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Gossip

Il decluttering più fashion dell’anno? Quello di Belen, che vende tutte le sue borse!

L’armadio di Belen si svuota (e i portafogli degli appassionati di moda tremano): via tutte le borse di lusso! L’operazione di decluttering della showgirl argentina si trasforma in un’asta simbolica del suo passato. Altro che svendita, è un addio con stile e ironia agli anni dorati (e pesanti come una Kelly da 3 chili).

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    La sempre chiacchieratissima showgirl ha deciso: basta borse, basta passato, basta coccodrilli (almeno quelli in pelle). La soubrette più discussa d’Italia ha fatto quello che ogni donna in fase post-rottura ha sognato almeno una volta: ha aperto l’armadio e ha detto “tu no, tu neanche, tu… su Vestiaire Collective”. In vendita ci sono vere e proprie reliquie fashion, tipo la Birkin fragola di Hermès (valore: 10.500 euro, emozione: inestimabile), ma anche borse di Gucci, Chanel, Bottega Veneta, Prada e Valentino. Tutte rigorosamente in ottime condizioni, che è come dire “usate solo in tre selfie e una diretta Instagram”.

    Vendita vip

    Secondo alcune fonti (Instagram), la scelta di vendere questi accessori non è solo una questione di spazio fisico nell’armadio – anche se immaginiamo che i metri quadri stessero per chiedere un avvocato – ma una vera e propria terapia. Decluttering emotivo, lo chiamano gli esperti. In parole povere: se una borsa ti ricorda l’ex, la vendi. Se te ne ricorda due, la metti all’asta. E se ti ricorda un’intera era della tua vita in cui indossavi tacchi a spillo anche per prendere il pane… allora è proprio ora di cambiare.

    Addio tristezze del passato

    Dopo anni sotto i riflettori e una lista di ex più lunga della lista d’attesa per comprare una Birkin nuova, Belen sembra aver deciso di lasciarsi tutto alle spalle. La depressione post-divorzio, le interviste sospirate, gli “sto lavorando su me stessa” ripetuti a ogni talk: tutto archiviato. E quale miglior modo di voltare pagina se non con un clic su “conferma vendita”? Ogni borsa venduta è un pensiero in meno, un “ciao ciao” a serate in cui si usciva solo per farsi fotografare. E anche un guadagno interessante, perché — diciamocelo — liberarsi del passato è bello, ma farlo guadagnandoci oltre 10.000 euro a pezzo è ancora meglio.

    Un nuovo inizio… con una pochette?

    La nuova Belen è più leggera, dentro e fuori. Non cerca più l’accessorio perfetto ma l’equilibrio. Niente più acquisti compulsivi, niente più ossessione per le it-bag del momento. Ora la priorità è “stare bene” (preferibilmente in ciabatte comode). Quasi 41 anni e una consapevolezza nuova, che passa anche dal ridimensionare l’armadio. O almeno, quello che non entra più nel guardaroba emozionale. Il messaggio è chiaro: non servono cinque Chanel per essere felici — magari una basta, se è quella giusta (e se ci sta il rossetto e il telefono).

    In attesa del prossimo capitolo (e di vedere se venderà anche le scarpe)

    I fan applaudono, gli esperti di moda si commuovono, gli armadi delle fashioniste tremano: se anche Belen fa decluttering, nessuno è al sicuro. Ma al di là dell’ironia, questo gesto racconta di una donna che ha deciso di alleggerirsi. Con stile, certo. E con qualche euro in più sul conto. La vera domanda, ora, è: dopo le borse… toccherà ai vestiti o alle scarpe? Ai ricordi? Agli ex? Ai follower curiosi non resta che aspettare. E tenere d’occhio Vestiaire Collective. Non si sa mai che spunti anche il cappotto della riconciliazione o i sandali della rottura definitiva.

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      Reali

      Maha Vajiralongkorn, il re miliardario della Thailandia che nominò maresciallo il suo barboncino: 17 mila case, 38 jet e 52 yacht d’oro

      Dal controllo dell’Ufficio dei beni della Corona a un impero immobiliare da 17 mila proprietà, passando per auto di lusso e un barboncino promosso a maresciallo: l’altra faccia del re che divide la Thailandia.

