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Speciale Grande Fratello

Le pagelle del GF di sabato 23: Jessica prima della classe

Sabato sera: la concorrenza fra il GF e Ballando con le stelle infiamma i palinsesti… e gli animi dei concorrenti.

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    Pagella Javier: Voto 8

    Tagliente come una katana forgiata nel fuoco della determinazione, Javier non entra in scena: la conquista. Con il glaciale “Lorenzo, a me di te non me ne frega niente”, non solo spezza la tensione come un fulmine su un albero secco, ma riduce Lorenzo a un’ombra sullo sfondo di un confronto che non gli appartiene. Javier non parla per conversare, ma per dettare legge. Ogni parola è una stoccata precisa, ogni pausa un colpo d’aria che annuncia il prossimo affondo. Non perde tempo in inutili convenevoli: è deciso, diretto e, soprattutto, inarrestabile. Certo, il rischio di sembrare un po’ troppo implacabile è presente, ma chi riesce davvero a criticarlo quando tiene il palco con questa sicurezza? In questo studio, Javier non discute: detta il copione. Non sfida: annichilisce. Non partecipa: si staglia sopra tutto e tutti, come un condottiero che guida la sua *flotta *in una battaglia già vinta.

    Pagella Lorenzo: Voto 3

    Intrappolato nel suo castello di specchi, Lorenzo non combatte: si ammira. Di fronte a Javier, non è tanto schiacciato quanto evaporato, come una bolla di sapone che scoppia al primo soffio di vento. Troppo impegnato a contemplare la propria immagine per accorgersi che il confronto richiedeva dialogo e, soprattutto, una minima capacità di adattamento.

    Ogni tentativo di parlare è un disastro annunciato, come uno che prova a remare controcorrente con un cucchiaio. Lorenzo non risponde a Javier, ma sembra recitare un monologo per il pubblico immaginario della sua testa, fuori tempo e fuori contesto. La scena chiede ritmo, ma lui porta la lentezza di un modem anni ’90: statico, prevedibile e costantemente in buffering.

    Se vuole smettere di sembrare il protagonista di una pièce sbagliata, Lorenzo dovrà imparare che il mondo non ruota intorno a lui. Solo quando riuscirà a spegnere i riflettori puntati sulla sua figura e inizierà ad ascoltare davvero, potrà passare da figurante a giocatore. Fino ad allora, resta il classico esempio di chi porta il pallone ma non sa come si gioca.

    Pagella Non E’ La Rai: Voto 4

    Partite con il botto e arrivate con uno sbadiglio, Le non è La Rai si sono trasformate in un perfetto esercizio di mimetismo: sempre presenti, mai rilevanti. Il loro “non prendere una posizione” è diventato una posizione talmente comoda che ormai sembrano in poltrona, con i piedi sul tavolino. Peccato che noi, spettatori, preferiremmo qualcuno che almeno provi a scendere in campo. Sono come figuranti in un film di cui non hanno mai letto la sceneggiatura: vagano, sorridono, ogni tanto dicono qualcosa, ma alla fine restano sullo sfondo, incapaci di lasciare il segno. Avevano tutto per brillare, ma hanno scelto di essere luci soffuse. Se continuano così, più che personaggi, rischiano di diventare soprammobili: carini, ma perfettamente inutili. E il pubblico non fa collezione di decorazioni.

