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Personaggi

Il sogno di Michelle Hunziker? Un principe azzurro che la ami per sempre

Michelle Hunziker, a 47 anni, rivela che il suo fisico invidiabile è frutto di sacrifici, sudore e disciplina. Nonostante una vita piena, sogna ancora di incontrare il principe azzurro.

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    Una carriera incredibile in televisione iniziata 30 anni fa, tre figlie che la amano e un nipotino, Cesare, che le riempie il cuore di gioia. Michelle Hunziker sembrerebbe avere tutto ed è davvero così, ma per averlo ha dovuto lottare e conquistarselo giorno dopo giorno, così come il suo fisico statuario che a 47 anni fa invidia a molte ragazze giovani. Attenzione a insinuare che la sua forma fisica dipenda dai suoi soldi. La conduttrice Mediaset è sempre stata molto attenta al suo fisico non tanto per una questione estetica, quanto perché è terrorizzata dagli acciacchi, dai dolori e dalle malattie.

    La disciplina nell’allenamento

    Michelle Hunziker ha un rapporto molto sano con il suo fisico e l’allenamento, tanto da considerarlo un momento per lei stessa a cui non rinuncerebbe mai: «È diventato un rituale e ho imparato che ritagliarmi un’oretta per me fa bene anche agli altri: sono affetta da accudimento compulsivo e non è stato facile arrivarci».

    In una recente intervista a Vanity Fair, la Hunziker ha raccontato come spesso sia vittima dello stereotipo della donna ricca che con i soldi può avere quello che vuole, tra cui anche un fisico così statuario a 47 anni: «Sai tanti dicono con i suoi soldi anche io avrei quel corpo, invece mi dispiace ma è frutto di sacrifici, sudore e disciplina. Soprattutto a 47 anni», ma lei non lo fa per l’estetica: «Di quella sinceramente non mi interessa molto, ma lo faccio e mi alleno per invecchiare bene. Ho il terrore degli acciacchi, delle malattie e dei dolori e l’unica ricetta che conosco è prendersi cura del proprio corpo, quotidianamente, con alimentazione sana e movimento».

    Un sogno nel cassetto

    Nonostante la sua vita piena di successi e affetti, Michelle Hunziker sente ancora la mancanza di un tassello importante. Quando le viene chiesto quale sia il suo sogno nel cassetto, risponde: «Sono sincera, incontrare il principe azzurro: a quest’età mi dico che sarebbe l’ora di trovarlo no?».

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      Jenna Ortega, da “Mercoledì” a Lolita moderna: la svolta sexy dell’attrice

      Jenna Ortega, celebre per il ruolo di “Mercoledì” nella serie Netflix, torna sul grande schermo in Miller’s Girl, un controverso thriller erotico che ha scatenato polemiche per la relazione tra una 18enne e un 52enne. L’attrice difende il film e il suo ruolo, sfidando le critiche con un commento audace sull’arte e la sua capacità di essere scomoda.

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        Se pensavate che Jenna Ortega si limitasse a interpretare la gotica e sarcastica Mercoledì Addams, preparatevi a rivedere le vostre convinzioni. L’attrice, diventata famosa per il suo ruolo nella serie Netflix, è tornata al cinema con una performance che ha acceso discussioni e sollevato sopracciglia. Nel thriller erotico Miller’s Girl, Ortega si allontana decisamente dal suo personaggio iconico per vestire i panni di Cairo Sweet, una giovane studentessa con un talento straordinario per la scrittura, coinvolta in una relazione complessa e controversa con il suo insegnante, interpretato da Martin Freeman.

        E qui è dove le cose si fanno piccanti. Non stiamo parlando di un rapporto tra mentore e protetta che sfocia in un tiepido sentimentalismo; no, qui si toccano corde molto più delicate. Con una differenza di età tra i protagonisti di 34 anni (18 lei, 52 lui), il film ha subito attirato critiche da parte dei soliti moralisti che non hanno perso tempo a gridare allo scandalo, definendo Ortega una nuova “Lolita”. Il che, a ben vedere, non fa altro che alimentare la curiosità intorno a un film che, nelle intenzioni della regista Jade Bartlett, non vuole essere affatto “confortevole”.

        Ortega, per nulla intimidita dalle critiche, ha preso la parola durante un’intervista con Vanity Fair, chiarendo il suo punto di vista: «I film non devono essere confortevoli, a volte devono essere terribili. L’arte non è sempre pensata per essere piacevole o felice». Una risposta che, nel suo modo deciso, è un invito a considerare la complessità delle storie raccontate al cinema, anche quando mettono a disagio.

