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La lunga marcia di Khaby Lame, tiktoker partito da Chivasso, approdato a Hollywood

Nonostante la fama, Khaby Lame resta umile. La sua determinazione rimane invariata. “Non bisogna mai smettere di lottare per i propri sogni. Il segreto del successo è non fermarsi mai”.

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    Khaby Lame, uno dei tiktoker più famosi al mondo, ha idee chiare. Ha conquistato la rete durante la pandemia grazie ai suoi video originali e senza parole, dove è il linguaggio del corpo a comunicare con il pubblico. Parodiava un po’ tutti i cosiddetti Influencer impegnati a fare ‘cose (ex)straordinarie‘, declassandole a cose semplici e normali. Alla portata di tutti. Questo stile unico gli ha aperto le porte di Hollywood, dove ha firmato per due film e un documentario sul cambiamento climatico. Dietro il suo successo internazionale si cela una storia di riscatto personale. Khaby, che fino a pochi anni fa viveva in una casa popolare a Chivasso, in provincia di Torino e ha ottenuto la cittadinanza italiana solo due anni fa.

    Cittadinanza: un diritto negato a troppi

    L’Influencer, nato in Senegal ma cresciuto in Italia, ha parlato apertamente della sua esperienza in un’intervista a La Stampa. Khaby si considera un ragazzo molto fortunato a dispetto dei molti ragazzi nelle sue stesse condizioni che non riescono ancora a ottenere la cittadinanza. Nonostante siano cresciuti in Italia. “Non è giusto“, dice “Quando cresci in un posto, sei di quel posto. Non sono gli altri che devono dirti chi sei“.

    Khaby e il dibattito sullo Ius Scholae

    Le parole di Khaby si inseriscono nel più ampio dibattito sullo Ius Scholae, una proposta di legge che collega l’acquisizione della cittadinanza al completamento di un ciclo di studi per i giovani residenti in Italia da almeno cinque anni. Una riforma discussa in Parlamento ma ancora in attesa di approvazione, mentre migliaia di ragazzi continuano a vivere senza riconoscimento ufficiale, pur sentendosi italiani a tutti gli effetti.

    Cinema, Hollywood, sogni di Oscar… ma Khaby resta umile

    Follower dopo follower grazie al successo sui social, Khaby Lame è riuscito a realizzare il suo sogno di arrivare a Hollywood, dove studia inglese per migliorare la dizione in vista dei suoi prossimi progetti cinematografici. Finora non può certo sostenere di non aver avuto successo. Ha già lavorato con stars come Will Smith e Tom Cruise e sogna di vincere un Oscar un giorno.

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      Personaggi

      Martina Colombari e la crisi sul palco di Ballando: “Mi dicevo: ‘Cosa stai facendo?’. Poi quella vocina: ‘Così sembri una porcona’”

      A Ballando con le Stelle Colombari confessa di essersi sentita “esagerata” durante un’esibizione: “Provo a spingere, ma poi mi blocco. È una lotta tra ciò che devo fare e il giudizio che ho di me stessa”. Una fragilità che conquista i fan.

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        Sensualità, autocontrollo e quel giudizio interiore che, a volte, fa più paura della giuria in studio. Martina Colombari si racconta con disarmante sincerità dopo l’ultima puntata di Ballando con le Stelle, dove una coreografia particolarmente provocante l’ha messa davanti a un conflitto tutto personale.

        “Nella mia testa dico: ‘Cosa stai facendo?’”, spiega. Lo sforzo di interpretare fino in fondo il ruolo sensuale richiesto dalla coreografia si è trasformato in un momento di esitazione. “Sto veramente cercando di esagerare ed esasperare il tutto. Allora c’è sempre la nuvoletta che dice: ‘Madonna Martina, mi sembri una porcona così’”. Un commento interiore, duro e spietato, che la riporta a terra e la costringe a frenare.

        Colombari non nasconde il disagio: “Allora faccio magari un passo indietro. Cerco di non guardarmi, perché sennò mi giudico”. Una frase che racconta molto più di una difficoltà scenica. È il ritratto di una donna che, nonostante il passato da Miss Italia, resta severa con sé stessa e con la propria immagine. Il corpo è sempre stato parte del suo lavoro, ma esibirlo con quella carica interpretativa, quasi teatrale, porta inevitabilmente conflitto.

