Connect with us

Gossip

Diletta Leotta vola da Loris Karius con la figlia Aria: soggiorno di lusso in Germania

Dopo un tour tra Maldive, Napoli e Milano, la conduttrice di DAZN si è concessa qualche giorno in Germania per stare con il compagno e la loro bambina. Il soggiorno? In un hotel da favola a Düsseldorf, con prezzi fino a 9mila euro a notte.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Diletta Leotta non si ferma mai. Dopo un weekend a Napoli per seguire la sfida tra la squadra partenopea e l’Inter, e una tappa a Milano per impegni lavorativi, la conduttrice è volata in Germania insieme alla figlia Aria per raggiungere il compagno Loris Karius, portiere dello Schalke 04. Nei momenti liberi, Leotta cerca sempre di ritagliarsi del tempo per stare in famiglia, e questa volta ha deciso di farlo con un soggiorno all’insegna del lusso.

    Un hotel da sogno nel cuore di Düsseldorf

    Per il suo viaggio in Germania, la conduttrice ha scelto il Breidenbacher Hof, uno degli hotel più esclusivi della città. Situato sul viale Königsallee, questo storico albergo cinque stelle vanta una lunga tradizione di lusso e ospitalità. Costruito quasi due secoli fa, ha accolto zar russi, diplomatici e nobili europei, diventando un punto di riferimento per chi cerca il massimo del comfort.

    Distrutto dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, l’hotel è stato ricostruito e riaperto nel 1951, per poi subire una demolizione nel 2005 a causa di problemi strutturali. La versione attuale, inaugurata nel 2008, unisce lo splendore del passato con un design moderno e raffinato. Al suo interno, gli ospiti possono godere di una spa esclusiva, piscina coperta, due saune e una lounge che richiama l’eleganza della struttura originale.

    Quanto costa una notte al Breidenbacher Hof?

    Il lusso si paga, e l’hotel scelto da Diletta Leotta non fa eccezione. Le tariffe per una notte variano a seconda della tipologia di camera:

    • Superior King Room con colazione inclusa: 523 euro a notte
    • Grand Deluxe Room per quattro persone: 683 euro a notte
    • Duchy Suite, una delle sistemazioni più spaziose: oltre 1.000 euro a notte
    • Presidential Suite, l’apice del lusso con cinque posti letto: 9.000 euro a notte

    Una scelta in perfetto stile Leotta, sempre attenta al comfort e alla bellezza dei luoghi in cui soggiorna. Un breve break in famiglia prima di tornare ai suoi tanti impegni televisivi, con un tocco di esclusività che non guasta mai.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Personaggi

      Ignazio Moser fa pubblicità con la figlia appena nata: «Le mie pause caffè ora hanno ancora più gusto». Ma sui social scoppia il dibattito

      Nel video diffuso da Moser per un brand di caffè, il neogenitore tiene in braccio la figlia e sorride: «Le mie pause caffè ora hanno ancora più gusto». Ma tra i commenti c’è chi parla di “tempismo eccessivo” e chi difende la spontaneità del gesto.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Appena diventato padre, Ignazio Moser ha già trovato il modo di unire vita privata e lavoro. L’ex ciclista e volto televisivo ha pubblicato sui social un video in cui tiene in braccio la sua bambina, Clara Isabel, nata a metà ottobre dall’unione con Cecilia Rodriguez. Il filmato — una collaborazione con un noto marchio di caffè — è accompagnato da una didascalia semplice e affettuosa: «Le mie pause caffè ora hanno ancora più gusto». L’immagine è tenera, il messaggio familiare. Ma come spesso accade, non tutti hanno gradito.

        Il debutto di Clara Isabel (e le reazioni del web)
        Nella clip, Moser sorride teneramente mentre sorseggia il caffè e stringe la figlia al petto. Una scena che sa di felicità domestica e che, da sola, basterebbe a raccontare la gioia della paternità. Ma la presenza del logo commerciale ha trasformato l’idillio in una miccia social. In molti hanno sottolineato il tempismo dell’operazione: «Aspettare un po’, no?», commentano alcuni utenti, accusando la coppia di aver esposto troppo presto la neonata per fini promozionali. Altri, invece, vedono solo la dolcezza di un papà che condivide il suo momento di vita: «Un messaggio positivo, niente di male».

        Tra marketing e famiglia social
        Moser, da sempre molto attivo online insieme a Cecilia Rodriguez, non ha risposto alle critiche e ha preferito lasciare che il video parlasse da sé. Il suo profilo, seguito da oltre un milione di utenti, è una vetrina costante di vita quotidiana, sport, brand e affetti. E in questo caso, il confine tra spontaneità e strategia pubblicitaria si è fatto ancora più sottile. Del resto, oggi la vita delle celebrity scorre tra un contratto e un post sponsorizzato, e anche i momenti familiari finiscono per diventare parte del racconto pubblico.

        Che sia semplice marketing o un modo genuino per celebrare la paternità, una cosa è certa: la piccola Clara Isabel ha già fatto il suo debutto nel mondo dell’immagine. E con un cognome come Moser, la carriera davanti alle telecamere sembra essere cominciata… con un espresso.

