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Gossip

Com’è cambiata nel corso del tempo la first lady Trump: il ruolo lo impone

La più enigmatica fra le mogli dei vari presidenti USA, Melania Trump – con importanti trascorsi nel mondo della moda – mostra i segni di svariati cambiamenti. E, dopo il suo passato da modella, il suo futuro è nuovamente da primadonna.

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    L’America sta sperimentando, tra alti e bassi, il suo 47esimo Presidente Donald Trump al suo secondo mandato, dopo quello del 2016. Ora come allora, al suo fianco la moglie Melania Trump, conosciuta negli anni Novanta e sposata nel 2005.

    Il cappello sfoggiato durante il nuovo insediamento del marito

    Gli esordi nella moda

    Nata il 26 aprile 1970, Melania Trump è per la seconda volta la First Lady d’America. Negli anni 90 più che alla politica il suo nome era legato al mondo del fashion: giovanissima ha cominciato a posare e sfilare per grandi Maison viaggiando tra Milano, Parigi e New York. Ha lavorato per diverse agenzie famose, tra cui proprio la Trump Model Management, di proprietà di colui che sarebbe diventato successivamente il suo compagno.

    Prima e dopo

    Sposi nel 2005

    Melania, infatti, ha conosciuto Donald Trump nel 1996, sposandosi nel 2005. Lei ha accompagnato con una sua presenza discreta la sua scalata al successo e al potere, che lo ha portato a diventare Presidente degli USA NEL 2016 e, per la seconda volta, nel 2024, vincendo il duello contro Kamala Harris.

    Tutte volevano essere come lei

    Oggi è una donna dallo stile inconfondibile, per alcuni vera e propria icona di bellezza e di stile Basti pensare che nel 2017 esisteva un pacchetto di interventi di chirurgia e medicina estetica finalizzati a modellare volti a sua immagine e somiglianza: un vero e proprio protocollo messo a punto dal dottor Franklin Rose, sommerso di richieste di pazienti desiderose di assomigliare alla First Lady.

    In versione castana

    Espressione glaciale

    Difficile dire con assoluta certezza se lady Trump si sia sottoposta ad interventi. Sicuramente, possiede una pelle estremamente liscia e levigata con lineamenti delineati in maniera perfetta, dagli zigomi alla mandibola molto marcati. La sua espressione facciale è rimasta invariata nel tempo, con gli occhi semichiusi e lo sguardo penetrante e glaciale, dal quale non traspaiono sentimenti… e neanche rughe.

    Uno sguardo da “dura”

    Progressivamente sempre più austera e formale

    Quando era una giovane modella, lamava caratterizzare il suo aspetto con uno stile colorato e trendy, che nel tempo è diventato molto più austero e formale, con un’evidente predilezione per le Maison più esclusive. Tra i suoi brand preferiti, quelli di cui sfoggia più spesso le creazioni: Louboutin, Chanel, Balmain, Givenchy, Burberry, Hermès e ovviamente il marchio a stelle & strisce Ralph Lauren.

    Come si è modificato il suo stile

    Il capo che maggiormente caratterizza il suo guardaroba è senza dubbio il cappotto, per quanto riguarda gli accessori immancabili i maxi occhiali da sole e le cinture. Melania preferisce i colori neutri e il monocromatico piuttosto che le stampe, che fanno raramente la loro comparsa nei suoi outfit sempre rigorosi. Gli abiti appariscenti della gioventà si sono trasformati progressivamente in stilosi tailleur e raffinati vestiti da sera.

    Capelli lunghi e biondi, altro segno distintivo

    Nel 2004 portava i capelli castani, anche se si è trattato di un periodo passeggero: Melania è sempre rimasta fedele al biondo, non rinunciando mai ai capelli lunghi. Negli anni 2000 la sua acconciatura presentava un ciuffo laterale e onde morbide, passando successivamente alla riga centrale, sempre acconciati in modo voluminoso. Per il rigore che il suo ruolo di First Lady le impone, ha spesso portato lo chignon, acconciatura raffinata e chic per antonomasia.

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      Gossip

      Cecilia Rodriguez racconta la gravidanza: «Sarà un parto naturale, Clara Isabel è arrivata nel momento giusto»

      La modella, al sesto mese, ha svelato di aspettare una bambina a metà ottobre. Dopo un percorso lungo e sofferto, l’arrivo della primogenita è per lei e Ignazio «un dono dal cielo».