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        Dimenticatevi le favole Disney, i re con la corona lucida e l’aria saggia. In Thailandia il trono è occupato da Maha Vajiralongkorn, 73 anni, meglio noto come Rama X: un monarca con un patrimonio da oltre 43 miliardi di dollari e un gusto per le stravaganze che lo ha fatto ribattezzare “Caligola d’Oriente”. Non a caso: tra le sue decisioni più discusse c’è stata la nomina del barboncino Foo Foo a maresciallo dell’aeronautica, con tanto di cerimonia ufficiale e divisa.

        Il re, salito al trono nel 2016 dopo la morte del padre Bhumibol Adulyadej – venerato in patria come simbolo di sobrietà e moralità – ha ereditato non solo la corona, ma anche un impero economico. Attraverso il controllo dell’Ufficio dei beni della Corona, Vajiralongkorn si è trovato tra le mani migliaia di proprietà a Bangkok e nel Paese, affitti milionari, partecipazioni nei colossi nazionali delle telecomunicazioni e dell’energia. Risultato: 17 mila case, 300 auto, 38 jet privati e 52 yacht, alcuni placcati d’oro. Un inventario che farebbe impallidire anche gli oligarchi russi.

        Se la sua ricchezza è fuori scala, il carattere non è da meno. Amante delle donne – ha sette figli e un passato sentimentale tempestoso –, delle feste e dei lussi sfacciati, Vajiralongkorn è noto anche per i soggiorni in Baviera, dove si rifugia spesso tra hotel di lusso e shopping esclusivo. In patria la sua immagine è più controversa: le rigide leggi di lesa maestà rendono impossibile criticarlo apertamente, ma negli ultimi anni i giovani thailandesi hanno iniziato a contestare apertamente il suo stile di vita, giudicato incompatibile con la crisi economica che affligge milioni di cittadini.

        Eppure, nonostante proteste e ironie, Rama X resta intoccabile: tra parate militari, apparizioni regali e un potere economico che fa di lui il monarca più ricco al mondo. Un re che divide: simbolo per alcuni di una tradizione millenaria, caricatura per altri di un potere feudale trapiantato nel XXI secolo. Intanto il mito del suo barboncino maresciallo continua a girare sui social, come emblema di una monarchia che oscilla tra fiaba e grottesco.

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          Speciale Grande Fratello

          Jonas Pepe, dal confessionale del Grande Fratello al rimprovero a Leopardi: «Non si è impegnato abbastanza a vivere»

          Al Grande Fratello si è visto di tutto, ma Jonas Pepe riesce a sorprendere: mostra il tatuaggio col verso di un rapper americano e racconta di aver scritto, a 19 anni, una lettera a Giacomo Leopardi per dirgli che avrebbe dovuto “vivere meglio”.

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            Al Grande Fratello i concorrenti hanno il compito di confessarsi davanti alle telecamere. C’è chi piange, chi litiga, chi ricorda amori finiti. Poi c’è Jonas Pepe, che decide di alzare l’asticella: in diretta nazionale mostra un tatuaggio dedicato a Notorious B.I.G. e, con la stessa naturalezza, racconta di aver scritto a Giacomo Leopardi. Sì, proprio lui: il poeta morto nel 1837.

            Il tatuaggio, inciso in una zona che definiremo “discreta”, recita: “I knew that I was goin’ somewhere” – «Sapevo che stavo andando da qualche parte». Una frase motivazionale presa dal leggendario rapper di Brooklyn che, a sentire Jonas, lo guida ogni giorno. Fin qui tutto normale: il mix tra musica e tatuaggi è una moda consolidata.

