di abitante. Quando ha incontrato il giornalista il giovane ingegnere sembrava spiritato, riporta il cronista della BBC. Una città fantasma abitata soltanto da spiriti. Spiriti che sembrano abitare anche alcuni borghi italiani. Ormai abbandonati ma ancora in piedi. Abbandonati per colpa di frane, terremoti, lontananza da centri urbani. Eppure alcuni di loro resistono grazie all’attrazione turistica come per esempio nel caso di Civita di Bagnoreggio accessibile solo attraverso un ponte pedonale. Secondo una ricerca effettuata da Istat in Italia sono oltre mille le città fantasma. Da Craco, in Basilicata, borgo abbandonato dagli anni ’70, alla citata Civita di Bagnoregio, che ha incantato molte celebrities che lì hanno comprato casa.
![](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2024/04/forrest-city.jpg)
INSTAGRAM.COM/LACITY_MAGAZINE
Cronaca
Vitalizi e pensioni costano più degli stipendi dei parlamentari
Nonostante gli sforzi per ridurre i costi della politica, il peso delle pensioni e dei vitalizi continua a crescere, evidenziando la necessità di ulteriori riforme strutturali per garantire la sostenibilità del sistema previdenziale del Parlamento italiano. Questo trend pone l’accento sull’importanza di un approccio più rigoroso e trasparente nella gestione delle risorse pubbliche, per evitare che i risparmi iniziali vengano vanificati da spese non previste.
![](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2024/07/parlamentari.jpg)
Negli ultimi anni, il Parlamento italiano ha visto una sorprendente inversione di tendenza. La spesa per pensioni e vitalizi degli ex parlamentari ha superato quella per gli stipendi dei membri in carica. Questo fenomeno è emerso nonostante la riduzione del numero di deputati e senatori e le riforme attuate per ridurre i costi della politica.
L’aumento delle spese pensionistiche
L’abolizione dei vitalizi per i parlamentari eletti dopo il 2012 e l’introduzione del sistema contributivo non sono bastati a frenare l’aumento delle spese pensionistiche. Infatti, mentre la spesa per gli stipendi dei parlamentari in carica è diminuita a seguito della riduzione dei seggi, le richieste di pensione da parte degli ex parlamentari sono aumentate, facendo lievitare i costi.
Le cifre del 2024
La previsione di spesa per gli stipendi dei senatori è di circa 50 milioni di euro, mentre quella per le pensioni degli ex senatori e i loro familiari è di 64 milioni di euro.
La spesa prevista per gli stipendi dei deputati in carica è di 89 milioni di euro, mentre quella per le pensioni e i vitalizi degli ex deputati è di 148 milioni di euro.
I tagli e le riforme
Le riforme del 2012 e i tagli del 2018 ai super assegni dei vitalizi ante 2012, promossi dai 5 Stelle, sono stati parzialmente efficaci. Tuttavia, il Senato ha recentemente annullato questi tagli, restituendo i soldi agli ex senatori, mentre la Camera ha confermato le riduzioni in una versione attenuata, che consente ancora una discreta flessibilità nell’aumentare gli assegni in casi particolari.
La situazione attuale
L’aumento delle spese pensionistiche è dovuto anche alla diminuzione del numero di parlamentari, che ha comportato un aumento delle richieste di pensione da parte degli ex membri. Ad esempio, alla Camera, la spesa per le pensioni nel 2019 era di 134 milioni di euro, mentre nel 2024 è salita a 148 milioni di euro. Al Senato, la spesa è passata da 45 milioni di euro nel 2019 a 64 milioni di euro nel 2024.
Mondo
Un tiktoker è morto in diretta e il mukbang finisce sotto accusa
Originariamente creato per combattere l’isolamento sociale, questo fenomeno si è trasformato in una competizione per mangiare enormi quantità di cibo, spesso mettendo a rischio la salute dei partecipanti.
![](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2024/07/MANGIARE-DA-SCOPPIARE-2-1024x576.png)
La tragica morte della streamer cinese Pan Xiaoting durante una diretta di mukbang ha riacceso il dibattito sui pericoli di queste challenge legate al cibo. Il mukbang, nato quattordici anni fa in Corea del Sud, è diventato popolare in tutto il mondo. Originariamente creato per combattere l’isolamento sociale, questo fenomeno si è trasformato in una competizione per mangiare enormi quantità di cibo, spesso mettendo a rischio la salute dei partecipanti.
Da passatempo a pericolo pubblico
Il mukbang, per chi non lo sapesse, è una moda coreana dove la gente mangia davanti a una telecamera mentre altri guardano. Suona innocuo? Certo, se ti piacciono le maratone di cibo e i contorni di bulimia. È nato per combattere la solitudine, ma è diventato una sfida estrema per chi può ingerire più calorie in meno tempo. Bel progresso, eh?
