Connect with us

Politica

Maria Rosaria Boccia e il sospetto di una gravidanza: «Messa alla mercé dei cani feroci»

Le immagini pubblicate da Oggi riaccendono il caso: la pancia più pronunciata fa tornare le voci già smentite di una dolce attesa. L’ex ministro Sangiuliano nella sua denuncia: «La vita non mi ha concesso la gioia di un figlio, e questo lei lo sapeva bene». Boccia replica con toni duri e accusa i media: «Ancora una volta il mio nome è sulla pubblica piazza».

Avatar photo

Pubblicato

il

    Quelle forme più arrotondate del solito, la maglietta aderente e il sospetto che torna prepotente: Maria Rosaria Boccia è incinta? Il settimanale Oggi, nel numero in edicola, pubblica nuove immagini dell’imprenditrice campana, fotografata tra Pompei e Gragnano. Uno scatto casuale che potrebbe trasformarsi in una notizia esplosiva, visto il clamore che ha circondato Boccia negli ultimi mesi, legato al controverso rapporto con l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

    L’ipotesi di una gravidanza era già emersa la scorsa estate, salvo poi essere categoricamente smentita dalla diretta interessata. Eppure, quelle foto riaccendono il dubbio, spingendo il settimanale a consultare un ginecologo che non esclude la possibilità di una dolce attesa, facendo risalire il presunto concepimento allo scorso luglio, lo stesso mese in cui Boccia e Sangiuliano furono protagonisti di un litigio diventato di dominio pubblico, con il ministro ferito al capo.

    Una vicenda torbida, che mesi fa aveva portato l’ex titolare del dicastero a sporgere querela, denunciando un presunto ricatto: «La notizia della gravidanza mi ha sconvolto e ha in me confusamente ingenerato sentimenti di timore e allo stesso tempo di protezione: la vita non mi ha concesso la gioia di un figlio, e questo lei lo sapeva bene», scrisse Sangiuliano nella denuncia. Parole pesanti, che si sommano a dettagli emersi all’epoca, come un messaggio privato in cui Boccia lo avrebbe chiamato «super babbo».

    Ma se la donna aveva smentito tutto, come si spiegano oggi queste foto? Interpellato dal settimanale, il suo legale non ha confermato né smentito, chiedendo rispetto per la sua cliente, attualmente sotto indagine per lesioni e minaccia a un Corpo dello Stato.

    Nel frattempo, nel tardo pomeriggio, Boccia ha affidato ai social un durissimo sfogo: «Dopo mesi in cui nessuno si è scusato con me, ancora una volta il mio nome e la mia storia rischiano di essere buttati sulla pubblica piazza alla mercé dei cani feroci». Non si fa attendere la replica del direttore di Oggi, Andrea Biavardi: «Abbiamo fatto il nostro lavoro di cronisti, facendo tutte le verifiche e chiedendo invano la sua versione».

    Uno scontro che non accenna a placarsi e che, con queste nuove indiscrezioni, potrebbe presto trovare nuovi sviluppi.

    Quelle forme più arrotondate del solito, la maglietta aderente e il sospetto che torna prepotente: Maria Rosaria Boccia è incinta? Il settimanale Oggi, nel numero in edicola, pubblica nuove immagini dell’imprenditrice campana, fotografata tra Pompei e Gragnano. Uno scatto casuale che potrebbe trasformarsi in una notizia esplosiva, visto il clamore che ha circondato Boccia negli ultimi mesi, legato al controverso rapporto con l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

    L’ipotesi di una gravidanza era già emersa la scorsa estate, salvo poi essere categoricamente smentita dalla diretta interessata. Eppure, quelle foto riaccendono il dubbio, spingendo il settimanale a consultare un ginecologo che non esclude la possibilità di una dolce attesa, facendo risalire il presunto concepimento allo scorso luglio, lo stesso mese in cui Boccia e Sangiuliano furono protagonisti di un litigio diventato di dominio pubblico, con il ministro ferito al capo.

    Una vicenda torbida, che mesi fa aveva portato l’ex titolare del dicastero a sporgere querela, denunciando un presunto ricatto: «La notizia della gravidanza mi ha sconvolto e ha in me confusamente ingenerato sentimenti di timore e allo stesso tempo di protezione: la vita non mi ha concesso la gioia di un figlio, e questo lei lo sapeva bene», scrisse Sangiuliano nella denuncia. Parole pesanti, che si sommano a dettagli emersi all’epoca, come un messaggio privato in cui Boccia lo avrebbe chiamato «super babbo».