            Ma poi arriva il colpo di scena. Jonas, con aria serissima, racconta: «Quando avevo 19 anni ho scritto una lettera a Leopardi. Sì, a Leopardi. Gli ho detto che non si era impegnato abbastanza per vivere davvero la vita ed essere felice». In pratica, il concorrente del reality ha rimproverato uno dei più grandi poeti della storia per non aver sorriso di più e per essersi perso, forse, un aperitivo al tramonto.

            Il pubblico, naturalmente, si è diviso tra l’incredulo e l’ilarità. Perché il pensiero corre veloce: che cosa avrebbe risposto l’autore de L’infinito a un gieffino tatuato che lo accusa di non aver colto il bello dell’esistenza? Probabilmente nulla: Leopardi, già abbastanza provato dai suoi dolori, avrebbe lasciato scorrere, come fa con la “siepe” nei suoi versi immortali.

            Jonas, invece, insiste. Per lui, Notorious B.I.G. e Giacomo Leopardi sono due fari opposti della sua formazione. Uno gli ricorda che c’è sempre una strada da percorrere, l’altro, dice lui, “non ha fatto abbastanza per viverla”.

            Così il reality più popolare d’Italia si arricchisce di un nuovo paradosso: tra le mura del loft romano si discute di idoli rap e di poeti ottocenteschi. Una miscela che strappa risate, meme e inevitabili polemiche. Nel frattempo, Jonas si gode la ribalta. Convinto di aver lanciato un messaggio universale. O almeno, di averlo urlato al cielo del prime time.

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              Gossip

              Alba Parietti senza filtri: «Le labbra rifatte mi hanno condannata alla gogna per trent’anni. Con Selvaggia? Mai amiche»

              «Provate a rivedermi in Macao», sfida la Parietti sul tema dei ritocchi estetici. Poi difende Barbara D’Urso e affonda Selvaggia: «Ha un problema serio con me».

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                Alba Parietti non delude mai. Anche quando si presenta a La Volta Buona, la sua lingua resta affilata e pronta a tagliare. La prima stoccata è per se stessa, o meglio per il modo in cui da decenni viene raccontata: «Il fatto di essermi rifatta le labbra mi ha condannata alla gogna mediatica per trent’anni», ha ammesso davanti a Caterina Balivo. Poi la precisazione, quasi un inventario: «Mi sono rifatta anche il seno, il resto sono solo punturine». E subito la sfida: «Provate a rivedermi in Macao e poi ditemi».

                Ma non è finita. La Pariettona, com’è stata ribattezzata da pubblico e detrattori, ha tirato fuori il dossier più spinoso: Selvaggia Lucarelli. «Se ci siamo chiarite? No. Devo dirti la verità: le riconosco tante qualità, è una bravissima giornalista, ha una dialettica straordinaria, è una bella donna e sa stare in video. Se fossi un conduttore la prenderei. Ma non potrebbe mai essere mia amica», ha detto senza esitazioni. Il motivo? Le querele reciproche: «Ci siamo querelate e il giudice aveva chiesto pure di ritirare le cause. Lei non ha accettato. Abbiamo intasato le aule di tribunale per cinque anni. In cinquant’anni di televisione non mi era mai successo di prendere una denuncia penale o civile da un collega».

                E siccome non può esserci Parietti senza un affondo anche sul tema caldo di stagione, eccola scendere in campo per Barbara D’Urso, concorrente di Ballando con le stelle: «Barbara era in un momento delicatissimo, una donna di 68 anni che si rimette in gioco e si esibisce a mezzanotte e mezza con la tensione addosso. Lei ha commentato le faccine. Usa dei termini che, per chi sta lì da professionista, diventano un gioco al massacro». Poi la frecciata ai giudici del programma: «Si può fare la stessa cosa senza offendere. Quelle non sono opinioni ma offese. E lo dico da fan di Ballando, non mi perdo una puntata. Ma i concorrenti sono esseri umani, non pupazzi».

                Il messaggio è chiaro: la Parietti non si piega e non si risparmia. Anzi, rilancia sempre. E se le sue labbra hanno fatto discutere per trent’anni, oggi è la sua voce – ancora più affilata delle punturine – a garantire che di lei continueremo a parlare a lungo.

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