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Gossip

Da Meghan Markle a Melissa Satta: donne sotto accusa!

Si chiama “Sindrome di Yoko Ono”, la tendenza a incolpare le donne per le decisioni e gli errori compiuti dagli uomini, in coppia. Donne in posizioni di potere vengono biasimate in modo sproporzionato per le decisioni prese dai loro compagni, o accusate di influenzare negativamente i loro partner maschili.

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    Il nome della sindrome deriva dalla figura di Yoko Ono, ex moglie di John Lennon, spesso accusata di essere la causa della separazione dei Beatles, nonostante le decisioni e i conflitti interni della band fossero molto più complessi e non riconducibili a una singola persona.

    Yoko Ono, quella cattivona

    Yoko Ono, tuttora è riconosciuta come un’artista e una musicista d’avanguardia, e divenne in passato figura pubblica di rilievo soprattutto per la sua relazione con Lennon, ma dopo che lei uscì di scena dalla vita dei Beatles, il gruppo attraversò comunque un periodo di tensioni e divisioni che portarono infine alla separazione della band. Molti fan e media dell’epoca additarono Yoko come la responsabile, ignorando le dinamiche interne e i problemi preesistenti tra i membri del gruppo.

    Così, oggi come allora, tocca a Meghan Merkle

    Meghan, già donna autonoma economicamente, attrice di talento e attuale consorte del principe Harry, è stata accusata di aver influenzato negativamente il marito, dapprima destabilizzando l’ambiente sicuro di corte e poi avrebbe convinto Harry che l’intera famiglia reale fosse responsabile dei suoi problemi, sia quelli legati al dolore dopo la morte della mamma, Lady Diana, sia quelli successivi.

    E in casa nostra, è toccato a Melissa Satta

    Melissa, showgirl di talento, è stata duramente attaccata per la recente relazione con il valido campione di tennis, Matteo Berrettini. La sfortuna volle che l’epoca della loro felice relazione d’amore, fosse invece un periodo alquanto tortuoso dal punto di vista professionale per Matteo. Ovviamente, tutte le colpe degli infortuni del campione furono di Melissa Satta, puntandole il dito contro in molte occasioni.

    Quindi sessismo e misoginia?

    Una riflessione sull’argomento è di pregiudizio contro le donne, considerate spesso come la causa di problemi altrui, specialmente degli uomini, soprattutto in ambito vip, dove vengono frequentemente colpevolizzate per scelte fatte dai loro uomini famosi.
    Donne come capro espiatorio per spiegare i probabili fallimenti e i problemi che sono, in realtà, il risultato di scelte e azioni maschili.

    Donne sotto controllo

    Ma, probabilmente questa “sindrome” viene usata per mantenere le donne in posizioni di minor potere e controllo, impedendo di essere viste come individui indipendenti e responsabili di proprie azioni e decisioni.

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      Gossip

      Ilary Blasi accende il Natale con due mesi d’anticipo: a casa sua è già tempo di luci e palline

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        Per Ilary Blasi il Natale non può aspettare. Sul suo profilo social la conduttrice ha condiviso le prime immagini dal salone della sua villa all’Eur, a Roma, dove troneggia già un albero alto e luminosissimo. Luci bianche, palline colorate, decorazioni curate nei minimi dettagli: il clima natalizio è servito, anche se mancano ancora settimane alla prima domenica di Avvento.

        La scelta di Ilary non è passata inosservata. Da un lato, i fan più affezionati hanno applaudito alla sua voglia di calore e magia in anticipo: «Sei una regina, hai portato il Natale prima di tutti», scrivono nei commenti. Dall’altro, non manca chi ironizza sul tempismo: «Ma è finita ieri l’estate e già pensi a Babbo Natale?».

        Ilary, dal canto suo, non sembra preoccuparsene. Anzi, appare radiosa mentre mostra con orgoglio l’albero acceso, simbolo di un periodo che per lei e la sua famiglia ha sempre avuto un significato speciale. Dopo mesi intensi tra impegni professionali e vita privata al centro del gossip, la conduttrice sembra pronta a rifugiarsi nell’atmosfera rassicurante delle feste.

        Non è la prima volta che Ilary anticipa i tempi: già in passato aveva mostrato di amare le decorazioni extra e la cura della casa in occasione del Natale. Quest’anno, però, la partenza è stata ancora più sprint, tanto da farle guadagnare il titolo ufficioso di “prima regina del Natale” tra i vip italiani.

        Il salone dell’Eur, illuminato dalle luci natalizie, è diventato così il nuovo palcoscenico della sua quotidianità social. E mentre fuori le temperature romane oscillano ancora tra magliette leggere e primi cappotti, dentro casa Blasi si respira già aria di panettone, pacchetti e brindisi sotto l’albero.

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          Interviste

          Gelato al cioccolato, la verità di Malgioglio: «Nessun doppio senso, Pieraccioni s’è inventato la storia del marocchino»

          Dal budino salato all’amicizia con Mina e Carrà, fino al ciuffo biondo copiato da tutti: Malgioglio smonta leggende e rivendica l’arte di trasformare gli equivoci in icone.

