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Nina Moric rompe il silenzio: “Corona non si occupa di nostro figlio. Da più di un anno penso solo io a Carlos”

“Carlos soffre di difficoltà psicologiche, vive con me e non ha alcun reddito. Sostengo tutto io: cure, affitto, cibo. Nessun genitore dovrebbe poter abbandonare i propri doveri. Il silenzio mi ha tolto la voce e la salute”, ha scritto Nina Moric in un post che ha riaperto la frattura familiare.

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Nina Moric

    Un messaggio duro, intriso di dolore e amarezza. Nina Moric è tornata a parlare pubblicamente del figlio Carlos Maria, 23 anni, e dell’ex marito Fabrizio Corona, accusandolo di essersi completamente disinteressato di lui. “Da più di un anno sono l’unica persona che si prende cura di mio figlio Carlos”, ha scritto la modella sui social, spiegando che il giovane soffre di difficoltà psicologiche e che tutte le spese – dalle cure mediche ai farmaci, dal cibo all’affitto – ricadono interamente su di lei.

    Una denuncia che segna una nuova frattura in una storia familiare già segnata da anni di tensioni e silenzi. “Per non occuparsene – prosegue Moric – si dichiara nullatenente. Vive con me e non ha alcun reddito. Nessun genitore dovrebbe poter abbandonare i propri doveri legali e morali a prescindere dallo status, dalla ricchezza o dall’immagine pubblica”.

    Nelle parole della modella croata c’è tutto il peso di una madre sola, stanca, che racconta una quotidianità fatta di fatica e responsabilità. “Parlo oggi – aggiunge – perché il silenzio mi ha tolto la forza, la voce e la salute”. Una frase che ha colpito profondamente i suoi follower, molti dei quali le hanno espresso solidarietà e sostegno.

    Carlos, nato nel 2002 dal matrimonio tra Moric e Corona, ha attraversato nel tempo momenti difficili, tra apparizioni mediatiche, periodi di isolamento e la complessa gestione del rapporto con il padre. Negli ultimi anni aveva cercato di restare lontano dai riflettori, ma il nuovo sfogo della madre riporta la vicenda sotto l’occhio pubblico.

    Dalla parte di Fabrizio Corona, per ora, silenzio assoluto. Nessuna replica, nessuna dichiarazione. Un silenzio che Nina, stavolta, non intende più subire: “Non voglio più tacere. Non per me, ma per mio figlio”.

    Parole che suonano come una resa e una battaglia insieme: quella di una madre che chiede rispetto, dopo anni in cui la cronaca rosa ha spesso ridotto la loro vita a uno spettacolo. Stavolta, però, la scena è nuda: restano solo lei e Carlos, uniti contro il vuoto.

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      Personaggi

      Selvaggia Lucarelli contro Belen: “Mi ha detto che mi sblocca, ma niente. Sono ancora al confino social da 25 anni”

      Selvaggia Lucarelli ironizza sulla vicenda social con Belen Rodriguez, che in diretta aveva detto di volerle togliere il blocco. Ma a quanto pare il ban resiste dal Pleistocene dei social network: “Niente, non mi sblocca”, ha commentato la giornalista con sarcasmo.

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        La guerra fredda tra Belen Rodriguez e Selvaggia Lucarelli si combatte a colpi di post, battute e… blocchi social. Tutto era cominciato sabato sera, durante Ballando con le Stelle, quando Belen — ospite come “ballerina per una notte” — aveva colto l’occasione per rispondere con apparente leggerezza alla giurata più tagliente della tv.

        Selvaggia, dopo averle fatto i complimenti “conditi di veleno”, aveva scherzato dicendo: «Belen, mi sblocchi sui social? Mi hai bloccato 25 anni fa, sarò caduta in prescrizione!». La showgirl argentina aveva replicato sorridendo: «Nemmeno me lo ricordavo! Ti sblocco subito». Promessa fatta in diretta Rai, davanti a milioni di spettatori.

