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Gossip

La vita spericolata della Nannini in un biopic

Basato sull’autobiografia pubblicata nel 2016, il film esplora un capitolo meno conosciuto della storia dell’artista, dall’infanzia alla sua ascesa verso la celebrità

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    Non poteva che intitolarsi Sei nell’anima, come una sua fortunata hit, uscita nel 2006 e scritta da Gino Pacifico, con un apporto sporadico della Nannini stessa, che rimane uno dei maggiori successi della cantante senese.

    Prossimamente su Netflix

    Netflix si prepara al lancio del biopic che narra la vita turbolenta e rivoluzionaria di Gianna. Data di uscita il 2 maggio, diretto con maestria dall’esperta Cinzia TH Torrini e basato sull’omonimo libro della Nannini. Un film che i fan attendono trepidanti e che promette di rappresentare con sincerità – e soprattutto “senza filitri – i trent’anni della rockstar senese doc, classe 1954 e contradaiola dell’Oca.

    Chi la interpreterà

    L’attrice Letizia Toni debutta sul grande schermo in un ruolo non facile. L’idea di scegliere una ragazza alle prime armi per un ruolo così complesso riflette il desiderio della regista di attribuire alla narrazione una precisa freschezza, prediligendo la grinta – quella che ha sempre contrassegnato la cantautrice – a discapito magari di un volto già famoso. La Toni risulta estremamente credibile, immergendosi completamente nel personaggio della cantante.

    Qualcosa sulla trama

    Il film, sviluppato durante i mesi di pandemia, si avventura oltre la superficie, esplorando momenti di crisi e di rivelazione personale. Basato sull’autobiografia pubblicata nel 2016, il film esplora un capitolo meno conosciuto della storia dell’artista, dall’infanzia alla sua ascesa verso la celebrità, concentrando l’attenzione sull’anno 1983, che le risultò fondamentale. E’ la stessa Nannini a raccontare che «C’è di tutto, da quando m’hanno buttato fuori dal coro a 7 anni agli attacchi di panico, alle paranoie, a mia figlia che dice che stono quando canto in inglese».

    Ribelle io?!?

    Una donna spesso considerata una ribelle, che però ci tiene a prendere le distanze da questa etichetta. «Ho visto il futuro – almeno su alcune tematiche come l’aborto, all’epoca delle manifestazioni. Lì era autodeterminazione, oggi forse è brandizzato», è il suo giudizio. Come darle torto?

    Un grazie speciale a Mara Maionchi

    Che deve molto a quelli che, agli esordi, credettero in lei come Mara Maionchi, la talent scout che l’ha sostenuta agli albori della sua carriera. «Mara mi ha presa per terra e mi ha dato la prima chance», dichiara con gratitudine.


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      Speciale Grande Fratello

      Giulia Salemi verso il ritorno al GF Vip: si scalda la postazione social mentre ai casting sfilano influencer super noti per sedurre la Gen Z

      Il GF Vip prepara la nuova edizione e, dietro le quinte, si lavora a un doppio colpo: riportare Giulia Salemi nella cabina social e arruolare influencer celebri per parlare al pubblico più giovane. Provini serrati, occhi puntati sulla viralità e una parola d’ordine: riconquistare l’hype.

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        Il motore del Grande Fratello Vip torna a rombare e questa volta l’obiettivo è chiaro: riconquistare la fetta più volatile (e preziosa) del pubblico televisivo, quella che vive tra scroll compulsivi, trend di TikTok e meme in tempo reale. E per farlo, Mediaset sembra pronta a riallacciare un filo che aveva funzionato alla perfezione: quello con Giulia Salemi.

        La voce che corre nei corridoi è sempre la stessa: la regina dei social potrebbe tornare al suo posto, dietro la celebre “cabina digitale”, pronta a trasformare like, tweet e commenti in contenuto televisivo. Un ruolo che Giulia aveva fatto suo con stile personale, ironia, ritmo e quella capacità rara di tenere insieme fandom, polemiche e sentimenti da reality made in Italy.

        Dopo un periodo in cui la sua presenza nel mondo GF si era raffreddata, ora la fiamma sembra tornare a brillare. E chissà che, in un gioco di specchi tra studio e social, la sua figura non diventi anche simbolo del nuovo corso: meno caos, più strategia, e la volontà di parlare davvero ai giovani.