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        Cecilia Rodriguez sta vivendo uno dei momenti più intensi e felici della sua vita. Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, l’influencer argentina ha raccontato la gravidanza che la porterà a diventare mamma per la prima volta a metà ottobre, quando nascerà la piccola Clara Isabel. «Sarà un parto naturale», ha annunciato. «Sono una donna molto tradizionale e voglio fare questa esperienza. Non dico che non ho paura, perché sarei bugiarda, ma tante donne mi hanno detto che non rifarebbero la gravidanza, ma il parto sì, altre centomila volte».

        L’arrivo della bambina è stato preceduto da un percorso tutt’altro che semplice. La Rodriguez ha confessato di aver provato per cinque anni, prima di ricorrere alla procreazione assistita. «Tutti i mesi mi veniva da piangere e mi chiedevo perché non mi stesse succedendo. Abbiamo pregato tante volte che accadesse. Poi un medico mi ha detto di non perdere altro tempo. Mi sono convinta e abbiamo provato. A me è andata bene al primo tentativo». Parole che si accompagnano a un messaggio di speranza per chi affronta le stesse difficoltà: «Non bisogna vergognarsi, ma andare avanti con coraggio».

        Accanto a lei, Ignazio Moser, conosciuto al Grande Fratello Vip e diventato compagno di vita fuori dalla casa. «Clara è il frutto di un amore profondissimo», ha raccontato. «All’inizio temevo di non piacergli, è stato il primo uomo che ho cercato di conquistare davvero. Oggi so che non avrebbe mai voluto avere figli con nessun’altra». Un sentimento solido, che negli anni ha superato prove e dubbi fino a trasformarsi nel desiderio comune di diventare genitori.

        Cecilia non ha mancato di parlare del legame con la sorella maggiore. «È molto contenta, mi ha accompagnato in questo percorso. Ed è la prima volta che diventa zia», ha spiegato. Sulle voci di un presunto allontanamento tra lei e Belen, la replica è stata chiara: «Non è successo niente di grave. Siamo due sorelle che si assomigliano nell’aspetto, ma siamo diverse caratterialmente e qualche litigata ci scappa. Siamo una famiglia molto unita, non morbosa come pensa tutta l’Italia».

        Infine, ha voluto chiarire anche l’assenza di foto insieme: «Non pubblico scatti con Belen perché per me è una sorella, non un personaggio. Le persone cercano la foto perché appartiene al mondo dello spettacolo, ma per me resta un familiare». Con queste parole, Cecilia Rodriguez chiude il cerchio sulle indiscrezioni e si prepara, insieme a Ignazio, ad accogliere Clara Isabel, il dono che la vita le ha regalato dopo anni di attesa.

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          Reali

          Re Carlo e il buen retiro in Transilvania: il rifugio segreto lontano da telefoni e wifi

          Non a Balmoral né a Sandringham: il sovrano britannico trova pace tra le colline della Romania, dove da oltre 25 anni trascorre le sue vacanze in un borgo rurale senza tempo.

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          Carlo III
          Re Carlo e il buen retiro in Transilvania: il rifugio segreto lontano da telefoni e wifi

            Altro che castelli scozzesi e tenute reali inglesi. Il vero rifugio di re Carlo III si trova a Zălanpatak, un piccolo villaggio nel cuore della Transilvania, Romania. Un luogo fuori dal tempo, dove la modernità sembra non essere mai arrivata: niente televisori, niente connessione internet, niente telefoni. Solo natura incontaminata, case color pastello e strade percorse da carri trainati da cavalli. È qui che il sovrano britannico, da oltre un quarto di secolo, si concede settimane di riposo immerso in un paesaggio che riflette la sua visione di sostenibilità e di vita a misura d’uomo.

            La casa tra i prati fioriti

            Per raggiungere la residenza di Carlo occorre percorrere una strada sterrata di cinque chilometri che attraversa prati in fiore e fattorie. L’abitazione, una pensione con sette stanze, è arredata con semplicità quasi monastica: un letto a castello in legno, una stufa del XVII secolo e un ritratto della regina Elisabetta II come unica concessione all’iconografia reale. Quando il re vi soggiorna, la struttura viene chiusa ai turisti e diventa un rifugio privato sorvegliato dal suo staff di sicurezza. Nei restanti mesi dell’anno, le camere vengono messe a disposizione dei visitatori, a circa 170 euro a notte, con la possibilità di aggiungere esperienze come gite in carrozza, escursioni per l’osservazione degli orsi o la preparazione di dolci tipici.

