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Gossip

«Occhi spaccanti» diventa un marchio: Raoul Bova contro lo scrittore che vuole venderci occhiali col suo tormentone

Dai meme sui social alle campagne pubblicitarie delle aziende, fino alla corsa ai brevetti: l’espressione privata dell’attore romano rischia di trasformarsi in un caso legale e commerciale senza precedenti.

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    Due occhi stilizzati, sopracciglia marcate e sotto la scritta: «Occhi spaccanti». Quella che sembrava solo una battuta privata, un messaggino mandato via WhatsApp da Raoul Bova all’amante Martina Ceretti e rimbalzato su tutti i social, oggi è diventata un marchio registrato. E non solo: è anche il centro di una guerra legale che promette scintille, perché nel frattempo c’è chi fiuta il business.

    Il primo a muoversi è stato proprio Bova. Lo scorso agosto, insieme ai legali Anna Maria Bernardini De Pace e David Leggi, l’attore ha deciso di correre ai ripari: registrare «Occhi spaccanti» all’Ufficio brevetti, per mettere un argine alla diffusione incontrollata di meme, campagne pubblicitarie improvvisate e merchandising non autorizzato. In poche settimane, la frase era ovunque: da Ryanair al Napoli calcio, fino al Torino, tutti hanno cavalcato il tormentone senza chiedere il permesso. Una valanga virale che aveva spinto Bova a bussare persino al Garante della privacy.

    Ma mentre lui si muoveva per difendersi, qualcun altro ha pensato bene di passare all’attacco. Si tratta di Gabriele Picco, 51 anni, scrittore bresciano, che ha depositato una domanda concorrente: non solo la frase, ma anche un logo stilizzato da usare per una linea di occhiali. Un dettaglio che, dal punto di vista giuridico, potrebbe persino rafforzare la sua posizione, visto che in tribunale spesso la differenza la fa proprio la destinazione d’uso del marchio.

    Così «Occhi spaccanti», nato come vezzo amoroso privato e finito come materiale da gossip, diventa ora un caso di branding. Da una parte Bova, deciso a proteggere immagine e reputazione. Dall’altra chi, con un guizzo da imprenditore, sogna di trasformare lo scivolone sentimentale dell’attore in una collezione di occhiali da sole.

    Intanto i social continuano a divertirsi: meme, video parodia, perfino t-shirt e cappellini già in vendita online. Il rischio, per Bova, è che «Occhi spaccanti» non sia più solo un ricordo scomodo, ma diventi l’etichetta con cui sarà costretto a convivere a lungo. Perché se è vero che certi amori finiscono, i tormentoni – e i marchi registrati – spesso durano molto di più.

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      Interviste

      BigMama si confessa a “Belve”: sesso libero, bodybuilder, bullismo e autolesionismo. L’artista si mostra come mai prima

      Dalla stanza trasformata in “tenda hippy per il sesso libero” fino al racconto del bodybuilder, BigMama sorprende con rivelazioni intime. Ma il cuore dell’intervista è la sua storia: bullismo, autolesionismo a 13 anni, pensieri suicidi e la fatica di gestire la notorietà. Una puntata intensa della nuova stagione di Belve, che vede tra gli ospiti anche Cristiano Malgioglio, Eva Herzigova, Genny Urtis e una sorpresa di Maria De Filippi.

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        A “Belve” BigMama arriva con la verità in tasca. Nessun filtro, nessuna coreografia: solo lei e Francesca Fagnani, in una delle interviste più intime della stagione. «È stato un anno duro, ho avuto problemi con me stessa», confessa la rapper, che si apre su fragilità, eccessi e ferite che bruciano ancora.

