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Gossip

Elisabetta Gregoraci e il nomignolo segreto di Flavio Briatore: «Sono vent’anni che ci sopportiamo, Gufetto mio»

Nonostante la separazione, tra Elisabetta Gregoraci e Flavio Briatore c’è ancora un legame forte. Nel giorno del compleanno dell’imprenditore, lei lo chiama “Gufetto” e ricorda i vent’anni trascorsi insieme: «Ci sopportiamo e supportiamo ancora. Siamo una famiglia, per sempre»

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    Flavio Briatore ha compiuto 75 anni e, oltre agli auguri ricevuti da amici, colleghi e follower, sono arrivate due dediche che hanno toccato il cuore: quella della ex moglie Elisabetta Gregoraci e quella del figlio Nathan Falco. Ma a sorprendere i fan è stata soprattutto lei, Elisabetta, con una frase condivisa su Instagram che ha svelato per la prima volta un soprannome inedito dell’imprenditore. «Buon compleanno Fla, anche detto il mio Gufetto. Sono vent’anni che ci sopportiamo e supportiamo. Auguri dalla tua family», ha scritto la conduttrice, pubblicando una foto affettuosa e disarmante nella sua semplicità.

    “Gufetto”. Un nomignolo inaspettato, che ha subito acceso la curiosità dei fan. Perché, tra jet privati, yacht, resort di lusso e serate mondane, nessuno si sarebbe immaginato che Briatore, icona del business e della mondanità italiana, fosse chiamato in casa con un nomignolo tanto tenero. Eppure, il messaggio arriva come la conferma di qualcosa che da tempo aleggiava nell’aria: tra Elisabetta e Flavio, nonostante la separazione, è rimasto un affetto profondo, forse mai davvero sopito.

    Nel frattempo, anche Nathan Falco ha fatto la sua parte con una dedica che non ha bisogno di commenti: «Auguri al miglior papà del mondo. Ti amo tanto», ha scritto il ragazzo, oggi adolescente, accompagnando il messaggio con una foto insieme al padre. A colpire è il tono familiare, sincero, affettuoso di tutti i messaggi che ruotano attorno a questa famiglia tanto esposta quanto autentica nei suoi slanci.

    Non è la prima volta che Gregoraci parla del legame speciale che la unisce a Briatore. In una recente intervista nel salotto de “La Volta Buona”, aveva raccontato con sincerità: «Non ci siamo mai allontanati davvero. Abbiamo sempre pensato al bene di nostro figlio. Abbiamo trovato un nostro equilibrio per Nathan. A volte non ci sopportiamo, come tutte le coppie, ma ceniamo insieme, ci sentiamo, siamo una famiglia. Lo siamo ancora. Io c’ero per lui quando è stato male e lui c’è stato per me. Finché morte non ci separi».

    Parole che dicono molto più di una cronaca rosa qualunque. Parole che raccontano un legame che ha saputo trasformarsi e resistere, pur tra alti e bassi, differenze di vedute e vite che si sono evolute. Briatore ed Elisabetta si sono separati nel 2017, dopo un decennio di matrimonio, ma continuano a percorrere un tratto importante della loro esistenza fianco a fianco, uniti dalla genitorialità e da un affetto che non ha bisogno di etichette.

    E quel “Gufetto”, svelato tra le righe di una Instagram Story, è forse il simbolo più disarmante e tenero di un rapporto che ha conosciuto l’amore, la crisi, la trasformazione. Ma che non è mai stato interrotto. Un modo affettuoso, forse scherzoso, forse antico, per dire che alla fine, anche tra chi si è amato e poi si è lasciato, si può continuare a volersi bene.

    E chissà che, in fondo, quel soprannome non sia il segno che certe favole, anche quando finiscono, continuano a vivere nelle piccole cose: una battuta, un messaggio, un compleanno insieme.

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      Gossip

      Marina La Rosa, “gattamorta” sulle app di incontri: chat, flirt e “ergonomia sentimentale”. «I maschi, che mondo stupendo»

      «Ve lo dico io prima che lo facciano altri»: Marina La Rosa anticipa tutti e confessa sui social di aver scaricato un paio di app di incontri “solo per chiacchierare un po’”. L’idea nasce da due amiche, una delle quali già sogna un podcast su questa sua nuova vita digitale. Lei osserva, scrive, flirta e trasforma il tutto in un piccolo laboratorio sociologico: giardinieri, operai, manager, viaggiatori mistici e persino chi dice di mandare “lettere d’amore” ma lavora per Equitalia. Non cerca il fidanzato, ma “qualcosa di più intimo” e fissa anche una regola sull’altezza: meno di 1,70 no, «non è discriminazione, è ergonomia sentimentale».

