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Gossip

Kate Middleton torna in grande stile: un Natale all’insegna della famiglia e della solidarietà

La Principessa del Galles ha presenziato al concerto di Natale presso l’Abbazia di Westminster, dimostrando una ritrovata vitalità dopo le cure. Un ritorno che la vede più radiosa che mai.

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    Dopo un periodo di assenza dedicato alle cure, Kate Middleton è tornata alla vita pubblica con una splendida apparizione al concerto di Natale presso l’Abbazia di Westminster. La Principessa, raggiante e più determinata che mai, ha dimostrato di aver superato brillantemente le sfide affrontate. L’eleganza e la classe di Kate hanno illuminato la giornata e l’evento ha visto la Principessa protagonista, simbolo di speranza.

    La presenza di Kate Middleton a questo importante evento rappresenta un segnale di speranza e di rinascita. La Principessa, che ha sempre dimostrato un grande impegno per le cause sociali, ha voluto sottolineare l’importanza della solidarietà e dell’unità, soprattutto in un periodo così difficile.

    Un look impeccabile con un tocco personale
    Per l’occasione, Kate Middleton ha scelto un look elegante e raffinato, perfettamente in linea con il suo stile. Ha indossato un cappotto rosso di Alexander McQueen, uno dei suoi designer preferiti, impreziosito da un maxi-fiocco che le donava un’aria particolarmente festosa. La gonna a quadri rossi di Emilia Wickstead e gli stivali alti di Ralph Lauren hanno completato l’outfit, rendendo la Principessa ancora più affascinante.

    Un dettaglio che non è passato inosservato è il braccialetto indossato da Kate Middleton. Si tratta di un modello “Salamander Torque Forget-Me-Not & Gold Bangle” del marchio britannico Halcyon Days, un omaggio alla sua amatissima suocera, la Principessa Diana, che aveva una grande passione per i non ti scordar di me.

    Un Natale all’insegna della famiglia

    Kate Middleton ha condiviso questo momento importante con la sua famiglia: il Principe William e i tre figli, George, Charlotte e Louis. La presenza dei suoi cari le ha sicuramente dato la forza e la serenità necessarie per affrontare questa nuova tappa della sua vita. Il ritorno di Kate Middleton alla vita pubblica è un segnale positivo che fa ben sperare per il futuro. La Principessa è più determinata che mai a svolgere il suo ruolo di rappresentante della famiglia reale e a impegnarsi per le cause a lei care.

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      Personaggi

      Vivian Jenna Wilson si libera del cognome Musk: «Non voglio più avere a che fare con lui». La figlia di Elon rompe con il padre

      Cambio di nome, nessuna eredità, vita condivisa in un appartamento di Los Angeles e orgoglio militante. Vivian Jenna Wilson, figlia di Elon Musk, rivendica la propria indipendenza e attacca il magnate: «Ha voluto figli brillanti, non felici». E sul passato: «Non volevo più portare quel cognome, faccio quello che voglio».

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        Vivian Jenna Wilson ha un obiettivo chiaro: vivere una vita che non abbia nulla a che fare con suo padre. Un nome pesante, quello di Elon Musk, che a ventun anni ha deciso di abbandonare, legandosi invece a quello della madre, Justine Wilson. A Paris Match racconta il perché senza giri di parole: «Non volevo più avere a che fare con tutte quelle stronzate legate al nome. E poi faccio quello che voglio».

        La rottura con il patron di Tesla e SpaceX non è solo affettiva: è culturale, politica, identitaria. Vivian fa coming out come persona trans nel 2020 e cambia legalmente sesso due anni dopo. Da allora, la distanza con Musk si trasforma in frattura pubblica. Lei sfila, studia, lavora, condivide un appartamento a Los Angeles. «Non vivo in una villa. Non ho una Tesla», dice con ironia feroce. A chi su TikTok l’ha dipinta erede da 40 miliardi risponde così: «Se fosse vero, non ci sarebbero più senzatetto né fame nel mondo».

