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Gossip

Alessandro Greco e la moglie Beatrice Bocci: Sesso? Anche no

La coppia ha sperimentato, nel loro percorso di fede, la pratica della castità. Una scelta che non tutti hanno compreso e che ha dato luogo a commenti di ogni tipo.

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    Alessandro Greco è uno di quei volti che, nella recente riorganizzazione Rai, è tornato a farsi vedere, dopo un preciso periodo di assenza. Una nuova stagione televisiva per lui, conduttore peraltro verso il quale il grande pubblico ha sempre nutrito simpatia.

    La castità non deve essere oggetto di ostentazione

    Di recente si è raccontato in alcune intervista, specialmente su un argomento decisamente poco mediatico: il suo rapporto con la fede e il sesso. Molto innamorato della moglie Beatrice Bocci ed entrambi innamorati della fede, entrambi in una fase del loro matrimonio, hanno optato per la castità. Un particolare sul quale Greco commenta in maniera molto chiara: «Non era un’ostentazione, ma una scelta legata a un periodo».

    Anche lui devoto della Madonna di Medjugorje

    Argomento sul quale il Papa e la Chiesa si è recentemente espresso, la Madonna venerata in Bosnia-Erzegovina ha fatto presa anche su di lui in maniera molto forte. «Quando prego, ho sempre nella mente il ricordo del mio primo pellegrinaggio a Medjugorje. Salii sul Monte Podbrdo, dove c’è la statua della Gospa e mi inginocchiai aggrappandomi alla ringhiera che la attornia. Poi, alzai lo sguardo verso di Lei. Era un’immagine bellissima: in quel cielo terso il volto di Maria svettava più luminoso che mai». Un ricordo che, trascorsi dieci anni da quel momento, è più nitido che mai. Tanto da farlo ritornare in quei luoghi successivamente assieme alla moglie Beatrice, con un gruppo di amici tra i quali anche Francesco Villa, del celebre duo comico Ale & Franz.

    Un aiuto per i momenti più difficili

    Quella fede verso la quale il presentatore dice di avere un rapporto forte e autentico, in grado di aiutarlo in passato a superare momenti difficili della sua carriera. «Ho il dono della fede e mi sono aggrappato alla famiglia e a Beatrice». Lei, ex modella, seconda classificata a Miss Italia nel 1994, è sua moglie dal settembre 2008. Il loro nucleo familiare è completato da due figli: Alessandra, nata da una precedente relazione di Beatrice Bocci e Lorenzo.

    La moglie, conosciuta grazie all’amico Frizzi

    La Bocci entrà ad un certo punto nella sua vita grazie ad un collega e sincero amici: «Me la presentò Fabrizio Frizzi, persona meravigliosa nella mia vita. Per me la fede è importante. Io e Beatrice l’abbiamo ereditata dalle famiglie, una fede semplice, quella delle feste comandate, poi il Signore ci ha chiamato a seguirlo ogni giorno: è il capofamiglia».

    Una scelta che aveva scatenato una ridda di commenti

    Circa la castità, un argomento sul quale Greco si era già espresso nel 2022, ospite del programma Oggi è un altro giorno, sottolinea che lui e la moglie avevano abbracciato questa scelta in piena consapevolezza e in totale accordo: «Non c’è un perché, è un cammino». Purtroppo, visto l’argomento, quella dichiarazione aveva scatenato una ridda di commenti, alcuni non certamente piacevoli: «Era una scelta legata a uno specifico periodo, nell’ambito di un cammino di fede. Hanno scritto di tutto. Non è facile affrontare certi temi».

    La Carrà? Lei mi considerava una specie di “figlioccio”

    Nelle recenti interviste il discorso coinvolge anche la compianta Raffaella Carrà, che l’aveva scoperto: «Un’artigiana stakanovista, esigeva molto da se stessa. Con lei ho fatto il gran concerto con l’Orchestra sinfonica della Rai per divulgare la musica classica ai ragazzini. Le sarò sempre grato, mi considerava un figlioccio».

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      Gossip

      Clizia Incorvaia: “Sono stata tradita con mezza Italia”. La confessione che riapre vecchie ferite

      “Mi ha tradita con tantissime persone, con mezza Italia”, ha detto l’influencer. Parole che sembrano un chiaro riferimento all’ex marito Francesco Sarcina. Ma ora, sposata con Paolo Ciavarro, Clizia sembra finalmente aver ritrovato la serenità.

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        A volte il passato torna anche quando la vita sembra perfetta. Clizia Incorvaia ha sorpreso il pubblico con una confessione intima e dolorosa: “Io faccio parte del gruppo di persone tradite ripetutamente. Quella persona mi tradì con tantissime persone, con mezza Italia”. Un racconto diretto, senza filtri, che ha riportato alla luce uno dei capitoli più discussi della sua vita privata. L’influencer ha ammesso di essere ricorsa per anni alla psicoanalisi per superare il trauma e ritrovare fiducia in sé stessa.

        Il riferimento (quasi) esplicito

        Non ha fatto nomi, ma per molti il riferimento è chiaro: l’ex marito Francesco Sarcina, frontman de Le Vibrazioni, da cui Clizia si separò dopo una relazione burrascosa. Una storia finita anche per colpa di un tradimento incrociato con l’amico dell’artista, Riccardo Scamarcio. “Pensi che tu non vai più bene, inizi a diventare paranoica, insicura di te stessa”, ha spiegato Clizia, raccontando come i continui tradimenti abbiano minato la sua autostima e la percezione della propria femminilità.

