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Gossip

Il match che non ti aspetti: Luciano Spalletti contro Ilary Blasi

Se pensavate che il campionato fosse finito, vi sbagliavate di grosso. Perché il vero match, quello più avvincente, si gioca a colpi di dichiarazioni taglienti tra Luciano Spalletti e Ilary Blasi. Un botta e risposta degno di una finale di Champions… della polemica.

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    Lo scontro tra l’allenatore filosofo e la conduttrice romana si riaccende tra libri, dichiarazioni al vetriolo e un passato che… non passa mai. Tutto è (ri)esploso con l’uscita del libro del CT azzurro Il paradiso esiste… ma quanta fatica, dove Spalletti, tra un pensiero esistenziale e un ricordo da spogliatoio, trova anche il tempo per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Stavolta, la destinataria delle sue “attenzioni letterarie” è proprio Ilary Blasi, che viene definita senza mezzi termini una “donna piccola”, colpevole di essersi intromessa nel suo rapporto con Francesco Totti con “arroganza e maleducazione”. Una frase che non è certo passata inosservata. Secondo quanto riportato da Oggi, Ilary sarebbe andata su tutte le furie. E possiamo anche capirla: non è da tutti essere colpiti tra un paragrafo e l’altro, come nemmeno durante un episodio di Verissimo.

    Un derby lungo anni

    Per comprendere questa faida servirebbe una lavagna tattica. Tutto nasce nel 2016, quando Spalletti e Totti vivono un periodo di frizioni che sembrava scritto da uno sceneggiatore di Beautiful. In quell’occasione, Ilary Blasi si schierò apertamente con il marito e dichiarò in tv: “Spalletti è un piccolo uomo”. Che, nel calcio e non solo, suona come un’espulsione diretta. Ora, anni dopo, Spalletti ha deciso di restituire il favore, riformulando la frase con un elegante (ma velenoso) “può capitare di essere un piccolo uomo… o una piccola donna”. E quando aggiunge “immagino si sarà pentita”, si capisce che non è proprio l’abbraccio del dopo partita.

    Carriera in fuorigioco?

    Nel frattempo, Ilary non sta vivendo il suo momento d’oro nemmeno in tv. Dopo il fallimentare The Couple, le voci parlano di un possibile ritorno estivo con Battiti Live e forse un nuovo format in coppia con Michelle Hunziker. Ma i palinsesti, si sa, sono volubili quanto un cross di Candreva.

    La panchina delle polemiche

    Spalletti, dal canto suo, ha colto l’occasione per lodare la sua attuale compagna, donna “intelligente” e ben diversa dalla Blasi. Anzi, ha proprio tracciato una linea di confine: “Francesco sarà sempre come un figlio. La sua ex moglie, però, non sarà mai come una nuora”. A questo punto manca solo un VAR per stabilire chi ha superato il limite.

    Una partita non ancora terminata
    A distanza di anni, la partita Spalletti-Blasi-Totti non ha ancora visto il triplice fischio. In campo ormai c’è solo l’orgoglio. E forse un po’ di nostalgia per i tempi in cui le discussioni tra allenatori e famiglie si risolvevano al bar, e non tra una prefazione e un post su Instagram.

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      Gossip

      Antonino Spinalbese tra amore e déjà vu: la nuova fidanzata Ainhoa Rodríguez è la “sosia” di Belén

      Nel suo salone milanese, Spinalbese non si limita a tagliare capelli ma – scrive Oggi – “intreccia relazioni e sospetti”. Intanto, la nuova fiamma Ainhoa, mora e tatuata, condivide con Belén solo il cognome e un certo magnetismo, ma da vicino è tutta un’altra storia.

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        Il cuore di Antonino Spinalbese torna a battere. E, inevitabilmente, lo fa per una donna che ricorda da vicino la sua ex più celebre, Belén Rodriguez. La nuova fidanzata si chiama Ainhoa Rodríguez, è una tatuatrice spagnola e da maggio fa coppia fissa con l’ex hairstylist, oggi influencer e imprenditore.

