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Gossip

Anche per il Molleggiato è tempo di balletti social

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    Roba da non credere: anche la Generazione Z è pazza per Adriano Celentano. Uno dei suoi retri di 45 giri – ai tempi tutt’altro che una hit – Amore no, tratto dall’album Soli del 1979, sta vivendo un’inaspettata stagione di grande successo su TikTok. Complice il ritmo molto dance che la rende perfetta per sonorizzare i balletti e le coreografie che dilagano sulla piattaforma di video sharing cinese.

    Dopo Mina, pure Adriano

    Dopo Mina, finita lo scorso anno improbabilmente tra le tendenze dell’app con la sua Più di te (della quale è stato riscoperto il messaggio femminista), mentre il fenomeno Pedro di Raffaella Carrà ancora funziona (nella versione remix realizzata da Jaxomy e Agatino Romero), ora anche “Il Molleggiato” si ritrova ad essere ballato e cantato dai giovanissimi su TikTok.

    Virale e ballatissima

    Amore no è finita nella top 20 della Viral 50 di Spotify, la classifica delle canzoni di maggiore tendenza sulla piattaforma di streaming. “Un successo partito in maniera completamente inaspettata. Ci piacerebbe dire che abbiamo fatto chissà cosa per far entrare Amore no tra le tendenze, ma in realtà non abbiamo fatto nulla: non c’è stata una strategia. Però ora stiamo cercando di far diventare la miccia che si è accesa in un incendio”, gongola comprensibilmente Eleonora Bianchi, Head of Digital Services & Consumption di Universal Music Italia, che cura la discografia di Celentano.

    Il brano nel dettaglio

    La canzone, scritta dalla triade formata da Toto Cutugno, Cristiano Minellono e Miki Del Prete, racconta un amore perduto e il relativo dolore. Il protagonista del brano si rammarica per non essere stato in grado di esprimere i suoi sentimenti al momento giusto, ora che il rapporto non è più recuperabile. La donna amata, infatti, è andata via. Il ritornello “amore, amore, amore, amore, amore, amore no” sottolinea l’impossibilità del sentimento, mentre il protagonista esprime tutta la sua tristezza.





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      Gossip

      Belli e la Duran tornano in tv per raccontare i segreti di una relazione fuori dagli schemi (ma molto raccontata)

      “L’unica regola è essere liberi di essere sé stessi”, dichiara lui. “Io ero già così”, risponde lei. E intanto il sogno di un figlio resta in stand-by. Tra set, talk e confessioni bollenti, Alex e Delia dimostrano che anche l’amore può essere un reality permanente.

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        Sono belli, abbronzati, sempre abbracciati e quasi sempre in diretta. Alex Belli e Delia Duran, la coppia più discussa del piccolo schermo, sono tornati a raccontarsi in tv. Stavolta lo hanno fatto nel salotto di Storie al bivio show, il programma di Monica Setta, dove hanno confermato quello che ormai è chiaro a tutti: sono una coppia aperta. Ma con classe, s’intende.

        Altro che gelosie e crisi esistenziali: la regola d’oro, spiegano, è una sola. “Lasciare l’altro libero di essere sé stesso – dichiara Alex con l’aria di chi ha appena scritto un trattato su Nietzsche – e questa cosa annulla tutto il resto”. In pratica: fate quello che volete, basta che restiate voi stessi. E possibilmente fotogenici.

        A smontare l’idea che la proposta sia partita da lui, come sospettava maliziosa la conduttrice, è stata Delia. “No, io ero già così – ha risposto con un sorriso complice – io amo raccontare tutto”. E così, con la spontaneità di chi ha fatto dell’esposizione mediatica uno stile di vita, Delia rilancia: “È questo che ci ha uniti”. Libertà, sincerità, e probabilmente anche un buon ufficio stampa.

        Ma tra un talk show e una dichiarazione piccante, non si dimentica il desiderio – più volte espresso – di avere un figlio. “Abbiamo provato di tutto”, avevano detto tempo fa. Ma per ora niente cicogna, anche se il nido d’amore (con vista su Cinecittà) è pronto da tempo.

        Il loro amore si alimenta a colpi di provocazioni, ospitate e dichiarazioni che tengono sempre acceso il riflettore. E se qualcuno ha qualcosa da ridire, pazienza: Alex e Delia sono troppo occupati a vivere, amarsi e raccontarsi. In libertà. E rigorosamente in prima serata.

