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Gossip

Rabbia tossica a Temptation Island: porte spaccate, urla e autolesionismo. E le conduttrici alzano la voce

Porte spaccate, pugni ai muri, urla e scenate fuori controllo: le ultime puntate di Temptation Island hanno mostrato una sequenza inquietante di gesti violenti e reazioni sproporzionate. A denunciarlo sono due voci femminili autorevoli: Ema Stokholma e Andrea Delogu. Ecco cosa hanno detto.

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    Urla, porte sfondate, pugni dati contro se stessi, oggetti scaraventati per terra. No, non è un film sull’ira repressa, ma una delle ultime puntate di Temptation Island, il reality dei sentimenti più seguito dell’estate. E stavolta non si parla di corna, lacrime o “falò di confronto”, ma di qualcosa di ben più preoccupante: la normalizzazione della rabbia violenta nei comportamenti maschili.

    A dare voce a questo disagio sono state due donne dello spettacolo, molto attive sui social e attentissime alle dinamiche psicologiche che passano – spesso sottotraccia – nei media: Ema Stokholma e Andrea Delogu.

    La prima ha pubblicato su X (ex Twitter) un commento che non lascia spazio all’interpretazione: «I maschi di Temptation Island sono parecchio aggressivi e violenti vedo… uno spacca tutto, l’altro sbatte le porte fino a romperle, un altro addirittura si picchia da solo. Non è normale reagire così, che paura raga». Parole che mettono il dito nella piaga: perché è vero, la gelosia e il senso di tradimento possono far male, ma quello che si è visto in TV ha superato da tempo il limite del tollerabile.

    Più ironica ma non meno puntuale Andrea Delogu, che in un video ha espresso il suo sconcerto: «Ma io andrei lì a prenderli per un orecchio e gli direi “Signorino, a casa tua faresti così? Adesso raccogli tutto!”». Poi la riflessione si fa più seria: «Ma che problemi hanno con la gestione della rabbia? Ma devono chiedere i danni!».

    La puntata incriminata ha mostrato un concorrente lanciare mobili, un altro chiudere porte con una violenza tale da danneggiarle, e addirittura un terzo prendere a pugni se stesso davanti alle telecamere. Scene che hanno sollevato indignazione, ma anche preoccupazione per il messaggio implicito che può arrivare al pubblico più giovane: che la rabbia maschile sia incontrollabile, quasi giustificabile, e soprattutto sempre tollerata.

    La violenza non è solo quella fisica agita contro un altro. È anche quella che si rivolge contro oggetti, contro se stessi, o che esplode verbalmente. È la punta dell’iceberg di un malessere più profondo che la TV dovrebbe almeno provare a decodificare, non solo spettacolarizzare.

    E in tutto questo, mentre le fidanzate si interrogano tra le lacrime su cosa sia giusto perdonare, forse è tempo che la vera domanda la faccia il programma: cosa c’è da mostrare e cosa da fermare?

    Il format continua a macinare ascolti, certo. Ma non tutto ciò che funziona in TV è sano da vedere. E quando a dirlo non sono moralisti da tastiera, ma donne libere e consapevoli come Stokholma e Delogu, forse sarebbe il caso di ascoltarle.

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      Personaggi

      Ireland Baldwin, trent’anni di rinascita: “Sono cresciuta in una famiglia di narcisisti, ora spezzo il ciclo”

      A pochi giorni dal suo trentesimo compleanno, Ireland Baldwin ripercorre la sua storia personale con una sincerità disarmante: tra solitudine, dipendenze e la ricerca di approvazione, oggi rivendica la libertà di costruire una nuova idea di famiglia.

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      Ireland Baldwin

        “Trent’anni, civettuola e sopravvissuta.” È con queste parole che Ireland Baldwin, figlia dell’attore Alec Baldwin e dell’attrice Kim Basinger, ha scelto di aprire un lungo post pubblicato sul suo blog personale su Substack. A pochi giorni dal suo trentesimo compleanno, la modella e imprenditrice americana ha deciso di guardare indietro, ripercorrendo un’infanzia segnata dalle tensioni tra i genitori e da un costante senso di abbandono.