        Del resto, i casting lo confermano: in questa fase gli autori stanno puntando con decisione su volti che spopolano online. Influencer, streamer, tiktoker con community forti e fidelizzate sono stati “provinati” a raffica. Da chi macina milioni di visualizzazioni a chi ha un piede già nel mondo dello spettacolo, l’obiettivo è comporre un cast capace di creare storyline credibili e tempestare la timeline di contenuti virali.

        Non solo ex calciatori, attrici e opinionisti — questa volta la casa dovrebbe parlare direttamente la lingua della Gen Z: slang, trend, confidenze sussurrate alle tre di notte con una ring light e, soprattutto, quel mix di autenticità e imperfezione che i social hanno reso legge.

        La missione è ambiziosa: restituire al GF Vip l’energia delle stagioni migliori, ma con un linguaggio aggiornato. E il ritorno di Giulia Salemi sarebbe il primo segnale forte in quella direzione.

        Se tutto andrà come trapela, i fan possono prepararsi alla combo perfetta: nuovi ingressi pronti a incendiarsi davanti alle telecamere e una “Social Queen” nuovamente alla guida delle emozioni digitali del programma. Perché il reality, oggi più che mai, si gioca dentro la casa — e ancora di più fuori, nel mare tempestoso dei feed.

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          Reali

          Principessa Anna scatenata: dopo mesi cupi, la royal più tosta di Windsor “si consola” tra gli energumeni del rugby

          Tra scandali, malattie e scosse istituzionali, mai come ora la Corona aveva avuto bisogno di una boccata d’aria. A offrirla, con l’aplomb che la rende leggenda, è la principessa Anna: patron della federazione scozzese, ha trascorso una giornata a Murrayfield tra placcaggi, strette di mano poderose e battute fulminanti, compresa quella sui “manzi”, ormai diventata cult.

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            C’è chi affronta la tempesta con lacrime e chi, come la principessa Anna, con uno sguardo d’acciaio e un umorismo tagliente. Mentre a Buckingham Palace si susseguono mesi complicati — tra diagnosi difficili, scandali che non finiscono mai e un equilibrio istituzionale tutt’altro che semplice — la sorella del re decide di prendere una boccata d’ossigeno nel modo più… scozzese possibile. Ovvero in mezzo a una squadra di rugbisti grandi come armadi.

            A Murrayfield, tempio del rugby della Scozia, la principessa reale ha incontrato giocatori e staff della Scottish Rugby Union, di cui è patron. E, complici sorrisi rari ma preziosi, ha regalato al protocollo un tocco di leggerezza inattesa. «Sono gioiosa di passare una giornata con dei manzi del genere», avrebbe scherzato, tra pacche sulle spalle e scambi di battute. Un commento che ha fatto il giro del Regno Unito in pochi minuti, scatenando social e tabloid.

            Perché Anna, 74 anni, è tante cose: la royal più lavoratrice della famiglia, l’unica a essersi fatta sparare addosso durante un tentativo di rapimento senza battere ciglio («Not bloody likely!», rispose al sequestratore), la donna che ha fatto del senso del dovere una religione. Ma è anche quella che, quando decide di rilassarsi, lo fa con un’ironia secca da militare dell’Old School e una libertà che le nuove generazioni Windsor ancora si sognano.

            Il contesto, del resto, era perfetto: erba fresca, divise sudate, applausi e l’energia di uno sport che vive di disciplina e contatto fisico. La principessa ha seguito esercizi, osservato le prove in campo e si è concessa fotografie e strette di mano con atleti e tifosi. Nessun fronzolo, nessun glamour studiato: solo lei, la sua giacca impeccabile e quella sua aria da generale fuori servizio.

            In un mondo reale spesso appesantito da formalismi e paure, Anna ricorda a tutti che la monarchia può anche prendersi un giorno libero. E che sì, a volte la miglior terapia, invece del tè delle cinque, è un’ora tra placcaggi e bicipiti formato Highland.

            Se a corte la definiscono la “colonna d’acciaio” dei Windsor, a Murrayfield l’hanno vista per quello che è: una donna che non ha mai avuto paura di sporcarsi le mani, figuriamoci di fare una battuta su qualche “manzo” di passaggio. E che, forse proprio per questo, è la più amata dai britannici che diffidano dei sorrisi di plastica.

            Un pomeriggio di sport, muscoli e understatement: poco royal gossip, molta sostanza. E una certezza: quando Anna è di buon umore, persino la monarchia respira meglio.

