Connect with us

Cronaca

Truffe ad anziani con copioni e regole scritte su cosa dire

Questa operazione dei Carabinieri svoltasi a Napoli rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro le truffe e le estorsioni, proteggendo le fasce più vulnerabili della popolazione. Le autorità continuano a lavorare per smantellare altre organizzazioni simili e prevenire ulteriori reati.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Le escogitano proprio tutte i truffatori che si accaniscono sugli anziani per estorcere loro gioielli, contanti, orologi e beni di ogni tipo. I Carabinieri di Napoli hanno disposto 17 misure cautelari contro delinquenti specializzati in questo genere di truffa. In questa operazione hanno sequestrato veri e propri copioni e testi già scritti che i telefonisti della banda dovevano recitare e ripetere in modo convincente. Dei veri e propri vademecum e regole da seguire per effettuare una truffa senza insospettire i malcapitati. Tutto partiva dalla telefonata per “agganciare” le vittime, durante la quale si dovevano dire in modo impeccabile e senza tentennamenti, poche parole decise, ben scandite e chiare. Poi l’appuntamento e quindi la visita a domicilio per ritirare denaro e gioielli e quant’altro.

    A smantellare questa ennesima truffa il comando provinciale dei Carabinieri di Roma

    Una vera e propria organizzazione criminale specializzata in truffe ed estorsioni ai danni di anziani è stata finalmente smantellata proprio in questi ultimi giorni nel capoluogo campano dai Carabinieri del comando provinciale di Roma. Le autorità hanno eseguito misure cautelari nei confronti di 17 individui. Sette sono stati incarcerati e 10 posti agli arresti domiciliari. Le vittime ignare e inconsapevoli ai quali i malviventi si rivolgevano seguendo un protocollo già rodato centinaia di volte.

    Si fingevano impiegati delle Poste, avvocati e perfino Carabinieri

    Fingendosi impiegati delle poste, assicuratori, avvocati o carabinieri, i truffatori chiamavano le vittime, informandole che un familiare doveva saldare un debito per ritirare un pacco o che aveva causato un incidente stradale. Per “risolvere” la situazione, veniva richiesto a coppie di anziani, ma soprattutto a single, senza nessuno in casa con cui potersi confrontare prima di agire, il pagamento immediato di denaro o gioielli. Successivamente, un complice si recava a casa delle vittime per riscuotere il bottino. Una sceneggiatura vista e rivista. Eppure ci sono ancora molte vittime di questo sistema estorsivo.

    Un vero e proprio manuale di istruzione per truffare gli anziani

    Le vittime venivano selezionate casualmente tramite ricerche online o sugli elenchi telefonici. Durante le perquisizioni i Carabinieri hanno trovato diversi manuali ciascuno con discorsi precompilati a secondo del tipo di truffa che stavano effettuando. Il manuale del postino, il manuale del Carabiniere, il manuale dell’avvocato o dell’assicurazione. All’interno le parole giuste e le istruzioni dettagliate, su cosa dire alle vittime per ingannarle. Sono stati sequestrati anche denaro contante, centinaia di schede telefoniche, decine di telefoni cellulari e una grande quantità di gioielli.

    Una organizzazione ramificata e ben organizzata

    Le indagini hanno rivelato che l’associazione per delinquere aveva base a Napoli, guidata dai membri di una specifica famiglia ma con ramificazioni in tutta la provincia. Tra settembre 2022 e marzo 2023, sono state accertate oltre 80 truffe ed estorsioni nelle province di Roma, Napoli, Latina e Viterbo. I truffatori si spostavano a Roma e in altre città dell’Italia centrale utilizzando auto a noleggio.

      SEGUICI SU INSTAGRAM @INSTAGRAM.COM/LACITY_MAGAZINE

      Mondo

      «Si denudò e mi disse: sesso per un cavallo»

      In risposta alle accuse, SpaceX ha dichiarato di prendere seriamente tutte le segnalazioni di comportamento inappropriato e di aver avviato indagini interne. Tuttavia, la reazione ufficiale dell’azienda non è stata sufficiente a placare le polemiche, che continuano a circondare Musk e le sue aziende.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Elon Musk, il magnate visionario e spesso controverso, è al centro di nuove polemiche dopo le rivelazioni del Wall Street Journal. Secondo quanto riportato, Musk avrebbe offerto un cavallo in cambio di rapporti sessuali a una dipendente di SpaceX. In un contesto che sembra più degno di un romanzo rosa piuttosto che della realtà, l’offerta bizzarra è solo uno dei tanti comportamenti inappropriati che gli vengono attribuiti.