        Nata nel 1995 dal matrimonio tra due delle più celebri star di Hollywood degli anni Novanta, Ireland aveva solo sette anni quando Baldwin e Basinger si separarono dopo una lunga e pubblica battaglia legale. Un periodo difficile che, a suo dire, avrebbe lasciato ferite profonde. “Sono cresciuta in una famiglia di narcisisti, inaffidabili e dipendenti da sostanze. Ho trascorso buona parte della mia infanzia cercando di ottenere la loro approvazione,” ha scritto l’ex modella nel suo post intitolato 30, Flirty & Surviving (“30, civettuola e sopravvissuta”).

        Le sue parole non lasciano spazio ai dubbi: “È stato liberatorio rendermi conto di quanto fossero tossiche certe persone. Per anni ho cercato di conquistarle, credendo che il loro amore fosse qualcosa che dovevo guadagnare. Oggi so che posso scegliere chi far entrare nella mia vita.”

        Non è la prima volta che Ireland Baldwin parla apertamente del suo difficile rapporto con i genitori. Nel 2007, quando aveva appena 11 anni, finì al centro delle cronache dopo la diffusione di una registrazione in cui il padre la insultava duramente al telefono. Da allora, nonostante la riconciliazione con Alec Baldwin, Ireland non ha mai nascosto quanto le dinamiche familiari abbiano influito sulla sua salute mentale.

        Nel suo recente sfogo, la figlia d’arte racconta anche la nuova consapevolezza che accompagna la maturità: “Entrare nei trent’anni significa rompere il ciclo. Voglio costruire un ambiente diverso, dove l’amore non dipenda dal bisogno di essere perfetti.” Oggi, infatti, Ireland è madre di una bambina, Holland, nata nel 2023 dal compagno, il musicista e chef André Allen Anjos (conosciuto come RAC).

        “Posso proteggere mia figlia da quelle persone e da quella parte della mia famiglia. Non ha bisogno di conoscere chi non sa amare in modo sano,” scrive. “Voglio mostrarle cosa significa davvero una famiglia: rispetto, affetto e sicurezza. Tutto ciò che per me è mancato, ora posso offrirlo a lei.”

        Pur non citando esplicitamente i genitori, Ireland dedica nel suo post anche un passaggio affettuoso alla madre Kim Basinger, con un elenco di piccoli gesti quotidiani che tutti, dice, dovrebbero fare: “Di’ a tua madre che le vuoi bene ogni giorno. Scrivile quando arrivi a destinazione. Prima o poi la capirai più di quanto pensi.”

        Oggi Ireland Baldwin vive lontano da Hollywood, in Oregon, dove gestisce uno studio di tatuaggi e si occupa della figlia. Dopo anni di battaglie interiori, disturbi alimentari e depressione, la sua voce sembra finalmente ritrovare serenità. “Non devo più essere la figlia di qualcuno per sentirmi valida. Mi basta essere me stessa,” conclude nel post.

        Con queste parole, la trentenne lancia un messaggio potente e universale: quello di rompere con il passato e costruire, a partire dal dolore, un nuovo modo di amare.

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          Gossip

          Alex Belli e Delia Duran presto genitori: dopo anni di tentativi, arriva la gravidanza tanto desiderata

          Dopo anni di amore e un percorso segnato da visite mediche, delusioni e speranze, Alex Belli e Delia Duran si preparano ad accogliere il loro primo figlio. La gravidanza sarebbe agli inizi, ma i due — per ora — mantengono il silenzio sui social.

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            Dopo anni di attesa e di tentativi andati a vuoto, Alex Belli e Delia Duran diventeranno finalmente genitori. La notizia, diffusa da Gabriele Parpiglia nella sua ultima newsletter di gossip, ha fatto il giro del web in poche ore, accendendo l’entusiasmo dei fan della coppia. «Dopo una lunga relazione e dopo una ricerca piena d’amore e desiderata, Alex e Delia diventeranno genitori», si legge nel messaggio.

            A confermare il sospetto, un dettaglio che non era sfuggito agli occhi più attenti: la collana degli angeli, il chiama angeli, tradizionalmente indossata dalle donne in dolce attesa. «Due settimane fa — ricorda Parpiglia — avevamo mostrato Delia con quella collana, tipicamente usata dalle future mamme. Oggi la notizia è ufficiale: la coppia si prepara ad allargare la famiglia».