        Ma a quanto pare, è rimasta tale. Perché a distanza di due giorni, la Lucarelli ha pubblicato una storia su Instagram che non lascia spazio a dubbi: uno screenshot in cui appare ancora bloccata dal profilo di Belen, con la didascalia lapidaria — e ironica — «Niente, non mi sblocca».

        Un gesto che ha riacceso la curiosità del pubblico e la fantasia dei social, che ormai seguono con più interesse il “blocco-gate” che non le stesse coreografie del sabato sera. Selvaggia, come sempre, ha usato la vicenda per ribadire la sua capacità di ridere delle piccole ipocrisie dello showbiz, trasformando un dettaglio digitale in una perfetta metafora del costume: chi promette paci televisive spesso dimentica di aggiornare le impostazioni del profilo.

        Belen, dal canto suo, non ha replicato — almeno per ora — lasciando che la questione si dissolvesse nel silenzio dei filtri e delle storie cancellate. Ma tra un passo di rumba e un like negato, la distanza tra le due sembra più che mai immutata.

        In fondo, come ha scritto un utente sotto il post di Selvaggia, “ci sono amori che non finiscono, e blocchi che non passano mai”.

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          “Stefano De Martino? Un comico nato!” Kledi Kadiu racconta il suo ex allievo di Amici

          Kledi Kadiu, uno dei professori storici della scuola di canto e ballo Amici di Maria De Filippi, racconta l’incontro con Stefano De Martino nuovo conduttore del programma Rai, Affari Tuoi.

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            Kledi Kadiu, ballerino e storico insegnante di Amici di Maria De Filippi, ha condiviso i suoi pensieri su Stefano De Martino in una recente intervista al settimanale Diva e Donna.

            Affari Tuoi è una grande prova per De Martino

            Kledi, profugo dall’Albania con la nave Vlora, ha ricordato il loro primo incontro nel 2009, quando Stefano era un allievo nella scuola di Amici. Descrivendo De Martino come “un comico nato“, Kledi ha parlato con affetto e ammirazione del successo del giovane conduttore, esprimendo la sua felicità i successi ottenuti con il programma Rai Affari Tuoi.

            Una vita difficile prima di raggiungere il successo

            Kledi ha una storia fatta di restrizioni e molte rinunce. Nato a Tirana nel 1974 nel 1991 riuscì a salire su una nave merci e, insieme ad altre 14.000 persone, sbarcò al porto di Bari. Una scena diventata iconica. Nei giorni successivi quei profughi furono rimandati tutti in Albania. Ma un anno dopo per Kledi si presenta una nuova occasione. A Tirana arriva una compagnia di danza di Mantova in cerca di ballerini. Kledi coglie l’attimo e parte per l’Italia senza ma e senza se.

            L’amicizia tra De Martino e Kadiu è nata tra le attenzioni della De Filippi

            Il ballerino ha anche scherzato sul fatto che, nonostante la loro amicizia e le esperienze condivise (come una sessione di Flyboard a Napoli), Stefano continua a non chiamarlo per nome ma solo per cognome manifestando una certa riverenza anche se in maniera scherzosa.

            Un ritorno stabile ad Amici? Forse in futuro

            Per quanto riguarda il suo possibile ritorno ad Amici, Kledi ha confermato che per ora non sarà una presenza fissa nel programma. Ma nel prossimo futuro potrebbe essere coinvolto come giudice per alcune sfide, come avvenuto negli anni scorsi.

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              Elettra Lamborghini, battaglia legale per il cognome che fa sognare il mondo

              La cantante e influencer vuole registrare il proprio nome come marchio, ma la casa automobilistica non ci sta: il brand Lamborghini è uno dei simboli globali del lusso e dell’ingegneria italiana.