    Ma se la donna aveva smentito tutto, come si spiegano oggi queste foto? Interpellato dal settimanale, il suo legale non ha confermato né smentito, chiedendo rispetto per la sua cliente, attualmente sotto indagine per lesioni e minaccia a un Corpo dello Stato.

    Nel frattempo, nel tardo pomeriggio, Boccia ha affidato ai social un durissimo sfogo: «Dopo mesi in cui nessuno si è scusato con me, ancora una volta il mio nome e la mia storia rischiano di essere buttati sulla pubblica piazza alla mercé dei cani feroci». Non si fa attendere la replica del direttore di Oggi, Andrea Biavardi: «Abbiamo fatto il nostro lavoro di cronisti, facendo tutte le verifiche e chiedendo invano la sua versione».

    Uno scontro che non accenna a placarsi e che, con queste nuove indiscrezioni, potrebbe presto trovare nuovi sviluppi.

    Quelle forme più arrotondate del solito, la maglietta aderente e il sospetto che torna prepotente: Maria Rosaria Boccia è incinta? Il settimanale Oggi, nel numero in edicola, pubblica nuove immagini dell’imprenditrice campana, fotografata tra Pompei e Gragnano. Uno scatto casuale che potrebbe trasformarsi in una notizia esplosiva, visto il clamore che ha circondato Boccia negli ultimi mesi, legato al controverso rapporto con l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

    L’ipotesi di una gravidanza era già emersa la scorsa estate, salvo poi essere categoricamente smentita dalla diretta interessata. Eppure, quelle foto riaccendono il dubbio, spingendo il settimanale a consultare un ginecologo che non esclude la possibilità di una dolce attesa, facendo risalire il presunto concepimento allo scorso luglio, lo stesso mese in cui Boccia e Sangiuliano furono protagonisti di un litigio diventato di dominio pubblico, con il ministro ferito al capo.

    Una vicenda torbida, che mesi fa aveva portato l’ex titolare del dicastero a sporgere querela, denunciando un presunto ricatto: «La notizia della gravidanza mi ha sconvolto e ha in me confusamente ingenerato sentimenti di timore e allo stesso tempo di protezione: la vita non mi ha concesso la gioia di un figlio, e questo lei lo sapeva bene», scrisse Sangiuliano nella denuncia. Parole pesanti, che si sommano a dettagli emersi all’epoca, come un messaggio privato in cui Boccia lo avrebbe chiamato «super babbo».

    Ma se la donna aveva smentito tutto, come si spiegano oggi queste foto? Interpellato dal settimanale, il suo legale non ha confermato né smentito, chiedendo rispetto per la sua cliente, attualmente sotto indagine per lesioni e minaccia a un Corpo dello Stato.

    Nel frattempo, nel tardo pomeriggio, Boccia ha affidato ai social un durissimo sfogo: «Dopo mesi in cui nessuno si è scusato con me, ancora una volta il mio nome e la mia storia rischiano di essere buttati sulla pubblica piazza alla mercé dei cani feroci». Non si fa attendere la replica del direttore di Oggi, Andrea Biavardi: «Abbiamo fatto il nostro lavoro di cronisti, facendo tutte le verifiche e chiedendo invano la sua versione».

    Uno scontro che non accenna a placarsi e che, con queste nuove indiscrezioni, potrebbe presto trovare nuovi sviluppi.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Politica

      Dalla Casa Bianca al discount: le vacanze salentine blindate di Giorgia Meloni

      Terzo anno consecutivo nel Tacco d’Italia: tra resort di lusso, carrelli al supermercato e gite sfumate, la Puglia resta il palcoscenico estivo della presidente del Consiglio

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Un giorno a stringere mani a Washington, l’altro a sistemare i bagagli in Salento. La parabola delle vacanze di Giorgia Meloni è tutta qui: dalla ribalta internazionale ai riflettori discreti — ma non troppo — di un resort tra Brindisi e Lecce. Terzo anno consecutivo nel Tacco d’Italia, segno che la premier non ha nessuna intenzione di cambiare copione.

        È atterrata il 19 agosto, fresca di incontri con Trump e Zelensky, ma con la testa già proiettata verso giornate di sole e relax. Ad aspettarla c’erano i due punti fermi della sua vita privata: la figlia Ginevra e l’ex compagno Andrea Giambruno, tornato ormai presenza costante del “set estivo” meloniano.