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              Personaggi

              Addio a Château Miraval: Angelina Jolie racconta il dolore dietro la tenuta contesa con Brad Pitt

              Nei nuovi documenti legali presentati a Los Angeles, Angelina Jolie parla di “luogo troppo doloroso” per lei e per i figli. Dopo la separazione, l’attrice ha ceduto tutto a Brad Pitt “senza alcun compenso”, sperando di mettere fine a un conflitto che, però, continua ancora oggi.

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              Château Miraval

                La storia dietro il rosato più celebre di Hollywood

                Il nome Château Miraval è noto agli appassionati di vino per il suo pregiato rosato provenzale, ma pochi ricordano che dietro quel marchio si nasconde una delle vicende più tormentate di Hollywood. La tenuta, situata a Correns, nel sud della Francia, era stata acquistata nel 2011 da Brad Pitt e Angelina Jolie per circa 25 milioni di euro. Lì la coppia si sposò nel 2014, trasformando il castello in un rifugio familiare e nella sede della produzione del celebre vino Miraval Rosé.

                Oggi, però, quel luogo che un tempo rappresentava l’amore e la stabilità della famiglia Jolie-Pitt è diventato simbolo di una frattura insanabile.

                “Non siamo mai più tornati lì”: il racconto di Angelina Jolie

                In nuovi documenti depositati presso la Corte Superiore della Contea di Los Angeles, Angelina Jolie, 50 anni, ha spiegato di aver lasciato a Brad Pitt, 61, il controllo totale di Château Miraval e delle altre proprietà comuni, “senza ricevere alcun compenso”. Un gesto, spiega l’attrice, dettato dalla volontà di “evitare ulteriori conflitti” e proteggere i figli dopo “un periodo difficile e traumatico”.

                “Da allora io e i bambini non abbiamo più messo piede nella proprietà, troppo legata a ricordi dolorosi”, ha scritto Jolie, riferendosi agli eventi che portarono alla separazione nel 2016. Dopo il divorzio, l’attrice ha scelto di trasferirsi in una nuova casa a Los Angeles, volutamente vicina a quella dell’ex marito, per mantenere un equilibrio familiare.

                Un gesto d’amore trasformato in battaglia legale

                Se il divorzio tra i due attori si è formalmente concluso nel 2022, la disputa su Miraval è ancora aperta. Nel 2021 Jolie ha venduto la sua quota della tenuta alla società Tenute del Mondo, divisione vitivinicola del gruppo Stoli. Brad Pitt ha reagito presentando una causa nel febbraio 2022, sostenendo che la vendita violasse un accordo informale secondo cui nessuno dei due avrebbe potuto cedere la propria parte senza il consenso dell’altro.

                La risposta di Jolie non si è fatta attendere: nel settembre dello stesso anno, l’attrice ha controquerelato Pitt, accusandolo di condurre “una guerra vendicativa” nei suoi confronti. Secondo il suo team legale, la vendita era stata necessaria proprio perché l’attore avrebbe ostacolato la gestione economica della tenuta e impedito alla ex moglie di ottenere liquidità.

                Fonti vicine a Pitt hanno replicato che “la questione è puramente commerciale e non ha nulla a che vedere con il divorzio”, definendo “sfortunato ma prevedibile” che l’attrice leghi la disputa a vicende personali.

                Un castello pieno di ricordi

                “Quella tenuta era un punto focale della nostra vita familiare”, scrive Jolie nei documenti. Lì la coppia aveva scelto di celebrare le nozze, e nella stessa casa l’attrice trascorse parte della gravidanza dei gemelli Knox e Vivienne. “Lasciare all’improvviso quel luogo è stato straziante, soprattutto per i bambini, che hanno visto svanire la quotidianità costruita in anni di serenità.”

                Oggi Château Miraval continua a produrre il suo vino di punta sotto la gestione di Pitt e dei partner francesi, ottenendo riconoscimenti internazionali e vendendo milioni di bottiglie l’anno. Ma per Angelina Jolie, quella proprietà resta “un capitolo chiuso”, simbolo di un amore finito e di una ferita ancora aperta.

                Dal vino al passato: il sapore amaro di Miraval

                Se per il pubblico Miraval Rosé è diventato sinonimo di eleganza e savoir-faire, per i suoi ex proprietari è ormai il ricordo di una vita condivisa e di un sogno interrotto. “Avere una rottura così improvvisa con la mia casa e i miei ricordi è stato doloroso”, conclude Jolie. “Ma a volte, per proteggere se stessi e i propri figli, bisogna trovare il coraggio di lasciar andare.”

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