        La tenda hippy e il sesso libero
        La Fagnani la incalza sul suo lato più trasgressivo. «L’ultima volta che sono stata lasciata all’improvviso ho trasformato la mia stanza all’Einstein in una tenda hippy per la pratica del sesso libero», racconta BigMama con ironia. Poi la rivelazione più commentata: «Sono una grande fan del sesso libero. Mi è capitato di farlo con diverse persone, non insieme. Ho fatto esperienze…». E alla domanda su “qual è stata la cosa più trasgressiva”, risponde: «Un bodybuilder». La Fagnani, spiazzata, domanda: “È una pratica?”. «No, una persona», replica la rapper, scatenando la sua reazione: «Ma che c’è di trasgressivo!».

        La fragilità dietro la forza
        Ma subito dopo arriva la parte più seria. BigMama racconta che l’esposizione mediatica degli ultimi anni, pur avendo fatto bene al lavoro, «mi ha fatto davvero male. Essere così tanto esposta ai giudizi e ai pensieri delle persone mi ha devastata. E con questa cosa non ci convivo ancora bene». Un’ammissione che rivela la distanza tra il personaggio forte e la persona reale, spesso schiacciata dalle aspettative.

        Bullismo, autolesionismo e il buio degli anni dell’adolescenza
        La rapper ripercorre la scuola come un “luogo di bullismo”, tanto che oggi, quando rientra negli istituti per incontrare gli studenti, «ho ancora paura». A 13 anni ha vissuto episodi di autolesionismo: «Mi tagliavo sulle braccia e ai miei genitori nascondevo tutto». Proprio in quegli anni scrisse Charlotte, un brano che tocca anche il tema del suicidio. «Sì, ci ho pensato. E ripensare a una bambina che ha quei pensieri mi distrugge», dice con la voce che si incrina.

        Una puntata densissima di “Belve”
        La sesta stagione del programma cult di Rai2 torna così con un’intervista che diventa quasi un viaggio terapeutico. Nella stessa puntata compaiono Cristiano Malgioglio, Eva Herzigova, Genny Urtis e una sorpresa firmata Maria De Filippi. Ma è BigMama a lasciare il segno più profondo: tra sesso libero, cicatrici invisibili e una vulnerabilità che non teme più di mostrare.

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          Gossip

          Elisabetta Canalis tra vita americana e nervi tesi con Alvise Rigo: a Los Angeles è libera, a Milano “sembra una pazza”

          Elisabetta Canalis vive stabilmente a Los Angeles, dove dice di sentirsi finalmente se stessa. Meno regole, meno giudizio e una routine da “americanissima doc”. Ma quando torna a Milano cambia tutto: “Lì mi controllo anche per andare al bar”. E sul fronte sentimentale circola un retroscena curioso: sarebbe infastidita dagli scatti bollenti postati da Alvise Rigo.

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            Elisabetta Canalis parla di Los Angeles come di un posto in cui la sua vita ha preso la forma che desiderava da anni. «Ho sempre voluto vivere qui e alla fine ci sono riuscita: mi sono sposata, ho avuto una bambina, ho divorziato e continuo a vivere qui», racconta con quella naturalezza che solo chi ha chiuso un cerchio può permettersi. In California si è costruita una quotidianità liquida, libera, molto lontana dal rigore estetico tipico delle città italiane.

            La vita in pigiama sotto il sole di LA
            La Canalis ride quando parla delle abitudini americane: «Qui hanno sdoganato l’uscire in pigiama, con una tazza di caffè e il cane al guinzaglio». Una scena che a Los Angeles è normalissima, tanto quanto fare la spesa con i leggings e gli occhiali da sole alle sette del mattino. «Quando torno a Milano, invece, sto attenta persino a come mi presento al bar: qui la mattina esco con mia figlia e sembriamo due pazze», spiega. Un contrasto che dice tutto sulla differenza culturale tra West Coast e Lombardia.

            Dal cinema alla quotidianità reale
            Nel frattempo, sullo schermo interpreta donne appariscenti e irresistibili, come nel film Come far litigare mamma e papà, dove veste i panni di una mamma capace di catalizzare l’attenzione dei padri all’uscita da scuola. Ma la Elisabetta reale, tra scuola, sport e caffè to-go, è molto più easy di quella cinematografica.

