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Le apocalittiche previsioni per il 2025 di Baba Vanga: dobbiamo preoccuparci?

Il 2025 si avvicina e, come ogni anno puntuale di questi tempi, scatta il momento delle profezie sull’anno che verrà. In questo scenario, quelle della veggente bulgara Baba Vanga tornano a catturare l’attenzione di media e lettori.

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    Nota al pubblico astrologico per le sue visioni su catastrofi globali, conquiste mediche e fenomeni soprannaturali, Baba Vanga, la veggente bulgara cieca dall’infanzia, rappresenta una figura che non smette di affascinare.

    Un personaggio sempre popolare

    La mistica bulgara, anche a distanza di anni dalla sua morte, è una figura che non smette di affascinare e sorprendere. Baba è scomparsa infatti nel 1996 ma prima della sua dipartita avrebbe previsto, proprio per l’anno che sta per arrivare importanti catastrofi. Non è la prima volta che una figura come la sua cattura l’attenzione collettiva. Pensiamo a personaggi cone Nostradamus o contemporanei come Edgar Cayce che hanno formulato previsioni in cui i timori del loro tempo si riflettono nelle interpretazioni successive. Il fenomeno del profetismo è costante nella storia dell’umanità e rappresenta un interessante terreno di studio per psicologi e storici.

    Il contesto nel quale visse, tra isolamento culturare e superstizioni

    Vissuta in un’epoca segnata da grandi cambiamenti politici e sociali nella Bulgaria rurale, la sua fama crebbe nel contesto di una società dove spiritualità, superstizione e pratiche popolari rappresentavano una parte concreta della cultura quotidiana. Alimentata da questa combinazione di isolamento culturale e folklore, che la trasformò in una figura profetica, oggi inquadrabile tra realtà storica e leggenda.

    Al giorno d’oggi la viralità del web ne mantiene viva la narrazione

    Le sue profezie rappresentano un esempio perfetto di come le credenze possano viaggiare e trasformarsi nell’era digitale. Il mix fra social media e fake news amplificano la risonanza di queste previsioni, trasformandole in elementi dalla fortissima viralità, accompagnate da narrazioni sensazionalistiche, perfette per raccontare i nostri tempi caratterizzati da una generale paura per tutto: guerre, pandemie, crisi economiche. Rappresentando anche una calzante case history per campire come la disinformazione si diffonde e si amplifica sul web.

    Perchè la gente presta attenzione alle profezie?

    La psicologia ci insegna che fenomeni come la previsione del futuro rispondono a un bisogno di sicurezza, sorpattutto in tempi incerti. La spasmodica ricerca di risposte, di fronte soprattutto a eventi globali critici, spinge le persone a ricercare nel futuro un senso di controllo. Psicologi come Carl Jung (insieme a Sigmund Freud uno dei padri della psicologia moderna) hanno analizzato in profondità il fenomeno del “profetismo”, sottolinerando come queste credenze rispondano a profondi bisogni umani di conforto e speranza.

    Che cosa ci riserva il 2025 secondo Baba

    Per il 2025 saremo chiamati a confrontarci addirittura con una guerra interplanetaria che coinvolgerebbe entità extraterrestri. Sebbene suoni come la trama di un film di fantascienza, è chiaramente un tipo di previsione che riflette le paure collettive verso l’ignoto e la tendenza ad antropomorfizzare ciò che non comprendiamo. Esattamente come gli alieni.

    Trapianti di organi in laboratorio

    La sua previsione secondo la quale la scienza sarà in grado di sviluppare organi coltivati in laboratorio appare meno lontana dalla realtà. Sappiamo infatti come la medicina rigenerativa abbia già compiuto passi da gigante in tal senso. Una visione, questa, che potrebbe rientrare tra quelle “ottimistiche,” anche se la tempistica precisa resta una questione aperta.

    Saremo tutti telepatici

    Sempre secondo le previsioni di Baba Vanga, la comunicazione nel prossimo anno avrà una forte impronta telepatica. E’ vero che gli scienziati stanno esplorando il campo delle onde cerebrali… ma una comunicazione telepatica completa resta oggi una vera e propria fantasia. Semmai l’affermazione della veggente va interpretata alla luce di uno scenario dove scienza e fantasia si fondono sempre più, come nel caso delle interfacce neurali.

