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Converseremo con celebrità e personaggi di fantasia

Google lavora a un nuovo modello di intelligenza artificiale per simulare conversazioni con celebrità e personaggi di fantasia, sfidando Meta. Il chatbot, basato sul software Gemini, potrebbe lanciarsi nel 2024. Collaborazioni con artisti e celebrità sono in corso per utilizzare le loro personalità virtuali.

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    Google sta lavorando a un innovativo modello di intelligenza artificiale che promette di rivoluzionare le conversazioni digitali. Secondo il sito The Information, il nuovo chatbot di Google, basato sul software Gemini, simulerà conversazioni con celebrità e personaggi di fantasia. Questa mossa, prevista per il 2024, mira a sfidare Meta, che ha recentemente annunciato una partnership con celebrità come Paris Hilton e Snoop Dogg per i suoi chatbot su Facebook, Instagram e WhatsApp.

    L’obiettivo di Google è mostrare come la sua tecnologia di intelligenza artificiale generativa possa essere trasformata in uno strumento attraente per i consumatori comuni. Per raggiungere questo scopo, Google sta cercando collaborazioni con artisti e celebrità per ottenere il consenso a utilizzare le loro personalità virtuali. Inoltre, Google starebbe sviluppando una tecnologia che consente agli utenti di creare chatbot personalizzati, simile a quanto offerto da Character.AI.

    Non è ancora noto se questo servizio sarà offerto gratuitamente o come parte del piano di abbonamento Google One. Nel frattempo, l’attrice Scarlett Johansson ha aperto una vertenza contro OpenAI, accusandola di aver copiato la sua voce, sottolineando i complessi problemi legati ai diritti delle personalità virtuali. Con questa nuova iniziativa, Google punta a consolidare la sua posizione nel mercato dell’intelligenza artificiale, offrendo esperienze uniche e coinvolgenti ai suoi utenti.

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      Raffaella Fico e la rinascita dopo il dolore e le battaglie: l’ex gieffina si racconta

      Raffaella Fico torna sotto i riflettori, ospite da Caterina Balivo, per raccontare il suo percorso tra successi, sfide personali e una nuova carriera. Dagli esordi al Grande Fratello alla battaglia per il riconoscimento della figlia Pia, passando per la perdita dei genitori e le sue storie d’amore travagliate, la showgirl napoletana condivide una vita piena di colpi di scena e rinascite

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        Raffaella Fico è tornata a raccontarsi, questa volta nel salotto di La volta Buona di Caterina Balivo. L’ex gieffina, conosciuta per il suo passato da showgirl e per le numerose vicende personali che hanno spesso occupato le pagine della cronaca rosa, ha condiviso momenti toccanti della sua vita, segnati da dolori profondi e battaglie personali.

        Durante l’intervista, Raffaella ha parlato della tragica perdita dei genitori, un dolore che ha segnato profondamente la sua esistenza. Il papà Alfonso è scomparso nel 2012, ma è stata la morte improvvisa della madre Antonietta, avvenuta nel 2020, a lasciare un vuoto ancora più grande. “I miei genitori purtroppo non li ho più,” ha rivelato con voce tremante. “Papà è mancato tempo fa; mamma due anni e mezzo fa. È stato un colpo durissimo, un dolore che ancora porto dentro di me.”

        Non meno intensa è stata la battaglia legale con Mario Balotelli, il padre della sua figlia Pia, per il riconoscimento della paternità. “Quando ho scoperto di essere incinta, Mario non voleva crederci,” ha raccontato. “Gli ho detto che aspettavo un bambino, ma lui non ha voluto riconoscerla subito. È stato necessario un test del DNA per provare che Pia era sua figlia. Solo allora ha accettato le sue responsabilità.” Una vicenda che ha segnato profondamente la showgirl, ma che oggi si è risolta con una ritrovata serenità nei rapporti familiari.

        Durante l’intervista, la Fico ha anche riflettuto sulla sua carriera e sulle scelte fatte in passato. “Guardando indietro, ci sono cose che avrei voluto fare diversamente,” ha ammesso. “Ma ogni esperienza, anche la più dolorosa, mi ha insegnato qualcosa. Oggi sono una donna diversa, più consapevole e forte.”

        Oltre a parlare delle sue sfide personali, Raffaella ha condiviso anche i suoi progetti futuri. “La mia carriera ha attraversato alti e bassi, ma non ho mai smesso di lottare per realizzare i miei sogni,” ha concluso. “Oggi mi sento pronta a nuove sfide e a vivere appieno la mia vita, per me stessa e per mia figlia Pia.”