            Capitolo Alvise Rigo: aria di fastidio?
            E mentre la sua vita americana procede spedita, in Italia rimbalza una voce che aggiunge un pizzico di pepe al gossip. Pare che la showgirl non sia proprio entusiasta degli scatti hot che Alvise Rigo, il modello e atleta che le sta accanto da qualche tempo, pubblica sui social. Pose scolpite, addominali in bella vista e quella vena da provocatore che fa impazzire i fan. Un dettaglio che, secondo i beninformati, avrebbe creato un piccolo mare di nervosismo nella coppia.

            Tra California e Milano, libertà e glam
            Il mix è questo: una vita da californiana adottiva, una città che l’ha accolta come una di casa, la libertà di girare spettinata senza che nessuno batta ciglio e, dall’altra parte, un’Italia che la guarda sempre con attenzione. Elisabetta sembra muoversi con naturalezza tra i due mondi, mantenendo quell’ironia che da anni la rende uno dei personaggi più amati.

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              Gossip

              Mara Venier regina dei fornelli: supercena romana con Achille Lauro, Christian De Sica e altri “golden friends”

              Una tavolata irresistibile quella organizzata da Mara Venier e Nicola Carraro a Roma: Achille Lauro, Christian De Sica, Alberto Matano con Riccardo Mannino e Vincenzo Spadafora riuniti per una cena all’insegna di risate, amicizia e comfort food alla “Zia Mara”. Dal menu — lasagne, melanzane alla parmigiana, gateau di patate — ai retroscena di una serata che ha acceso il gossip, ecco cosa è successo davvero.

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                A Roma l’epicentro del gossip, almeno per una sera, è stato il salotto di Mara Venier. La conduttrice ha radunato attorno alla sua tavola un gruppo di amici che, messi insieme, valgono più di un red carpet: Achille Lauro, Christian De Sica con alcuni amici, Alberto Matano con il marito Riccardo Mannino e Vincenzo Spadafora. Una cena privata diventata, inevitabilmente, un piccolo evento mondano.

                La tavola della Zia Mara: comfort food e coccole
                Il menu è stato quello delle grandi occasioni “alla Venier”: lasagne fumanti, melanzane alla parmigiana, gateau di patate e un assortimento di piatti che solo chi conosce Mara sa quanto siano parte del suo linguaggio affettivo. Cucina romana di cuore, sapori forti e caldi, porzioni generose. Non è una cena: è un abbraccio.

                Achille Lauro superstar informale
                Tra gli ospiti più osservati c’era Achille Lauro, che in versione casalinga è apparso rilassato, divertito e perfettamente a suo agio. Niente look scenografici, niente pose studiate: solo risate, racconti, aneddoti condivisi con De Sica e Matano, in un clima da “grande famiglia allargata” che ha conquistato i fan non appena sono arrivati i primi scatti.

                Christian De Sica e il team delle risate
                De Sica è stato, prevedibilmente, l’anima comica della serata. Battute, racconti di set, imitazioni improvvisate: il mood era quello delle cene che finiscono tardi, in cui si mangia troppo e si ride ancora di più. Accanto a lui alcuni amici fidati, habitué della casa Venier, che hanno completato l’atmosfera informale e spensierata.

                Matano, Mannino e Spadafora: il lato elegante della serata
                Alberto Matano e Riccardo Mannino hanno portato la quota “chic”, tra eleganza misurata e complicità di coppia. Con loro Vincenzo Spadafora, altro grande amico della Zia Mara. Le foto li mostrano sorridenti e rilassati, immersi in un clima domestico che raramente emerge nelle apparizioni ufficiali.

                La supercena si è chiusa facendo esattamente ciò che ci si aspetta da una serata perfetta: piatti vuoti, chiacchiere infinite e la sensazione — condivisa da tutti — che quando Mara chiama, nessuno vuole mancare.

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