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Gossip

I Ferragnez? La loro storia è stata una vera “truffa emotiva”, lo afferma il rapper Marracash

Il popolare rapper Marracash ha lanciato pesanti accuse contro Fedez e Chiara Ferragni nel suo podcast “Fuori dalla Bolla”, definendo la loro relazione una “truffa emotiva”, difendendo la Ferragni: “Se fosse stata un uomo?” Le sue dichiarazioni hanno scatenato un acceso dibattito sui social. Ecco perché il suo punto di vista divide il pubblico.

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    Nel suo podcast, Marracash ha affrontato il caso Ferragni, suggerendo che l’indignazione pubblica nei confronti dell’influencer sia stata eccessiva, forse anche per una questione di genere. “Fosse stata un uomo, ci sarebbe stato lo stesso accanimento?”, si chiede il rapper, facendo riflettere sulla disparità di trattamento nei media e nell’opinione pubblica.

    Quando in amore vince… il marketing!

    Le dichiarazioni del rapper siciliano hanno diviso l’opinione pubblica: da un lato chi lo appoggia, vedendo nei Ferragnez un simbolo di marketing più che di autenticità, dall’altro chi crede che l’amore possa esistere anche sotto i riflettori. Una cosa è certa: il dibattito resta più acceso che mai.

    “La vera truffa? La loro storia d’amore”

    Se da un lato difende Chiara Ferragni, dall’altro Marracash non risparmia critiche alla coppia, puntando il dito contro la narrazione della loro relazione. “Al di là delle truffe economiche, la vera truffa era la loro storia d’amore”, afferma, lasciando intendere che l’immagine perfetta dei Ferragnez fosse costruita ad arte per scopi commerciali.

    L’amore sui social può essere una favola pericolosa

    Il rapper si spinge oltre, definendo “criminale” il modo in cui le relazioni vengono vendute al pubblico come se fossero perfette. “L’amore esiste, ma è complesso e difficile. Vendere un concetto irrealistico crea aspettative sbagliate e può far soffrire chi ci crede davvero”, afferma Marracash, mettendo in guardia contro l’idealizzazione delle coppie celebri sui social.

    Il duro attacco del rapper

    La sua accusa più pesante riguarda il concetto di “criminalità subdola”: secondo Marracash, la costruzione di una famiglia perfetta per fini commerciali è una forma di inganno che non riguarda il denaro, ma che ha un impatto emotivo e psicologico sulle persone. “Questa cosa mi indigna più di tutto”, conclude, alimentando il dibattito tra chi lo sostiene e chi invece lo accusa di esagerare.

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      Gossip

      Rocio Munoz Morales, la verità a Verissimo: «Dopo 14 anni sono single, devo imparare a stare da sola. Per ora l’amore può aspettare»

      A Verissimo, Rocio Munoz Morales ha rotto il silenzio sulla fine della sua lunga storia con Raoul Bova. «Dopo 14 anni sono single, mi fa strano dirlo», ha spiegato, ammettendo di essere in una fase nuova, più intima e personale. Nessun nuovo amore all’orizzonte e smentita secca sulle ipotesi di un legame con Stefano De Martino: «Nada». Ora la priorità è un’altra: ritrovare sé stessa.

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        Rocio Munoz Morales ha scelto il salotto di Verissimo per raccontare, con la sua consueta dolcezza, uno dei passaggi più delicati della sua vita privata. Dopo settimane di rumors, mezze frasi e indiscrezioni, l’attrice ha confermato ufficialmente la separazione da Raoul Bova, chiudendo un capitolo lungo quattordici anni.

        «Dopo 14 anni sono single, devo prendere la pratica»

        «La protagonista del mio libro si innamora di un uomo che non immaginava di trovare… e io oggi posso dire che dopo 14 anni sono single», ha raccontato Rocio, lasciando emergere emozione e una punta di disorientamento comprensibile. «Mi fa strano dirlo, devo un po’ prendere la pratica», ha ammesso con sincerità. Una frase che racconta molto più di mille spiegazioni: non rabbia, non rancore, ma la consapevolezza di un cambiamento enorme.

        Priorità alla vita vera: famiglia, lavoro, equilibrio

        In questo momento non è il tempo di correre verso nuove storie. «Non chiudo la porta all’amore, però la mia priorità adesso è un’altra», ha spiegato, lasciando intendere che i suoi punti fermi restano le figlie, il lavoro e quell’equilibrio interiore che inevitabilmente va ricostruito dopo la fine di una relazione così lunga e importante.

        “Nada” con De Martino: smentita ogni illazione

        E per chi già immaginava nuove trame sentimentali, è arrivata una risposta chiarissima. Le voci che l’avevano accostata a Stefano De Martino vengono liquidate in poche parole: «Nada». Nessun flirt segreto, nessuna nuova fiamma, nessun capitolo amoroso già aperto. Solo tempo, rispetto e un cammino personale tutto da scrivere.

        Per il resto, resta l’immagine di una donna che sceglie di raccontare la verità senza spettacolarizzarla, con quella delicatezza che da sempre la contraddistingue. E forse, oggi, è già una forma di forza.

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          Gossip

          Ezio Greggio e Nataly Ospina, è finita: lei rompe il silenzio in tv. «Ho sofferto, ma è stata una scelta condivisa. Restiamo amici»

          Nataly Ospina, ospite a La Volta Buona, ha confermato la rottura con Ezio Greggio. «Mi dispiace perché era una relazione nella quale avevo messo tanto. Ho sofferto, anche per le critiche sulla differenza d’età. Ma non c’è nessun’altra donna: è stata una scelta condivisa. Restiamo amici». Una storia chiusa senza scandali, ma con rispetto.