        Questa scelta artistica sembra legare idealmente la giovane Jenna al nonno spirituale del gorgheggio, il vecchio Silvio Berlusconi, che intratteneva i suoi ospiti al pianoforte con canzoni francesi e napoletane. Se il Cavaliere amava la tradizione melodica, la sua erede spirituale sembra preferire note più aspre, quelle che colpiscono e fanno riflettere.

        Nel cast di Miller’s Girl accanto a Ortega e Freeman troviamo anche Bashir Salahuddin, Gideon Adlon, Dagmara Dominczyk e Christine Adams. Mentre aspettiamo di rivederla nella seconda stagione di Mercoledì o magari in un nuovo film accanto a Glen Powell, Ortega continua a dimostrare che non ha paura di prendere rischi, sfidando i limiti e le aspettative che il pubblico potrebbe avere su di lei.

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          Personaggi

          Il Boss del rock tuona: Donald Trump è pericoloso, il mio voto a Kamala (VIDEO)

          Un altro grandissimo nome della musica americana si aggiunge alla lista di personaggi eccellenti che si sono apertamente schierati dalla parte di Kamala Harris, in totale opposizione con le idee di Trump. Si tratta di una leggenda vivente del rock: Bruce “The Boss” Springsteen.

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            Taylor Swift, Barbra Streisand, Jennifer Lopez… e l’elenco potrebbe andare avanti per un bel pezzo, aggiungendo una grande quantità di nomi. Sono tutti star della musica che hanno ufficializzato il loro sostegno alla candidata democratica Kamala Harris. Una lista di illustri vip dello star system a 7 note che ora si allunga ulteriormente con il 74enne Bruce Springsteen, attualmente ancora nel pieno dell’attività artistica. “Me lo chiedono in tanti, ora rispondo: voterò Kamala Harris, Donald Trump è pericoloso”. Così il Boss del rock made in USA in un video sul suo account Instagram – girato dentro un diner, un tipico ristorante-caffetteria visto in tanti film – dichiara al mondo il suo sostegno ufficiale.

            L’America deve rimanere libera

            D’altronde le simpatie del rocker per i democratici non rappresentano certo una novità. Grande amico di Barack Obama, la sua opinione sull’ex presidente Trump somiglia a quella di tanti altri artisti, attori, scrittori americani che più o meno recentemente hanno detto la loro sul tycoon. Ma le parole di Springsteen, rispetto ad altri, suonano maggiormente dirette e articolate, appellandosi a una visione ideale dell’America come terra di libertà. Un concetto più volte espresso in alcune sue leggendarie canzoni, anche se resta da vedere quanto possano effettivamente incidere nello spostamento dei voti dei cosiddetti “indecisi”.

            Senza mezzi termini

            “Amici, fan e giornalisti mi chiedono chi sostengo in questa elezione cruciale” ha dichiarato l’artista The Boss “e sapendo che la mia opinione non è più o meno importante di quella dei miei concittadini comunque la risposta è la seguente: sostengo Kamala Harris come presidente e Tim Walz come vicepresidente e sono contro Donald Trump e JD Vance”. Preciso, diretto, inequivocabile.

            Una elezione tra le più importanti della storia americana di sempre

            Argomentando ulteriormente la sua scelta di campo: “Ecco perché. Siamo alla vigilia di una delle elezioni più importanti della storia americana, forse dall’epoca della Guerra Civile. Questo grande paese si sente politicamente, spiritualmente, emotivamente spaccato. Ma non è obbligatorio che sia così. I valori comuni, la storia condivisa che fanno di noi un grande paese unito aspettano di essere riscoperti e ridetti una volta di più. Ci vorrà del tempo, intelligenza, lavoro duro, fede, donne e uomini guidati nel cuore dall’interesse nazionale”.

            In passato a favore di Obama

            Springsteen fu tra i primi protagonisti della musica pop-rock statunitense ad appoggiare Barack Obama nella campagna elettorale del 2008, quella che portò alla vittoria del candidato democratico. L’autore di Born in the USA prese parte anche ad alcuni incontri pubblici e suonò pure al concerto tenuto dopo l’insediamento di Obama, esibendosi insieme al leggendario Pete Seeger in This land is your land.

            Premiato per il suo apporto culturale al sogno americano

            La vittoria di Obama gli ispirò in parte l’album Working on a dream del 2009, in cui il sogno era incarnato proprio dalla figura del presidente neo eletto. Quell’anno Obama – tra le altre cose grande amante di musica – decise di assegnare all’amico rocker uno speciale riconoscimento attribuito dal governo statunitense agli artisti che si distinguono nella diffusione della cultura a stelle e strisce. Durante la cerimonia che si svolse il 6 dicembre, il presidente presentò scherzosamente Springsteen utilizzando il suo soprannome: “I’m the president, but he’s the Boss”, “Io sono il presidente, ma lui è il Boss”.