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        «Ve lo dico io prima che lo facciano altri». Bastano poche righe e Marina La Rosa, la “gattamorta” per eccellenza del primo Grande Fratello, ributta la palla al centro. Nessun scoop rubato, nessuna rivelazione a tradimento: è lei stessa ad annunciare di aver scaricato un paio di app di incontri. Non per trovare il principe azzurro, precisa, ma per curiosità. Per chiacchierare. Per osservare. E, inevitabilmente, per raccontare.

        Il laboratorio segreto sulle dating app
        Tutto nasce da due amiche, A. e M.: la prima le consiglia di provarci “per divertirsi un po’”, la seconda pensa già a trasformare l’esperimento in un podcast. Marina accetta la sfida e si ritrova a fare quello che le viene meglio: scrivere. «Scrivo tantissimo a perfetti sconosciuti. E la cosa mi diverte più del previsto», confessa. L’esperimento diventa subito qualcosa di più di un semplice passatempo. «La trovo interessante anche da un punto di vista sociologico», ammette, con quell’ironia tagliente che l’ha resa un personaggio unico nel panorama televisivo.

        Un “campionario umano” del genere maschile
        Scorrendo profili, bio, messaggi e cliché, Marina parla di una vera e propria collezione di tipi umani. «Una specie di campionario del genere maschile»: il giardiniere, l’operaio, il manager in trasferta perenne, il viaggiatore mistico che scrive frasi pseudo-spirituali, l’“operatore” non meglio identificato. E poi lui, il personaggio più surreale: quello che dice di mandare “lettere d’amore” per lavoro, ma in realtà lavora per Equitalia. Una battuta che sembra uscita da una serie tv, ma che racconta benissimo il cortocircuito tra immagine patinata e realtà. Marina commenta con quattro parole che sono una sentenza: «I maschi. Che mondo stupendo».

        Niente fidanzato, ma “qualcosa di più intimo”
        Chi pensa che Marina sia alla ricerca di un nuovo “grande amore” sbaglia bersaglio. «Non cerco un fidanzato. Cerco qualcosa di più intimo», scrive. Non definisce, non incasella, lascia volutamente la frase in sospeso. Poi, però, la riempie con un’immagine molto concreta: «Uno con cui andare al cinema e mangiare i popcorn dallo stesso contenitore mentre guardiamo il film». Meno promessa d’eternità, più complicità quotidiana. Meno “per sempre”, più “adesso, ma bene”.

        Altezza e “ergonomia sentimentale”
        Infine arriva il paletto che ha acceso i commenti: quello sull’altezza. «È difficile essere alla mia altezza, lo so. Però se non lo siete, non scrivetemi», premette. Poi chiarisce: «Io non sono così alta, sono un metro e settanta, quindi più bassi no. Mi dispiace. Non è discriminazione, è ergonomia sentimentale». Una formula perfetta per spiegare, ridendo, che anche il corpo ha le sue esigenze. E che avere preferenze non è un reato, a patto di dichiararle con onestà.

        Tra autoironia, lucidità e una buona dose di cinismo tenero, Marina La Rosa trasforma il suo debutto sulle app di incontri in un piccolo romanzo di costume. E, ancora una volta, dimostra che quando decide di parlare dei “maschi”, il vero match è quello tra la realtà e la sua penna.

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          Christmas Party Kardashian, svelato il “segreto” dei lussi scintillanti: Khloé rivela che il conto si divide tra tutti gli invitati, come a una festa di adolescenti

          Il Christmas Party delle Kardashian è uno degli appuntamenti più attesi dello showbiz: una festa milionaria, piena di celebrities, tradizione di famiglia e glamour sfacciato. Ma Khloé Kardashian ha stupito tutti spiegando che il costo dell’evento non ricade su una sola persona: le spese vengono divise in modo equo tra tutti i partecipanti. Un dettaglio inatteso che racconta molto del “dietro le quinte” del clan più celebre del mondo.

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            Il Natale, nel mondo Kardashian, non è soltanto una ricorrenza. È un’istituzione, un rito mediatico, un evento destinato a finire sulle riviste, nelle timeline dei social e nelle conversazioni di mezzo pianeta. Da anni il Christmas Party della famiglia più chiacchierata d’America è un appuntamento quasi mitologico: una festa esclusiva, scintillante, dove i lustrini incontrano il business e dove ogni dettaglio è pensato per stupire. Tradizionalmente ospitata da Kris Jenner, negli ultimi anni la regia dell’evento è passata di mano tra le figlie, trasformandosi ogni volta in uno show sempre più curato, spettacolare e commentato.