        A colpire tutti è stata la somiglianza: mora, sguardo intenso, tratti latini e persino lo stesso cognome della showgirl argentina. Una coincidenza che ha fatto sorridere i fan ma che, secondo molti, rivela anche quanto Antonino non abbia mai smesso di cercare “quel tipo di donna”.

        Tuttavia, chi la conosce bene racconta che Ainhoa è molto diversa da Belén: riservata, lontana dai riflettori, più artista che mondana. Vive tra Milano e Barcellona, e nel suo studio crea tatuaggi ispirati a simboli sacri e motivi botanici. Una personalità profonda, che sembra aver conquistato Spinalbese per la sua autenticità più che per la somiglianza estetica.

        Eppure, come rivela il settimanale Oggi, nel salone milanese di Antonino si tagliano capelli ma anche… si alimentano sospetti. Nelle ultime settimane si è parlato di una certa Elena Barolo, ex velina bionda e volto del reality The Couple di Canale 5, dove Spinalbese aveva partecipato la scorsa primavera. I due sarebbero rimasti in ottimi rapporti e qualcuno parla di un’intesa che va oltre l’amicizia.

        Nulla di confermato, ovviamente. Antonino e Ainhoa continuano a mostrarsi sereni sui social, tra viaggi, abbracci e foto in bianco e nero, ma il gossip corre veloce. “Nel suo salone milanese – scrive Oggi – non taglia solo capelli, ma intreccia relazioni e sospetti”.

        Una frase che basta a rimettere Spinalbese sotto i riflettori del gossip, suo malgrado o forse no. Perché se è vero che la storia con Belén gli ha lasciato un’ombra lunga, è altrettanto vero che Antonino sembra aver ritrovato un equilibrio accanto a una donna che – al di là delle apparenze – ha poco a che vedere con la sua ex.

        Solo una cosa, forse, li accomuna davvero: quel cognome, Rodríguez, che continua a inseguirlo come un destino scritto… anche nel cuore.

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          Interviste

          Claudia Koll: “Non mi manca il successo. Oggi aiuto i poveri, ma resto un’artista”

          C’era una volta la giovane attrice che fece girare la testa a Tinto Brass. Poi, un giorno, quella stessa donna attraversò la Porta Santa e cambiò vita. Claudia Koll, oggi settantenne “suora laica” per definizione popolare, celebra i venticinque anni della sua conversione con la serenità di chi ha trovato il proprio posto nel mondo: “Dio non toglie niente, cura le ferite e dà significato ai talenti che ci ha donato”.

          La celebrità l’aveva abbracciata presto: il cinema, la televisione, Sanremo, le fiction accanto a giganti come Pippo Baudo e Nino Manfredi. “Erano due grandi professionisti – ricorda –. Da loro ho imparato tanto, anche che la persona non coincide mai con il personaggio. Un attore deve restare connesso con la propria interiorità, altrimenti si perde”.

          Nonostante il clamore di quegli anni, la Koll non mostra nostalgia. “Il successo non mi manca. Sono contenta quando qualcuno mi riconosce e mi dimostra affetto, ma la mia felicità non dipende da quello. La conversione è stata un dono, una grazia che ha cambiato la mia prospettiva”.

          Quel momento è scolpito nella sua memoria. Era il Giubileo del 2000. “Ricordo la fede delle persone in fila davanti alla Porta Santa e poi la Pietà di Michelangelo. Quel volto giovane di Maria mi riportò a quando, da bambina, sognavo di andare in Cielo con lei dopo aver visto un film su Fatima. In quell’istante sentii che la mia vita doveva cambiare direzione”.

          Da allora la sua spiritualità si è fatta concreta, quotidiana. “Non sono una suora – spiega – ma una cristiana che cerca di vivere il Vangelo giorno per giorno. L’amore per la Parola di Dio e l’attenzione verso i poveri fanno parte della mia vita. Questa sensibilità si riflette anche nel mio modo di essere attrice: non voglio interpretare solo religiose, ma raccontare l’umano con più profondità”.

          Una profondità che si traduce anche nell’impegno. Vent’anni fa ha fondato Le Opere del Padre, l’associazione che sostiene progetti di solidarietà in Italia e in Africa. “Soddisfatta? Forse non è la parola giusta – dice con un sorriso –. Direi che sono grata. La mia vita è piena di passioni e di incontri”.