        Giocare il ruolo senza perdere sé stessi
        Ballando, per scegliersi, richiede anche di lasciarsi andare: amplificare emozioni, gesti, sguardi. E Martina, abituata a misura ed eleganza, vive questo percorso come una sfida doppia. “Esagerare” è necessario, ma riconoscersi in quella versione così carica è più complesso. Il pubblico ha colto la sua vulnerabilità, che diventa forza: mostrare l’incertezza invece della perfezione è un gesto raro in tv.

        Tra disciplina e autenticità
        Martina sa muoversi tra rigore e leggerezza, tra impegno e ironia. La critica più severa, alla fine, non è arrivata né dagli opinionisti né dai coach: è arrivata da quella voce dentro che pretende misura e autenticità. E che, qualche volta, bisogna imparare a mettere a tacere.

        La pista di Ballando è spesso una prova di abilità, ma per lei è diventata anche un esercizio di libertà personale: accettare, osare, superare il filtro implacabile del proprio giudizio. E, forse, scoprire che un pizzico di “esagerazione” non toglie eleganza, la moltiplica.

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          Addio a Château Miraval: Angelina Jolie racconta il dolore dietro la tenuta contesa con Brad Pitt

          Nei nuovi documenti legali presentati a Los Angeles, Angelina Jolie parla di “luogo troppo doloroso” per lei e per i figli. Dopo la separazione, l’attrice ha ceduto tutto a Brad Pitt “senza alcun compenso”, sperando di mettere fine a un conflitto che, però, continua ancora oggi.

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          Château Miraval

            La storia dietro il rosato più celebre di Hollywood

            Il nome Château Miraval è noto agli appassionati di vino per il suo pregiato rosato provenzale, ma pochi ricordano che dietro quel marchio si nasconde una delle vicende più tormentate di Hollywood. La tenuta, situata a Correns, nel sud della Francia, era stata acquistata nel 2011 da Brad Pitt e Angelina Jolie per circa 25 milioni di euro. Lì la coppia si sposò nel 2014, trasformando il castello in un rifugio familiare e nella sede della produzione del celebre vino Miraval Rosé.

            Oggi, però, quel luogo che un tempo rappresentava l’amore e la stabilità della famiglia Jolie-Pitt è diventato simbolo di una frattura insanabile.

            “Non siamo mai più tornati lì”: il racconto di Angelina Jolie

            In nuovi documenti depositati presso la Corte Superiore della Contea di Los Angeles, Angelina Jolie, 50 anni, ha spiegato di aver lasciato a Brad Pitt, 61, il controllo totale di Château Miraval e delle altre proprietà comuni, “senza ricevere alcun compenso”. Un gesto, spiega l’attrice, dettato dalla volontà di “evitare ulteriori conflitti” e proteggere i figli dopo “un periodo difficile e traumatico”.

            “Da allora io e i bambini non abbiamo più messo piede nella proprietà, troppo legata a ricordi dolorosi”, ha scritto Jolie, riferendosi agli eventi che portarono alla separazione nel 2016. Dopo il divorzio, l’attrice ha scelto di trasferirsi in una nuova casa a Los Angeles, volutamente vicina a quella dell’ex marito, per mantenere un equilibrio familiare.

            Un gesto d’amore trasformato in battaglia legale

            Se il divorzio tra i due attori si è formalmente concluso nel 2022, la disputa su Miraval è ancora aperta. Nel 2021 Jolie ha venduto la sua quota della tenuta alla società Tenute del Mondo, divisione vitivinicola del gruppo Stoli. Brad Pitt ha reagito presentando una causa nel febbraio 2022, sostenendo che la vendita violasse un accordo informale secondo cui nessuno dei due avrebbe potuto cedere la propria parte senza il consenso dell’altro.

            La risposta di Jolie non si è fatta attendere: nel settembre dello stesso anno, l’attrice ha controquerelato Pitt, accusandolo di condurre “una guerra vendicativa” nei suoi confronti. Secondo il suo team legale, la vendita era stata necessaria proprio perché l’attore avrebbe ostacolato la gestione economica della tenuta e impedito alla ex moglie di ottenere liquidità.

            Fonti vicine a Pitt hanno replicato che “la questione è puramente commerciale e non ha nulla a che vedere con il divorzio”, definendo “sfortunato ma prevedibile” che l’attrice leghi la disputa a vicende personali.

