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Cronaca

Cosa significano i tatuaggi di Messina Denaro?

Russ Cook, il britannico 27 anni che ha percorso tutta l’Africa aveva tatuato il suo passaporto sulla coscia destra, invece Matteo Messina Denaro ha scelto il petto e i due avanbracci. Due frasi e una data. Che cosa significheranno?

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    Russ Cook, il britannico 27 anni che ha percorso tutta l’Africa aveva tatuaggi su tutto il corpo. Il suo passaporto lo aveva fatto dipingere sulla coscia destra, invece Matteo Messina Denaro ha scelto il petto e i due avanbracci. Due frasi e una data. Che cosa significheranno?

    Petto o coscia?

    Sul petto, a destra, si era fatto incidere la scritta: “Tra le selvagge tigri”. Sull’avambraccio invece: “Ad augusta per angusta”. Su quello sinistro: “VIII X MCMLXXXI”. Così spiegava il boss in uno dei quaderni ritrovati nel covo: “I tatuaggi sono il mio vissuto e servono a non dimenticare”. Si ma cosa?

    Cosa voleva ricordare il boss?

    La data dell’8 ottobre 1981, quando Matteo Messina Denaro aveva 19 anni e mezzo è probabile si riferisca al giorno in cui fece il suo ingresso in Cosa nostra con la cerimonia della punciuta? O la data del suo primo omicidio? O forse qualcosa legato ai suoi innumerevoli pizzini. Dei tatuaggi aveva parlato con la sorella Rosalia. Notizia confermata dai ROS durante la perquisizione nell’abitazione della donna, a Castelvetrano. Guarda, guarda, proprio dentro il telaio di una sedia, i Carabinieri hanno scovato un biglietto con la scritta “C tatuaggio”. In un’altra sedia in un biglietto si leggeva “Ad augusta per angusta”, con una data cancellata: 24 giugno 2012. E in una annotazione accanto si leggeva “Alla gloria attraverso la sofferenza o cose gloriose attraverso la tristezza”.

    Gli investigatori navigano nel buio

    In altri appunti che gli investigatori fanno risalire ai suoi tatuagi c’era scritto “23/4 2013 19 anni e mezzo. Cuore 20 giugno 2016. Cose gloriose cose tristezza. 24/6 2012 Tigri annientata così”. E ancora. In una lettera indirizzata alla sorella Rosalia, ma mai spedita si legge “Per quei segni che io ho chiamato C li hai visti e per iscritto ti ho spiegato il significato, non so se li hai visti bene vista la precarietà di tutto. Comunque ora sai che ci sono questi C e ne sai il significato”. Per il resto gli investigatori navigano ancora nel buio. O quasi.

    L’abbandono della figlia

    L’unica cosa certa è che il boss li fece visionare alle sue tre sorelle nel giorno della loro visita in carcere. “Augusta per angusta l’ho fatto a giugno 2012. Alla gloria attraverso la sofferenza lo feci per mia figlia, quando se ne andò”, spiegò il boss. La figlia voleva giustamente vivere la sua vita e il boss vide quell’allontanamento come un gesto di ribellione alla famiglia. Oltre che alla cultura mafiosa. Anche lo scorso mese di febbraio 2023, Messina Denaro accenno al tatuaggio 8/10/1981 scritto in numeri romani. “Questa è una data per me importante”, disse. Boi la bocca rimase chiusa fino a quando commento “Questo l’ho fatto sette, otto anni fa”.

    Il tatuatore e i suoi alibi

    Ebbe poi modo di spiegare che il significato si riferiva “Alla gloria attraverso la sofferenza è magari una forma di megalomania. Questi tatuaggi li ho fatti in via Rosolino Pilo”. Dove si trova il tatuatore nel centro di Palermo. Ascoltato dai carabinieri, il tatuatore di fiducia del boss ha escluso di avere avuto fra i propri clienti un “uomo che ha i tratti somatici simili a quelli di Matteo Messina Denaro”. Ma spulciando nei documenti i carabinieri hanno fatto unìaltra importante scoperta. Il 29 giugno 2012, si era fatto tatuare Andrea Bonafede, uno dei fidati factotum di Messina Denaro.