            Natura e biodiversità come missione

            Per Carlo la Romania non è solo un luogo di riposo, ma un laboratorio vivente che incarna i principi a cui ha dedicato gran parte della sua vita pubblica. «La Transilvania è parte della sua vita», ha spiegato il conte Tibor Kálnoky, amico e lontano parente del sovrano, intervistato dal Washington Post. Qui sopravvivono tradizioni agricole ormai scomparse altrove in Europa: coltivazioni di piccola scala, pastorizia e un equilibrio quasi intatto tra uomo e natura.

            Il territorio ospita una straordinaria varietà di flora e fauna: circa 1.200 specie di piante censite solo in quest’area, oltre 200 specie di farfalle (contro le 40 presenti nel Regno Unito), e ancora lupi, linci e orsi bruni, animali ormai estinti da secoli nelle campagne britanniche. È un paesaggio che sembra dare corpo alle battaglie di Carlo per la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della biodiversità.

            Le estati del re

            Il periodo preferito da Carlo per soggiornare in Transilvania è tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, quando la natura è al culmine della sua fioritura. Per lui è l’occasione di riconnettersi con ritmi lenti e con quella vita semplice che spesso cita nei discorsi pubblici come antidoto all’alienazione del mondo moderno. «Ritrova molte delle cose in cui ha sempre creduto e che cerca di trasmettere», spiega ancora Kálnoky.

            Un rifugio lontano dall’etichetta

            La scelta di Carlo racconta anche la sua personalità. In Romania non ci sono cerimonie ufficiali né rigidi protocolli di corte. Ci sono invece silenzi, passeggiate nei boschi e il contatto diretto con le persone del posto. È un volto meno noto del re, ma che ben si sposa con il suo impegno ambientalista e con la ricerca di autenticità che ha guidato molte delle sue decisioni.

            In un’epoca di iperconnessione, Carlo ha scelto come buen retiro un luogo senza wifi, dove l’unico lusso è la natura. Un messaggio che suona come manifesto: anche un sovrano trova la sua vera ricchezza nella semplicità.

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              “Con un sacerdote”. Alba Parietti, la confessione hot che non ti aspetti

              Alba Parietti ha svelato un segreto scottante: ha confessato di aver provato un forte desiderio per un sacerdote, Padre Georg Gaenswein, durante un incontro casuale in treno. Nonostante le fantasie peccaminose e la richiesta di assoluzione, Parietti ha ammesso di non essersi pentita. Un racconto che mescola tentazione e proibizione, lasciando tutti curiosi su cosa sarebbe potuto accadere.

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                Scandalo e desiderio proibito: Alba Parietti svela il suo segreto più piccante! L’attrice ha confessato di aver desiderato ardentemente un uomo molto particolare, ma c’è un colpo di scena: lui era un sacerdote!

                Secondo il racconto della Parietti, il loro incontro fu del tutto casuale e accadde durante un viaggio in treno. Quando lo vide, tutto il resto svanì:

                “Devo ammetterlo, ho desiderato un sacerdote: Padre Georg. Appena l’ho visto, la mia mente è stata invasa da fantasie peccaminose. Mi sembrava di essere sul set di ‘Uccelli di Rovo’”.

                Oggi, Padre Georg Gaenswein ha 65 anni ed è originario della Germania, proprio come l’ex Papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger. In un’intervista precedente con ‘La Stampa’, Alba Parietti ha rivelato altri dettagli intriganti:

                “Eravamo nella stessa carrozza del treno e l’ho fissato per tutto il viaggio. Non ho mai fissato così intensamente un uomo in vita mia. Sentivo crescere dentro di me sensazioni così forti da costringermi a voltarmi verso il finestrino”.

                Ma le confessioni non finiscono qui. Alba Parietti ha aggiunto: “All’arrivo me lo presentarono e io gli chiesi l’assoluzione per i pensieri peccaminosi che avevo avuto su di lui. Non me la diede perché mi chiese se mi ero pentita. E la verità? Non lo ero affatto”.

                Un racconto che sa di tentazione e proibizione, lasciando tutti con il fiato sospeso e una domanda: come sarebbe andata se Alba avesse ceduto a quelle irresistibili sensazioni?

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