            Un castello pieno di ricordi

            “Quella tenuta era un punto focale della nostra vita familiare”, scrive Jolie nei documenti. Lì la coppia aveva scelto di celebrare le nozze, e nella stessa casa l’attrice trascorse parte della gravidanza dei gemelli Knox e Vivienne. “Lasciare all’improvviso quel luogo è stato straziante, soprattutto per i bambini, che hanno visto svanire la quotidianità costruita in anni di serenità.”

            Oggi Château Miraval continua a produrre il suo vino di punta sotto la gestione di Pitt e dei partner francesi, ottenendo riconoscimenti internazionali e vendendo milioni di bottiglie l’anno. Ma per Angelina Jolie, quella proprietà resta “un capitolo chiuso”, simbolo di un amore finito e di una ferita ancora aperta.

            Dal vino al passato: il sapore amaro di Miraval

            Se per il pubblico Miraval Rosé è diventato sinonimo di eleganza e savoir-faire, per i suoi ex proprietari è ormai il ricordo di una vita condivisa e di un sogno interrotto. “Avere una rottura così improvvisa con la mia casa e i miei ricordi è stato doloroso”, conclude Jolie. “Ma a volte, per proteggere se stessi e i propri figli, bisogna trovare il coraggio di lasciar andare.”

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              Giorgia Palmas e Filippo Magnini: nuovo nido a Milano nel quartiere San Siro

              Dopo anni trascorsi in zona Sempione, la coppia sceglie un ambiente più sereno per la famiglia. La casa è vuota, luminosa e con terrazza panoramica: parquet chiaro, camino e l’intervento dell’architetta Raffaella Razzini per trasformarla nel loro rifugio ideale

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                È arrivato il momento di una vera svolta per Giorgia Palmas e Filippo Magnini. Dopo anni trascorsi nel vivace quartiere Sempione di Milano, hanno deciso di trasferirsi nella tranquilla zona San Siro. Più adatta alle esigenze delle loro due figlie: Mia, di 4 anni, e Sofia, 16, nata dalla precedente relazione della showgirl con Davide Bombardini.

                «Casa nuova, che emozione», ha scritto Giorgia sui social, accompagnando gli scatti della nuova abitazione ancora vuota, con le chiavi appena ricevute. Nelle foto, la coppia appare sorridente e complici mentre ammirano dal terrazzo un panorama luminoso sulla città. La casa, con pareti bianche, parquet chiaro e un caminetto, è in attesa di essere arredata. L’interior designer Raffaella Razzini è stata incaricata di trasformarla in un ambiente “magico”, come anticipato da Palmas nei suoi post.

                La scelta del quartiere emerge da una logica familiare riflessa anche nelle parole di Magnini: «Abbiamo comprato casa, ma decide tutto Giorgia» — ha scherzato — spiegando che San Siro è “una zona più adatta alle nostre figlie” per la sua tranquillità rispetto alla vivace Sempione.

                Dal punto di vista architettonico, l’appartamento offre ampi spazi ancora spogli ma luminosi, con un grande soggiorno su cui si affaccia una terrazzino panoramico. Il parquet chiaro e le pareti neutre rappresentano una tela bianca a disposizione del nuovo design. Il camino, già installato, promette calore e convivialità per le future occasioni familiari.

                Prima del trasferimento, la coppia aveva abitato in Sempione in un appartamento dallo stile moderno e curato, tra carta da parati a righe, divani scuri e cornici bianche: un riflesso del gusto personale di Giorgia Palmas, amante dell’equilibrio tra ordine formale e comfort domestico.

                Con il trasloco ufficialmente alle spalle, la coppia vive questo passaggio come una rinascita: una nuova casa da riempire di ricordi quotidiani, risate familiari e momenti autentici. Il trasferimento a San Siro non è solo una scelta logistico-residenziale, ma uno stile di vita che privilegia spazi più ampi, calma e sicurezza per i bambini — elementi che entrambi considerano prioritari.

                La struttura è pronta, ora aspetta di diventare vera casa. Il terrazzo panoramico e l’ambiente interno sono pronti ad accogliere una vita piena di emozioni. Con le chiavi in mano, Giorgia e Filippo hanno iniziato un nuovo capitolo: più sereno, più familiare, pronto a crescere insieme alla loro famiglia.

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