Gossip
Elisabetta Gregoraci e il nuovo amore: chi è Tomas Talin, il rampollo di 16 anni più giovane che ha conquistato il suo cuore
La conduttrice, reduce dalla fine della relazione con Giulio Fratini, è stata paparazzata con il giovane Tomas Talin, conosciuto al Twiga di Forte dei Marmi. Una nuova scintilla sembra accesa nella vita di Elisabetta, ma il flirt non è ancora ufficiale.
Dopo due anni di amore con Giulio Fratini, Elisabetta Gregoraci torna al centro del gossip con un presunto nuovo compagno. Si tratta di Tomas Talin, 28 anni, figlio di un noto imprenditore. I due sarebbero stati avvistati più volte insieme, tra shopping a Milano e serate romantiche.
Elisabetta Gregoraci sembra aver voltato pagina. Dopo la fine della relazione con Giulio Fratini, l’ex moglie di Flavio Briatore si gode una nuova fase della vita. Al centro dei rumors c’è Tomas Talin, rampollo di 28 anni che avrebbe fatto breccia nel cuore della conduttrice.
I due si sarebbero conosciuti la scorsa estate durante una serata al Twiga, il famoso locale di Forte dei Marmi di proprietà di Briatore. Tomas è il figlio di Fabio Talin, ex pilota e fondatore della TrueStar Group, azienda leader nell’imballaggio bagagli, oltre che magnate del mercato immobiliare a Sankt Moritz.
Il giovane Tomas sembra seguire le orme paterne, lavorando nella gestione di immobili di lusso nella rinomata località svizzera. Nonostante il profilo Instagram di Tomas sia privato e discreto, le foto rubate dai paparazzi lo mostrano complice con Elisabetta, tra sorrisi e gesti affettuosi.
Gli avvistamenti e i dettagli del flirt
La coppia sarebbe stata vista insieme in più occasioni. Dopo il loro primo incontro al Twiga, sono stati paparazzati mentre facevano shopping in Via Montenapoleone a Milano e, più recentemente, avrebbero trascorso la notte insieme in un hotel, stando a quanto riportato dai magazine di cronaca rosa.
Nonostante la crescente curiosità, né Elisabetta né Tomas hanno confermato la relazione. I social, al momento, non rivelano nulla: nessuna foto insieme, nessuna storia che possa ufficializzare il flirt.
La fine della storia con Giulio Fratini
Il presunto flirt con Tomas arriva poco tempo dopo la rottura con Giulio Fratini, imprenditore 32enne con cui Elisabetta ha condiviso una relazione durata oltre due anni.
La separazione, avvenuta pochi mesi fa, ha lasciato spazio a numerose speculazioni. Tra le possibili cause, la distanza – Elisabetta vive a Montecarlo, mentre Giulio è legato a Firenze – o la presenza ingombrante di Flavio Briatore, con cui Elisabetta mantiene un rapporto stretto per il bene del figlio Nathan Falco.
Alla trasmissione La Volta Buona, la Gregoraci ha ammesso di essere stata lei a prendere la decisione di chiudere la storia con Fratini, senza però entrare nei dettagli. Ora, però, sembra che un nuovo capitolo stia iniziando.
Elisabetta e Tomas: un amore giovane e discreto
Con una differenza di età di 16 anni, Elisabetta Gregoraci e Tomas Talin sembrano sfidare le convenzioni, ma il loro presunto legame resta ancora tutto da scoprire. Se sarà una storia destinata a durare o solo un flirt estivo che si protrae, solo il tempo potrà dirlo. Intanto, Elisabetta appare serena e pronta a vivere questa nuova fase con leggerezza e discrezione.
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Gossip
Belén Rodriguez, la frecciata che infiamma i social: “C’è gente che non riuscirebbe a brillare nemmeno dandosi fuoco”, e parte la caccia al bersaglio
Belén Rodriguez ha pubblicato sui social una frase esplosiva: “C’è gente che non riuscirebbe a brillare nemmeno dandosi fuoco”. Poche parole che hanno immediatamente acceso le interpretazioni dei follower, curiosi di capire a chi fosse rivolta la stoccata. Nessun nome, nessun riferimento diretto, ma l’eco del messaggio ha infiammato la rete.
Belén Rodriguez conosce bene la potenza delle parole, soprattutto quando arrivano sui social davanti a oltre dieci milioni di persone. Questa volta è bastata una sola frase per trasformare il suo profilo in un campo di indagine collettivo: «C’è gente che non riuscirebbe a brillare nemmeno dandosi fuoco». Una stoccata secca, scolpita senza fronzoli, che ha immediatamente scatenato la curiosità dei fan.
La frase che accende la miccia
Il post è apparso senza contesto, senza emoji, senza indizi, come spesso accade quando Belén decide di lasciare che sia il pubblico a ricostruire il non detto. Il risultato? Una tempesta di commenti. C’è chi parla di rivalità professionali, chi immagina uno sfogo personale, chi ipotizza riferimenti a figure dello spettacolo. Nessuna certezza, solo supposizioni che corrono veloci.
I follower cercano il nome nascosto
La sua community conosce bene la dinamica: Belén lancia una frase criptica, e in pochi minuti partono analisi degne di un giallo. Centinaia di utenti hanno provato a contestualizzare quel “non riuscirebbe a brillare”, come se la showgirl avesse lasciato un indizio da decifrare. Il bello di questi post è proprio la loro ambiguità: il messaggio resta aperto, e ognuno ci legge ciò che vuole.
La strategia del non detto
Belén non ha aggiunto nulla, né spiegazioni né chiarimenti. E il silenzio, come spesso accade, vale più di una risposta. La frase resta lì, sospesa, affilata quanto basta per far esplodere la curiosità del pubblico e alimentare l’idea che dietro possa esserci una storia non raccontata. È un meccanismo che conosce bene: una sola frase, e l’attenzione si riaccende.
