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Gossip

“Sarò madre ad ogni costo”: l’intimo, irrefrenabile desiderio di Selena Gomez

La cantante e attrice ha raccontato per la prima volta un aspetto privato che ha lasciato senza parole i suoi fan: non potrà rimanere incinta: “Non potrò portare in grembo i miei figli. Ho parecchi problemi di salute che metterebbero a rischio la gravidanza”. Nonostante questo, non intende rinunciare al desiderio di diventare madre: “Potrei intraprendere strade diverse, come la maternità surrogata o l’adozione”.

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    “Non potrò portare in grembo i miei figli. Ho parecchi problemi di salute che metterebbero a rischio la gravidanza”. Questa è la dichiarazione rilasciata a Vanity Fair America da Selena Gomez. L’attrice non intende però rinunciare al fortissimo desiderio di diventare madre che alberga in lei e sta seriamente prendendo in considerazione alternative differenti per rimanere incinta. Da circa un anno è fidanzata con il produttore Benny Blanco, relazione ufficializzata sui social nel dicembre dello scorso anno.

    Da anni convive con una malattia autoimmune e con la bipolarità

    Con una importante attività da imprenditrice nel mondo del beauty, la Gomez ha fatto questa dichiarazione pubblica, raccontando come da diversi anni conviva con il lupus, una malattia autoimmune ad oggi incurabile. La stessa che nel 2017 l’ha costretta a sottoporsi a un delicato intervento al rene. Come già descritto nel suo documentario My Mind and Me, convive pure con il disturbo bipolare della personalità.

    Vagliando strade alternative per diventare mamma

    Non poter avere figli per una donna rapprrsenta una realtà difficile da digerire. La Gomez dichiara: “Non è come l’avevo immaginato, pensavo che sarebbe successo in modo naturale, come per tante altre donne. Ora, però, mi sento molto più serena. Mi considero fortunata perché esistono persone meravigliose che offrono la possibilità della maternità surrogata o dell’adozione, entrambe strade che potrei intraprendere. Questo mi ha fatto apprezzare ancora di più le diverse vie per chi desidera diventare madre e io sono una di quelle persone”.

    Il fascino dell’infanzia

    Dal 2009 è ambasciatrice dell’UNICEF. Il mondo dell’infanzia ha sempre avuto su di lei un fascino speciale, tanto che spesso presta la sua voce a diversi personaggi di film d’animazione, tra cui Ortone e il mondo dei Chi, Arthur e la vendetta di Maltazard, Arthur e la guerra dei due mondi e Hotel Transylvania.

    L’amore attuale

    La donna è attualmente fidanzata con il produttore discografico Benny Blanco, con cui è uscita allo scoperto lo scorso dicembre, pubblicando sui social alcune romantiche foto. Anche se la loro relazione, in realtà, sarebbe iniziata almeno sei mesi prima. Fra i due tutto sembra procedere a gonfie vele e il desiderio di costruire una famiglia sarebbe uno degli argomenti che la coppia spesso affronta. Entrambi disposti a fare di tutto per avere un figlio tutto loro. “Sono emozionata per il viaggio che mi aspetta, anche se sarà un po’ diverso da come lo avevo immaginato. Alla fine, non importa come accadrà. Sarà comunque mio, il mio bambino”, ha confessato l’attrice.

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      Lite social tra il console ghanese e la star di OnlyFans Michelle Comi: “Regali di lusso al bimbo adottato? È disgustoso”

      Michelle Comi, nota per le sue provocazioni sui social e i guadagni da OnlyFans, ha raccontato di aver “adottato” un bambino africano, Momo. Ma il video dei pacchi Versace e Vuitton destinati al piccolo ha scatenato la reazione del console del Ghana in Italia, che parla di “spettacolarizzazione del dolore e della povertà”.

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        Il video inizia con un sorriso e decine di pacchi dorati sul pavimento. Michelle Comi, influencer e star di OnlyFans, mostra ai follower i regali destinati al piccolo Momo, il bambino senegalese che dice di aver “adottato a distanza”. Cappellini Louis Vuitton, sneakers Versace, magliette griffate. «Benvenuto in famiglia, piccolo mio – scrive –. Ti cambierò la vita, a partire dalla scuola, dal cibo, dai vestiti, da tutto quello che ora non hai».

        Un messaggio di tenerezza, almeno nelle intenzioni. Ma bastano poche ore perché sotto il post esploda la polemica. A guidarla è Massimiliano Colasuonno Taricone, console del Ghana in Italia, che commenta con parole durissime: «È disgustoso. Con il valore di un solo cappellino, in Senegal si pagherebbe la scuola a una classe intera per un anno».

        L’influencer, che sui social conta centinaia di migliaia di follower, aveva raccontato di sentirsi “una persona fortunata” e di voler “restituire qualcosa al mondo”. Il gesto – adottare un bambino a distanza – sembrava un passo sincero. Ma la scelta di documentare ogni dettaglio, compresi i marchi dei regali, ha trasformato la beneficenza in uno show virale.

        Colasuonno Taricone, in un’intervista successiva, ha aggiunto: «Aiutare è un atto nobile, ma non si può trasformare un bambino in un oggetto di marketing. L’ostentazione del lusso, in contesti di povertà estrema, è un insulto».

        Comi, per ora, non risponde direttamente. In un’altra storia su Instagram, si limita a dire: «Io faccio del bene e non mi devo giustificare con nessuno. Non ho nominato associazioni e non voglio guadagnare su nulla. Voglio solo che Momo abbia quello che non ha mai avuto».