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            La loro relazione aveva fatto parlare molto, soprattutto per la differenza d’età. Ora è ufficiale: Ezio Greggio e l’influencer colombiana Nataly Ospina si sono lasciati. È stata proprio lei, ospite a La Volta Buona, a raccontare per la prima volta il momento delicato che sta vivendo, ma con una lucidità che sorprende.

            «Ho sofferto, ma fa parte della vita»

            Nataly non nasconde il dolore: «Soffro abbastanza, però fa parte della vita. Mi dispiace perché è una relazione in cui avevo messo tanto». Parole sincere, che restituiscono l’immagine di una storia vissuta con intensità e senza superficialità.

            Differenza d’età e pressioni esterne

            Uno dei temi inevitabili è quello delle critiche. «Ho subito tanto – racconta – soprattutto per quello che si è detto sulla differenza d’età». Una pressione continua, fatta di giudizi, insinuazioni e chiacchiere che, inevitabilmente, pesano su qualsiasi rapporto, anche su uno solido.

            Nessun tradimento, solo una scelta condivisa

            Ospina tiene però a chiarire un punto fondamentale: non c’è nessuno scandalo. «Non mi ha lasciata per un’altra o cose simili. È stata una decisione che abbiamo preso insieme», ha spiegato. Un addio consapevole, non improvviso, arrivato dopo confronto e rispetto reciproco. «Siamo rimasti comunque in amicizia», aggiunge, sottolineando che il legame umano, in qualche modo, resta.

            Una storia che si chiude senza clamori, senza accuse, senza toni drammatici. Solo con la maturità di due persone che hanno condiviso un pezzo di strada insieme e che oggi scelgono un percorso diverso.

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              Marina La Rosa, “gattamorta” sulle app di incontri: chat, flirt e “ergonomia sentimentale”. «I maschi, che mondo stupendo»

              «Ve lo dico io prima che lo facciano altri»: Marina La Rosa anticipa tutti e confessa sui social di aver scaricato un paio di app di incontri “solo per chiacchierare un po’”. L’idea nasce da due amiche, una delle quali già sogna un podcast su questa sua nuova vita digitale. Lei osserva, scrive, flirta e trasforma il tutto in un piccolo laboratorio sociologico: giardinieri, operai, manager, viaggiatori mistici e persino chi dice di mandare “lettere d’amore” ma lavora per Equitalia. Non cerca il fidanzato, ma “qualcosa di più intimo” e fissa anche una regola sull’altezza: meno di 1,70 no, «non è discriminazione, è ergonomia sentimentale».

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                «Ve lo dico io prima che lo facciano altri». Bastano poche righe e Marina La Rosa, la “gattamorta” per eccellenza del primo Grande Fratello, ributta la palla al centro. Nessun scoop rubato, nessuna rivelazione a tradimento: è lei stessa ad annunciare di aver scaricato un paio di app di incontri. Non per trovare il principe azzurro, precisa, ma per curiosità. Per chiacchierare. Per osservare. E, inevitabilmente, per raccontare.

                Il laboratorio segreto sulle dating app
                Tutto nasce da due amiche, A. e M.: la prima le consiglia di provarci “per divertirsi un po’”, la seconda pensa già a trasformare l’esperimento in un podcast. Marina accetta la sfida e si ritrova a fare quello che le viene meglio: scrivere. «Scrivo tantissimo a perfetti sconosciuti. E la cosa mi diverte più del previsto», confessa. L’esperimento diventa subito qualcosa di più di un semplice passatempo. «La trovo interessante anche da un punto di vista sociologico», ammette, con quell’ironia tagliente che l’ha resa un personaggio unico nel panorama televisivo.

                Un “campionario umano” del genere maschile
                Scorrendo profili, bio, messaggi e cliché, Marina parla di una vera e propria collezione di tipi umani. «Una specie di campionario del genere maschile»: il giardiniere, l’operaio, il manager in trasferta perenne, il viaggiatore mistico che scrive frasi pseudo-spirituali, l’“operatore” non meglio identificato. E poi lui, il personaggio più surreale: quello che dice di mandare “lettere d’amore” per lavoro, ma in realtà lavora per Equitalia. Una battuta che sembra uscita da una serie tv, ma che racconta benissimo il cortocircuito tra immagine patinata e realtà. Marina commenta con quattro parole che sono una sentenza: «I maschi. Che mondo stupendo».

                Niente fidanzato, ma “qualcosa di più intimo”
                Chi pensa che Marina sia alla ricerca di un nuovo “grande amore” sbaglia bersaglio. «Non cerco un fidanzato. Cerco qualcosa di più intimo», scrive. Non definisce, non incasella, lascia volutamente la frase in sospeso. Poi, però, la riempie con un’immagine molto concreta: «Uno con cui andare al cinema e mangiare i popcorn dallo stesso contenitore mentre guardiamo il film». Meno promessa d’eternità, più complicità quotidiana. Meno “per sempre”, più “adesso, ma bene”.

                Altezza e “ergonomia sentimentale”
                Infine arriva il paletto che ha acceso i commenti: quello sull’altezza. «È difficile essere alla mia altezza, lo so. Però se non lo siete, non scrivetemi», premette. Poi chiarisce: «Io non sono così alta, sono un metro e settanta, quindi più bassi no. Mi dispiace. Non è discriminazione, è ergonomia sentimentale». Una formula perfetta per spiegare, ridendo, che anche il corpo ha le sue esigenze. E che avere preferenze non è un reato, a patto di dichiararle con onestà.

                Tra autoironia, lucidità e una buona dose di cinismo tenero, Marina La Rosa trasforma il suo debutto sulle app di incontri in un piccolo romanzo di costume. E, ancora una volta, dimostra che quando decide di parlare dei “maschi”, il vero match è quello tra la realtà e la sua penna.

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