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Gossip

Basciano accusa: «Non ho restrizioni, ma non mi fanno vedere mia figlia». La promessa di Sophie Codegoni mai mantenuta

Il dj Alessandro Basciano, a seguito della revoca della custodia cautelare, lamenta di non poter vedere sua figlia nonostante l’assenza di restrizioni. Intanto Sophie Codegoni, che sembrava voler ritirare la querela, ha presentato una seconda denuncia a novembre. Gli inquirenti dovranno chiarire dinamiche e responsabilità in una vicenda che si complica sempre di più.

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    Alessandro Basciano è tornato a parlare sui social dopo la revoca della misura cautelare nei suoi confronti, dichiarando: «Non ho nessuna restrizione nei confronti di alcuno, ma non mi fanno avvicinare a mia figlia. Mi manca». Un messaggio diretto, che evidenzia il desiderio di riallacciare il rapporto con la bambina, mentre Sophie Codegoni, da quanto si evince dalle sue storie su Instagram, sembra trascorrere giorni di relax in montagna, lontana da Milano.

    La promessa di ritirare la querela
    Gli ultimi sviluppi legali complicano ulteriormente la situazione. Gli atti depositati dalla difesa di Basciano al gip sabato scorso hanno portato alla revoca dell’ordinanza di custodia cautelare. In questi documenti si fa riferimento a una scrittura privata in cui Codegoni sembrava intenzionata a ritirare la denuncia penale, un impegno che però non trova conferma nelle indagini.

    Anzi, Sophie avrebbe presentato una seconda querela il 14 novembre, poco dopo l’inizio di nuove indagini condotte dal pm Antonio Pansa. Gli inquirenti stanno ora esaminando questa nuova denuncia, che include episodi inediti e dichiarazioni di testimoni, tra cui due amici della giovane e alcuni familiari.

    Le chat delle minacce e il presunto stalking
    Un punto centrale dell’inchiesta sono le chat tra Basciano e Codegoni. Agli atti, infatti, risultano messaggi depositati dalla modella in cui il dj avrebbe scritto frasi minacciose come «me la paghi». Questi contenuti, secondo l’accusa, configurerebbero un comportamento persecutorio.

    Tuttavia, la difesa di Basciano ha presentato screenshot di altre conversazioni, datate 12 e 13 novembre, in cui il rapporto tra i due apparirebbe più disteso. La gip Anna Magelli, accogliendo la linea difensiva, ha osservato che le chat non mostrano una condizione di costante paura da parte di Codegoni, elemento necessario per confermare l’accusa di stalking.

    Un’aggressione ancora da chiarire
    Tra i punti da approfondire c’è anche un episodio denunciato la notte tra il 13 e il 14 novembre scorso. Due amici di Sophie avrebbero accusato Basciano di aver sfondato il parabrezza della loro auto durante una presunta aggressione. L’ex compagno della modella ha fornito una versione differente dei fatti, che sarà esaminata nei prossimi interrogatori.

    La Procura al lavoro per ricostruire la vicenda
    Il pm Antonio Pansa, che ha ereditato il fascicolo, ha il compito di fare luce su una situazione complessa e stratificata. Le indagini proseguiranno con nuovi interrogatori, sia di Codegoni che di Basciano, e con l’acquisizione completa delle chat e delle testimonianze. Per il momento, Alessandro Basciano resta indagato per stalking, ma senza alcuna misura cautelare in corso.

    La vicenda rimane aperta e al centro dell’attenzione pubblica, tra accuse, promesse mancate e una figlia che sembra essere la vera vittima di una guerra senza fine.