        La replica, però, non placa la tempesta. Sui social si dividono in due fazioni: chi la accusa di usare la solidarietà per visibilità, e chi difende la sua libertà di agire come vuole con i propri soldi. «Meglio chi dona, anche con stile, che chi non fa nulla», scrivono alcuni fan.

        Intanto, il nome di Momo diventa virale, e il suo volto – mostrato nel video senza filtri – rimbalza ovunque. E così, quella che voleva essere una storia di altruismo, si trasforma nell’ennesimo caso di beneficenza in versione reality, dove il confine tra empatia e vanità diventa sempre più sottile.

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          Paola Barale, 59 anni e “ancora croccante”: «Mi piacciono gli afroamericani, ma non per il tronchetto della felicità»

          Paola Barale non si nasconde e gioca d’attacco: «Sono ancora croccante». E sugli uomini: «Mi piacciono gli afroamericani, non per il tronchetto della felicità… Mi piace chi ha una cultura e un background diversi». Poi la massima di Eva Robin’s: «In attesa di quello giusto, mi diverto con quelli sbagliati».

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            A 59 anni, Paola Barale arriva in streaming con The Traitors e porta in valigia una sicurezza che non si improvvisa. Nessuna nostalgia, nessun freno, soprattutto sul tema più eterno: uomini, età e fascino. «Credo di essere una donna fortunata, come mi dicono, sono ancora croccante», sorride. Un aggettivo che, nelle sue mani, diventa manifesto: niente ansia da tempo che passa, solo autoironia e orgoglio di esserci. «Un po’ mi dispiace diventare grande, ma me ne faccio una ragione: se non puoi combattere un nemico, alleati con lui». L’energia è quella di chi ha visto molto, fatto tutto e oggi sceglie la leggerezza come arma affilata.

            Uomini? Con ironia e selezione naturale
            Il capitolo sentimentale, manco a dirlo, arriva con una battuta di quelle che restano. «Mi piacciono gli afroamericani, non per il tronchetto della felicità… Mi piace chi ha una cultura e un background diversi, che mi sappia stupire e abbia voglia di stupirsi». Un sorriso, una pausa, e il colpo: «Un BIG background!». Poi la filosofia di vita firmata Eva Robin’s: «In attesa di quello giusto, mi diverto con quelli sbagliati». Traduzione: niente drammi, niente etichette, zero auto-commiserazione. La Barale flirta con la vita senza chiedere permesso. E se è vero che l’amore arriva quando vuole, nel frattempo meglio divertirsi e restare “croccanti”.

            La libertà come stile di vita
            Nessuna posa da icona malinconica, nessun revival forzato: Barale sceglie l’ironia, la consapevolezza e il diritto di preferire l’imprevedibile al programmato. «Dovrebbe essere qualcuno che ha tempo per me, simpatico, gentile, bello e più giovane». Non un elenco di pretese: piuttosto, un modo per dire che sa quello che vuole. E soprattutto quello che non accetta.

            Tra battute intelligenti e la leggerezza feroce di chi non deve più dimostrare nulla, Paola Barale costruisce un ritorno televisivo non nostalgico, ma contemporaneo.
            Con la serenità di chi ha fatto pace con tutto — tranne con l’idea di smettere di divertirsi.

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              Personaggi

              Ignazio Moser fa pubblicità con la figlia appena nata: «Le mie pause caffè ora hanno ancora più gusto». Ma sui social scoppia il dibattito

              Nel video diffuso da Moser per un brand di caffè, il neogenitore tiene in braccio la figlia e sorride: «Le mie pause caffè ora hanno ancora più gusto». Ma tra i commenti c’è chi parla di “tempismo eccessivo” e chi difende la spontaneità del gesto.

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                Appena diventato padre, Ignazio Moser ha già trovato il modo di unire vita privata e lavoro. L’ex ciclista e volto televisivo ha pubblicato sui social un video in cui tiene in braccio la sua bambina, Clara Isabel, nata a metà ottobre dall’unione con Cecilia Rodriguez. Il filmato — una collaborazione con un noto marchio di caffè — è accompagnato da una didascalia semplice e affettuosa: «Le mie pause caffè ora hanno ancora più gusto». L’immagine è tenera, il messaggio familiare. Ma come spesso accade, non tutti hanno gradito.

                Il debutto di Clara Isabel (e le reazioni del web)
                Nella clip, Moser sorride teneramente mentre sorseggia il caffè e stringe la figlia al petto. Una scena che sa di felicità domestica e che, da sola, basterebbe a raccontare la gioia della paternità. Ma la presenza del logo commerciale ha trasformato l’idillio in una miccia social. In molti hanno sottolineato il tempismo dell’operazione: «Aspettare un po’, no?», commentano alcuni utenti, accusando la coppia di aver esposto troppo presto la neonata per fini promozionali. Altri, invece, vedono solo la dolcezza di un papà che condivide il suo momento di vita: «Un messaggio positivo, niente di male».

                Tra marketing e famiglia social
                Moser, da sempre molto attivo online insieme a Cecilia Rodriguez, non ha risposto alle critiche e ha preferito lasciare che il video parlasse da sé. Il suo profilo, seguito da oltre un milione di utenti, è una vetrina costante di vita quotidiana, sport, brand e affetti. E in questo caso, il confine tra spontaneità e strategia pubblicitaria si è fatto ancora più sottile. Del resto, oggi la vita delle celebrity scorre tra un contratto e un post sponsorizzato, e anche i momenti familiari finiscono per diventare parte del racconto pubblico.

                Che sia semplice marketing o un modo genuino per celebrare la paternità, una cosa è certa: la piccola Clara Isabel ha già fatto il suo debutto nel mondo dell’immagine. E con un cognome come Moser, la carriera davanti alle telecamere sembra essere cominciata… con un espresso.

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