            Un sogno che arriva dopo anni di attesa e difficoltà. Belli, 42 anni, e Duran, 37, avevano parlato più volte del desiderio di diventare genitori, ma anche dei problemi incontrati lungo il percorso. Nel 2023, la modella venezuelana aveva raccontato di essersi rivolta a diversi specialisti per tentare la fecondazione assistita: «Non è stato facile — aveva detto —. Abbiamo provato in modo naturale, ma non era possibile. I medici ci hanno consigliato l’inseminazione artificiale. È un argomento molto delicato, ma non ho paura di parlarne».

            Da allora, la coppia aveva scelto il silenzio, dedicandosi al lavoro e alla vita lontano dai reality che li avevano resi popolari. La loro relazione, nata nel 2019, aveva superato anche la turbolenta parentesi del Grande Fratello Vip, dove l’intesa tra Belli e Soleil Sorge aveva fatto vacillare l’equilibrio del loro amore. Eppure, una volta spente le luci dello show, Delia e Alex avevano ritrovato la complicità, dichiarando di voler costruire insieme “qualcosa di grande e duraturo”.

            Ora quel progetto si realizza davvero. Secondo quanto riportato, Delia sarebbe nei primi mesi di gravidanza e la coppia avrebbe deciso di attendere ancora qualche settimana prima di parlarne pubblicamente. Per entrambi, si tratta del primo figlio: un arrivo che suggella un legame spesso messo alla prova ma mai spezzato.

            Né Alex né Delia hanno commentato la notizia sui social, ma i fan sono già in festa. E la collana degli angeli, stavolta, suona davvero come il segno di una nuova vita in arrivo.

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              Interviste

              Cristina D’Avena ricorda il set di Love me Licia: «Mirko voleva baciarmi davvero, il regista gli urlò: sei matto?»

              Ospite a Rai Radio2, D’Avena ha raccontato l’episodio divertente sul primo “quasi bacio” con Finicelli, allora modello alle prime armi come attore. Da quell’esperienza nacque la sua carriera televisiva e musicale, segnata dal successo delle sigle per ragazzi.

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                Un tuffo nel passato, tra nostalgia e sorrisi. Cristina D’Avena, voce e volto iconico della tv per ragazzi, ha raccontato un episodio curioso dal set di Love me Licia, la serie cult del 1986 che diede vita al sequel live action del cartone giapponese Kiss me Licia. All’epoca aveva appena 19 anni e, tra emozione e inesperienza, si trovò catapultata accanto ai Bee Hive, i giovani idoli della fiction.

                Durante una chiacchierata nel programma Le Lunatiche su Rai Radio2, condotto da Jodie Alivernini e Barbara Venditti, l’artista ha ricordato il suo primo approccio con Pasquale Finicelli, modello prestato alla recitazione e interprete di Mirko, il leader della band nella serie. «Quando mi hanno buttata tra i Bee Hive, ragazzi bellissimi, pensai: “Mamma mia, cosa mi sta succedendo?”. Pasquale non era un attore, ma un modello, e con i baci ci furono dei problemi: lui pensava di dovermi baciare davvero», ha raccontato divertita.

                Il risultato? Un clamoroso stop sul set. «Il regista lo fermò e gli disse: “Ma sei matto? Non così! Devi solo appoggiare leggermente le labbra!”. Quello fu il nostro primo approccio, e ci facemmo una risata. Con lui è stato tutto molto divertente», ha aggiunto D’Avena.

                Il 6 ottobre ricorreranno i 39 anni dal debutto televisivo di Love me Licia, una produzione che trasformò una giovane cantante di sigle in una star della tv per ragazzi. Da quell’esperienza, infatti, si aprì la strada alla sua carriera musicale e televisiva, legata indissolubilmente al mondo delle sigle dei cartoni animati.

                Cristina ha ricordato anche un altro momento fondamentale, l’incontro con Alessandra Valeri Manera, storica autrice di Mediaset e regina della tv per bambini: «Mi disse: “Ho una canzone per te”. Era l’inizio dei miei primi anni di lavoro. In studio c’era il maestro Giordano Bruno Martelli, che aveva composto la musica. Da quella sigla nacque tutta la mia carriera: sono diventata non solo una voce, ma anche un volto».

                Oggi D’Avena guarda a quell’epoca con affetto e riconoscenza: un capitolo che le ha regalato popolarità, amore del pubblico e un percorso artistico che dura da quasi quarant’anni. E anche un “quasi bacio” che è rimasto nella storia della tv anni ’80.

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