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              Elettra Lamborghini

                Un cognome che evoca velocità, lusso e potenza. Ma anche un campo di battaglia legale.
                Elettra Lamborghini, cantante, personaggio televisivo e imprenditrice digitale, è al centro di una contesa con Automobili Lamborghini Spa per la registrazione del proprio nome come marchio commerciale. L’artista, nota per i suoi tormentoni pop e per l’attività di influencer, aveva tentato di proteggere “Elettra Lamborghini” come brand destinato a una linea di moda e beauty. Una strategia in linea con i trend delle celebrity internazionali, sempre più orientate a trasformare la loro immagine in business.

                Il no della casa automobilistica

                Il problema, però, è racchiuso proprio in quel cognome che porta il peso di una storia industriale. Lamborghini, infatti, è un marchio globale legato alle supercar di lusso, controllato dal 1998 dal gruppo Audi-Volkswagen. L’azienda emiliana, gelosa della propria identità, ha immediatamente opposto resistenza, temendo il rischio di confusione per i consumatori e la dispersione di un brand consolidato e riconosciuto in tutto il mondo.

                Già in passato l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi aveva respinto la richiesta di registrazione avanzata da Elettra. La Commissione dei Ricorsi, però, aveva successivamente ribaltato la decisione, sostenendo che la notorietà dell’artista fosse sufficiente a giustificare un’eccezione. Un precedente europeo sembrava darle ragione: Lionel Messi, in un caso analogo, aveva ottenuto l’ok per il suo marchio personale nonostante l’opposizione di un’azienda di articoli sportivi con nome simile (“Massi”).

                La decisione della Cassazione

                Il colpo di scena è arrivato con la Cassazione, chiamata a valutare la disputa. Secondo i giudici, la fama televisiva e musicale di Elettra Lamborghini non basta a superare i diritti consolidati di un marchio storico come quello automobilistico. Il rischio di confusione rimane troppo elevato: chi vedesse il nome “Lamborghini” su un prodotto potrebbe collegarlo automaticamente al mondo delle supercar e non alla popstar.

                La Corte ha quindi chiesto alla Commissione una nuova valutazione, stabilendo criteri più rigidi: l’uso del marchio personale dovrà essere continuativo, autentico, non contestato e soprattutto basato sulla buona fede. Una verifica che potrebbe diventare un banco di prova per il futuro equilibrio tra identità individuale e tutela dei brand industriali.

                Un cognome, una storia

                Dietro questa vicenda c’è anche un nodo familiare. Il nonno di Elettra, Ferruccio Lamborghini, fu il fondatore dell’azienda di Sant’Agata Bolognese negli anni Sessanta, prima di perderne il controllo per vicende societarie e finanziarie. Oggi la famiglia non ha più alcun ruolo nella gestione della casa automobilistica, che appartiene a un colosso internazionale. Per Elettra, dunque, l’uso del cognome è legittimo come dato anagrafico, ma non automaticamente come marchio da sfruttare commercialmente.

                Gli avvocati in campo

                La cantante è difesa dagli avvocati Alessia Rizzoli e Vittorio Costa, mentre Automobili Lamborghini ha schierato un team di legali composto da Paolo Lazzarino, Guido Gino Bartalini e Angelo Anglani dello studio ADVANT Nctm. Una partita ancora aperta, che potrebbe creare un precedente importante nel rapporto tra celebrità e diritti sui marchi.

                Il futuro della contesa

                Al momento, la questione resta in sospeso. Se da una parte Elettra Lamborghini rivendica il diritto di utilizzare pienamente il proprio nome, dall’altra Automobili Lamborghini difende un marchio che vale miliardi ed è tra i simboli del “Made in Italy” più riconosciuti a livello globale.

                Quel cognome che per Elettra rappresenta la sua identità artistica e familiare, per l’azienda resta un patrimonio industriale da proteggere. In mezzo, la giustizia italiana, chiamata a decidere se i due mondi possano convivere o se uno dei due debba cedere.

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