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      Gossip

      Manuela Arcuri rompe il silenzio: “Non è un periodo facile, ma passerà”. Dopo le voci sulla fine del matrimonio, l’attrice si rifugia nell’amore del figlio

      Dopo i rumors sulla rottura con Giovanni Di Gianfrancesco, Manuela Arcuri sceglie la via della sincerità: niente nomi, zero frecciate, solo la consapevolezza di attraversare una fase complessa. “Sono forte”, dice, ringraziando i fan per l’ondata di messaggi e annunciando una presenza dolcissima arrivata in casa: un cucciolo di nome Balù che sta portando tenerezza e leggerezza nella quotidianità sua e del figlio Mattia

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        Quando la voce gira, arriva sempre prima del comunicato ufficiale. E stavolta non ha fatto eccezione. Dopo giorni di indiscrezioni sulla fine del matrimonio con Giovanni Di Gianfrancesco, Manuela Arcuri ha scelto di parlare, ma a modo suo: niente nomi, niente dettagli, nessun dramma urlato. Solo la verità essenziale, detta con la fermezza di chi ha perfettamente chiaro cosa significhi stare sotto i riflettori da una vita.

        Nelle sue storie Instagram, l’attrice ha ringraziato chi le ha scritto per sostenerla, raccontando di essere stata sommersa da messaggi carichi di affetto. “Mi avete dato un grande supporto e un grande coraggio”, ha detto. Poi quel passaggio semplice e diretto che conferma ciò che finora era solo sussurrato: “Sapete che non è un periodo facile, ma passerà. Certo che passerà perché io sono una donna forte anche grazie a voi”.

        Una frase che dice tutto senza dire troppo. L’amore finisce, le famiglie cambiano forma, le cicatrici restano, ma la vita spinge avanti. E chi conosce Manuela sa che la sua forza non è mai stata una leggenda mediatica: è una consapevolezza costruita negli anni, tra set, palcoscenici e scelte personali.

        A rendere questo momento un po’ più morbido, però, c’è una novità che profuma di felicità semplice. “Ci sono anche cose belle nella mia vita”, ha raccontato, presentando Balù, un cucciolo di tre mesi e mezzo entrato in casa Arcuri per riempire spazi vuoti di amore e pelo caldo. Piccolo muso, occhi tondi e la capacità di sciogliere ogni malinconia: nessun comunicato stampa potrebbe essere più efficace di una zampetta in video.

        Il resto lo dirà il tempo. Per ora c’è una nuova routine fatta di guinzagli, crocchette, coccole e la complicità con il figlio Mattia, cresciuto in una famiglia che, anche nei cambiamenti, resta un porto sicuro. “Voltare pagina” non sempre significa raccontarlo al mondo. A volte significa solo continuare a vivere, e lasciare che siano i fatti — e un cucciolo paffuto — a parlare.

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          Ultimo e Jacqueline, mistero sulla coppia: le voci parlano di separazione e il blogger Rosica annuncia l’addio imminente

          Da settimane si parla di un raffreddamento tra Ultimo e Jacqueline Luna Di Giacomo, genitori del piccolo Enea. L’esperto di gossip Alessandro Rosica sostiene che vivano già separati e annunceranno la rottura “più avanti”. Nessun commento dai diretti interessati, ma la foto di Halloween con mamma e figlio vestiti da “La carica dei 101” — e senza il cantante — ha acceso ancora di più la curiosità social

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            Era la favola discreta del pop italiano: lui, Ultimo, l’artista che riempie gli stadi; lei, Jacqueline Luna Di Giacomo, di famiglia famosa ma lontana dal clamore forzato. Insieme dal 2021, una love story vissuta in silenzio, protetta, antitetica al clamore dei social. Poi, un figlio, Enea, nato a New York lo scorso novembre. Tutto sembrava scritto per durare, o almeno così speravano i fan.

            Da qualche settimana, però, la colonna sonora è cambiata. Prima i sussurri, poi i commenti, infine l’apertura di credito a chi vive di indiscrezioni. Alessandro Rosica, volto noto del gossip online e già autore dello scoop sulla gravidanza, ha parlato chiaro: “Purtroppo tutto si è raffreddato… annunceranno la rottura più avanti. Ormai sono separati in tutti i sensi, sono solo genitori”. Parole nette, che hanno incendiato l’algoritmo. Nessuna smentita, nessuna conferma. Solo silenzio — e il silenzio, nel tempo dei like contati, pesa come una dichiarazione.