            Dietro le luci, il “trucco” del conto condiviso

            A rendere ancora più curioso il mito del party è arrivata la rivelazione di Khloé Kardashian: nessuna regina che paga tutto, nessuna “mamma-manager” che copre ogni cifra. Il conto, ha spiegato, viene diviso in modo equo tra tutti i presenti. Un dettaglio che rompe l’immaginario collettivo: il clan che ha costruito un impero miliardario attorno alla propria immagine sceglie una soluzione incredibilmente “normale”, quasi domestica, che ricorda – ironia della sorte – certe feste di adolescenti dove si fa colletta per pizza, drink e decorazioni.

            Lusso, glamour e un pizzico di normalità

            Eppure, questo elemento “terra-terra” non toglie nulla allo sfarzo dell’evento. Il Christmas Party Kardashian resta una celebrazione esagerata, scenografica, piena di ospiti illustri, performer d’eccezione, ambientazioni da favola e outfit studiati per diventare tendenza. Però mostra anche come, dietro l’immagine perfetta, ci sia una famiglia che discute, decide, si organizza e – in questo caso – divide i costi. Una dinamica quasi rassicurante, che umanizza il mito senza scalfirlo.

            Un simbolo che continua a dettare mode
            Ogni edizione del party diventa una dichiarazione di stile. Le decorazioni, gli allestimenti, i temi scelti dalle sorelle Kardashian anticipano ciò che verrà copiato, reinterpretato e replicato in mezzo mondo. E se il conto si divide, l’effetto resta indivisibile: il Christmas Party rimane una macchina perfetta di immagine, affetto familiare esibito e intrattenimento. Un evento che, ogni anno, riesce a parlare di eccesso… ricordando però che anche il lusso, talvolta, funziona come una normale riunione di famiglia.

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              Caso Signorini, la Procura sequestra il materiale di “Falsissimo”: ipotesi di revenge porn, Fabrizio Corona gira di nuovo la puntata mentre l’inchiesta va avanti

              Nuovo capitolo nel caso che vede contrapposti Alfonso Signorini e Fabrizio Corona. La Procura ha sequestrato il materiale che sarebbe dovuto andare online nella seconda puntata di “Falsissimo”, ipotizzando il reato di revenge porn. Corona ha annunciato sui social di aver ricominciato a girare l’episodio. Tra i contenuti sequestrati anche materiale non ancora pubblicato, compresa un’intervista a un ex concorrente del Grande Fratello Vip.

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                La vicenda che riguarda Alfonso Signorini e Fabrizio Corona conosce un altro passaggio giudiziario delicato. La Procura ha disposto il sequestro del materiale video che avrebbe dovuto comporre la nuova puntata di “Falsissimo”, il format online condotto dall’ex re dei paparazzi. Il provvedimento è arrivato dopo la denuncia presentata da Signorini, che ha segnalato all’autorità giudiziaria la natura e il contenuto dei file in questione. L’ipotesi della magistratura è quella di revenge porn: un’accusa pesante che, se confermata, aprirebbe scenari giudiziari ancora più complessi.

                Il sequestro e le mosse degli inquirenti
                Secondo quanto emerge da ambienti legali, il sequestro riguarda non solo i contenuti già pronti per la pubblicazione, ma anche materiale inedito. La Procura ha ritenuto necessario intervenire in via cautelativa per acquisire tutto ciò che potrebbe risultare utile all’inchiesta. Il procedimento è ora nelle mani degli inquirenti, che dovranno verificare natura, provenienza e modalità di gestione dei file, oltre alla loro eventuale rilevanza penale.

                La reazione di Fabrizio Corona e il futuro di “Falsissimo”
                Fabrizio Corona, intanto, non sembra intenzionato a fermarsi. Attraverso i social ha annunciato di essere tornato a lavorare alla nuova puntata di “Falsissimo”, dichiarando di volerla rigirare e di voler proseguire nella sua narrazione. Una sfida aperta, che si intreccia con la dinamica giudiziaria e con il tema – ormai centrale – dei limiti tra giornalismo d’inchiesta, intrattenimento digitale e tutela delle persone coinvolte.

                Il materiale sotto sequestro e le accuse in gioco
                Tra i file sequestrati ci sarebbe anche l’intervista all’ex concorrente del Grande Fratello Vip Antonio Medugno, nella quale emergerebbero accuse gravi nei confronti di Alfonso Signorini. Si tratta di dichiarazioni tutte da verificare in sede giudiziaria e che, proprio per la loro delicatezza, rendono ancora più evidente il peso del contenzioso. Al momento non ci sono commenti ufficiali di Medugno oltre a quanto già circolato online, né risposte dirette di Signorini alle singole affermazioni.

                Resta il fatto che la vicenda non è solo una battaglia mediatica, ma un caso che ora vive soprattutto nei corridoi della giustizia. L’inchiesta seguirà il suo corso e saranno gli atti formali, non le anticipazioni social, a stabilire confini, responsabilità e verità giudiziaria.

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