          La passione per l’arte, intanto, non si è mai spenta. Diplomata all’Actors Studio di New York, oggi insegna recitazione e counseling ai giovani attori. “L’attore è un atleta del cuore, diceva Susan Strasberg. Interpretando un personaggio emergono ferite e ricordi che possono diventare strumenti di crescita. Uso alcune tecniche della Gestalt per aiutare i ragazzi a non farsi schiacciare dal ruolo, a mantenere la propria identità”.

          Nel suo percorso non sono mancati incontri che hanno lasciato un segno. Il più forte, quello con Giovanni Paolo II. “Era il 1º ottobre 2003. Mi guardò con occhi pieni di amore e dolore. In quello sguardo compresi che stava offrendo la sua vita per Cristo. Fu un momento di grazia, di verità profonda”.

          Oggi, dopo la scomparsa di Papa Francesco, si dice conquistata dal nuovo pontefice, Leone XIV. “Mi ha colpita quando ha detto che la misura dell’umanità non è in ciò che possiamo conquistare, ma nella capacità di lasciarci amare e, quando serve, anche aiutare. Se non tocchiamo la nostra fragilità, non possiamo comprendere quella degli altri”.

          È in questa visione che la Koll trova la sintesi tra l’artista e la donna di fede. “Papa Leone apre alla speranza – conclude –. Ci invita a uno sguardo di misericordia, non di forza. E io credo che sia proprio questo il compito di chi racconta la vita: mostrare che dentro la fragilità si nasconde la bellezza più grande”.

          Un tempo sul grande schermo era Così fan tutte, oggi è così fa lei: recita ancora, ma per un pubblico diverso. Quello che cerca nella fede, come nel teatro, la luce che attraversa il buio.

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            C’era una volta la giovane attrice che fece girare la testa a Tinto Brass. Poi, un giorno, quella stessa donna attraversò la Porta Santa e cambiò vita. Claudia Koll, oggi settantenne “suora laica” per definizione popolare, celebra i venticinque anni della sua conversione con la serenità di chi ha trovato il proprio posto nel mondo: “Dio non toglie niente, cura le ferite e dà significato ai talenti che ci ha donato”.

            La celebrità l’aveva abbracciata presto: il cinema, la televisione, Sanremo, le fiction accanto a giganti come Pippo Baudo e Nino Manfredi. “Erano due grandi professionisti – ricorda –. Da loro ho imparato tanto, anche che la persona non coincide mai con il personaggio. Un attore deve restare connesso con la propria interiorità, altrimenti si perde”.

            Nonostante il clamore di quegli anni, la Koll non mostra nostalgia. “Il successo non mi manca. Sono contenta quando qualcuno mi riconosce e mi dimostra affetto, ma la mia felicità non dipende da quello. La conversione è stata un dono, una grazia che ha cambiato la mia prospettiva”.

            Quel momento è scolpito nella sua memoria. Era il Giubileo del 2000. “Ricordo la fede delle persone in fila davanti alla Porta Santa e poi la Pietà di Michelangelo. Quel volto giovane di Maria mi riportò a quando, da bambina, sognavo di andare in Cielo con lei dopo aver visto un film su Fatima. In quell’istante sentii che la mia vita doveva cambiare direzione”.

            Da allora la sua spiritualità si è fatta concreta, quotidiana. “Non sono una suora – spiega – ma una cristiana che cerca di vivere il Vangelo giorno per giorno. L’amore per la Parola di Dio e l’attenzione verso i poveri fanno parte della mia vita. Questa sensibilità si riflette anche nel mio modo di essere attrice: non voglio interpretare solo religiose, ma raccontare l’umano con più profondità”.

            Una profondità che si traduce anche nell’impegno. Vent’anni fa ha fondato Le Opere del Padre, l’associazione che sostiene progetti di solidarietà in Italia e in Africa. “Soddisfatta? Forse non è la parola giusta – dice con un sorriso –. Direi che sono grata. La mia vita è piena di passioni e di incontri”.

            La passione per l’arte, intanto, non si è mai spenta. Diplomata all’Actors Studio di New York, oggi insegna recitazione e counseling ai giovani attori. “L’attore è un atleta del cuore, diceva Susan Strasberg. Interpretando un personaggio emergono ferite e ricordi che possono diventare strumenti di crescita. Uso alcune tecniche della Gestalt per aiutare i ragazzi a non farsi schiacciare dal ruolo, a mantenere la propria identità”.

            Nel suo percorso non sono mancati incontri che hanno lasciato un segno. Il più forte, quello con Giovanni Paolo II. “Era il 1º ottobre 2003. Mi guardò con occhi pieni di amore e dolore. In quello sguardo compresi che stava offrendo la sua vita per Cristo. Fu un momento di grazia, di verità profonda”.

            Oggi, dopo la scomparsa di Papa Francesco, si dice conquistata dal nuovo pontefice, Leone XIV. “Mi ha colpita quando ha detto che la misura dell’umanità non è in ciò che possiamo conquistare, ma nella capacità di lasciarci amare e, quando serve, anche aiutare. Se non tocchiamo la nostra fragilità, non possiamo comprendere quella degli altri”.

            È in questa visione che la Koll trova la sintesi tra l’artista e la donna di fede. “Papa Leone apre alla speranza – conclude –. Ci invita a uno sguardo di misericordia, non di forza. E io credo che sia proprio questo il compito di chi racconta la vita: mostrare che dentro la fragilità si nasconde la bellezza più grande”.

            Un tempo sul grande schermo era Così fan tutte, oggi è così fa lei: recita ancora, ma per un pubblico diverso. Quello che cerca nella fede, come nel teatro, la luce che attraversa il buio.

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              Gossip

              Elodie e Ariete, voci di un bacio dopo il concerto del Primo Maggio: il gossip infiamma la rete

              Le voci di un presunto bacio tra Elodie e Ariete si rincorrono da settimane. Nessuna conferma, ma il tam tam social non si ferma. I fan si dividono: flirt, amicizia o semplice gioco?

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                Il nuovo gossip musicale arriva direttamente dal cuore di Roma e ha i contorni di un piccolo terremoto pop. Secondo quanto riportato da RDS e rilanciato sui social, Elodie e Ariete sarebbero state viste in atteggiamenti affettuosi dopo il concerto del Primo Maggio, al Sanctuary, locale molto frequentato da artisti e volti noti dello spettacolo.

                Le voci parlano di una vicinanza speciale tra le due cantanti e di un presunto bacio che alcuni testimoni avrebbero notato nel corso della serata. Nulla di confermato, ma quanto basta per scatenare i fan e far esplodere la curiosità del web.

                Elodie, 34 anni, reduce dal successo di Black Nirvana e dai rumors su una presunta crisi sentimentale con Andrea Iannone, si è mostrata di recente più libera e ironica anche sui social, dove ha spesso dichiarato di “non credere nelle etichette”. Ariete, 22 anni, artista simbolo della Generazione Z e paladina dell’amore fluido, ha invece sempre parlato con naturalezza della propria identità e delle sue relazioni.

                Una sintonia, quella tra le due, che sembra andare oltre la semplice amicizia. Già in passato si erano scambiate messaggi di stima reciproca e avevano condiviso un palco in occasione di eventi musicali. Ma dopo la serata romana, il gossip si è acceso: tra i presenti si mormora di sguardi complici, risate, e di una Elodie particolarmente affettuosa.

                Nessuna delle due ha commentato pubblicamente le indiscrezioni, né smentito né confermato. Entrambe hanno preferito il silenzio, alimentando ancor di più la curiosità. E così, tra meme, tweet e ipotesi più o meno fantasiose, il web si divide: flirt reale o semplice amicizia fra colleghe?

                Nel frattempo, la notizia ha già fatto il giro delle radio e delle piattaforme di gossip, diventando l’argomento più chiacchierato della settimana. In fondo, Elodie e Ariete sono due delle artiste più amate del momento: diverse per età e stile, ma accomunate da una libertà che affascina e rompe gli schemi.

                E se davvero ci fosse stato un bacio, sarebbe solo l’ennesima conferma che, nel mondo della musica, le note dell’amore non conoscono confini.

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