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Gossip

Eros Ramazzotti: nuovo amore con una tentatrice? Il bacio che fa discutere

Dopo la fine della storia con Dalila Gelsomino, Eros Ramazzotti sembra aver ritrovato la serenità sentimentale. Ma chi è la misteriosa donna che ha conquistato il cuore del cantante romano?

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    Un nuovo amore per Eros Ramazzotti? Il cantante è stato paparazzato mentre si scambia un appassionato bacio con Sofia Costantini, ex tentatrice di Temptation Island. Scopriamo tutti i dettagli di questa nuova storia.

    Eros Ramazzotti torna a far parlare di sé. Il cantante romano, dopo la fine della relazione con Dalila Gelsomino, sembra aver ritrovato l’amore. A rivelarlo sono foto pubblicate che mostrano Ramazzotti in atteggiamenti intimi con Sofia Costantini, ex tentatrice di Temptation Island.

    Le immagini, che ritraggono i due a cena in un ristorante romano, non lasciano spazio a dubbi. I due si scambiano un bacio appassionato, dimostrando di essere più che semplici amici. Sofia Costantini, già nota al pubblico per la sua partecipazione al reality show di Canale 5, ha fatto parlare di sé anche per una precedente relazione con il calciatore Niccolò Zaniolo.

    Un nuovo capitolo d’amore
    La notizia del nuovo amore di Eros Ramazzotti ha subito fatto il giro del web, dividendo i fan del cantante. C’è chi esulta per la sua ritrovata felicità e chi, invece, è più scettico e preferirebbe rivederlo al fianco di Michelle Hunziker, sua ex moglie e madre di sua figlia Aurora. Tuttavia, è bene ricordare che sia Ramazzotti sia la Hunziker hanno più volte ribadito di aver mantenuto un ottimo rapporto, basato soprattutto sul profondo affetto che li lega come genitori. La loro storia d’amore, pur intensa e passionale, è ormai un capitolo chiuso.

    Chi è Sofia Costantini?>
    Sofia Costantini, la nuova fiamma di Eros Ramazzotti, è una giovane donna dal fascino magnetico. Oltre alla sua partecipazione a Temptation Island, ha lavorato come modella e influencer. La sua relazione con il cantante romano ha suscitato grande curiosità, soprattutto per la differenza d’età tra i due.

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      Personaggi

      Addio a Château Miraval: Angelina Jolie racconta il dolore dietro la tenuta contesa con Brad Pitt

      Nei nuovi documenti legali presentati a Los Angeles, Angelina Jolie parla di “luogo troppo doloroso” per lei e per i figli. Dopo la separazione, l’attrice ha ceduto tutto a Brad Pitt “senza alcun compenso”, sperando di mettere fine a un conflitto che, però, continua ancora oggi.

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      Château Miraval

        La storia dietro il rosato più celebre di Hollywood

        Il nome Château Miraval è noto agli appassionati di vino per il suo pregiato rosato provenzale, ma pochi ricordano che dietro quel marchio si nasconde una delle vicende più tormentate di Hollywood. La tenuta, situata a Correns, nel sud della Francia, era stata acquistata nel 2011 da Brad Pitt e Angelina Jolie per circa 25 milioni di euro. Lì la coppia si sposò nel 2014, trasformando il castello in un rifugio familiare e nella sede della produzione del celebre vino Miraval Rosé.

        Oggi, però, quel luogo che un tempo rappresentava l’amore e la stabilità della famiglia Jolie-Pitt è diventato simbolo di una frattura insanabile.

        “Non siamo mai più tornati lì”: il racconto di Angelina Jolie

        In nuovi documenti depositati presso la Corte Superiore della Contea di Los Angeles, Angelina Jolie, 50 anni, ha spiegato di aver lasciato a Brad Pitt, 61, il controllo totale di Château Miraval e delle altre proprietà comuni, “senza ricevere alcun compenso”. Un gesto, spiega l’attrice, dettato dalla volontà di “evitare ulteriori conflitti” e proteggere i figli dopo “un periodo difficile e traumatico”.

        “Da allora io e i bambini non abbiamo più messo piede nella proprietà, troppo legata a ricordi dolorosi”, ha scritto Jolie, riferendosi agli eventi che portarono alla separazione nel 2016. Dopo il divorzio, l’attrice ha scelto di trasferirsi in una nuova casa a Los Angeles, volutamente vicina a quella dell’ex marito, per mantenere un equilibrio familiare.

        Un gesto d’amore trasformato in battaglia legale

        Se il divorzio tra i due attori si è formalmente concluso nel 2022, la disputa su Miraval è ancora aperta. Nel 2021 Jolie ha venduto la sua quota della tenuta alla società Tenute del Mondo, divisione vitivinicola del gruppo Stoli. Brad Pitt ha reagito presentando una causa nel febbraio 2022, sostenendo che la vendita violasse un accordo informale secondo cui nessuno dei due avrebbe potuto cedere la propria parte senza il consenso dell’altro.

        La risposta di Jolie non si è fatta attendere: nel settembre dello stesso anno, l’attrice ha controquerelato Pitt, accusandolo di condurre “una guerra vendicativa” nei suoi confronti. Secondo il suo team legale, la vendita era stata necessaria proprio perché l’attore avrebbe ostacolato la gestione economica della tenuta e impedito alla ex moglie di ottenere liquidità.

        Fonti vicine a Pitt hanno replicato che “la questione è puramente commerciale e non ha nulla a che vedere con il divorzio”, definendo “sfortunato ma prevedibile” che l’attrice leghi la disputa a vicende personali.

        Un castello pieno di ricordi

        “Quella tenuta era un punto focale della nostra vita familiare”, scrive Jolie nei documenti. Lì la coppia aveva scelto di celebrare le nozze, e nella stessa casa l’attrice trascorse parte della gravidanza dei gemelli Knox e Vivienne. “Lasciare all’improvviso quel luogo è stato straziante, soprattutto per i bambini, che hanno visto svanire la quotidianità costruita in anni di serenità.”

        Oggi Château Miraval continua a produrre il suo vino di punta sotto la gestione di Pitt e dei partner francesi, ottenendo riconoscimenti internazionali e vendendo milioni di bottiglie l’anno. Ma per Angelina Jolie, quella proprietà resta “un capitolo chiuso”, simbolo di un amore finito e di una ferita ancora aperta.

        Dal vino al passato: il sapore amaro di Miraval

        Se per il pubblico Miraval Rosé è diventato sinonimo di eleganza e savoir-faire, per i suoi ex proprietari è ormai il ricordo di una vita condivisa e di un sogno interrotto. “Avere una rottura così improvvisa con la mia casa e i miei ricordi è stato doloroso”, conclude Jolie. “Ma a volte, per proteggere se stessi e i propri figli, bisogna trovare il coraggio di lasciar andare.”

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          Personaggi

          Giorgia Palmas e Filippo Magnini: nuovo nido a Milano nel quartiere San Siro

          Dopo anni trascorsi in zona Sempione, la coppia sceglie un ambiente più sereno per la famiglia. La casa è vuota, luminosa e con terrazza panoramica: parquet chiaro, camino e l’intervento dell’architetta Raffaella Razzini per trasformarla nel loro rifugio ideale

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            È arrivato il momento di una vera svolta per Giorgia Palmas e Filippo Magnini. Dopo anni trascorsi nel vivace quartiere Sempione di Milano, hanno deciso di trasferirsi nella tranquilla zona San Siro. Più adatta alle esigenze delle loro due figlie: Mia, di 4 anni, e Sofia, 16, nata dalla precedente relazione della showgirl con Davide Bombardini.

            «Casa nuova, che emozione», ha scritto Giorgia sui social, accompagnando gli scatti della nuova abitazione ancora vuota, con le chiavi appena ricevute. Nelle foto, la coppia appare sorridente e complici mentre ammirano dal terrazzo un panorama luminoso sulla città. La casa, con pareti bianche, parquet chiaro e un caminetto, è in attesa di essere arredata. L’interior designer Raffaella Razzini è stata incaricata di trasformarla in un ambiente “magico”, come anticipato da Palmas nei suoi post.

            La scelta del quartiere emerge da una logica familiare riflessa anche nelle parole di Magnini: «Abbiamo comprato casa, ma decide tutto Giorgia» — ha scherzato — spiegando che San Siro è “una zona più adatta alle nostre figlie” per la sua tranquillità rispetto alla vivace Sempione.

            Dal punto di vista architettonico, l’appartamento offre ampi spazi ancora spogli ma luminosi, con un grande soggiorno su cui si affaccia una terrazzino panoramico. Il parquet chiaro e le pareti neutre rappresentano una tela bianca a disposizione del nuovo design. Il camino, già installato, promette calore e convivialità per le future occasioni familiari.

            Prima del trasferimento, la coppia aveva abitato in Sempione in un appartamento dallo stile moderno e curato, tra carta da parati a righe, divani scuri e cornici bianche: un riflesso del gusto personale di Giorgia Palmas, amante dell’equilibrio tra ordine formale e comfort domestico.

            Con il trasloco ufficialmente alle spalle, la coppia vive questo passaggio come una rinascita: una nuova casa da riempire di ricordi quotidiani, risate familiari e momenti autentici. Il trasferimento a San Siro non è solo una scelta logistico-residenziale, ma uno stile di vita che privilegia spazi più ampi, calma e sicurezza per i bambini — elementi che entrambi considerano prioritari.

            La struttura è pronta, ora aspetta di diventare vera casa. Il terrazzo panoramico e l’ambiente interno sono pronti ad accogliere una vita piena di emozioni. Con le chiavi in mano, Giorgia e Filippo hanno iniziato un nuovo capitolo: più sereno, più familiare, pronto a crescere insieme alla loro famiglia.

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              Interviste

              Platinette compie 70 anni e si racconta senza filtri: “Dopo due ictus ho il cervello come un emmental”.

              L’artista parla dei due ictus, del recupero lento e del bastone, degli anni in tv, delle cadute e degli eccessi. E attacca l’“era del politically correct e dell’intelligenza artificiale”. Amori mancati, dissidi celebri e un cameo rifiutato con Rocco Siffredi: “Sono un fenomeno da baraccone e ne vado fiera”.

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                Settanta anni e la stessa ironia affilata di sempre. Mauro Coruzzi, per tutti Platinette, spegne le candeline e lo fa con una frase che è già manifesto: “Non sono ancora morta, grazie”. Negli ultimi due anni ha affrontato due ictus, uno ischemico e uno emorragico, ma non perde la sua cifra: sdrammatizzare, raccontarsi, provocare.

                Il neurologo gli ha spiegato che il suo cervello è “come un emmental, pieno di buchi”: «Sono scomparse molte zone attive, ma i neuroni superstiti si sono caricati tutto. Cammino con il bastone come una vecchia pazza, e questo mi rende fragile». La difficoltà nell’equilibrio è l’aspetto che più lo spaventa, confessa. Ma la battuta arriva puntuale: «Da contribuente con 50 anni di versamenti, ora sono pensionato. Posso non lavorare. Come dice Patty Pravo: ho guadagnato 11 miliardi ma ne ho spesi 13».

                Spese folli? “Di tutto. Ho comprato anche vinili di Mina in giapponese”. Platinette si definisce “fenomeno da baraccone” e ne va orgogliosa: «Ho portato a considerare persone come me parte integrante del sociale. Ho sbadilato quintali di pregiudizi».

                Si torna agli affetti: «Il primo amore? Quello che non avrai mai. A 18 anni capii che ciò che ti graffia per sempre il cuore è ciò che resta irraggiungibile». In famiglia, ricorda, non ci furono drammi quando capirono il suo orientamento: la madre trovò i vestiti femminili e li lavò “come niente fosse”.

                E poi la tv, quella che oggi — dice — non ha più posto per personaggi come lui: «Gli opinionisti sono residui bellici. Noi vecchia guardia, io, Sgarbi, Tonon, siamo fuori gioco per colpa del politically correct che impera in questo Medioevo da intelligenza artificiale». Ricorda il celebre scontro al Costanzo Show con Michele Guardì: «Mi accusò di essermi buttata giù per farmi notare, reagii come una Erinni».

                C’è spazio per i rimpianti (un cameo rifiutato in un film di Rocco Siffredi) e per gli omaggi: «Barbara D’Urso è l’ultima vera diva». Anche una frecciatina elegante: quando Drusilla Foer condusse Sanremo, confessa, “mi ha reso orgogliosa: significa che sono davvero spaventante”.

                Platinette oggi? Forse meno presente, “sedata nella sua invadenza mediatica”, ma viva. Pronta a dire quello che pensa. E a ricordare che certe maschere, anche quando si allontanano dai riflettori, non muoiono mai davvero.

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