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          L’oracolo ai giorni nostri si chiama… filtro Instagram! Anche la popolare Emma lo usa

          La cantante ha simpaticamente condiviso alcuni momenti social con i fan e, grazie ad un filtro Instagram, ha “scoperto” come mai sia ancora single…

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            Giocando con i fan su Instagram, Emma Marrone ha utilizzato una funzione del noto social media per avere delle risposte casuali ad alcune domande. Nello specifico, il questito in questione era appunto il perché lei fosse ancora senza un boyfriend…

            Una situazione apparentemente difficile

            La gag della Marrone, poi naturalmente condivisa con diversi post da svariati utenti, si è conclusa con una risposta incredibile: “Perché il tuo fidanzato non è ancora nato”. L’artista sorridendo non ha mancato di commentare: “Allora sono nella me**a”, facendo riferimento al fatto che, appunto, se il filtro avesse ragione, il futuro fidanzato non esisterebbe ancora!

            In radio ha elencato le coordinate dell’uomo che vorrebbe accanto

            Di recente, durante un’intervista al popolare programma Password dell’emittente Rtl 102.5, aveva dato qualche coordinata su come sarebbe dovuto essere il suo uomo ideale: “Maschio risolto, non narcisista patologico, non egoriferito, non presuntuoso. Deve essere umile, che gli piacciano le cose tranquille e semplici della vita, e soprattutto che gli piaccio solo io”.

            Quello che tutte le donne desiderano

            Adesso sono in tanti a chiedersi se Emma riuscirà o meno nell’impresa, si fa per dire, di trovare la tanto desiderata anima gemella. Indubbiamente, bellezza e ironia non le mancano di certo. Come recita la saggezza popolare… nel momento in cui meno se lo aspetta, la ragazza riuscirà a realizzare anche questo traguardo nella sua vita, certamente movimentata.

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              Esce “Spera”, l’autobiografia che Papa Francesco voleva pubblicare dopo la sua morte

              Con la pubblicazione del suo libro “Spera” anticipata rispetto ai piani originali, Papa Francesco intende diffondere un messaggio di fiducia e speranza, temi centrali del Giubileo del 2025.

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                Uscirà all’inizio del 2025. Eppure sull’ultimo libro scritto da Papa Bergoglio – “Spera” – la notizia principale emersa durante la presentazione alla Buchmesse di Francoforte è che il Papa aveva deciso di farlo uscire solo dopo la sua dipartita. Mancano ancora pochi mesi ma rivelare la decisione del Papa potrebbe essere considerato un azzardo o comunque una vera e propria sfida alla sorte. “Spera” edito da Mondadori, che ne gestisce i diritti mondiali, è un’autobiografia che verrà distribuita dal prossimo gennaio in occasione dell’inizio del Giubileo della Speranza.

                “Spera” si annuncia come un documento storico unico

                Mondadori ha definito Spera un’opera “eccezionale”, la prima autobiografia realizzata da un Papa mentre è ancora in vita. Il libro – pubblicato contemporaneamente in oltre 80 paesi e nelle principali lingue – è stato scritto con la collaborazione di Carlo Musso, già direttore editoriale di Piemme e Sperling & Kupfer. La stesura dell’opera è iniziata nel marzo 2019 e si concluderà nelle prossime settimane. Inizialmente, Papa Francesco aveva deciso che il volume dovesse essere pubblicato postumo, ma ha cambiato idea, spinto dalle sfide del tempo presente e dal significato del Giubileo della Speranza del 2025.

                Ma perché pubblicarlo dopo la morte?

                Papa Francesco aveva originariamente pianificato di rendere pubblico il libro solo dopo la sua morte per lasciare un’eredità spirituale finale, un atto di riflessione e di chiusura del suo pontificato e della sua vita. Tuttavia, le circostanze attuali e l’urgenza dei temi che toccano la Chiesa e il mondo, in particolare in vista del Giubileo, lo hanno convinto a diffondere il suo racconto personale ora, per trasmettere il suo messaggio di speranza al mondo in un momento di particolare bisogno.

                Dalle radici italiane al pontificato

                Il volume è un viaggio che parte dai primi anni del Novecento, con il racconto delle radici italiane della famiglia Bergoglio e della loro emigrazione in America Latina. Si prosegue poi con l’infanzia e la giovinezza di Jorge Mario Bergoglio, la sua vocazione, la maturità, fino a coprire l’intero pontificato e il tempo presente. “Spera” include anche alcune fotografie private e inedite provenienti dall’archivio personale del Papa.

                Un percorso già raccontato in altre opere

                Questa non è la prima volta che Papa Francesco si racconta. A marzo 2023 è uscito Life. La mia storia nella storia, un libro-intervista con il giornalista Fabio Marchese Ragona, mentre già nel 2010 Bergoglio si era confidato con i giornalisti Sergio Rubin e Francesca Ambrogetti nel libro El Jesuita, pubblicato in Italia come Il Papa si racconta. Nel 2015, Javier Camara e Sebastian Pfaffen pubblicarono Quel Bergoglio, questo Francesco, concentrandosi sugli anni trascorsi dal Papa a Cordoba. Tuttavia, “Spera” rappresenta un passo ulteriore. Non solo una narrazione biografica, ma un documento intimo, scritto con l’intento di lasciare un’eredità di speranza al mondo.

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