Un messaggio che lascia il segno
A chi fosse realmente diretta quella frecciata non è dato saperlo. Ma il successo del post conferma ancora una volta la capacità di Belén di muovere l’immaginario dei suoi follower con pochissime parole. E finché non arriverà un chiarimento — ammesso che arrivi — la domanda continuerà a rimbalzare online.
Gossip
Sabrina Salerno: niente storia con Berlusconi, un padre che non la voleva e un amore segreto che incendia lo studio
L’icona pop degli anni ’80 si apre come mai prima: smentisce il presunto flirt con Silvio Berlusconi, ricostruisce il rapporto complicato con il padre e confessa di essersi innamorata di una star italiana amatissima. Un ritratto intimo e sorprendente, tra fragilità, orgoglio e ironia.
In una recente intervista Sabrina Salerno , alla domanda sul presunto flirt con Silvio Berlusconi, la risposta è netta: «Non sono mai stata la sua amante». Salerno racconta un rapporto professionale fatto di stima e intuizioni televisive: «Mi impose a Premiatissima. Oggi, se sono qui, è anche grazie a lui. Gliene sono riconoscente». Nessuna ombra, nessun mistero: solo un Cavaliere affascinato dalla bellezza e una giovane artista “un po’ sfrontata”.
Il padre che non la voleva riconoscere
Il racconto si fa crudo quando si parla dell’infanzia. «L’ho conosciuto a 12 anni. Non ha voluto riconoscermi», dice trattenendo a fatica l’emozione. Test del DNA? «Non volevo farlo, ma disse cose orrende su di me. Lo abbiamo fatto e risultai essere sua figlia». In un paradosso quasi teatrale, l’uomo l’abbracciò dal notaio e subito dopo le chiese di non rivelare il cognome di famiglia. «Era un personaggio in vista della finanza. L’ho sempre protetto», ammette. Una ferita che non ha mai smesso di pulsare.
Il cantante che le ha rubato il cuore
Poi arriva il momento più spiazzante. «Mi sono innamorata di un cantante italiano che ha fatto la storia della musica», confessa. Baglioni? Sabrina sorride, scivola via. Nessuna conferma, nessuna smentita. Solo quel lampo negli occhi che racconta più di mille parole. «È uno che fa gli stadi», dice. Un amore taciuto, forse impossibile, ma ancora vivo nel ricordo.
Reali
Elisabetta II e l’esorcismo di Natale: quando la Regina chiese una funzione per allontanare l’ombra di Lady D
Sandringham, cuore del Natale dei Windsor, non è solo tradizione e protocollo. Nei diari del giornalista Kenneth Rose, pubblicati nel volume “Who Loses, Who Wins”, compare il resoconto di una funzione religiosa voluta da Elisabetta II per calmare le inquietudini della residenza, dove alcuni servitori avrebbero percepito presenze e atmosfere opprimenti. Il riferimento, secondo il parroco citato nei diari, riguarderebbe anche il ricordo di Lady Diana.
Sandringham è il luogo dove la famiglia reale britannica torna ogni anno per un Natale fatto di rituali, tradizioni immutate e immagini perfette. Eppure, dietro le mura della residenza nel Norfolk, la storia della monarchia si intreccia spesso con leggende, suggestioni e ricordi ingombranti. A rivelarlo, ancora una volta, sono i diari del giornalista e biografo reale Kenneth Rose, che nel secondo volume delle sue memorie racconta un episodio rimasto per anni confinato nella discrezione di corte.
Secondo quanto annotato da Rose, la regina Elisabetta II avrebbe chiesto a un sacerdote di celebrare una funzione religiosa per “portare tranquillità” nella dimora, dopo che alcuni membri dello staff avevano riferito sensazioni inquietanti in certe stanze della residenza. Tra queste, soprattutto quella in cui nel 1952 morì re Giorgio VI, un luogo già carico di memoria e simboli. A riferire l’episodio fu Lady Prue, dama di compagnia della Regina Madre, che raccontò di essere stata invitata proprio dalla sovrana ad assistere alla cerimonia, insieme alla madre di Elisabetta.
Nel diario datato 2 gennaio 2001, Rose scrive che il parroco avrebbe ipotizzato una connessione non solo con la morte di re Giorgio VI, ma anche con la tragica scomparsa di Lady Diana, evocando l’idea di presenze legate a morti violente. Non un esorcismo formale, sottolinea il giornalista, bensì una semplice benedizione, pensata per ristabilire serenità in una residenza diventata, per alcuni, pesante da vivere.
L’episodio è uno dei molti retroscena privati che emergono dai quaderni del biografo, capace di restituire un’immagine meno ufficiale e più umana di Elisabetta II: una sovrana rigorosa, ma profondamente legata alle sue emozioni e ai propri affetti. Nei diari compaiono anche altri momenti significativi, come il dolore per la morte dei corgi, i rapporti difficili con alcuni membri della famiglia e le tensioni interne legate a Diana Spencer, raccontate attraverso confidenze di cortigiani e collaboratori.
C’è spazio anche per episodi celebri come l’intrusione di Michael Fagan a Buckingham Palace nel 1982, o per i giudizi sulla rappresentazione cinematografica della monarchia, come nel caso del film “The Queen”, che Rose considerava sorprendentemente realistico.
Il risultato è un ritratto complesso: una monarchia che vive di storia, simboli e disciplina, ma anche di paure, superstizioni e fragilità. Il presunto “esorcismo di Natale” di Sandringham diventa così un tassello di quel racconto sospeso tra realtà e mito, dove anche la famiglia reale più famosa del mondo appare, per un attimo, semplicemente umana.
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