        La giovane rivendica con orgoglio la strada costruita da sola: modella emergente, attivista LGBTQIA+, voce presente nelle marce e online. Non cerca pietà, non cerca eredità: cerca spazio. E lontananza. «La sola menzione del suo nome mi fa spegnere il cervello», confessa. Una frase che sintetizza anni di incomprensioni, culminate nella rottura definitiva.

        Il contrasto non è solo familiare, ma filosofico. «Quando avevo dieci anni mi disse che Marte sarebbe stato il futuro dell’umanità. Pensai: chi si occuperà della Terra allora? Non parlavamo la stessa lingua». È la fotografia di due mondi che non si incontrano: da un lato il miliardario convinto che il progresso passi dalla colonizzazione dello spazio; dall’altro una figlia che difende i diritti delle minoranze e marcia sul suolo terrestre, tra le persone.

        Sui social Musk l’ha cancellata – letteralmente: «Mio figlio Xavier è morto. Ucciso dal virus woke», scrisse. Oggi lei restituisce il colpo con una frase glaciale: «La morale non si misura in dollari». Non cerca un confronto, non chiede riconciliazione. Alza il mento, senza paura: «Sono stata usata come esempio per dimostrare che i bambini trans non dovrebbero esistere. Non potevo lasciar correre. Non è un capriccio politico. È una questione di sopravvivenza».

        In mezzo, nessun accordo, nessun passo indietro. Solo una ragazza che ha deciso chi vuole essere. E un padre che, almeno per lei, non è più una stella nella stessa galassia.

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          Gossip

          Dopo Bella Thorne, un nuovo record su OnlyFans: Lil Tay incassa un milione di dollari in tre ore e manda in tilt la piattaforma

          Cinque anni fa Bella Thorne fece storia incassando un milione di dollari in un giorno con un semplice annuncio. Oggi Lil Tay, controversa creator nordamericana, lo supera in appena tre ore, alimentando il dibattito su fama, sessualizzazione precoce e industria digitale dell’intimità.

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            Quando Bella Thorne annunciò il suo arrivo su OnlyFans, era il 2020 e il mondo digitale cambiò in un lampo. L’ex star Disney, allora 22enne, dichiarò pubblicamente la sua scelta e in 24 ore conquistò il suo milione di dollari, spingendo la piattaforma al centro del mainstream e aprendo un vaso di Pandora su morbosità, curiosità collettiva e consumo di contenuti a pagamento. Poi arrivò il contraccolpo: niente nudi integrali, niente materiale “esplosivo”, polemiche a raffica e scuse pubbliche. La promessa, almeno nella percezione del pubblico, non era stata mantenuta.

            Cinque anni dopo, quello che sembrava un record destinato a durare è stato polverizzato. E a farlo non è un’attrice hollywoodiana, ma Lil Tay, personaggio del web già noto per gli eccessi in età preadolescenziale. La giovanissima creator e aspirante musicista ha scelto il giorno del suo diciottesimo compleanno per lanciare il profilo su OnlyFans. Poche parole, scritte come un messaggio improvviso: «Sono al verde». Il risultato è stato immediato e clamoroso: un milione di dollari in tre ore. Solo tre.

            Un numero che racconta molto più di una semplice operazione commerciale. Racconta un ecosistema digitale dove l’ingresso into adulthood viene monetizzato istantaneamente, dove la curiosità del pubblico si fonde con il voyeurismo culturale e dove la linea tra empowerment e sfruttamento sembra ogni volta più sottile. Lil Tay, che in passato aveva alimentato un personaggio fatto di lusso finto, linguaggio aggressivo e un’aura di provocazione infantile, torna così al centro della conversazione globale con un gesto tanto semplice quanto spiazzante.

            L’eco sui social è immediata: c’è chi applaude la mossa come un colpo di marketing perfetto. E chi vede l’ennesima conferma di una cultura digitale che trasforma la soglia della maggiore età in spettacolo, in merce, in countdown monetizzabile. E nel paragone inevitabile con Bella Thorne non c’è nostalgia, ma un dato culturale: la velocità con cui l’immaginario erotico digitale continua a spostare l’asticella.

            Nessuna morale, nessuna sintesi obbligata. Solo una domanda che resta sospesa: in un mondo dove la fama è liquida e il corpo diventa annuncio, che valore diamo oggi a una cifra e a un clic?

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              Ex moglie di Alex Belli, accuse sui figli e caos paternità: l’attore ribatte e svela la “fiction” del poliamore al GFVip

              Alex Belli ripercorre la vicenda con l’ex moglie che nel 2019 sosteneva pubblicamente la sua presunta infertilità, rivelando di averla denunciata per diffamazione. L’attore spiega il percorso tentato per diventare padre con Delia Duran e smonta le insinuazioni sulla paternità nate sui social dopo l’annuncio della gravidanza. E sul GF Vip ammette: “Il poliamore? Una fiction per intrattenere, eravamo consapevoli di far show ogni giorno”.

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                La gravidanza di Delia Duran ha riaperto una questione che Alex Belli pensava di essersi lasciato alle spalle: le parole della sua ex moglie Katarina Raniakova, che nel 2019 lo aveva descritto come “incapace di avere figli”. Un’accusa che oggi torna a circolare sui social con insinuazioni pungenti, alimentate dal passato televisivo della coppia.

                Le accuse dell’ex moglie e la denuncia di Belli
                Belli, intervistato da Fanpage.it, è tornato su quel passaggio: «L’ho denunciata per diffamazione. È stato di cattivo gusto». L’attore sostiene di non aver mai avuto problemi di fertilità e chiarisce che quelle affermazioni lo hanno ferito proprio perché “non sono mai andato a raccontare i suoi eventuali insuccessi”. Il chiarimento arriva mentre Delia aspetta un figlio e mentre il web rimesta il passato con ironie e sospetti.

                Il percorso verso la paternità con Delia Duran
                Belli ammette di aver provato a diventare padre da tempo, senza ossessioni ma con qualche domanda legittima. Aveva persino valutato la fecondazione assistita: «Ci ero già passato con la mia ex e mi terrorizzava dover ripetere tutto». Ricorda la durezza del percorso, le anestesie, l’impatto psicologico, la frustrazione dei tentativi falliti. Ora però la gravidanza di Delia parla da sola: nessuna incompatibilità reale, nessun ostacolo definitivo.

                Haters scatenati: “Chi è il padre?”
                La notizia del lieto evento ha scatenato la parte più velenosa dei social, convinta che la loro relazione “aperta” renda tutto possibile. Belli non si è infuriato: «Ci rido sopra». Il poliamore, spiega, era una versione romanzata del loro rapporto, utile a generare curiosità quando erano al Grande Fratello Vip. «La tv è intrattenimento: alcuni temi sono stati esasperati. Non significa che ognuno fa ciò che vuole».

                Amore libero sì, ma senza terze presenze
                L’attore ribadisce che lui e Delia vivono un rapporto esclusivo, tutt’altro che aperto agli scambi o a dinamiche simili. La famosa “chimica artistica” — diventata tormentone ai tempi del reality — era parte dello show. «Il pubblico voleva capire che rapporto fosse il nostro e ogni tanto mi arrampicavo», racconta con autoironia.

                La verità sul GF Vip: “Era tutto un set”
                Oggi Belli lo dice senza giri di parole: ciò che si vedeva nella Casa era una sorta di sceneggiatura improvvisata dai concorrenti, non dagli autori. «Ci impegnavamo fin dal mattino a inventarci qualcosa. Era tutto pensato per intrattenere, come se fossimo su un set». Una rivelazione che smonta i retroscena più fantasiosi e riporta la storia su un piano reale: nessuna soap sentimentale, solo televisione spinta all’estremo.

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