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          Gassmann snobba Tony Effe e poi ci ripensa: “Come siamo arrivati a questo?” Ma intanto Tony riempie il Circo Massimo

          Alessandro Gassmann ironizza sul look di Tony Effe, ma il web non ci sta: “E la libertà dove la metti?” – Dopo la pioggia di commenti, l’attore riflette pubblicamente: “Prometto che prima di parlare, penserò meglio. Più di quanto abbia fatto finora”

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            “Mi spiegate come si è arrivati a questo?”. Alessandro Gassmann non ha bisogno di aggiungere altro per scatenare la polemica. Il bersaglio, più o meno esplicito, è Tony Effe, il rapper romano dal look discutibile e dal curriculum costellato di polemiche: inviti revocati, gioielli da capogiro, concerti faticosi da riempire. Eppure, anche questa volta, è riuscito a far parlare di sé.

            Gassmann ha postato su Threads una foto dell’artista accompagnata da una domanda retorica, tanto sprezzante quanto virale. Il riferimento è al look sopra le righe del rapper, quello stesso stile che gli è valso accuse e critiche ma anche una fetta di popolarità. La stessa che ora lo porterà al Circo Massimo per un concerto che, a fatica, ma sta prendendo forma.

            Sotto al post dell’attore, inevitabile il fuoco incrociato: “E non eri tu quello progressista?”, “Difendi tutte le libertà, ma non quella di vestirsi da trapper?”, “Sembri tuo padre quando prendeva in giro i giovani di allora”. Gassmann, colpito (forse) dalla portata virale del post, ha fatto marcia indietro. O quasi. Qualche giorno dopo, un nuovo messaggio: “Scrivo qualcosa su questo social e, con gioia, scopro che è stato più letto di un articolo del giornale più letto del Paese. Questo mi fa riflettere sulla responsabilità che un personaggio pubblico come me deve sempre ricordare di avere. Prometto che rifletterò tanto prima di esprimermi, più di quanto abbia fatto fino ad oggi”.

            Un’ammissione d’errore? Un messaggio in bottiglia? Non è dato sapere. Intanto, mentre Gassmann cita il cambiamento climatico, il Pride in Ungheria e la memoria del padre Vittorio, Tony Effe si gode il suo momento. Discutibile? Forse. Ma con un seguito che, a dispetto delle critiche, riempie piazze e fa girare i social. E questo, nel 2025, è più che sufficiente per bucare lo schermo. Anche senza il consenso di Alessandro.

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              Gabriel Garko finisce in clinica durante le riprese: “Non mollo, tornerò più forte di prima”

              Durante le riprese della serie diretta da Simona Izzo e Ricky Tognazzi, l’attore si fa male e finisce in clinica. Accanto a lui, premurosa e sorridente, l’amica e collega Anna Safroncik. Ma Garko rassicura tutti: “Torno presto sul set”

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                Gabriel Garko è uno che non si arrende. Anche con le stampelle in mano e la sedia a rotelle sotto al sedere, riesce a mostrarsi grintoso, determinato e pure un po’ autoironico. L’infortunio, arrivato durante le riprese della nuova fiction Colpa dei sensi, non è bastato a metterlo fuori gioco. Anzi. L’attore ha voluto rassicurare tutti con un post su Instagram in perfetto stile calciatore infortunato: “Nonostante tutto, non mollo. Tornerò più forte di prima”.

                L’incidente è avvenuto a Roma, durante le riprese della serie firmata da Simona Izzo e Ricky Tognazzi per Canale5, prodotta da Compagnia Leone Cinematografica. Garko è stato immediatamente trasportato alla clinica Villa Mafalda, dove ha ricevuto le cure necessarie. Al suo fianco, in tutte le fasi del ricovero, c’era l’amica e collega Anna Safroncik, coprotagonista della fiction, immortalata in uno scatto mentre lo accudisce con premura.

                Nel video pubblicato sui social, Garko si mostra prima su una barella, poi in sedia a rotelle. Niente lacrime, ma tanta voglia di ripartire: “Un grazie speciale al professor Dario Perugia e a tutto lo staff della clinica”, scrive, “alla produzione, a Mediaset e ai registi per il supporto costante”.

                L’attore, 52 anni, interpreta Davide, un uomo tormentato che torna ad Ancona per scoprire la verità sulla morte della madre e cercare di scagionare il padre, arrestato con l’accusa di omicidio. Un ruolo intenso, che Garko ha abbracciato con entusiasmo e che – assicura – non intende lasciare a metà.

                Non è ancora chiaro quanto tempo dovrà restare lontano dal set, ma una cosa è certa: non sarà una distorsione, una botta o una contusione a fermarlo. Anche perché, come lui stesso ha scritto con ironia, “è sempre colpa dei sensi”… e mai della sfortuna.

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