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            Cristiano Malgioglio ha deciso di chiudere il caso Gelato al cioccolato. Altro che avventure piccanti: «Non c’è nessun doppio senso». A spazzare via anni di malizie è lo stesso autore del brano, portato al successo da Pupo. «Mi venne voglia di budino al cioccolato, la governante confuse zucchero e sale ed è nato il “dolce un po’ salato”. La storia del mio amante marocchino? Quella l’ha inventata Pieraccioni. Pupo è un amico, ma figuratevi se devo andare in Marocco per trovare compagnia».

            La leggenda del testo “bollente” ha fatto sorridere generazioni di ascoltatori, ma Malgioglio la tratta per quello che è: un gioco. «Sto al gioco perché voglio bene a Pupo, ma di diritti d’autore dall’Est non vedo un centesimo. E lui dice pure che è la canzone preferita di Putin».

            Non è la prima volta che un testo di Malgioglio scatena polemiche. L’importante è finire, censurata in radio, fu criticata persino da sua madre: «Mi disse che avevo scritto una schifezza». Oggi è un classico della musica italiana. Con Raffaella Carrà, inizialmente snobbò A far l’amore comincia tu: «Mi sembrava orrenda, poi divenne un inno». Per Amanda Lear scrisse Ho fatto l’amore con me, e non sono mancati rifiuti eccellenti: disse no a Julio Iglesias («Io creo, non traduco»), ma con Mina trovò la svolta. «La incontrai, mi aggrappai alla sua gonna e le chiesi di ascoltarmi. Nacque L’importante è finire».

            Il resto è show: da Cher che lo aspettava con ansia, a Jennifer Lopez fotografata solo con lui a Sanremo, fino a Lady Gaga che accettò il suo ghiacciolo già leccato. «La più grande», ricorda.

            Poi il ciuffo biondo, nato da un errore di decolorazione: «Ero arancione come un caco. Sophia Loren mi disse: “Ti porterà fortuna”. Aveva ragione: mi hanno copiato in tanti, ma i miei capelli sono ancora qui».

            E l’amore? «Mi sono innamorato quattro volte. Sono come Messalina, lascio io per paura di essere lasciato. Con Onur, il mio fidanzato turco, vivo la quotidianità. L’amore è una carezza, una passeggiata al mare. Non solo sesso sotto le coperte».

            La morale, se di morale si può parlare, è che Malgioglio resta fedele al suo stile: trasformare leggende in spettacolo e equivoci in icona pop. Gelato al cioccolato compreso.

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              Personaggi

              Miss Italia 2025 è Katia Buchicchio: “Sono la prima con l’apparecchio, fiera del mio corpo formoso”

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                Una vittoria che segna un punto di svolta. Katia Buchicchio, 18 anni, originaria di Anzi in provincia di Potenza, è Miss Italia 2025: la prima lucana a indossare la fascia in 86 anni di storia del concorso. L’incoronazione è arrivata sul palco del PalaSavelli di Porto San Giorgio, in una serata di metà settembre condotta da Francesca Pascale.

                «Sono piena di agitazione e di adrenalina. La sensazione è indescrivibile, mi sembra un sogno», racconta Katia subito dopo la proclamazione. Poi, con la freschezza dei suoi anni, confessa anche un po’ di timore: «Mi sono guardata allo specchio e ho realizzato. Sono una persona molto decisa, ma le incertezze ci sono anche per me».

                La giuria ha premiato il mix di bellezza, autenticità e personalità. «Se sono arrivata qui è perché sono rimasta me stessa. Sul palco ballavo, ridevo, non pensavo a niente. Volevo mostrare la vera Katia, solare e intraprendente», dice. E ammette: «Alle prefinali mi sono guardata attorno e c’erano tante ragazze talentuose. Non mi aspettavo di entrare nelle prime otto, né poi nelle prime tre. Lì ho capito che tutto era possibile».

                La sua vittoria è stata sottolineata anche da un dettaglio insolito: Katia è la prima Miss Italia con l’apparecchio ai denti. «Non mi disturba affatto – spiega – anzi, sono felice del mio sorriso, mi rende unica. E so di avere un fisico diverso dalle altre Miss, più pieno. Ma sto benissimo con il mio corpo e non me ne vergogno».

                Parole che hanno trovato eco in quelle di Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia: «Katia rappresenta la normalità. Il fatto che sia formosa, con un seno abbondante, richiama un’immagine storica di donna morbida e accogliente. In un momento segnato da conflitti e tensioni, forse la giuria ha voluto premiare anche questo: una femminilità rassicurante, che ricorda le Miss del dopoguerra».

                Con il suo sorriso “imperfetto” e la sua naturalezza, Katia Buchicchio ha dimostrato che oggi la bellezza non è fatta solo di misure standard o corpi scolpiti, ma anche di autenticità e fierezza di sé.

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