    Curiosità e discernimento

    Nel nostro mondo dominato da notizie false, si avverte come non mai la necessità di un pensiero critico. Intendiamoci, la curiosità per le profezie è del tutto lecita. Bisogna però distinguere tra mito e realtà con consapevolezza. Le profezie come quelle di Baba Vanga, con la loro ambiguità, sono un esempio perfetto per riflettere sul modo in cui interpretiamo le informazioni e sulla nostra capacità di filtrare ciò che leggiamo. Paura dell’ignoto e desiderio di comprendere il futuro: un fascino senza tempo, intriso di ironia e mistero, che continuerà a vivere nelle generazioni future, ricordandoci che l’essere umano è sempre alla ricerca di risposte. A volte anche da personaggi come lei.

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      Personaggi

      Flavio Briatore contro il Vaticano: «Selfie davanti alla bara di Papa Francesco, sembrava il circo. Vergogna!»

      Mentre migliaia di fedeli rendevano omaggio a Papa Francesco, in molti si sono scattati selfie accanto alla bara, scatenando la rabbia di Briatore: «Momento sacro trasformato in spettacolo da baraccone. Mancanza totale di rispetto».

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        Flavio Briatore furioso con il Vaticano: «Sembrava il circo» Non le manda certo a dire Flavio Briatore, e questa volta nel suo mirino finisce nientemeno che il Vaticano. L’imprenditore piemontese, abituato a dire ciò che pensa senza troppi filtri, ha criticato aspramente la gestione delle giornate di omaggio a Papa Francesco, accusando la Santa Sede di aver trasformato un momento solenne in uno “spettacolo da circo”.

        Tutto nasce dalla decisione di permettere ai fedeli, accorsi in massa nella Basilica di San Pietro, di scattare fotografie e perfino selfie accanto alla salma del Pontefice. Una scelta che ha lasciato perplessi molti osservatori, ma che Briatore ha commentato senza mezzi termini: «Sembrava di stare al circo. Gente che si faceva selfie davanti alla bara di Papa Francesco… ma stiamo scherzando? Un conto è portare un saluto, un altro è usare un momento di dolore per farsi vedere sui social», ha dichiarato in un video pubblicato sul suo profilo Instagram.

        Nel filmato, visibilmente contrariato, Briatore si scaglia non solo contro chi ha approfittato del momento per scattarsi foto da pubblicare in rete, ma anche contro il Vaticano, reo – a suo dire – di non aver posto un freno a quello che definisce «un vero e proprio scempio». «In un momento sacro come questo ci voleva più rispetto, più dignità», ha aggiunto.

        Il gesto di chi ha fotografato la bara, o addirittura si è immortalato sorridendo accanto al feretro, ha indignato molti anche sui social. Tra i casi più chiacchierati, quello di Nathaly Caldonazzo, showgirl ed ex concorrente di reality, che aveva postato una foto con la bara sullo sfondo, salvo poi cancellarla dopo una valanga di critiche.

        Tra i commenti al video di Briatore, in effetti, si leggono moltissime voci d’accordo con lui: «Hai ragione Flavio, sembrava una sagra», «È stato imbarazzante vedere certe scene», «Il rispetto prima di tutto». Alcuni utenti, tuttavia, difendono il diritto dei fedeli a conservare un ricordo personale di un momento storico.

        In ogni caso, il tema sollevato da Briatore rimane aperto: fino a che punto la necessità di partecipazione emotiva e quella di condivisione social possono convivere, senza scadere nell’irriverenza? Una domanda che, di fronte a episodi come questo, sembra destinata a far discutere ancora a lungo.

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          Personaggi

          Monica Setta contro il «GialappaShow»: “Satira sì, ma difendo il mio programma”

          Monica Setta non si dice offesa dall’imitazione di Giulia Vecchio, ma si muove per tutelare il suo nome e il programma di Rai2, denunciando il rischio di una deriva social dannosa.

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            Bene ma non benissimo. Monica Setta, protagonista del programma Storie di donne al bivio su Rai2, ha deciso di muoversi legalmente dopo essere stata oggetto di una imitazione nel GialappaShow di Tv8. La giornalista, pur riconoscendo il valore della satira, ha chiesto ai suoi legali di scrivere alla rete per “evitare la deriva social e tutelare il marchio Rai” legato al suo programma.

            Nonostante il tono tutto sommato disteso con cui ha commentato l’accaduto, Monica Setta ha sollevato un problema concreto: cercando il suo nome online, i primi risultati che emergono riguardano la parodia di Giulia Vecchio piuttosto che il suo lavoro effettivo. “Questo genera confusione nei lettori”, ha spiegato, chiarendo che la sua azione non è motivata da permalosità personale, ma da una precisa esigenza di tutela della propria immagine professionale.