        Oggi, una nuova vita

        Dopo anni difficili, Clizia Incorvaia sembra aver ritrovato equilibrio e felicità accanto a Paolo Ciavarro, con cui si è sposata e ha avuto un figlio, Gabriele. I due formano una delle coppie più amate della tv, sempre sorridenti e complici sui social. Ma la domanda resta: era davvero necessario tornare ancora su quel dolore? Forse sì, per liberarsene del tutto. O forse no, perché certe ferite, anche se guarite, lasciano sempre un segno. In ogni caso, Clizia oggi appare serena, bellissima e finalmente padrona della sua storia — anche di quella che ha fatto più male.

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          Gossip

          Rocío Muñoz Morales, la risposta a Raoul Bova è una stilettata musicale: «Ciao, ladro di pace… medaglia d’oro al più stronzo»

          Dopo giorni di voci su un presunto allontanamento da Raoul Bova e i rumor che coinvolgono anche Beatrice Arnera, Rocío Muñoz Morales pubblica una storia Instagram con frasi tratte da “La perla”, brano di Rosalía: parole che suonano come una risposta indiretta alla tempesta mediatica.

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            Rocío Muñoz Morales ha scelto la musica per dire ciò che finora non aveva commentato apertamente. E lo ha fatto con una storia Instagram destinata a rimbalzare ovunque. Due righe, poche parole, un chiaro riferimento ai gossip degli ultimi giorni: «Ciao, ladro di pace», «Playboy, un campione».

            Il riferimento a Rosalía e quel testo che parla da solo
            Non è farina del suo sacco: Rocío ha citato le strofe di La perla, una delle tracce più discusse dell’ultimo album di Rosalía, Lux. Un brano dedicato a un “rubacuori senza cuore, medaglia olimpica d’oro al più stronzo”, come prosegue la canzone. Parole forti, che parlano di delusione, di ferite e di relazioni tossiche. Non serve essere esperti di retorica per capire che la scelta del testo è tutto tranne che casuale.

            Il contesto mediatico: la voce di crisi
            La storia arriva proprio mentre i social e le cronache rosa parlano di una presunta crisi tra Rocío e Raoul Bova, coppia consolidata dal 2013 e genitori di due bambine. Negli ultimi giorni si è aggiunto un ulteriore elemento alla narrazione: la vicinanza sul set tra Bova e l’attrice Beatrice Arnera, compagna di scena nella prossima fiction Rai. Tanto è bastato per accendere la miccia del gossip. Rocío non ha mai risposto direttamente, ma la storia condivisa sembra un commento elegante e avvelenato allo stesso tempo.

            La strategia del messaggio indiretto
            Nessuna dichiarazione ufficiale, nessuna smentita, nessun attacco frontale. Solo un verso musicale, selezionato con cura, che ha l’effetto preciso di trasformarsi in un messaggio pubblico senza che lei debba pronunciare una parola. Un metodo tipico dell’era social, dove si comunica più con ciò che si allude che con ciò che si dice.

            La rete ha immediatamente interpretato il gesto come una presa di posizione: non uno sfogo, ma una risposta misurata, cucita addosso a una donna che non ama l’esposizione polemica ma sa perfettamente come farsi capire.

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              Personaggi

              Amanda Lear torna a parlare di Dalí: «Era innamorato pazzo di me, ma non poteva soddisfarmi né aiutarmi»

              Amanda Lear riporta alla luce aneddoti del suo legame con Salvador Dalí: un rapporto fatto di ossessioni eleganti, formalità infinite e confessioni inattese. «Mi adorava, ma restava prigioniero della religione e della moglie», racconta la musa, che svela come il pittore vivesse in un tempo tutto suo, tra aristocratici immaginari, tabù cattolici e il rifiuto categorico che lei fosse vista come un’amante.

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                Amanda Lear non smette mai di ritornare sul suo capitolo più iconico: Salvador Dalí. E questa volta lo fa con una serie di pillole che riportano il pubblico direttamente negli anni in cui la diva era la musa più misteriosa d’Europa. «Dalí era innamorato pazzo di me», dice, con quella naturalezza che solo lei può permettersi. Un innamoramento strano, quasi metafisico, perché il pittore sapeva perfettamente di non poterla “soddisfare”, come confessa Amanda con un sorriso tagliente.

                Un amore fuori dal tempo
                Lear racconta un Dalí che parlava e si muoveva come un aristocratico del Settecento. «A lui piacevano le contesse, le principesse», spiegando come il maestro avesse un’attrazione quasi teatrale per tutto ciò che odorava di nobiltà. Il rapporto tra loro era intimo ma formalissimo: «Ci siamo sempre dati del lei», rivela, come se anche nella privacy ci fosse una scenografia da rispettare.

                Cattolico, geloso e rigidissimo
                La diva rivela un tratto meno noto dell’artista: la sua religiosità. «Era religiosissimo, tradizionale. Non eravamo sposati e non gli piaceva l’idea che si pensasse fossi la sua amante». Un’improvvisa pruderie che stride con l’immagine del genio eccentrico e libertino che il mondo conosce. Dalí, invece, con Amanda si muoveva come un uomo d’altri tempi, timoroso del giudizio e legato a un rigore quasi clericale.

                La verità su soldi, gelosie e limiti
                Lear aggiunge un dettaglio che colpisce: «Sapeva che non avevo soldi, ma mi diceva: “Piccola Amanda, vorrei aiutarla, ma non posso. Ho una moglie e sono cattolico”». Una frase che vale più di mille biografie, perché mostra un Dalí incapace di rompere la gabbia delle proprie regole. Un uomo combattuto tra fascinazione e moralismi, tra la sua musa e Gala, la compagna di una vita.

                E Amanda, ancora una volta, glielo perdona con eleganza.

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