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Turci-Pascale: cala il sipario sulla loro unione

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    Tra Francesca Pascale (35 anni) e Paola Turci (55 anni) è divorzio: la loro unione civile è stata sciolta. Gli atti sono stati inviati trasferiti al comune di Montalcino, dove si trova la villa dell’ex storica compagna di Silvio Berlusconi. La stessa che, solo due anni fa, per la cronaca il 2 luglio 2022, ospitò la cerimonia matrimoniale della Pascale con la cantante romana, davanti a un selezionato numero di parenti ed amici.

    Che coppia “assortita”…

    Un matrimonio chiacchieratissimo… e non certo perchè a sposarsi erano due appartenenti al sesso femminile. Una cantautrice di sinistra, dichiaratamente anti-Berlusconiana (basta ascoltare il suo brano Devi andartene…) insieme alla donna che per anni aveva frequentato Arcore e Palazzo Grazioli, non certo da occasionale turista…

    Nel nome della fluidità

    La fluidità sessuale della Pascale, anche quando era insieme a Berlusconi, non è mai stato motivo di mistero: “Non ho mai detto né di essere etero né gay. Nelle amicizie come nell’amore non seguo stereotipi. Dieci anni fa mi sono innamorata di un uomo straordinario, domani chissà…”. La Turci, che inizialmente aveva frequentato uomini (prima il tennista Paolo Canè e poi il giornalista Andrea Amato, che sposò pure), sull’argomento appariva meno trasparente… anche se in fin dei conti il suo ragionamento appariva assolutamente coerente: “Dicono di me che sono lesbica e non è vero, ma non mi dispiace… Io non dico che sono né quello né quell’altro perché per me è una cosa normale”.

    Gli haters ci andarono a nozze

    Quando uscirono allo scoperto con effusioni in barca e cose di questo tipo, gli haters si scatenarono su Francesca mettendoa in croce, imputandole di aver utilizzato Berlusconi come paravento, utilizzandolo solo per i suoi soldi e il suo potere. Ci pensò la Turci a spiegare ai media la loro relazione in un’intervista del 2021: “Non ho nessuna intenzione di farmi influenzare dai giudizi degli altri e rinunciare ad avere le relazioni che voglio con le persone che scelgo. I pettegolezzi li detesto in questi mesi, ho vissuto male quello che mi sembra una sorta di accanimento”.

    Se fossi lesbica lo direi…

    Donna di grande carattere, sul palco come nella vita privata, la Turci un anno dopo circa dichiarava al settimanale Oggi: “Mi hanno sempre dato della lesbica, non l’ho mai considerato un insulto. A intenderla come offensiva sono solo gli omofobi o le persone profondamente ignoranti. Quando avevo 19 anni e cantavo all’Osteria dell’Orso, passò Adriano Panatta, mi vide e disse: “Ha i muscoli, la voce bassa: è lesbica”. Io allora non sapevo neanche bene cosa significasse. Poi hanno iniziato a dire che stavo con Gianna Nannini, che non avevo mai incontrato. Nel 1994, intervistata dalla rivista gay Babilonia, chiarii: “Se fossi lesbica lo direi”.

    Poi arriva il Sì a Montalcino, quello che sancisce davanti alla legge la loro unione civile, seguita da una festa al Castello di Velona, con vista sulla Val D’Orcia. Pochi intimi, pochi politici. Quasi a voler smorzare – se possibile – il clamore suscitato nell’opinione pubblica. Una cerimonia che inizia con le note di Is this love di Bob Marley, la lettura degli articoli previsti, mezz’oretta in tutto. Alla fine appaiono raggianti e commosse, dichiarando “È una giornata meravigliosa”.

    La musica è finita

    Quella che sembrava una favola inclusiva è arrivata al capolinea. Il culmine di un ormai reiterato periodo di stanca a Belve, col famoso fuori onda del “corteggiamento’’ della pascale alla conduttrice Fagnani, tutt’altro che digerito dalla Turci. Di contro, il video di Instagram con Paola alle prese con la ventenne attrice Valentina Dispari non ha certo fatto piacere all’allora consorte. Schermaglie che hanno rappresentato la parola conclusiva ad una storia piuttosto singolare e che fanno tornare alla mente una frase dell’ex Premier: “Se rinasco voglio essere lesbica”. Giusto per stemperare la sottile malinconia di questo finale di partita.

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      Diletta Leotta incinta di un maschietto? L’indiscrezione: “Fiocco azzurro in arrivo, Aria avrà un fratellino”

      La notizia circola da ore e accende la curiosità dei fan: Diletta Leotta, che ha annunciato da poco la seconda gravidanza, potrebbe aspettare un bimbo. L’indiscrezione arriva dal giornalista Santo Pirrotta, che parla apertamente di “fiocco azzurro”. Nessuna conferma ufficiale dalla conduttrice e dal compagno Loris Karius, mentre resta il mistero su un possibile gender reveal.

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        Diletta Leotta ha da poco annunciato di essere in dolce attesa del secondo figlio e attorno alla sua gravidanza è già scoppiato il tam tam mediatico. La voce più insistente è quella lanciata dal giornalista Santo Pirrotta su Vanity Fair: «Fiocco azzurro per Diletta Leotta… sarà un maschio», scrive, spiegando che sotto l’albero di Natale la piccola Aria troverà “il regalo più bello: un fratellino”. Parole che hanno subito fatto il giro del web, scatenando commenti, supposizioni e una pioggia di auguri.

        La voce che accende i social

        Come spesso accade quando si parla di Diletta, il pubblico si divide tra entusiasmo e prudenza. L’indiscrezione è forte, ma resta tale: nessuna conferma ufficiale è arrivata dalla coppia. Diletta e Loris Karius stanno vivendo questa seconda attesa con grande serenità e senza fretta di trasformarla in uno show social. Per ora l’unica certezza è la gioia dell’annuncio, arrivato pochi giorni fa.

        Gender reveal: ci sarà o no?

        C’è poi un altro punto che incuriosisce i fan: il gender reveal ci sarà? Al momento non è chiaro. Il primo percorso di maternità di Diletta è stato raccontato con misura, alternando riservatezza e condivisione; anche questa volta la conduttrice sembra intenzionata a gestire tempi e modi della narrazione familiare senza inseguire l’effetto spettacolo. Intanto l’attenzione resta altissima.

        La famiglia che cresce

        Per Diletta e Karius questo nuovo arrivo rappresenta un altro passo importante in una storia iniziata lontano dai riflettori e poi diventata una famiglia. Aria, che ha conquistato il pubblico fin dal primo giorno, potrebbe davvero diventare sorella maggiore di un maschietto, come sostiene Pirrotta. Oppure la sorpresa sarà un’altra. In ogni caso, l’atmosfera è quella delle grandi attese.

        Per ora resta un’indiscrezione, raccontata, commentata, amplificata. Il resto lo dirà il tempo. Intanto, una cosa è certa: in casa Leotta-Karius il 2026 si annuncia luminoso.

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          Caso Signorini, parla il legale: «L’unico reato contestato è il revenge porn e l’indagato non è Alfonso»

          Mentre l’ex re dei paparazzi prova a spostare l’attenzione sul cosiddetto “sistema Signorini”, la Procura di Milano indaga per revenge porn sulla pubblicazione di chat e immagini hard nelle puntate di “Falsissimo”. Il legale del conduttore ribadisce che il suo assistito non è indagato e richiama la norma che punisce anche chi richiede e riceve quei contenuti “a fini divulgativi”. Sul tavolo anche l’ipotesi di un’agenzia da 50–100 mila euro per “procurare la possibilità di entrare al GF” e le querele di alcuni ex concorrenti.

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            Alfonso Signorini è «molto rammaricato per la montagna di fango che lo ha investito», ma anche «determinato e fiducioso di poter ristabilire la verità dei fatti». A dirlo è il suo avvocato, Andrea Righi, che per la prima volta prende parola dopo l’interrogatorio di Fabrizio Corona davanti ai pm di Milano, nell’inchiesta sulla diffusione di immagini sessualmente esplicite legate al caso Signorini e alle puntate di Falsissimo.

            Al centro del fascicolo, lo ricorda subito il legale, c’è un solo reato: il revenge porn. E, dettaglio tutt’altro che marginale, «l’indagato non è il dottor Signorini».

            Il focus dell’inchiesta: revenge porn e immagini “esplicite”

            L’indagine milanese è nata dalla scelta di Corona di mostrare, nelle puntate del suo format online, chat e contenuti sessualmente espliciti collegati al nome di Signorini e ad alcuni aspiranti o ex concorrenti del Grande Fratello. Già nei giorni scorsi erano scattate le perquisizioni: gli investigatori hanno acquisito materiale nell’abitazione dell’ex re dei paparazzi, nella sede della società Velvet Cut srl, che produce Falsissimo, e negli studi di produzione a Cologno Monzese.