            A rafforzare le teorie dei più attenti, la recente foto social di Jacqueline con il piccolo Enea, entrambi in versione “La carica dei 101” per Halloween. Tenerezza infinita, sì, ma zero tracce di Ultimo. Lo scatto ha subito catturato l’attenzione degli utenti, trasformando i commenti in un rosario di domande: tutto bene? Crisi? Addio? Lei non risponde, non alimenta, non spegne. Scrolla avanti.

            Non è solo un selfie a fare rumore: da settimane non compaiono più scatti di coppia, nessuna dedica, nessun momento pubblico condiviso. Per due che hanno sempre scelto la riservatezza, l’assenza non è solo assenza: è indizio. E quando i social restano muti, il resto fa da coro.

            Il pubblico, naturalmente, si divide: da una parte chi spera sia solo un momento di riservatezza necessaria per proteggere la famiglia; dall’altra chi dà già per scritto il finale. La realtà, per ora, resta sospesa. Il tempo dell’annuncio — se annuncio sarà — appartiene solo a loro.

            Nel frattempo, tra mezze frasi, teorie e screenshot, resta quell’immagine tenerissima di una mamma e del suo bambino vestiti da cuccioli Disney, e il vuoto accanto: spazio libero per una risposta che, per ora, nessuno è disposto a dare.

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              Dopo Bella Thorne, un nuovo record su OnlyFans: Lil Tay incassa un milione di dollari in tre ore e manda in tilt la piattaforma

              Cinque anni fa Bella Thorne fece storia incassando un milione di dollari in un giorno con un semplice annuncio. Oggi Lil Tay, controversa creator nordamericana, lo supera in appena tre ore, alimentando il dibattito su fama, sessualizzazione precoce e industria digitale dell’intimità.

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                Quando Bella Thorne annunciò il suo arrivo su OnlyFans, era il 2020 e il mondo digitale cambiò in un lampo. L’ex star Disney, allora 22enne, dichiarò pubblicamente la sua scelta e in 24 ore conquistò il suo milione di dollari, spingendo la piattaforma al centro del mainstream e aprendo un vaso di Pandora su morbosità, curiosità collettiva e consumo di contenuti a pagamento. Poi arrivò il contraccolpo: niente nudi integrali, niente materiale “esplosivo”, polemiche a raffica e scuse pubbliche. La promessa, almeno nella percezione del pubblico, non era stata mantenuta.

                Cinque anni dopo, quello che sembrava un record destinato a durare è stato polverizzato. E a farlo non è un’attrice hollywoodiana, ma Lil Tay, personaggio del web già noto per gli eccessi in età preadolescenziale. La giovanissima creator e aspirante musicista ha scelto il giorno del suo diciottesimo compleanno per lanciare il profilo su OnlyFans. Poche parole, scritte come un messaggio improvviso: «Sono al verde». Il risultato è stato immediato e clamoroso: un milione di dollari in tre ore. Solo tre.

                Un numero che racconta molto più di una semplice operazione commerciale. Racconta un ecosistema digitale dove l’ingresso into adulthood viene monetizzato istantaneamente, dove la curiosità del pubblico si fonde con il voyeurismo culturale e dove la linea tra empowerment e sfruttamento sembra ogni volta più sottile. Lil Tay, che in passato aveva alimentato un personaggio fatto di lusso finto, linguaggio aggressivo e un’aura di provocazione infantile, torna così al centro della conversazione globale con un gesto tanto semplice quanto spiazzante.

                L’eco sui social è immediata: c’è chi applaude la mossa come un colpo di marketing perfetto. E chi vede l’ennesima conferma di una cultura digitale che trasforma la soglia della maggiore età in spettacolo, in merce, in countdown monetizzabile. E nel paragone inevitabile con Bella Thorne non c’è nostalgia, ma un dato culturale: la velocità con cui l’immaginario erotico digitale continua a spostare l’asticella.

                Nessuna morale, nessuna sintesi obbligata. Solo una domanda che resta sospesa: in un mondo dove la fama è liquida e il corpo diventa annuncio, che valore diamo oggi a una cifra e a un clic?

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