Campioni di calorie
Molti creator hanno cavalcato l’onda del mukbang per fama e fortuna. Prendiamo Nikocado Avocado negli Stati Uniti: quasi 4 milioni di follower e un fegato che probabilmente si sta scrivendo la lettera di dimissioni. In India, MaddyEats è diventata una celebrità ingurgitando chili di pietanze per oltre un miliardo di visualizzazioni. Sulgi Yang dalla Cina ha un pubblico di oltre 15 milioni di utenti che adorano guardarla mangiare come se non ci fosse un domani. E poi c’è Hungry Fat Chick negli Usa, che ha guadagnato oltre un milione di dollari grazie alle sue abbuffate. E pensare che c’era chi diceva che mangiare non paga.
![](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2024/07/mukbang-1024x576.png)
Come rovinarsi la vita un boccone alla volta
Mangiare per intrattenere è diventato pericoloso. Molti mukbanger soffrono di disturbi alimentari e diffondono messaggi nocivi. Il professor Harris della Nottingham Trent University spiega che queste sfide possono causare problemi gastrici, aumenti di glucosio e lipidi, disturbi elettrolitici e perfino infarti. Insomma, una cena che può letteralmente ucciderti.
Basta mukbang, per favore
Alcuni paesi come Cina e Malesia stanno cercando di vietare questi video, imponendo sanzioni pesanti. La morte di Pan Xiaoting è solo l’ultimo triste esempio di come questo fenomeno possa degenerare in pratiche letali. Diciamocelo, guardare qualcuno che si abbuffa fino a star male non è mai stata una buona idea, e ora ne abbiamo la prova.
Cronaca
Guerra ai cani in Turchia, che fare?
Nonostante le modifiche, gli animalisti non sono soddisfatti e continuano a manifestare. La proposta di legge, che prevede la sterilizzazione e la chiusura in rifugi dei cani randagi, è ancora oggetto di dibattito e revisione parlamentare. Le proteste mirano a evitare quella che molti temono possa diventare una strage di animali.
![cani randagi in Turchia](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2024/07/cani.jpg)
Certo, direte, in questa torrida estate abbiamo altri problemi, guerre, siccità, alte temperature, emergenze climatiche. Ora ci si mette anche la Turchia a caricarci di ansie. Il disegno di legge proposto dal governo turco per gestire i cani randagi e rinselvatichiti è da valutare attentamente. Ha scatenato proteste e polemiche. La legge prevede la cattura di circa 4 milioni di cani, la chiusura in rifugi e trattamenti medici sotto la supervisione di veterinari per gli esemplari malati, aggressivi o affetti da malattie infettive come la rabbia. Le modifiche al testo hanno rimosso, ma solo per ora, l’eutanasia, ma la questione resta controversa e polarizzante.
Le proteste degli animalisti
Attivisti e animalisti continuano a protestare contro la legge, preoccupati per il destino dei cani. Decine di manifestanti hanno tentato di forzare l’ingresso del parlamento di Ankara, accampandosi poi fuori dall’aula. Nonostante le modifiche, le proteste sui social e nelle città principali del Paese non si sono placate. La legge, presentata dal partito AKP del presidente Recep Tayyip Erdogan, ha suscitato forti reazioni anche da parte dei partiti di opposizione.
Modifiche al disegno di legge, solo parole…
La Commissione per l’Agricoltura e le Foreste del parlamento ha apportato alcune modifiche. Per esempio il termine eutanasia è stato sostituito da “trattamenti medici scientifici sotto la supervisione di un veterinario” per i cani malati, aggressivi o infettivi. Il testo della legge specifica che i trattamenti riguarderanno solo i cani, escludendo i gatti randagi.
Ma perché la Turchia adotta le maniere forti, analisi di un problema
La Turchia è classificata dall’OMS come un Paese “ad alto rischio di contrazione della rabbia“. Dal 2022, 65 persone sono morte a causa di attacchi di cani randagi, e oltre 3.500 incidenti stradali causati da cani hanno provocato 55 vittime. La nuova legge mira a risolvere le falle della precedente normativa, che ha visto la sterilizzazione di oltre 270.000 cani ogni anno negli ultimi cinque anni, senza risolvere il problema.
Interviene anche Brigitte Bardot
L’ex attrice francese Brigitte Bardot ha scritto una lettera al presidente Erdogan, esprimendo preoccupazione per la sorte dei cani randagi e avvertendo che l’approvazione della legge potrebbe danneggiare l’immagine della Turchia. Bardot ha sottolineato che la cattura e l’uccisione degli animali sono misure crudeli e controproducenti.
-
Audio2 mesi fa
La V.I.P. (Very Important… Playlist) di Beatrice Luzzi
-
Gossip2 mesi fa
È crisi tra Stefano Rosso e Francesca Chillemi? Colpa di Can?
-
Cronaca Nera1 settimana fa
Bossetti è innocente? Ecco tutti i lati deboli dell’accusa
-
Gossip3 mesi fa
All’Eurovision si spogliano tutti…
-
Gossip5 mesi fa
Elisabetta Canalis, che Sex bomb! è suo il primo topless del 2024 (GALLERY SENZA CENSURA!)
-
Cronaca2 mesi fa
Yara Gambirasio, si riapre il processo a Bossetti?
-
In primo piano3 mesi fa
Chi è Windows95man? Un cantante con le chiappe al vento sul palco di Eurovision!
-
Ale & Ale1 mese fa
Partecipa anche tu con Bea al Raduno di Briciole!