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              Un ritorno social che – a quanto pare – in molti attendevano: quello di Sangiovanni

              Il cantautore veneto è tornato a palesarsi sui social dopo un lungo periodo di assenza. La sua ultima apparizione risale allo scorso febbraio, quando al Festival di Sanremo aveva presentato il brano “Finiscimi”, ispirato alla fine della storia con Giulia Stabile. Poi il desiderio di “staccare la spina” da tutto, una decisione che aveva allarmato i suoi fan e tanti colleghi.

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                Lo scorso anno al Festival la sua proposta non era riuscita ad arrivare subito al pubblico, finendo agli ultimi posti delle classifiche ogni sera. A tal proposito, in tanti avevano notato Sangiovanni sottotono sul palco, con un’energia totalmente lontana rispetto alla sua prima partecipazione risalente al 2022.

                Una pausa per occuparsi di se stesso

                Immediatamente dopo la conclusione della kermesse, Sangiovanni aveva pubblicamente dichiarato di artraversare un periodo difficile per la sua salute mentale, comunicando ai fan la decisione piuttosto sorprendente di volersi prendere una lunga pausa di riflessione. Bloccando l’uscita del suo nuovo album, Privacy, annullando anche il concerto evento al Forum di Assago di Milano, annunciato mesi prima. Un concerto che avrebbe dovuti tenersi in questi giorni e che, forse, ha spinto il cantautore a tornare a parlare con il proprio pubblico dopo ben otto mesi di silenzio.

                Rompendo il lungo silenzio

                Per la gioia di chi lo apprezza, Sangiovanni ha dichiarato di sentirsi molto meglio e di essere anche tornato a lavorare e a dedicarsi alla musica con rinnovato entusiasmo. Il primo periodo post festival non è stato per niente facile ma, lo scorso agosto, l’ex allievo di Amici di Maria De Filippi è tornato pure in uno studio di registrazione. Un evento che testimonia come abbia riacquistato una sensazione di positività e serenità. Condizione fondamentale per riprendere l’attività musicale appieno.

                Un piccolo rimpianto per il Forum mancato

                L’artista veneto in questi giorni ha anche confessato di non essere riuscito a smettere d’immaginare come sarebbe stato esibirsi al Forum, cantando insieme ai suoi fan quelle nuove canzoni che non ha ancora pubblicato. Comunque lo stato d’animo attuale gli permette di guardare più serenamente al suo rientro senza pressioni, pur non sapendo ancora quando tornerà ufficialmente ai live.

                Un ritorno senza pressioni

                Queste le sue considerazioni: “Oggi ci sarebbe stato il nostro concerto al Forum. E’ da qualche giorno che penso a come sarebbe stato, a voi lì insieme a me, a cantare i pezzi nuovi (quelli che non sono mai usciti). Il percorso che ho intrapreso mesi fa mi ha portato a ripensare al mio lavoro e alla mia passione, e mi piacerebbe tornare a fare qualcosa. Ho fatto fatica ad andare in studio e a dedicarmi alla musica durante questo periodo, anzi avevo bisogno di starci lontano. Poi a fine agosto sono andato in studio ed è stato davvero bello. Senza pressioni, solo per il puro piacere di fare musica. Erano anni che non mi accadeva questo. Mi sento sollevato, perché sto capendo che posso ancora dare una possibilità alla musica nella mia vita, e anzi, proprio che la musica nella mia vita è una grande opportunità”.

                Tante reazioni da parte dei fan ma anche dai colleghi della musica

                Un post che, in pochissimo tempo, ha scatenato una grande manifestazione di affetto nei suoi confronti, sia da parte dei fan ma anche di molti personaggi dello spettacolo e del mondo della musica. Che hanno voluto esprimere il proprio supporto al cantante: come Fiorella Mannoia, la sua ex prof Anna Pettinelli, Alfa, Olly, Lil Jolie, Dardust, Fred De Palma e molti altri.

                Il conforto della comprensione altrui

                “Non so cosa succederà in futuro, ma volevo spendere qualche parola per tutte le persone che mi sono state vicino in questi mesi, grazie, davvero. Ho risolto tante cose tante altre le devo ancora comprendere ma sapere che ho qualcuno vicino mi conforta. Sto ritrovando una strada da percorrere e dopo tanto tanto tempo comincio ad avere dei nuovi obbiettivi e dei nuovi sogni. Vi voglio bene”. Questa la conclusione del suo messaggio, che denota come la voglia di sognare in lui sia tornata, un ottimo presupposto per il futuro.

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