            La giornalista ha voluto comunque sottolineare di non mettere in discussione il diritto di satira: “Ormai lo sport nazionale è fare la mia imitazione e mi fa anche piacere, perché è un omaggio al successo di Storie di donne al bivio. Non ho mai pensato di bloccare la Gialappa, anche se le centinaia di messaggi che mi arrivano parlano di body shaming. La satira fa il suo mestiere, dà fastidio e mi sta bene”.

            Tuttavia, i legali di Setta hanno ritenuto necessario agire. “Non mi sono offesa, ho 60 anni e se avessi voluto mi sarei rifatta come tante colleghe, ma sono contraria alla chirurgia plastica e alle rappresentazioni difformi dalla realtà oggettiva”, ha precisato. Nella parodia del GialappaShow, Giulia Vecchio interpreta infatti una Setta estremamente caricaturale, intenta a intervistare personaggi femminili improbabili con domande imbarazzanti su sesso e morte.

            Nel frattempo, Monica Setta si gode il successo reale del suo programma. Storie di donne al bivio tornerà su Rai2 anche quest’estate, con nuove puntate previste a giugno e luglio in prima serata. “È stata una stagione record”, ha dichiarato soddisfatta. “Il programma ha funzionato in ogni collocazione portandosi tre punti e mezzo sopra la media di rete”.

            Quanto alla ricetta del successo, la conduttrice è chiara: “Ingredienti metaforicamente a chilometro zero, poco costosi ma di qualità, e la mia storica prudenza. Mi avevano chiesto di partire subito con le prime serate a inizio 2025, ma preferisco aspettare: da buona artigiana, voglio che la torta sia ben cotta prima di tirarla fuori dal forno”.

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              Personaggi

              Il ritorno di fiamma: Antonino Spinalbese si è ri-innamorato di Belen per il bene della loro figlia Luna Marì

              Al reality The Couple, Spinalbese si confessa: dalla paternità che gli ha cambiato la vita al legame profondo con la Rodriguez, trasformato in un nuovo amore familiare.

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                Nel reality The Couple, Antonino Spinalbese ha mostrato un lato intimo e inedito, lontano dalle luci del gossip che lo hanno spesso circondato per la sua relazione con Belen Rodriguez. Durante una conversazione toccante, l’hairstylist ha condiviso riflessioni profonde sulla sua paternità e sul legame trasformato con la showgirl argentina, rivelando un amore che si è rinnovato in una forma diversa, ma altrettanto autentica. Insomma ci ha ripensato…

                Tutto per favorire la figlia Luna Marì

                L’amore tra mamma Belen e Antonino è culminato nella nascita di Luna Marì, il 12 luglio 2021, un evento che ha segnato profondamente la vita di Antonino. “Io quando esco da lavoro, il mio primo pensiero è mia figlia. Lei è la motivazione a tutto. Ho scoperto qual è la vera felicità. Da padre separato, devo abituarmi anche al distacco,” ha confessato con la voce rotta dall’emozione.

                La paternità che sconvolge la vita…

                Spinalbese ha parlato della paternità come un viaggio di trasformazione, fatto di dedizione e amore incondizionato. “Lei mi ha dato una nuova dimensione di vita,” ha aggiunto riferendosi a Luna Marì, la figlia che condivide con mamma Belen. Questa esperienza lo ha spinto a riflettere sul ruolo della famiglia e sull’importanza di mantenere un legame saldo, anche dopo la separazione dalla madre della sua bambina. In uno dei momenti più emozionanti del programma, Antonino ha sorpreso tutti con una confessione sincera: “Posso accettare qualsiasi cosa pur di farla felice. Mi sono ri-innamorato di sua madre, dei suoi zii, dei suoi nonni. Io vivo per il sorriso di mia figlia.” Parole che hanno fatto il giro del web e catturato il cuore del pubblico, alimentando speculazioni su un possibile riavvicinamento con Belen Rodriguez. Più che di gossip si potrebbe parlare di un amore evoluto. Ovvero quello familiare, che oggi ruota intorno al benessere della loro bambina e alla costruzione di un rapporto più armonioso per il terzetto. Con l’intervista babbo Antonino dimostra o di essere un uomo maturo, capace di mettere da parte rancori personali per il bene di sua figlia.

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