      Speciale Olimpiadi 2024

      Sinner salta le Olimpiadi: la gogna social non risparmia nessuno

      Tra polemiche e febbre di gioco, l’assenza del numero uno al mondo lascia il segno. Critiche infuocate e difese inaspettate animano il dibattito.

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        L’attesa per i Giochi Olimpici è alle stelle, ma una grossa ombra incombe sui campi da tennis di Parigi: l’assenza di Jannik Sinner. Il tennista azzurro, alle prese con una fastidiosa tonsillite, ha deciso di non partecipare, scatenando una vera e propria gogna social. Accusato di anteporre impegni personali a quelli nazionali, Sinner ha attirato critiche per essersi goduto le vacanze in Sardegna con la compagna Anna Kalinskaya, invece di prepararsi per le Olimpiadi.

        In difesa del giovane talento italiano è intervenuta l’ex tennista Svetlana Kuznetsova, che ha sminuito le accuse. “Era ovvio che avrebbero dato la colpa ad Anna per il rifiuto di Sinner e la mancata partecipazione ai Giochi Olimpici di Parigi. Le ragazze dei giocatori famosi sono più spesso sotto i riflettori,” ha dichiarato. Kuznetsova ha poi paragonato la situazione a quella di Carlos Alcaraz, che dopo la vittoria a Wimbledon si è rilassato a Ibiza senza subire lo stesso trattamento mediatico.

        “Perché la gente si interessa a dove una persona passa le vacanze? Senza la vittoria a Wimbledon, la gente criticherebbe Alcaraz per Ibiza? Ogni atleta è libero di scegliere come trascorrere le vacanze e il tempo libero,” ha aggiunto la campionessa del Roland Garros.

        Non è solo Sinner a subire critiche per le relazioni personali. Anche la coppia Badosa – Tsitsipas è spesso bersagliata, con i detrattori che imputano alla tennista spagnola il calo di performance del greco. “Gli odiatori seriali daranno sempre la colpa a lei per le sue sconfitte e tutto questo non ha senso,” ha concluso Kuznetsova.

        L’assenza di Sinner dalle Olimpiadi resta un argomento caldo, ma la questione delle vacanze e delle relazioni personali dei tennisti non dovrebbe diventare un tribunale mediatico. Che Jannik torni presto in forma e pronto a stupirci sul campo!

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          Cronaca Nera

          Omicidio Yara, le accuse di depistaggio alla pm Ruggeri

          La pm Letizia Ruggeri avrebbe spostato dei campioni di Dna del caso dell’omicidio di Yara Gambirasio: accusata di depistaggio. Il gip di Venezia si è riservato di decidere se archiviare il procedimento o no

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            Lo scorso 24 luglio, il giudice Alberto Scaramuzza ha presieduto un’udienza di 4 ore per decidere se riaprire o archiviare il procedimento contro la pm Letizia Ruggeri. Accusata di frode processuale e depistaggio, la Ruggeri avrebbe trasferito 54 campioni di DNA nel caso Yara Gambirasio senza le dovute precauzioni, compromettendone la conservazione e pregiudicando una possibile revisione del processo per Massimo Bossetti. Cosa succederà ora?

            Cos’è successo e perché la pm Letizia Ruggeri è indagata

            La pm Letizia Ruggeri, incaricata dell’indagine sull’omicidio di Yara Gambirasio, ha gestito in modo controverso il trasferimento di 54 campioni di DNA cruciali per l’inchiesta. Tali campioni, contenenti materiale genetico misto di vittima e carnefice, sono stati spostati dall’ospedale San Raffaele di Milano all’ufficio Corpi di reato del tribunale di Bergamo senza aspettare il provvedimento della Corte d’Appello e ignorando l’allarme dei carabinieri sul rischio di deterioramento. La conservazione inadeguata potrebbe aver compromesso le prove, ostacolando la revisione del caso richiesta dalla difesa di Bossetti.