          Continua a leggere

          Reali

          Meghan Markle, da duchessa a “dea dell’home décor”: con As Ever lancia due candele (a 64 dollari) e racconta l’amore

          Meghan Markle svela i primi prodotti della sua linea As Ever: due candele dalla poetica domestica che celebrano matrimonio e compleanno attraverso numeri simbolici. L’effetto? Tra casa profumata e storytelling sentimentale, la duchessa guarda al mercato luxury — e ai fan disposti a spendere 64 dollari per un ricordo aromatizzato.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Lontana dai corridoi reali ma non dalle luci dei riflettori, Meghan Markle torna a far parlare di sé. Questa volta non per documentari esplosivi o accuse velate, ma per due candele profumate. Sì, proprio così. Con il marchio As Ever, la duchessa del Sussex inaugura la sua nuova vita imprenditoriale partendo dall’oggetto-simbolo della casa perfetta: la candela aromatica. Due modelli, due narrazioni intime, molto pathos e una promessa di “esperienza olfattiva emozionale”. Il tutto racchiuso in una confezione curata e in un prezzo che non passa inosservato: 64 dollari. Per alcuni, poesia domestica; per altri, una rentrée da casalinga disperata versione Montecito.

            Numeri, ricordi e messaggi velati
            Il concept è semplice: ogni candela porta un numero e un significato affettivo. La Signature Candle No. 519 richiama il 19 maggio, la data del matrimonio reale con Harry, descritta come simbolo di “amore a prima vista”. La No. 084 richiama invece il 4 agosto, giorno del compleanno di Meghan, e celebra “rinascita e gioia personale”. Insomma, la fiamma della memoria. Niente arditi esperimenti olfattivi, niente botanica segreta: qui il focus è puro storytelling. E se il mercato del profumo di lusso vive di narrazioni, Meghan sceglie l’autobiografia aromatizzata. C’è chi lo chiama branding emotivo, chi operazione nostalgia profumata.

            Tra business e realtà (post-royal)
            Nel panorama delle celebrity-preneurs, Meghan sceglie la via slow, morbida, familiare. Non creme miracolose, non lezioni di stile, ma candele. Scelta rassicurante, quasi domestica, in evidente contrasto con i clamori degli ultimi anni. Eppure, la semplicità del prodotto non annulla la strategia: la duchessa punta al pubblico che sogna lifestyle californiano, ritualità del benessere e piccoli lussi quotidiani. Un percorso che potrebbe continuare tra tè, porcellane, tessuti e atmosfere da cottage chic.

            Per ora, tutto parte da due candele e da un messaggio molto chiaro: rinascere è possibile, anche con un fiammifero e un profumo di casa nuova. Resta solo da capire se il pubblico rimarrà incantato… o se la fiammella rischia di spegnersi alla prima corrente d’aria social.

              Continua a leggere

              Personaggi

              Sanremo 2026, l’ipotesi che fa discutere: Laura Pausini al fianco di Carlo Conti per cinque serate, tra tour mondiale e festival

              Non più solo superospite: la “pazza idea” di Conti sarebbe coinvolgere Pausini per tutta la kermesse. Tra calendario, strategia Rai e aspettative del pubblico, la trattativa entra nelle ipotesi più suggestive dell’edizione 2026.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Il nome circola da settimane nei corridoi della Rai e trova eco tra gli addetti ai lavori: Carlo Conti starebbe pensando a Laura Pausini per Sanremo 2026 non come semplice superospite, ma con un ruolo più strutturato sul palco dell’Ariston. La cantante, legatissima al Festival fin dagli esordi, sarebbe così protagonista per tutte e cinque le serate, o comunque con una presenza significativa e continuativa. Un progetto ambizioso che, se confermato, riporterebbe sul palco uno dei volti italiani più riconoscibili nel mondo.

                Il nodo calendario e il tour mondiale

                La curiosità nasce anche da una coincidenza temporale: il tour mondiale di Pausini partirà da Pamplona il 27 marzo 2026. Sanremo, com’è tradizione, si terrà a inizio febbraio. Gli impegni non sarebbero quindi incompatibili, ma richiederebbero una pianificazione meticolosa tra prove, promozione e organizzazione logistica del tour. Pausini sarebbe “tentata”, secondo chi la conosce, ma la decisione dovrà tenere conto dei ritmi e dell’impianto scenico di un ritorno live tanto atteso dal suo pubblico internazionale.

                Un legame che parte da lontano

                Per Pausini Sanremo non è un palco qualunque: da qui nel 1993 iniziò la sua carriera con La solitudine, fino alle successive partecipazioni e ai ritorni da superospite, spesso accolti come eventi mediatici. La sua presenza accanto a Conti darebbe al Festival un respiro internazionale, in linea con la strategia Rai di proiettare la kermesse oltre i confini italiani, senza rinunciare alla tradizione. L’operazione, però, richiede equilibrio: la cantante non dovrebbe oscurare i concorrenti e nello stesso tempo portare quel “fattore evento” di cui Sanremo vive.

                Un sì che cambierebbe l’edizione

                Se la trattativa dovesse andare in porto, Sanremo 2026 si aprirebbe con una formula dal grande potenziale. Per ora resta un’ipotesi autorevole, una tentazione che stuzzica la fantasia di pubblico e addetti ai lavori. Deciderà la musica, ma anche la strategia. E la voglia di aggiungere un nuovo capitolo alla storia di un legame mai interrotto tra Laura Pausini e l’Ariston.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù