Gossip
Wanda Nara e L-Gante, addio improvviso: “Devo pensare ai miei figli”
La storia d’amore tra la showgirl argentina e il giovane rapper arriva al capolinea. Dietro la separazione, le complicazioni legali con Mauro Icardi e la necessità di Wanda di concentrarsi sulla famiglia.
La fiaba tra Wanda Nara e L-Gante è già giunta al termine. A pochi mesi dall’ufficializzazione della relazione, la showgirl argentina e il rapper Elián Valenzuela, meglio noto come L-Gante, si sono detti addio. A svelare i motivi della separazione è stata la stessa Wanda, che ha scelto Instagram per condividere la notizia con i suoi follower.
«Oggi le nostre strade si separano per prenderci cura di noi stessi e concentrarci sul nostro lavoro e sulla nostra famiglia», ha scritto Wanda Nara nelle sue storie, accompagnando il messaggio con una foto della sua mano intrecciata a quella del giovane artista. La decisione non sembra essere legata alla fine dell’amore, ma piuttosto alla situazione giudiziaria complessa che la showgirl sta affrontando con l’ex marito Mauro Icardi. «I miei figli hanno bisogno di me, e il mio tempo è totalmente dedicato a loro», ha aggiunto, sottolineando la necessità di mettere al primo posto la famiglia.
Una storia nata tra musica e scandali
Wanda e L-Gante si erano conosciuti nel 2022, durante la realizzazione del videoclip del brano El Último Romántico. Tra i due era nato un legame che si era trasformato in una relazione sentimentale nel 2024, dopo il fallimento del matrimonio di Wanda con Mauro Icardi, incrinato dal presunto tradimento del calciatore con Eugenia “La China” Suarez.
La storia d’amore con L-Gante aveva subito attirato l’attenzione mediatica, complici gli anelli di fidanzamento e le vacanze romantiche, come l’ultimo viaggio in Uruguay. Ma le difficoltà legali legate alla separazione da Icardi hanno reso impossibile per Wanda mantenere il rapporto con il giovane rapper.
La reazione di L-Gante
Se Wanda ha scelto di dedicarsi ai figli e alle questioni legali, L-Gante ha commentato la separazione con un post criptico su Instagram. «Questo romanzo è già successo. Finiscilo senza di me», ha scritto, lasciando intendere il suo disappunto. La foto pubblicata con Wanda a Disneyland Paris, scattata solo poche settimane fa, è stata rimossa dai profili social di entrambi, segnando simbolicamente la fine della relazione.
Mentre Wanda Nara affronta la battaglia per il divorzio, il giovane rapper sembra essersi ritirato nel silenzio, preferendo non aggiungere ulteriori dettagli sul rapporto ormai concluso. Un addio che, ancora una volta, conferma come la vita privata della showgirl continui a essere al centro dell’attenzione, tra amori turbolenti e sfide personali.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Gossip
Can Yaman vola a Tenerife per una serie spagnola e conferma le nozze con Sara Bluma: ma i fan insorgono contro la dj
Yaman è a Tenerife per girare una nuova produzione iberica e ribadisce la volontà di sposare Sara Bluma. Ma la scelta non convince tutti: la dj e creatrice del format Boudoir — tra musica elettronica, burlesque e cabaret — viene giudicata “eccessiva” da una parte del fandom.
Can Yaman, valigia sempre pronta e fan sempre accesi. Stavolta l’attore turco ha messo radici temporanee a Tenerife: le Canarie sono il set della nuova serie spagnola che lo vede protagonista. Un progetto internazionale che consolida la sua carriera fuori dall’Italia e che lo tiene lontano dai palchi nostrani… ma non dal gossip.
Sul set alle Canarie, con un sì nell’aria
Tra una ripresa e l’altra, Yaman ha trovato il tempo per confermare pubblicamente l’intenzione di sposare Sara Bluma. Una dichiarazione secca, senza fronzoli, che però ha avuto l’effetto opposto sulla sua base fan: invece di addolcirla, l’ha agitata. Perché non tutti, a quanto pare, sono entusiasti della futura signora Yaman.
La miccia social: chi è Sara Bluma
Sara Bluma non è un volto qualunque. Dj e performer, è l’ideatrice di Boudoir, un format che fonde musica elettronica, burlesque e cabaret. Una proposta artistica sofisticata e sensuale che i sostenitori dell’attore conoscono bene — e che non tutti apprezzano. In tanti hanno criticato il progetto, definendolo “troppo trasgressivo”, lontano dal mondo patinato e romantico che avevano immaginato per il loro idolo.
Il risultato? Commenti, meme, supposizioni, fino alla teoria secondo cui dietro la decisione di sposarsi ci sarebbe “altro”. Cosa? Nessuno lo sa, ma quando si tratta di celebrità, il mistero basta a far partire la giostra delle interpretazioni.
Fan divisi tra romanticismo e malumori
Mentre lui posa sul set canario tra palme e mare azzurro, i social bruciano. C’è chi fa gli auguri sinceri, chi sogna un matrimonio da favola e chi, invece, avrebbe preferito un copione diverso per il proprio beniamino. È la dinamica eterna del divo romantico: finché resta single, appartiene un po’ a tutti; quando si fidanza, diventa improvvisamente “di qualcuna”.
E allora eccolo, Can Yaman, diviso tra fiction e realtà. Da un lato la nuova avventura televisiva in Spagna, dall’altro una storia d’amore che avanza tra emozioni autentiche e critiche inesorabili.
Ma, se c’è una cosa che non manca mai nella sua vita, è l’attenzione del pubblico. Anche quando vorrebbe solo recitare — e amare — in pace.
Reali
William e Kate vincono la causa per la privacy contro Paris Match: stop alle foto rubate della vacanza
Le foto, pubblicate ad aprile dal magazine Paris Match, ritraevano William, Kate e i tre figli sulle piste da sci durante una vacanza familiare. La Corte ha stabilito che si trattava di un momento di vita privata e ha riconosciuto la violazione della privacy, ribadendo il diritto alla riservatezza anche per i reali.
In pubblico sono la coppia più osservata del Regno Unito. In privato, però, William e Kate restano due genitori che difendono con fermezza la propria famiglia. E questa volta hanno ottenuto una vittoria piena: il tribunale francese ha accolto il ricorso dei principi di Galles contro Paris Match, che lo scorso aprile aveva pubblicato fotografie non autorizzate scattate durante una vacanza sulla neve con i tre figli.
Le immagini ritraevano la coppia con George, Charlotte e Louis sulle piste, in un contesto chiaramente familiare e lontano dagli impegni ufficiali. Uno scenario che per le autorità giudiziarie francesi rientra a pieno titolo nella sfera privata. Il verdetto ha riconosciuto la lesione della privacy e sancito che, anche quando si tratta della famiglia reale inglese, i momenti di vita quotidiana devono essere tutelati.
Una linea ferma sulla famiglia
Non è la prima volta che William e Kate difendono con decisione il diritto a crescere i propri figli lontano dai riflettori. Negli anni, i principi hanno adottato una strategia chiara: condividere immagini ufficiali, spesso scattate dalla stessa principessa del Galles, e mantenere il massimo riserbo su tutto ciò che riguarda la sfera domestica. Un equilibrio che, nella maggior parte dei casi, la stampa britannica ha rispettato, soprattutto dopo la tragica vicenda di Lady Diana.
In Francia, però, la storia è diversa: la battaglia legale dei Cambridge contro la stampa transalpina dura da anni. Celebre l’azione giudiziaria per le foto pubblicate nel 2012 mentre Kate prendeva il sole in bikini in una residenza privata. Anche allora, il giudice diede ragione ai reali.
Una sentenza simbolica
La decisione contro Paris Match non è solo una vittoria giuridica. È un segnale ribadito con forza: la popolarità non giustifica intrusioni arbitrarie. Il confine tra interesse pubblico e voyeurismo mediatico, soprattutto quando coinvolge minori, non è negoziabile.
Per William e Kate, è anche un modo per proteggere un equilibrio fragile: quello di una normalità possibile solo a patto di blindare i momenti lontani dagli eventi ufficiali. E mentre i principi continuano a rappresentare la monarchia con un’immagine moderna e misurata, i tribunali confermano che anche i futuri sovrani hanno diritto a una vacanza in pace, senza teleobiettivi nascosti nella neve.
Personaggi
Eva Grimaldi: “Ho rischiato la vita per un intervento al seno. Un anno intero con una sola protesi”
Ospite nel programma di Caterina Balivo, Eva Grimaldi ripercorre gli anni dei sette interventi estetici e l’infezione che le ha quasi tolto la vita. “Mi sono ritrovata con un seno solo nel momento di massimo successo. Ma oggi amo le mie cicatrici.”
Nel salotto di La volta buona, il talk show pomeridiano di Rai 1 condotto da Caterina Balivo, Eva Grimaldi ha scelto di parlare senza filtri di una parte dolorosa della sua vita: gli interventi estetici subiti negli anni per inseguire un ideale di bellezza. “Ho fatto sette operazioni al seno — ha raccontato —, tutto è cominciato quando avevo 26 anni. All’inizio portavo la taglia zero e volevo un po’ di femminilità in più. Poi ho continuato: prima la seconda, poi la terza, poi la quarta. Finché è arrivato il disastro.”
Dietro la ricerca di un décolleté perfetto, si nasconde una storia di sofferenza e di paura. “Una protesi si è infettata. Ero andata dal miglior chirurgo, ma non è stato in grado di intervenire nel modo giusto. Anziché rimuoverla, ne ha messa un’altra sopra, e il seno si è gonfiato in modo anomalo. Ho iniziato a stare malissimo.”
“Avevo la febbre a 42: ero più morta che viva”
Il racconto di Eva è crudo, ma necessario: “Avevo la febbre a 42, ero più morta che viva. Nessuno capiva quanto fosse grave. Ho rischiato la setticemia, e solo l’intervento di un altro chirurgo mi ha salvata.” Il nuovo medico ha dovuto rimuovere completamente la protesi infetta, lasciandola con un solo seno per un intero anno.
“È stato il periodo più difficile della mia vita — confessa l’attrice —. Ero nel pieno della carriera, giravo un film con Remo Girone e c’era una scena di nudo. Non avevo detto nulla a nessuno, inventavo scuse, parlavo di una fistola al seno per evitare domande. Mi coprivo come potevo.”
Remo Girone, racconta, fu una presenza discreta e preziosa: “È stato un vero signore. Quando gli ho confidato la verità, mi ha sostenuta e aiutata a superare la vergogna.”
“Un seno solo nel momento di massimo successo”
Per Eva Grimaldi, quel periodo rappresenta un punto di svolta. “Per un anno ho vissuto con un seno solo, in un mondo in cui l’immagine era tutto. Ma è proprio lì che ho capito quanto fosse fragile la mia autostima e quanto stessi cercando approvazione nel posto sbagliato.”
L’attrice, oggi 63 anni, ammette di aver imparato ad accettarsi: “Oggi non rifarei mai nulla di tutto questo. Ho imparato a volermi bene, a non confondere la bellezza con la perfezione. Le mie cicatrici sono il segno di quello che ho superato.”
La riflessione: tra estetica e consapevolezza
Il racconto di Grimaldi riaccende un dibattito sempre più attuale: quello sul rapporto tra chirurgia estetica, autostima e pressioni sociali. Negli ultimi anni, secondo la Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE), gli interventi estetici in Italia sono in costante aumento, soprattutto tra le donne tra i 25 e i 45 anni. Ma i medici ricordano l’importanza di rivolgersi a professionisti certificati e di comprendere i rischi reali di ogni operazione.
Eva Grimaldi oggi parla con la serenità di chi ha attraversato il dolore e ne è uscita trasformata: “Ho vissuto sulla mia pelle cosa significa affidarsi a chi non ti ascolta. Oggi voglio che la mia storia serva da esempio: la chirurgia non è un gioco, e la vera bellezza è sentirsi bene dentro, non davanti allo specchio.”
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