    Pagella Jessica: Voto 10

    Mentre il Grande Fratello arranca tra triangoli amorosi e ship mai decollate, Jessica brilla come una stella in un cielo spento. La sua presenza scenica e la capacità di regalare momenti intensi e autentici al pubblico hanno elevato il livello di questa edizione. Non si è mai persa in teatrini inutili, mantenendo sempre una classe e una grazia che l’hanno distinta dagli altri concorrenti. E poi c’è la sua voce, che ci ha emozionato profondamente. Ogni volta che canta, sembra riportare la Casa (e il pubblico) alla vita, dimostrando che il vero talento non ha bisogno di strategie o forzature. Ma Jessica ha fatto molto di più. Ha avuto il coraggio di ammettere le sue difficoltà, le sue paure, il timore di fallire. E questo è un atto di forza straordinaria, perché mostrare le proprie fragilità in un contesto che premia chi indossa maschere è un gesto di rara autenticità. In un’edizione che rischia di essere ricordata come una girandola di flirt inconcludenti, Jessica rappresenta l’ancora che dà stabilità. Non è solo una concorrente, è l’essenza di ciò che dovrebbe essere il GF: verità, emozione, talento e, soprattutto, un cuore che conquista. E poi, come sempre, arrivano le raccomandazioni della mamma: “Fuma meno”, un must finale che innalza questo momento di vita reale, perché alla fine la mamma è sempre la mamma.
    Abbiamo trovato la CONCORRENTE! Fate entrare la MAMMA!

    Pagella Amanda – Voto: 4

    Amanda, ancora una volta, passa la votazione. Ma più che la sua presenza nella casa, quello che sorprende è come riesca a restare. Non è tanto la sua esistenza da concorrente che lascia perplessi – è più che altro un caso di invisibilità totale, un’assenza che nemmeno i fantasmi potrebbero reclamare. Poco inclusiva nell’ambito di una trasmissione come il Grande Fratello, non apporta né guizzi né evoluzioni, lasciando la sensazione che la casa sia un po’ più vuota con lei dentro. Il vero enigma, però, è come riesca a rimanere intatta, mentre tutto intorno cambia e si evolve. Ma il mistero più grande? Come mai personaggi come lei, che non sembrano scatenare alcun effetto, continuano a galleggiare, mentre altri, ben più vitali e interessanti, si dissolvono nell’ombra. Cosa la tiene a galla, un misterioso contratto con la noia? E la domanda che ci assilla: la noia è davvero la strategia segreta che il pubblico non ha ancora capito.

    Pagella Triangoli e Ship-Non-Ship: Voto 5

    Il Grande Fratello sembra essersi reso conto di aver giocato troppo a lungo con triangoli amorosi che, più che scaldare gli animi, facevano venire il torcicollo. Le ship mai decollate e i flirt insipidi avevano l’effetto di un mattone sull’acceleratore di una macchina già in panne: bloccavano tutto, senza portare da nessuna parte.

    Con lo share ormai ai livelli di un segnale Wi-Fi in cantina, il GF ha deciso di smontare il teatrino prima che crollasse del tutto. La sensazione è che abbiano buttato l’acqua stagnante per salvare la barca, cercando di smarcarsi da queste dinamiche amorose stantie che ormai odoravano di naftalina.

    Rimane un dubbio: sarà sufficiente questa virata per rianimare un format che sembrava sull’orlo dell’agonia? Per ora, il pubblico aspetta e guarda, ma se il GF non trova nuove scintille, rischia di restare una nave che, triangoli o no, affonda comunque.

    Momento “pulizia del concorrente”: Voto 0

    Lezione imparata a dovere! Il Grande Fratello non è e non dovrebbe mai diventare una casa di tolleranza per chi ha comportamenti inaccettabili. Non è il posto per giustificazioni o atteggiamenti del genere. E la parte del quartiere natio? È come mettere un’etichetta su momenti, luoghi e situazioni difficili, come se questi potessero in qualche modo giustificare determinati comportamenti. Stanno davvero giustificando tale aggressività perché viveva in quartieri magari più difficili e complicati? Questo non giustifica e non significa che tutte le persone che vivono in condizioni difficili diventino persone aggressive. Ogni volta che si tirano fuori questi dettagli, si rischia di ridurre una persona a una semplice definizione, come se il contesto potesse sempre spiegare e scusare tutto. Se questi sono i veri problemi di questo concorrente, forse oggi non è il suo posto.