        Le testimonianze sorprendenti

        Le accuse emergono dalle testimonianze di ex dipendenti di SpaceX, che hanno dipinto un quadro poco lusinghiero dell’ambiente di lavoro sotto la leadership di Musk. Oltre all’invito a scambiare favori sessuali con un nobile destriero, si parla di relazioni inappropriate e di un clima di discriminazione sessuale. Una ex dipendente ha raccontato come Musk, in uno dei suoi momenti meno galanti, si sarebbe denudato davanti a lei, proponendo l’insolito baratto.

        La cultura aziendale sotto esame

        La risposta di SpaceX non si è fatta attendere, con l’azienda che ha dichiarato di prendere seriamente tutte le segnalazioni di comportamenti inappropriati. Tuttavia, il problema sembra essere radicato nella cultura aziendale stessa. Infatti, SpaceX è stata già accusata di aver licenziato illegalmente dipendenti critici nei confronti di Musk, creando un ambiente dove le preoccupazioni vengono spesso ignorate o minimizzate.

        Una saga legale in espansione

        Le nuove accuse si inseriscono in un contesto legale già complicato per Musk e le sue aziende. Non è la prima volta che il fondatore di SpaceX e Tesla si trova al centro di controversie legali. Recentemente, la US National Labor Relations Board ha accusato SpaceX di aver licenziato dipendenti in modo illegittimo, consolidando otto denunce di pratiche lavorative scorrette. Inoltre, Tesla, un’altra azienda di Musk, è stata soggetta a simili accuse di razzismo e molestie sessuali presso il suo sito in California​.

        La reazione pubblica e il futuro

        La reazione pubblica a queste rivelazioni è stata, come prevedibile, piuttosto intensa. I social media si sono riempiti di commenti sarcastici e indignati, con molti che si chiedono quanto ancora possa reggere la reputazione di Musk di fronte a tali scandali. Mentre SpaceX e Musk cercano di gestire la crisi, resta da vedere quali saranno le ripercussioni a lungo termine su una delle figure più influenti e discusse del panorama tecnologico globale.

          Continua a leggere

          Cronaca Nera

          La veggente di Trevignano indagata per truffa

          Gisella Cardia, la famosa veggente di Trevignano, è sotto indagine per truffa dopo la denuncia di Luigi Avella, ex funzionario del Ministero delle Finanze. Avella sostiene di aver donato 123.000 euro a Cardia, convinto delle sue visioni miracolose della Madonna. Le indagini sono in corso per accertare la verità e determinare se ci sono i presupposti per restituire il denaro.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Gisella Cardia, nota come la “veggente di Trevignano”, è attualmente indagata per truffa. L’inchiesta è stata avviata dopo che Luigi Avella, un ex funzionario del Ministero delle Finanze, ha denunciato di essere stato truffato per una somma di 123.000 euro. Avella, che in passato era un fedele sostenitore di Cardia, ha accusato la veggente di averlo ingannato, convincendolo a donare ingenti somme di denaro per presunti scopi religiosi e caritativi.

            Il contesto

            La vicenda ha preso avvio quando Avella, in seguito a un incidente che aveva colpito sua moglie, si era avvicinato a Gisella Cardia nella speranza di un intervento miracoloso. Cardia è famosa per dichiarare di vedere la Madonna ogni 3 del mese e di custodire una statua della Vergine che lacrima. Avella, conquistato dalla donna e dalle sue presunte visioni, ha iniziato a donare denaro per supportare le attività della veggente e della sua associazione.

            Le accuse e la difesa

            Luigi Avella ha affermato di aver donato 123.000 euro a Gisella Cardia, una somma che include 30.000 euro versati direttamente al marito di lei. Secondo Avella, la veggente gli avrebbe chiesto di finanziare la costruzione di un tempio, per il quale avrebbe dovuto donare ulteriori 450.000 euro. I sospetti sono emersi quando Avella ha scoperto che non c’erano le autorizzazioni comunali necessarie per la costruzione del tempio, portandolo a troncare i rapporti con la veggente e a presentare una denuncia​​.