        Se l’anno scorso aveva fatto tappa a Ceglie Messapica, con tanto di cene nel super esclusivo Borgo Egnazia (lo stesso del G7), quest’anno la formula non cambia: resort blindato, staff attento a ogni ingresso e uscite ridotte al minimo. Perché quando si parla di premier in vacanza, ogni passo diventa un caso. Basta ricordare le foto rubate del 2024: Lollobrigida e Giambruno, immortalati come due comuni mortali in un discount pugliese. Carrelli, scaffali e qualche risata sulle “spese low cost” dei potenti.

        Il folklore non manca mai. Nel 2023, due ragazzini provarono persino a invitarla a un giro in calesse. Missione impossibile: i protocolli di sicurezza stroncarono sul nascere la gita bucolica. Più facile allora puntare sul web: il 15 agosto arrivò il post con foto in piscina e auguri di Ferragosto, diventato subito virale.

        Quest’anno cosa ci si deve aspettare? Probabile un déjà-vu: blindatura totale del resort e qualche cartolina social studiata ad arte. Magari un brindisi con amici pugliesi, magari un’altra foto da bordo vasca. Di certo, nessun calesse e nessun selfie improvvisato in spiaggia.

        Perché la vacanza della premier è così: ufficialmente intima e familiare, ufficiosamente sotto osservazione. La Puglia resta il set ideale di questa commedia estiva: un mix di lusso discreto e normalità forzata, di protocolli ferrei e piccoli episodi di folklore che finiscono regolarmente sui giornali. E mentre lei prova a godersi il suo buen retiro, il Paese la osserva: dalla geopolitica al discount, il passo è più breve di quanto sembri.

          Continua a leggere

          Politica

          Vacanze politiche: Mattarella in quota, Meloni tra le isole, Salvini e Fratoianni vicini di montagna

          Dal Trentino alle Cicladi, passando per la Puglia e il Portogallo: mete brevi, agende fitte e appuntamenti già fissati per la ripartenza. Anche in vacanza, la politica resta in modalità campagna elettorale.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Agosto regala qualche giorno di tregua alla politica, ma senza veri stacchi. Con le Camere in pausa e il governo a ritmi ridotti, ministri e leader di partito si concedono una manciata di giorni tra mare e montagna, con lo sguardo fisso sulle regionali d’autunno e sugli appuntamenti che chiuderanno il mese.

            Sergio Mattarella, fedele alla tradizione degli ultimi anni, salirà in Trentino, in Val di Siusi. Un rifugio discreto, lontano dai flash, dove il Capo dello Stato potrà camminare tra i sentieri alpini e seguire a distanza i dossier più urgenti. All’estremo opposto, Giorgia Meloni ha in programma un’agenda divisa: prima tappa in Grecia, in una delle isole delle Cicladi, in viaggio con la famiglia; poi, dopo Ferragosto, ritorno in Italia per qualche giorno di mare in Puglia, terra a lei cara e già palcoscenico del G7 2024.

            Le altre cariche istituzionali scelgono rotte italiane: Lorenzo Fontana, presidente della Camera, si sposterà sul Gargano, mentre Ignazio La Russa rientrerà nella sua Sicilia, con la possibilità di un passaggio a Zoagli, in Liguria.

            Tra i ministri, Matteo Salvini punterà ancora sul Trentino, Antonio Tajani resterà a Fiuggi con la famiglia e Roberto Calderoli si ritirerà nel suo casolare in Monferrato. Maurizio Lupi conferma la Valcamonica, meta fissa da anni.

            Sul fronte dell’opposizione, Nicola Fratoianni farà rotta verso la Grecia, forse a poche isole di distanza dalla premier, mentre Angelo Bonelli sceglierà il Trentino, rischiando di incrociare Salvini sui sentieri di montagna. Elly Schlein non ha ancora annunciato la destinazione, ma il calendario politico le lascerà poco spazio per il relax. Carlo Calenda visiterà il Portogallo, Giuseppe Conte resterà fedele alla sua “amata Puglia”, Matteo Renzi passerà agosto in famiglia, con meta ancora top secret.

            Molti di loro si ritroveranno comunque a fine mese a Rimini, al Meeting di Comunione e Liberazione, tradizionale snodo politico post-estivo. Sarà il primo vero palcoscenico per testare umori e strategie in vista della ripartenza autunnale.