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      “Io, Ivana, nata in un corpo che non sentivo mio”: la storia di coraggio della concorrente siciliana del GF

      La concorrente siciliana ha confidato a Giulia e Grazia il lungo percorso di transizione e la forza con cui ha affrontato i pregiudizi della famiglia e della società. “Il giudice mi ha bocciato due volte la richiesta per cambiare sesso, ma non ho mai smesso di credere in me. Sono una donna grazie a mia madre, che è andata contro tutti pur di starmi accanto”.

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        C’è una storia di coraggio, dolore e rinascita dietro il sorriso di Ivana Castorina, la concorrente siciliana che ha emozionato tutti raccontando il proprio percorso di transizione. In un momento di confidenza con Giulia e Grazia, Ivana ha rivelato il peso di un’infanzia segnata da un profondo senso di disagio. “Fin da piccola sentivo di non appartenere al mio corpo. Mettevo i teli in testa per simulare i capelli lunghi e giocavo con le Barbie. Sognavo di svegliarmi diversa, di vedermi per come mi sentivo dentro”.

        La sua liberazione è arrivata a 18 anni, l’età che per molti segna l’inizio dell’indipendenza, ma che per lei significava ben altro: “I ragazzi aspettano i 18 anni per la patente o per diplomarsi. Io li aspettavo per essere libera”. Quel giorno, a tavola con sua madre, tutto è cambiato: “Lei mi ha guardata e mi ha detto: ‘Mi sa che dobbiamo parlare’. Io sono scoppiata. Le ho detto che avevo un disagio, che mi sentivo sola e non accettata. Poi sono corsa in camera a fare la valigia. Le ho gridato: ‘Questa è l’ultima volta che mi vedi’. E lei, ferma sulla porta, mi ha detto: ‘Magari è un momento, e se cambi idea?’. Allora ho risposto: ‘Io non cambierò mai idea, perché tuo figlio non è mai esistito’”.

        Da quel momento, la madre ha scelto di esserle accanto. “Mi ha detto: ‘Dammi il tuo dolore, ci penso io a te’. È andata contro tutta la famiglia. Per me è la donna più forte del mondo”.

        Il cammino verso la transizione non è stato facile. “Il giudice mi ha bocciato due volte la richiesta perché mi sono presentata in camicia e con la coda di cavallo. Mi ha detto: ‘Sei troppo maschietto, non credo tu sia davvero sicura’. Ma non ho mollato. Gli interventi sono stati lunghi e complicati, sono mancata un mese da casa, e mia madre era sempre lì”.

        Oggi Ivana si sente finalmente in pace. “Non volevo essere iper femminile, volevo solo essere me stessa. Sono quella che sono grazie a mia madre — e a mia bisnonna, che mi disse che lo aveva sempre capito. È anche grazie a loro se oggi posso guardarmi allo specchio e dire: sì, sono felice”.

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          Speciale Grande Fratello

          Matteo Azzali travolto dalle accuse della ex: «Altro che uomo saldo e rigoroso, sei solo un pagliaccio»

          Un lungo sfogo social mette nel mirino Matteo Azzali: tra accuse di mancanza di rispetto e teatrini sentimentali, la donna lo definisce «un clown che recita un copione».

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            Dal ring alla Casa del Grande Fratello, passando per le tempeste sentimentali che oggi rischiano di fargli più male di un diretto al volto. Matteo Azzali, ex pugile ed ex gieffino, è finito nel mirino della sua presunta ex compagna, che ha affidato ai social un durissimo sfogo contro di lui. Niente mezze misure: «Pagliaccio», lo ha definito, accusandolo di essere l’esatto opposto dell’uomo “saldo e rigoroso” che ama raccontare di sé.

            Un attacco frontale, condito da dettagli che hanno il sapore del risentimento e della resa dei conti. «Tre mesi fa mi ha congedata in favore di un’altra donna, dopo circa due anni di relazione», ha scritto lei, lasciando intendere che la separazione non sia stata né elegante né rispettosa. E come se non bastasse, il colpo di grazia: «Me lo sono ritrovato in pompa magna nella Casa del Grande Fratello».