            Cosa succederà ora: archiviazione o nuove indagini?

            Dopo l’udienza di ieri, dedicata alla discussione delle parti, il giudice Scaramuzza ha tre opzioni: accogliere la richiesta di archiviazione della Procura, disporre nuove indagini o ordinare l’imputazione coatta. In aula era presente anche Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, che continua a dichiararsi innocente. Il ritrovamento del suo DNA negli slip della vittima è stato fondamentale per la sua condanna definitiva.

            Le implicazioni per il caso Yara Gambirasio

            Se il giudice decidesse per la riapertura del caso, si aprirebbe una nuova fase di indagini che potrebbero far luce su eventuali errori commessi durante l’inchiesta originale. La gestione controversa dei campioni di DNA da parte della pm Ruggeri solleva dubbi sulla correttezza del processo e potrebbe influenzare la percezione pubblica della giustizia italiana. Il caso Yara Gambirasio, che ha scosso l’Italia, continua a sollevare interrogativi, e la decisione del giudice Scaramuzza sarà cruciale per il futuro dell’inchiesta.

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              Cronaca

              RC auto aumenti a gogò

              L’andamento dei premi RC auto in Italia mostra una tendenza generale all’aumento, con variazioni significative tra le diverse regioni. Tuttavia, segnali recenti indicano una possibile inversione di tendenza con un lieve calo nei premi su base semestrale. Gli automobilisti dovranno monitorare attentamente questi trend per gestire al meglio i costi assicurativi.

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              aumenti per l'RC auto in tutta Italia

                Aumenti in tutte le regioni si stanno registrando per i rinnovi delle assicurazioni RC auto.
                Secondo molti osservatori e Assicurazione.it, i premi medi per assicurare un’auto in Italia sono aumentati dell’8,1% su base annua, arrivando a una media di 602,37 euro a giugno 2024. Questo rappresenta un incremento di circa 45 euro rispetto a giugno 2023. Tuttavia, negli ultimi sei mesi si osserva un’inversione di tendenza con una riduzione dei premi dell’1,7% a livello nazionale.

                Aumenti costanti in tutte le regioni

                L’aumento dei premi non è stato uniforme in tutta Italia. Le regioni che hanno registrato i maggiori rincari sono: Lazio: +12,6%, seguito dalla Liguria: +11,9%, quindi il Trentino-Alto Adige: +11,2%, la Puglia: +10,6%, Lombardia e Toscana: +10% Dall’altro lato, alcune regioni hanno contenuto i rincari che comunque ci sono stati. Per esempio si va dalla Basilicata: +0,2% (praticamente stabile rispetto allo scorso anno), alle Marche: +1,4%, Calabria: +3,3%, Friuli-Venezia Giulia: +3,7%

                I valori assoluti di alcuni premi

                Analizzando i premi medi in valore assoluto, la situazione varia notevolmente tra regione e regione. La Campania è la regione con il costo più elevato per assicurare un’auto, con una media di 1.055,80 euro, il 75% in più rispetto alla media nazionale. Segue la Puglia dove si sborsano mediamente 683,31 euro. Quindi il Lazio con 645,27 euro. Tra le regioni dove assicurare un’auto costa meno si annoverano il Friuli-Venezia Giulia: 396,84 euro, la Lombardia con 477,55 euro. Segue il Trentino-Alto Adige con 478,43 euro.

                Ci aspetta un futuro più stabile

                Andrea Ghizzoni, del sito di comparazioni economiche Facile.it, sottolinea che, nonostante l’incertezza economica, si prevedono segnali positivi legati al rallentamento dell’inflazione e alla stabilizzazione dei tassi di sinistrosità. Questo potrebbe portare a una progressiva stabilizzazione dei premi RC auto.

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