            A distinguersi, il segretario dei Radicali italiani Filippo Blengino, che trasformerà le vacanze in una maratona di visite nelle carceri italiane. Un’agenda insolita in un agosto dove, tra una passeggiata in quota e un tuffo nel Mediterraneo, la politica continua a viaggiare a doppia velocità: quella del relax e quella, sempre accesa, della campagna elettorale.

              Continua a leggere

              Politica

              Matteo Salvini, Sydney Sweeney e i jeans della discordia: quando la politica si fa social

              La nuova miccia dell’estate politica italiana non arriva da un decreto o da un cantiere ferroviario, ma da un paio di jeans. Matteo Salvini, fedele alla sua strategia di populismo social, ha deciso di commentare la pubblicità di American Eagle con protagonista Sydney Sweeney, accusata da parte del web di strizzare l’occhio a ideali reazionari e nostalgie MAGA. Il risultato è la solita tempesta mediatica: destra e sinistra a litigare online su una faccenda che riguarda più l’algoritmo che la politica.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                La nuova miccia dell’estate politica italiana non arriva da un decreto o da un cantiere ferroviario, ma da un paio di jeans. Matteo Salvini, fedele alla sua strategia di populismo social, ha deciso di commentare la pubblicità di American Eagle con protagonista Sydney Sweeney, accusata da parte del web di strizzare l’occhio a ideali reazionari e nostalgie MAGA. Il risultato è la solita tempesta mediatica: destra e sinistra a litigare online su una faccenda che riguarda più l’algoritmo che la politica.

                Testo:
                Se Franz Kafka fosse vivo, probabilmente resterebbe perplesso: oggi non ci si sveglia più trasformati in un insetto gigante, ma in un post di Matteo Salvini. Il ministro dei Trasporti, instancabile narratore del proprio orto social e degli immancabili meloni estivi, ha trovato un nuovo passatempo: trasformare un banale spot di moda in un caso politico nazionale.

                Il pretesto questa volta si chiama Sydney Sweeney, 27 anni, occhi blu e curriculum da protagonista di Euphoria. American Eagle l’ha scelta per lanciare una campagna pubblicitaria in cui il gioco di parole tra “jeans” e “genes” – i geni ereditari – diventa slogan. Lei, in un video ammiccante, spiega che i geni determinano tratti come colore dei capelli e personalità, per poi chiudere con un «My jeans are blue». Tanto è bastato perché il web esplodesse in un flame globale: per alcuni un’innocua provocazione pop, per altri l’eco inquietante di un’estetica da propaganda suprematista.

                Salvini, fiutando l’occasione perfetta per inserire il proprio nome nel trend del giorno, ha postato il video ai suoi 2,5 milioni di follower chiedendo: «Solo a me sembrano reazioni folli?». E così, tra un cantiere ferroviario e un raccolto di zucchine, il leader leghista ha riacceso il suo motore preferito: la polemica social a costo zero.

                L’affaire Sweeney è la tempesta perfetta dell’ecosistema digitale contemporaneo: un’attrice dal profilo ambiguo, uno spot volutamente sopra le righe, l’indignazione automatica dei liberal e la reazione compiaciuta dei conservatori, pronti a brandirla come musa dei valori “autentici” contro il mondo woke. Da qui, il passo verso la strumentalizzazione politica è breve: la destra occidentale la difende come icona di libertà estetica, la sinistra la condanna come simbolo di sessismo e nostalgia reazionaria.

                Il paradosso è che la polemica non riguarda né l’attrice né i jeans in sé – piuttosto brutti, a dirla tutta – ma la dinamica mediatica che li avvolge. Ogni reazione indignata alimenta la visibilità del brand, che ottiene la vera vittoria: trasformare un paio di pantaloni in arma di distrazione di massa.

                Intanto Salvini capitalizza sulla vicenda, rafforzando il suo ruolo di influencer politico: lontano dalle criticità del trasporto pubblico, immerso in dirette tra piante aromatiche e selfie di stagione, trova nel caso Sweeney un perfetto palcoscenico estivo. L’Italia discute di propaganda nazista nei blue jeans mentre gli algoritmi brindano.

                E alla fine, il messaggio implicito è sempre lo stesso: non importa se il dibattito sia surreale, basta che si parli di lui. Perché, come dimostra l’affaire dei jeans della discordia, il confine tra politica e intrattenimento non è mai stato così sottile.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù