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Gossip

Diletta Leotta: addio al nubilato scatenato a Ibiza

Diletta Leotta ha festeggiato il suo addio al nubilato a Ibiza con le amiche, tra discoteca e piscina. Assente Elodie, impegnata a Milano per il lancio del suo singolo “Black Nirvana”. Le nozze con Loris Karius si terranno il 22 giugno a Vulcano, con 150 invitati e tre cambi d’abito per la sposa.

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    Diletta Leotta ha celebrato il suo addio al nubilato a Ibiza, una festa che ha fatto parlare i fan e i media. La famosa conduttrice e speaker radiofonica ha condiviso su Instagram una serie di scatti del suo divertente weekend con le amiche, commentando: “My bachelorette weekend”. Le immagini la ritraggono in vari outfit sexy, tra cui un abito bianco audace e un bikini viola mozzafiato a bordo piscina. Tra le partecipanti, la cognata Irene Simeone e Francesca Muggeri, ma è stata notata l’assenza della damigella d’onore, Elodie.

    Perché Elodie era assente?

    Elodie, grande amica di Diletta, non ha potuto partecipare all’evento perché era impegnata a Milano. La cantante ha presentato il suo nuovo singolo “Black Nirvana” con uno spettacolare show in piazza San Babila, attirando l’attenzione dei fan e della stampa. Nonostante la sua assenza, l’addio al nubilato di Diletta è stato un grande successo.

    Dettagli sulle nozze di Diletta Leotta e Loris Karius

    Diletta Leotta e Loris Karius convoleranno a nozze il 22 giugno sull’isola di Vulcano, in Sicilia. La cerimonia sarà intima, con solo 150 invitati selezionati. Anche se il vestito della sposa rimane top secret, Diletta ha scherzato dicendo: “Ne avrò provati trenta. Vorrei andarci in jeans all’altare”. Tuttavia, sembra che ci saranno ben tre cambi d’abito durante il giorno delle nozze: uno per la cerimonia, uno per il banchetto e uno per i festeggiamenti, promettendo sorprese e momenti indimenticabili.

    Le relazioni passate di Diletta Leotta

    Prima di incontrare Loris Karius, Diletta ha avuto diverse relazioni significative. È stata legata a Matteo Mammì, dirigente televisivo e nipote dell’ex-ministro delle Comunicazioni, Oscar Mammì. La loro storia è durata quattro anni, con un anno di convivenza. Successivamente, ha avuto una relazione con il pugile italiano Daniele Scardina e poi con l’attore turco Can Yaman, da cui si è separata nel 2021.

    L’amore con Loris Karius

    Diletta ha conosciuto Loris Karius nell’autunno del 2022, e tra loro è stato amore a prima vista. “È l’uomo della mia vita”, ha confessato alle amiche. Pochi mesi dopo, la coppia ha annunciato l’arrivo della loro figlia, Aria, nata nell’agosto 2023. Da allora, Diletta e Loris sono inseparabili e pronti a iniziare una nuova vita insieme come marito e moglie.

    Un addio al nubilato da ricordare

    Il fine settimana da futura sposa di Diletta a Ibiza è stato caratterizzato da momenti di pura gioia e divertimento. Tra discoteche scatenate, pose sensuali a bordo piscina e outfit mozzafiato, Diletta ha vissuto un addio al nubilato indimenticabile. Anche senza Elodie, la festa è stata un grande successo, con ricordi che dureranno per sempre.

    Con il matrimonio alle porte, tutti gli occhi sono puntati su Diletta Leotta e Loris Karius, pronti a vivere il loro giorno speciale sull’incantevole isola di Vulcano.

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      Gossip

      Sophie Grégoire parla della love story Trudeau–Katy Perry: «Mi permetto di essere delusa, arrabbiata e triste»

      Sophie Grégoire commenta per la prima volta il nuovo amore di Justin Trudeau con Katy Perry, ammettendo di aver vissuto momenti complessi e di essersi concessa emozioni forti. «Mi permetto di essere delusa, arrabbiata o triste», spiega, ricordando quanto la salute mentale passi anche dalla capacità di non negare a sé stessi il dolore.

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        La notizia della relazione tra Justin Trudeau e Katy Perry era inevitabile che producesse qualche scossa anche lontano dai riflettori. E infatti Sophie Grégoire, ex moglie del premier canadese, ha deciso di parlare. Senza scivolare nel gossip spicciolo, ma affrontando la vicenda dal punto di vista più intimo e umano: quello delle emozioni che non si possono controllare.

        La delusione senza filtri
        «Mi permetto di sentirmi delusa da qualcuno, di essere arrabbiata o triste», ha dichiarato Sophie, usando parole dirette e senza giri di frasi. Un messaggio che suona come un’autodifesa emotiva ma anche come un invito a non fingere indifferenza quando la vita cambia direzione. Perché, come ricorda lei stessa, «so per esperienza personale quanto sia importante, come sostenitrice della salute mentale, permettersi di provare queste emozioni».

        Una storia che fa rumore
        La relazione tra Trudeau e Katy Perry, confermata nei fatti più che nelle parole, ha ovviamente attirato una quantità enorme di attenzioni. E inevitabilmente ha riacceso l’interesse verso il divorzio tra il premier e Sophie, annunciato nel 2023 dopo diciotto anni di matrimonio. Da allora, entrambi hanno mantenuto un profilo relativamente riservato. Ma questa volta Sophie ha scelto di non tacere.

        Il coraggio di nominare il dolore
        Le sue parole non cercano colpevoli, non aprono guerre e non avvelenano il clima familiare. Sono piuttosto la fotografia di una donna che rivendica il diritto di sentirsi ferita, senza vergogna. Una sincerità rara, soprattutto quando si parla di figure pubbliche che spesso si nascondono dietro comunicati anodini e frasi studiate a tavolino.

        L’equilibrio da ritrovare
        Il futuro sentimentale di Justin Trudeau continuerà a far discutere, soprattutto se accanto a lui c’è una delle popstar più riconoscibili del pianeta. Ma la frase che resta impressa è quella di Sophie: un promemoria che la salute mentale passa anche dalla possibilità di dire a voce alta ciò che fa male. E di accettare che delusione, rabbia e tristezza non sono debolezze, ma tappe necessarie per ricominciare.

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          Gossip

          Gilles Rocca rompe i tabù a Ciao Maschio: «Se mi piacesse un uomo, direi sì. È naturale seguire le proprie pulsioni»

          Ospite di Ciao Maschio, Gilles Rocca sorprende con un discorso limpido sulla possibilità di provare attrazione per un uomo: «Accetterei le sue avance, non avrei problemi». Un ragionamento che sposta il dibattito oltre le etichette e rivendica la libertà di seguire ciò che si sente davvero.

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            Gilles Rocca non è nuovo alle uscite dirette, ma stavolta a Ciao Maschio ha fatto molto più che rispondere a una domanda: ha scardinato un paio di tabù che in tv resistono ancora un po’ troppo. Da Nunzia De Girolamo, infatti, l’attore ha affrontato senza esitazioni il tema dell’attrazione e della possibilità – teorica, pratica, emotiva – di dire sì anche a un uomo.

            «Se mi piacesse un uomo, sì: direi assolutamente sì»
            La frase è arrivata chiara, quasi disarmante nella sua semplicità. «Se io dovessi avere un’attrazione verso un uomo, non ci sarebbero problemi», ha detto Rocca. «Se mi concederei a un uomo? Beh, se mi piacesse sì, assolutamente, accetterei le sue avance. Non avrei problemi». Nessun imbarazzo, nessuna schermaglia retorica. Solo l’idea, molto lineare, che il desiderio non abbia padroni e non conosca confini prestabiliti.

