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Gelato e risse: Di Francisca e Vezzali si sfidano ancora, il botta e risposta è infuocato!

Il confronto tra le due ex campionesse non si placa! Dalla polemica a distanza alla dura risposta di Vezzali. E il “Vezzalicidio” torna a far parlare. Una domanda innocente si trasforma in una nuova accesa polemica tra le ex compagne di scherma, con tanto di battute al vetriolo. Il retroscena
della rivalità che divide il mondo dello sport.

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    Alla domanda: “Ora che sei uscita dal mondo della scherma, ti senti più scrittrice o opinionista?”, la Di Francisca, criptica e decisamente pungente risponde: “Nessuna delle due, come parlo faccio danni… Meglio se sto zitta, ma oggi vorrei approfittare dell’occasione per mandare un messaggio di pace alla mia collega Valentina Vezzali”.

    Ma quella che sembrava essere una mano tesa è diventata, inaspettatamente, il detonatore di una nuova polemica. La risposta della Vezzali è stata diretta e senza mezzi termini, mettendo in imbarazzo sia i conduttori che il pubblico presente: “Guarda Elisa, dal punto di vista sportivo ti stimo, sei stata una grandissima campionessa, ma per quanto riguarda il livello umano… diciamo che non sei proprio il massimo. Quando imparerai a rispettare le persone…”.

    Il botta e risposta infuocato tra le due ex campionesse
    Ma la Vezzali ha rincarato la dose: “Lo sport ci accomuna perché è fatto di valori trasversali e universali, ma la prima cosa che mi ha insegnato è il rispetto verso se stessi e gli altri, e questo dovrebbe portarci a riflettere. Non ho in sospeso niente con nessuno, non ho nulla da chiarire con Elisa. Abbiamo semplicemente visioni di vita diverse, ognuna vive la propria come crede”.

    Di Francisca, pur apparendo amareggiata, ha risposto con la sua solita ironia: “Non dobbiamo uscire a cena, pensavo fosse una cosa giusta da fare. Il mio stato d’animo? Davvero triste, non so se pranzerò o cenerò”. Ma dietro la risata amara, è chiaro che la frattura tra le due è ancora molto profonda.

    Ma com’è nata questa rivalità che ancora oggi fa parlare?
    Tutto ha avuto inizio nel 2009, quando Elisa Di Francisca, più giovane di dieci anni rispetto a Valentina, cresceva nella stessa palestra, imparando dai suoi insegnamenti. Tuttavia, nel 2009, durante i Mondiali di Antalya, Di Francisca batté la sua “maestra”, Vezzali, ai quarti di finale. Da quel momento la rivalità sportiva ha preso il sopravvento,

    La “provocazione” della gelateria
    Nel corso degli anni, le frecciate tra le due non sono mancate. Di Francisca, con la sua solita verve provocatoria, aveva ironizzato sulla possibilità di aprire una gelateria, mettendo in scena un ipotetico incontro con la rivale. “Mi ci vedo bene un domani nel mio locale, che faccio il gelato e mi siedo a chiacchierare con i clienti. Se entra la Vezzali? Magari chiede la crema e io le rispondo: ‘La crema è finita’. E così con tutti i gusti”, aveva detto, gettando benzina sul fuoco.

    La risposta di Vezzali non tardò ad arrivare: “Prima di tutto, voglio dire a Elisa che il gelato mi piace ancora, e parecchio. Se proprio vorrà privarmene, non dovrà farlo da dietro un bancone, ma in pedana. E lì, di gelati, ne ha da mangiare, se vuole arrivare dove sono io”.

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      Asia Argento, tra cinema e vita privata: “Non ho più voglia di sentirmi tradita”

      A quasi 50 anni, Asia Argento guarda con lucidità al suo passato e al futuro, tra cinema, famiglia e riflessioni personali. “Mio padre non ha mai voluto che i miei figli lo chiamassero nonno, io invece ho cercato di creare un ambiente diverso per loro”.

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        Asia Argento è pronta a tornare sul grande schermo con Fatti vedere, film che la vede protagonista accanto a Matilde Gioli, Francesco Centorame e Pierpaolo Spollon. Ma se il cinema è una parte imprescindibile della sua vita, l’attrice non nasconde di trovarsi in un momento di riflessione profonda, complice il traguardo dei 50 anni. Un bilancio tra passato e futuro, tra successi e ferite che, come lei stessa ammette, “non si rimarginano mai del tutto”.

        Il rapporto con la famiglia, in particolare con il padre Dario Argento, è ancora un nodo irrisolto. “Avrei bisogno di un padre, ma sono anche abituata alla sua assenza”, confessa con amarezza. Non c’è astio, ma la consapevolezza che, nel tempo, il legame non si è mai rafforzato. “Da quando sono diventata madre, non ha mai voluto che i miei figli lo chiamassero nonno. Lui stesso lo ammette”. Una distanza che si è consolidata nel tempo: “Da me vorrebbe semplicemente che recitassi nei suoi film. Della mia vita di donna, di figlia, non gli interessa molto”.

        Un rapporto opposto a quello che ha costruito con la figlia Anna Lou, avuta da Morgan. “Sono cresciuta in una famiglia in cui non c’erano tanti abbracci e baci, i miei genitori si interessavano del mio lavoro, non di come stavo”, racconta. “Con i miei figli, invece, ho sempre fatto il contrario. Li ho tenuti stretti, le coccole sono una cura per me e per loro”. Il successo più grande per Asia, dice, è stato proprio costruire un ambiente familiare sano, opposto a quello in cui è cresciuta.

        L’esperienza della figlia a Ballando con le stelle è stata per lei motivo di grande orgoglio. “L’ho vista fiorire. È una ragazza insicura e timida, come tanti suoi coetanei, e poi ha vissuto momenti complessi”. Un chiaro riferimento alle difficoltà affrontate dalla giovane, cresciuta sotto i riflettori e con un’eredità ingombrante da gestire.

        Sul piano personale, Asia Argento ammette di aver imparato a proteggersi dalle delusioni. “Non ho più voglia di sentirmi tradita, come spinta sotto un autobus”, dice con una metafora tagliente. Dopo un lungo percorso in terapia, durato 16 anni, ha trovato il coraggio di dare le proprie energie solo alle persone che le meritano. Un processo di autodifesa, ma anche di consapevolezza: “Ho avuto una terapeuta meravigliosa. Se non l’avessi incontrata, oggi non potrei essere qui a parlare”.

        E l’amore? Per il momento, l’attrice sembra non voler forzare nulla. “Mi piacerebbe trovare un amico speciale, ma potrei anche scoprire di essere votata alla solitudine. Sto così bene con i miei figli che forse non ho bisogno di altro”. Un’affermazione che sa di libertà, ma anche di interrogativi ancora aperti.

        Mentre il pubblico si prepara a rivederla al cinema, Asia Argento continua il suo viaggio, tra il desiderio di esprimersi come regista e una ricerca interiore che, a 50 anni, è tutt’altro che conclusa.

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          Quelle strane occasioni per Paola Barale: sogni di un amore di mezza età

          Paola Barale è tornata a far parlare di sé, con la sincerità disarmante e il fascino anticonvenzionale che da sempre la contraddistinguono. In un’intervista a Nuovo Tv, l’attrice e conduttrice ha raccontato con leggerezza e un pizzico di provocazione il suo desiderio di incontrare un nuovo amore, usando parole che hanno acceso la curiosità di molti: «Mi piacerebbe andare a sbattere contro uno di un metro e novanta, nero, bellissimo, che si innamori di me subito».

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            Una frase che, dietro l’ironia, racchiude il desiderio autentico di una donna che sa esattamente cosa vuole: non un uomo qualunque, ma qualcuno che sappia accoglierla, comprenderla, starle accanto con rispetto e complicità. «Mi piacciono boni e giovani – confessa – Danno un’energia diversa. Voglio una persona non narcisista, che abbia tempo per me e mi comprenda. Che non si senta in competizione con me perché non è una gara». Parole che rivelano un equilibrio costruito nel tempo, il frutto di esperienze, relazioni finite e lezioni imparate.

            Invecchiando come il vino buono

            A 57 anni, Paola Barale è un esempio di come si possa invecchiare con grazia e autenticità, trasformando i cambiamenti della vita – anche quelli più intimi e spesso taciuti, come la menopausa – in occasioni di rinascita. «Da quando sono in menopausa mi diverto molto di più», afferma, ribaltando ogni cliché su questa fase della vita femminile. Non a caso ha anche scritto un libro sull’argomento, rompendo un tabù che molte donne vivono ancora in silenzio.

            Milf consapevole che guarda ancora al futuro

            La sua è la voce di una generazione di cinquantenni che non si riconoscono più nel ruolo della donna “matura” ritirata dalla scena del desiderio. «Le cinquantenni di oggi non sono più quelle di una volta, ma i trenta sono sempre i trenta!», dice con un sorriso. Eppure, non c’è nostalgia, ma consapevolezza: oggi si sente più libera che mai, padrona delle proprie scelte e dei propri tempi.

            Il bello di essere single

            «Sono stata fidanzata dai sedici ai quarantotto anni – racconta – ma da quando sono single ho scoperto che si sta da Dio!». Nessuna chiusura all’amore, tutt’altro: «In amore sono diventata più selettiva: non ho voglia di accontentarmi, ma non ho chiuso i battenti». Il suo è un inno alla libertà affettiva, alla possibilità di desiderare ancora, ma con maturità, senza rincorrere illusioni.

            Presto su Prime e a teatro

            In attesa di rivederla sullo schermo nel cast di The Traitors su Prime Video e a teatro con Tris di cuori, Paola Barale resta fedele a sé stessa: una donna indipendente, fuori dagli schemi, che non ha paura di mostrarsi vulnerabile o ironica, ma che soprattutto non ha paura di aspettare il meglio. Anche se arriva sotto forma di un uomo di un metro e novanta, nero, bellissimo.

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              Quel pigmalione di Jimmy Ghione: 27 anni più vecchio della sua fidanzata, ma con l’anima da 40enne

              Jimmy Ghione, volto storico di Striscia la Notizia, racconta la sua nuova vita sentimentale al fianco di Maria Laura De Vitis, 27 anni ma “molto matura”. In un’intervista a La Repubblica, il giornalista ripercorre la carriera, il divorzio doloroso e l’arrivo della giovane fidanzata: “Fa teatro, studia dizione e non guarda TikTok per più di dieci minuti”. Ironia e tenerezza per una relazione che sfida i pregiudizi… e le battute facili.

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                Dalla Florida ai fotoromanzi, fino ai 28 anni trascorsi a Striscia la Notizia: Jimmy Ghione ha attraversato decenni di carriera portando avanti una missione precisa — dimostrare che anche un bell’uomo può avere un cervello. “Si dà per scontato che uno bello sia scemo”, lamenta. Lui, invece, ha lavorato il doppio per dimostrare che si può essere telegenici e svegli, come le crocchette di pollo al forno: croccanti fuori, teneri dentro.

                Addio al passato: “Ho sofferto come un cane”

                Il giornalista non ha problemi a parlare del suo matrimonio naufragato. “Ci siamo conosciuti ad Aosta, ci siamo sposati, ma poi è finita”. Frasi secche, quasi da verbale della municipale, ma con dentro la malinconia di chi ha davvero sofferto. Non a caso, dice di aver “sofferto come un cane”. Nessuno ha però specificato se tipo carlino (piagnone) o pastore tedesco (orgoglioso e silenzioso).

                Maria Laura, 27 anni e “già grande”

                Ed eccoci al cuore dell’intervista, ovvero Maria Laura De Vitis, la nuova fiamma. “Ha 27 anni ma è molto più matura della sua età”, dice Ghione. Tradotto: non lo ha ancora mollato per un influencer di Ibiza, legge libri senza figure e non ha mai usato la parola “cringe” in sua presenza. Il che, in effetti, è già un miracolo sentimentale. Studia recitazione, doppiaggio, dizione… insomma, se continua così, tra cinque anni potrebbe recitare il monologo finale di Otello mentre ordina un cappuccino al bar, senza sbagliare una virgola. Ghione è fiero, e si vede.

                L’amore ai tempi del pregiudizio… e del wifi condiviso

                Certo, la differenza d’età c’è e si sente — anche solo quando si decide se vedere Netflix o Techetechetè. Ma Jimmy Ghione sembra crederci davvero. “La vita è complicata in amore e non solo”, dice, con la saggezza di chi ha imparato a non sottovalutare mai una donna con un vocabolario e una connessione fibra.

                Ghione & De Vitis, tra meme e Shakespeare

                Se questa storia d’amore funziona, è forse perché entrambi parlano lingue diverse ma si capiscono lo stesso. Lui fa parte della generazione che ha imparato l’inglese dai testi dei Queen, lei da TikTok. Eppure si sono trovati. Del resto, come ha detto lo stesso Ghione, “bisogna lavorare più degli altri per smentire i pregiudizi”. Anche quando il pregiudizio è solo una battuta sulla differenza d’età.

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