            La ex non si è fermata qui. Ha continuato alzando i toni: «Ora, giunti ai suoi quarantasette anni, ci si domanda se l’epiteto di “pagliaccio” possa essere sufficiente, o se non sia opportuno ricorrere a una definizione ancor più incisiva, capace di rendere giustizia al teatrino di cui egli stesso si è reso protagonista con tanto fervore. L’appellativo di “pagliaccio” rischia persino di suonare indulgente. Vergognati! Del concetto di rispetto tu non possiedi neppure la più vaga cognizione».

            Parole che hanno acceso il dibattito tra fan e detrattori, perché Azzali non è un nome qualsiasi: la sua carriera da pugile, le ospitate tv e ora l’avventura da gieffino lo hanno reso un volto noto. Ma se i riflettori della Casa amplificano le simpatie, amplificano anche gli attacchi. E questa volta il match non si gioca né sul ring né sotto le telecamere del reality, ma su Instagram, dove lo sfogo della ex è rimbalzato di profilo in profilo.

            Una guerra a colpi di stories e post velenosi, che mette in dubbio l’immagine di uomo “fermo, corretto e rispettoso” che Azzali aveva provato a cucirsi addosso. La sensazione è che questo round sentimentale sia tutt’altro che chiuso.

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              Jonas Pepe, dal confessionale del Grande Fratello al rimprovero a Leopardi: «Non si è impegnato abbastanza a vivere»

              Al Grande Fratello si è visto di tutto, ma Jonas Pepe riesce a sorprendere: mostra il tatuaggio col verso di un rapper americano e racconta di aver scritto, a 19 anni, una lettera a Giacomo Leopardi per dirgli che avrebbe dovuto “vivere meglio”.

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                Al Grande Fratello i concorrenti hanno il compito di confessarsi davanti alle telecamere. C’è chi piange, chi litiga, chi ricorda amori finiti. Poi c’è Jonas Pepe, che decide di alzare l’asticella: in diretta nazionale mostra un tatuaggio dedicato a Notorious B.I.G. e, con la stessa naturalezza, racconta di aver scritto a Giacomo Leopardi. Sì, proprio lui: il poeta morto nel 1837.

                Il tatuaggio, inciso in una zona che definiremo “discreta”, recita: “I knew that I was goin’ somewhere” – «Sapevo che stavo andando da qualche parte». Una frase motivazionale presa dal leggendario rapper di Brooklyn che, a sentire Jonas, lo guida ogni giorno. Fin qui tutto normale: il mix tra musica e tatuaggi è una moda consolidata.

                Ma poi arriva il colpo di scena. Jonas, con aria serissima, racconta: «Quando avevo 19 anni ho scritto una lettera a Leopardi. Sì, a Leopardi. Gli ho detto che non si era impegnato abbastanza per vivere davvero la vita ed essere felice». In pratica, il concorrente del reality ha rimproverato uno dei più grandi poeti della storia per non aver sorriso di più e per essersi perso, forse, un aperitivo al tramonto.

                Il pubblico, naturalmente, si è diviso tra l’incredulo e l’ilarità. Perché il pensiero corre veloce: che cosa avrebbe risposto l’autore de L’infinito a un gieffino tatuato che lo accusa di non aver colto il bello dell’esistenza? Probabilmente nulla: Leopardi, già abbastanza provato dai suoi dolori, avrebbe lasciato scorrere, come fa con la “siepe” nei suoi versi immortali.

                Jonas, invece, insiste. Per lui, Notorious B.I.G. e Giacomo Leopardi sono due fari opposti della sua formazione. Uno gli ricorda che c’è sempre una strada da percorrere, l’altro, dice lui, “non ha fatto abbastanza per viverla”.

                Così il reality più popolare d’Italia si arricchisce di un nuovo paradosso: tra le mura del loft romano si discute di idoli rap e di poeti ottocenteschi. Una miscela che strappa risate, meme e inevitabili polemiche. Nel frattempo, Jonas si gode la ribalta. Convinto di aver lanciato un messaggio universale. O almeno, di averlo urlato al cielo del prime time.

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