            «Non è apertura: è naturalezza»
            Rocca ha voluto chiarire subito il punto: non sta facendo professioni di modernità forzata o di fluidità di tendenza. «Mi piacciono le donne», ha ribadito. «Però sono assolutamente aperto. Anzi, in realtà non trovo neanche che sia una questione di apertura, ma una cosa naturale. Rispettare quello che è la tua pulsione, quello che ti piace, ciò che senti». Un ragionamento che mette all’angolo le categorie e rimette al centro ciò che spesso ci si dimentica di nominare: il corpo, le emozioni, la sincerità verso sé stessi.

            Un discorso che spiazza… in meglio
            Non tanto per il contenuto, quanto per il tono. Rocca non ha cercato l’effetto shock. Ha detto una cosa semplice, ma rivoluzionaria proprio perché priva di dramma: se un giorno accadesse, non ci sarebbe nulla da giustificare. Un approccio che ha fatto scattare reazioni immediate sui social, tra chi applaude alla franchezza e chi sottolinea come il suo discorso possa parlare a una generazione che fatica ancora a sentirsi legittimata nel vivere ciò che prova.

            Un maschile che cambia
            Il punto, forse, è proprio questo: vedere un uomo percepito come “maschile tradizionale” – fisico, presenza scenica, carisma – dire una cosa così, con quel tono, sposta un equilibrio. Mostra un’altra idea di virilità, meno rigida e più abitata. E, nel suo piccolo, contribuisce a far respirare un dibattito che ha ancora parecchia strada da fare.

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              Reali

              Kate Middleton torna in pubblico e incanta: il tailleur grigio e la missione per l’infanzia conquistano Londra

              Kate Middleton ha partecipato a un incontro del Business Taskforce for Early Childhood, incontrando leader d’azienda per promuovere politiche concrete a sostegno dei genitori e dei bambini sotto i cinque anni. Un ritorno in scena impeccabile, tra stile sobrio e attenzione ai temi sociali.

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                Kate Middleton è tornata a occupare la scena pubblica con la naturalezza di sempre. Niente effetti speciali, nessuna forzatura: solo un tailleur grigio chiaro perfettamente tagliato e una camicia con ruches che riportano al suo stile classico e rassicurante. La principessa di Galles ha partecipato a un nuovo incontro del Business Taskforce for Early Childhood, il gruppo di lavoro creato all’interno della sua Royal Foundation per promuovere politiche innovative rivolte ai primissimi anni di vita.

                Un look impeccabile, lontano dagli eccessi
                Kate ha scelto ancora una volta la via dell’eleganza minimale: linee pulite, colori neutri e un insieme che racconta più del necessario. L’effetto — ça va sans dire — è quello che da anni la consacra icona globale di stile senza mai oltrepassare il limite dell’ostentazione. Anche questa volta, il messaggio è chiaro: sobrietà sì, ma mai anonima.

                La missione che le sta più a cuore
                L’incontro al Future Workforce Summit aveva un obiettivo preciso: confrontarsi con diversi leader d’azienda per sviluppare iniziative che sostengano i genitori e chi si occupa dei bambini sotto i cinque anni. Un tema che Kate ha trasformato nella battaglia centrale del suo ruolo istituzionale. Secondo la principessa, l’investimento nei primi anni di vita è la chiave per una società più solida, equilibrata e produttiva.

                Il dialogo con le imprese
                Kate ha ascoltato, preso appunti, fatto domande. Il suo approccio, come sempre, oscillava tra pragmatismo e sensibilità. La Royal Foundation sta lavorando per creare un fronte comune tra istituzioni, aziende e terzo settore, con l’obiettivo di rendere più accessibili i servizi che supportano le famiglie e facilitare politiche aziendali che tengano conto delle reali necessità dei genitori lavoratori.

                Un ritorno che non passa inosservato
                Ogni sua apparizione pubblica è inevitabilmente oggetto di analisi e — spesso — di speculazioni. Ma stavolta il focus è rimasto dove Kate voleva: sulla causa. La principessa ha mostrato un equilibrio perfetto tra impegno e immagine, tra ruolo istituzionale e presenza umana. E soprattutto ha ribadito, ancora una volta, che il suo lavoro sull’infanzia non è una semplice campagna, ma una missione di lungo periodo.

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