            La norma sul revenge porn – ricorda Righi – non riguarda solo chi diffonde immagini intime senza consenso, ma anche chi le riceve «dopo averle esplicitamente ed insistentemente richieste a fini divulgativi». Un passaggio che, secondo il legale, potrebbe allargare il perimetro dell’inchiesta, soprattutto se verrà accertato cosa sia accaduto dietro le quinte della macchina mediatica di Falsissimo.

            «Corona le ha ricevute da terzi»: il rischio di un’inchiesta più ampia

            «Sul fatto che Corona abbia ricevuto da terzi le immagini che ha pubblicato non mi pare che possano sussistere dubbi», osserva l’avvocato Righi, lasciando intendere che il lavoro della Procura potrebbe non fermarsi alla sola messa in onda. Un elemento che pesa ancora di più alla luce di quanto accaduto dopo i sequestri: in una puntata successiva, infatti, sarebbero state nuovamente diffuse chat e materiale esplicito.

            Secondo il legale, il fatto che alcune immagini fossero opacizzate non cambia la sostanza: il nodo centrale resta la loro acquisizione, la richiesta e la natura dei contenuti che Corona avrebbe “sollecitato e ricevuto”. Da qui l’idea di un fronte giudiziario potenzialmente più largo, che potrebbe coinvolgere non solo chi ha materialmente cliccato “pubblica”, ma anche eventuali fornitori e complici della catena.

            L’ombra dell’“agenzia per entrare al GF” e le altre querele sul tavolo

            A rendere il quadro ancora più delicato è un altro passaggio citato da Righi, che dice di apprendere da notizie di stampa un ulteriore dettaglio emerso in sede di interrogatorio: Corona avrebbe riferito di avere un’agenzia in grado, «dietro il pagamento di 50 o 100 mila euro», di occuparsi di «procurare la possibilità di entrare al GF». L’avvocato non commenta, ma la frase resta lì, pesante, come una domanda aperta sul confine tra casting, business e promesse fatte a pagamento.

            Intanto, accanto all’inchiesta principale per revenge porn, si muovono anche altri filoni. Antonio Medugno, modello ed ex concorrente del GF Vip, ha presentato querela contro Signorini per presunte avances non gradite risalenti al 2022. Un’altra possibile iniziativa legale potrebbe arrivare da Gianluca Costantino, che racconta di aver vissuto una situazione analoga nello stesso periodo: il suo legale, l’avvocato Leonardo D’Erasmo, ha spiegato che la decisione verrà presa nei prossimi giorni.

            Mentre i social continuano a rilanciare accuse, spezzoni di video e ricostruzioni più o meno precise, nei corridoi della Procura il perimetro resta, per ora, chiaro: il fascicolo principale riguarda la diffusione di immagini intime senza consenso, e l’indagato si chiama Fabrizio Corona. Il resto – agenzie, presunti “sistemi” e vecchie ferite televisive – rischia di diventare un’altra storia, giudiziaria e mediatica, ancora tutta da scrivere.

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              Chiara Ferragni si rifugia tra le Alpi di Siusi: neve, famiglia e qualche sorriso per dimenticare le polemiche

              Chiara Ferragni sta trascorrendo giorni di relax sulle Alpi di Siusi insieme alle sorelle e alla famiglia. Tra passeggiate sulla neve, panorami mozzafiato e qualche puntata nella suggestiva Castelrotto – il borgo altoatesino legato alle leggende delle “streghe” – l’influencer cerca calma e normalità, lontano dalle tensioni degli ultimi mesi.

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                Quando deve staccare, Chiara Ferragni sa dove andare. Ancora una volta ha scelto le Alpi di Siusi, uno dei suoi luoghi del cuore. Qui sta trascorrendo giornate in famiglia, tra neve, relax e momenti condivisi, lasciando scorrere almeno per un po’ il rumore che l’ha accompagnata nell’ultimo periodo.

                La magia di Castelrotto

                Nel suo itinerario altoatesino non manca Castelrotto, il paese che affascina per atmosfera e leggende. Un borgo che unisce storia, paesaggi e suggestioni, diventato ormai tappa affettiva nei soggiorni montani dell’influencer.

                Tra panorami e normalità

                Nessuna fuga spettacolare, nessuna messa in scena. Solo neve, silenzio e famiglia. La montagna come rifugio, ma anche come modo per ricordare — forse — che, a volte, la normalità è la miglior risposta possibile.

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