            Le reazioni

            Il caso ha attirato l’attenzione mediatica e delle autorità ecclesiastiche. Monsignor Marco Salvi, vescovo della diocesi di Civita Castellana, ha istituito una commissione per indagare sulla vicenda, sottolineando la complessità delle indagini e la necessità di non cedere alla pressione mediatica. Intanto, Padre Giulio Scozzaro ha preso le distanze da Cardia, dichiarando di non avere alcun rapporto con lei o con le sue attività​

              Continua a leggere

              Cronaca

              L’Europa all’attacco dei siti porno per proteggere i minori

              La piena attuazione del DSA non solo protegge i minori dall’accesso a contenuti inappropriati, ma rafforza anche la prevenzione della violenza di genere e lo sviluppo di un ambiente digitale più sicuro. L’importanza che queste piattaforme dimostrino responsabilità e trasparenza nelle loro operazioni, assicurando misure efficaci per verificare l’età degli utenti e mitigare i rischi. Questa azione rappresenta un passo significativo verso una maggiore protezione dei minori online e la promozione di un internet più sicuro per tutti.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              La Commissione Europea si muove contro i siti porno

                La Commissione Europea ha chiesto ai tre più importanti siti porno al mondo, Pornhub, XVideos e Stripchat, di spiegare quali misure stanno adottando per proteggere i minori dall’accesso ai loro contenuti. E soprattutto quali azioni hanno avviato per prevenire la diffusione di pornografia non consensuale. Si tratta di una iniziativa che rientra nell’ambito del Digital Services Act (DSA), che mira a rendere il web un luogo più sicuro. Il Digital Services Act è un regolamento dell’Unione europea per modernizzare e ampliare la Direttiva sul commercio elettronico 2000/31/CE in relazione ai contenuti illegali, alla pubblicità trasparente e alla disinformazione.

                Risposte entro il 4 luglio

                La Commissione Europea ha stabilito che Pornhub, XVideos e Stripchat dovranno fornire le informazioni richieste entro il 4 luglio. A Bruxelles si attendono informazioni dettagliate sulle politiche di protezione dei minori dal porno e di prevenzione della violenza di genere. La minaccia è di pesanti sanzioni, fino al 6% del loro fatturato globale, se non rispetteranno le nuove regole imposte dall’UE.

                Un sistema sicuro e non raggirabile per verificare l’età di chi si collega

                Un problema cruciale è come identificare l’età degli utenti digitali. Secondo alcuni avvocati esperti di diritto digitale il sistema di verifica dell’età sembra ormai inevitabile in Europa. L’Italia ha assunto un ruolo guida in questo campo, con regolamenti che anticipano le regole del DSA. La verifica dell’età non è solo importante per impedire ai minori di accedere a contenuti pornografici, ma anche per regolamentare l’accesso ai social media per i minori di 13 anni, con una proposta di legge per alzare questo limite a 16 anni.

                Richieste precise della Commissione Europea

                La Commissione Europea ha classificato Pornhub, XVideos e Stripchat come “piattaforme online di grandi dimensioni“, con più di 45 milioni di utenti medi mensili ciascuna. Ha chiesto quindi alle aziende di fornire precise informazioni in merito alle misure adottate per proteggere i minori. E soprattutto prevenire la diffusione di contenuti illegali, come il materiale pedopornografico e i deepfake porn. Le piattaforme devono anche dimostrare come hanno adattato la loro organizzazione interna per conformarsi al DSA.

                Come si stanno muovendo i singoli Paesi

                Anche altri Paesi stanno adottando misure per proteggere i minori. In Italia, il decreto-legge del 13 novembre 2023 prevede misure urgenti per la sicurezza dei minori in ambito digitale, in attesa della regolamentazione di dettaglio. Francia, Germania, Gran Bretagna e alcuni Stati americani hanno leggi che impongono ai siti porno di verificare l’età degli utenti tramite carte di credito, documenti d’identità o scansioni facciali, sollevando tuttavia problemi di privacy e discriminazione.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù