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La Lucarelli a corto di riflettori se la prende con gli scrittori

Selvaggia Lucarelli attacca senza pietà Roberto Saviano, accusandolo di gelosia verso Antonio Scurati. Tra polemiche e sarcasmo, la regina dell’autocompiacimento si butta nella mischia per restare al centro dell’attenzione mediatica.

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    Selvaggia Lucarelli non delude mai quando si tratta di trovare il modo di rimanere al centro dell’attenzione, anche a costo di sparare a zero su chiunque osi rubarle un po’ di luce. Questa volta, la maestra del “prezzemolismo” ha preso di mira Roberto Saviano, accusandolo di essere geloso del collega Antonio Scurati, censurato dalla Rai per un monologo sull’antifascismo e il 25 aprile.

    “Saviano è sicuramente vittima di censure, ma soprattutto del suo autocompiacimento vittimistico,” scrive Lucarelli, senza risparmiarsi neanche un po’ di sarcasmo. “scurati non ha neppure fatto in tempo a diventare un martire che l’autore di Gomorra ha dovuto ristabilire un fondamentale punto fermo: è più martire lui. più oscurato, odiato, perseguitato, osteggiato, escluso.”

    Ma quello che fa davvero ridere (per non dire altro) è che se c’è una persona che non può vivere senza la luce dei riflettori, quella è proprio la Lucarelli. Maestra nell’arte di entrare in ogni faccenda con l’impeto della protagonista a tutti i costi, non perde mai l’occasione di dare lezioni di vita e di polemica ad ogni costo.

    “Il Saviano che pretende solidarietà nei confronti degli intellettuali censurati dalla RAI è quello che dopo l’editto bulgaro pubblicava serenamente libri con Mondadori, immagino…”, prosegue la Lucarelli con toni da togato censore.

    E poi arriva la chiusa al vetriolo: “Dopo giorni di accuse e indici puntati contro politici, dirigenti, direttori e vice, abbiamo il nome di chi ha oscurato, tolto luce e spazio allo scrittore Antonio Scurati: Roberto Saviano”, conclude con una frecciatina velenosa.

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      Claudio Baglioni nella rete di Striscia

      Striscia la notizia ha sfidato Baglioni sostenendo che il cantautore avrebbe copiato versi di altri autori per scrivere alcune sue canzoni.

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        Da una parte c’è Antonio Ricci l’ideatore e il papà del tg satirico Striscia la Notizia. Dall’altra c’è Claudio Baglioni da 50 anni osannato cantautore seguito da milioni di sostenitori. E in mezzo questa volta cosa c’è? C’è che Striscia ha sfidato Baglioni sostenendo che il cantautore avrebbe copiato versi di scrittori e poeti per scrivere alcune sue canzoni.

        E da chi avrebbe copiato precisamente?

        Qui si scomodano dei big della letteratura. Da Salvatore Quasimodo a Marguerite Yourcenar, Alfred Tennyson. Ricci è spietato. Attraverso Striscia sostiene che Baglioni avrebbe rubato tre frasi degli autori sopra citati per comporre un’intera strofa di una sua canzone. “E com’è sempre tardi per amare, l’amore è la pena da scontare per non volere stare soli e meglio è amare e perdere che vincere e non amare mai” un puzzle accurato inserito nel brano “Mai più come te“. Per la precisione secondo Striscia Baglioni avrebbe amalgamato “Ma come è sempre tardi per amare” da Quasimodo, “L’amore è un castigo. Veniamo puniti per non essere riusciti a rimanere soli” dalla Yourcenar, e “È meglio aver amato e perso, che non aver amato mai“, da Tennyson. Quest’ultimo verso peraltro apparso anche nei Bacii della Perugina.

        Una querelle infinita

        Nei confronti di Baglioni Striscia sottolinea come i passaggi “citati” dal cantautore nel corso della sua carriera sarebbero oltre un centinaio. Eh già, del resto grazie all’immediatezza di internet farla franca per chi copia oggi è assai difficile. Insomma quello tra Baglioni e Ricci è un duello che va avanti da decenni ormai e che forse il prossimo gennaio vedrà finalmente una fine. O almeno una pausa. In quanto Baglioni ha citato in giudizio Ricci, come già successo altre volte senza mai essere riuscito ad aver ragione. “Poiché è sempre stato accertato il corretto esercizio del diritto di satira da parte di Striscia la notizia“, specifica Ricci. Che rincara la dose e cerca di ridimensionare lo scontro ricordando che il cantautore ha chiesto e ottenuto il sequestro del volume “Tutti poeti con Claudio”, di anonimo, ma in realtà degli autori della tg satirico

        Frasi in prestito

        Il libro svela alcune perle dei tanti scrittori dai quali Baglioni avrebbe preso in prestito frasi inserendole nelle sue canzoni senza mai aver avuto il “buongusto” e l'”onesta di citarli”. Ed è proprio questo il motivo di sfotto è ironia usato da Antonio Ricci. L’autore di Striscia infatti sostiene da anni che il saccheggio può anche essere una forma di arte, ma non bisogna farlo in un modo così sfacciato. Ricci ricorda che grazie al cantautore Fabrizio De André gli italiani hanno potuto conoscere autori e poeti internazionali come Brassens, Cohen, Lee Masters, Villon, Kavafis, Mutis. Ma almeno De Andrè citava le fonti.

        Una differenza di stile

        Per sottolineare la distanza tra gli stili di De Andrè e Baglioni, Antonio Ricci riporta l’esempio della la canzone “Il Pivot” che secondo Ricci è “ispirata” a Dennis Trudell. Un occasione persa per fare conoscere agli appassionati uno dei poeti americani più validi ma da noi completamente sconosciuto. Secondo Ricci giustamente i libri si criticano, “non si fanno sequestrare con azioni intimidatorie e proterve“. Non stupiamoci aggiunge se il nostro Paese in quanto a libertà di stampa è tra gli ultimi posti nel mondo e aggiunge che tutto quello che è scritto nel libro Tutti poeti con Claudio è vero e verificato.

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          Luca Argentero cambia look e torna indietro agli anni ’70

          Nonostante l’aspetto realistico, i fan hanno presto capito che Argentero indossa solo una parrucca. Moltissimi hanno commentato la foto, apprezzando il suo senso dell’umorismo e la sua capacità di sorprendere.

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            Luca Argentero ha pubblicato una foto molto particolare sul suo profilo Instagram. Il celebre “Doc” della TV ha mostrato un nuovo look, sorprendendo i suoi follower. Nello scatto, Argentero sfoggia una barba grigia, uno sguardo intenso rivolto verso la telecamera e capelli lunghi e ondulati. Ha accompagnato la foto con una didascalia ironica: «Eravamo io, Robert Plant ed Eric Clapton…abbiamo iniziato a suonare una cosa così, per caso…il resto è storia…».

            Nonostante l’aspetto realistico, i fan hanno presto capito che Argentero indossa solo una parrucca. Moltissimi hanno commentato la foto, apprezzando il suo senso dell’umorismo e la sua capacità di sorprendere. Tra i commenti, la battuta dell’attore Edoardo Leo ha spiccato per la sua ironia, facendo divertire tutti. Leo ha scritto: «È la riga in mezzo che boh…», e Argentero ha risposto scherzosamente: «In quegli anni andava così».

            Alcuni fan hanno addirittura paragonato il nuovo look dell’attore a quello di Gesù Cristo. Nonostante l’acconciatura insolita, Argentero ha ricevuto numerosi complimenti per la sua bellezza indiscutibile. La foto ha generato una grande interazione, dimostrando ancora una volta quanto l’attore sia amato dal pubblico. Anche con un look stravagante, Argentero riesce sempre a conquistare i suoi fan con il suo fascino e il suo senso dell’umorismo. Indossare la parrucca per far parlare di sé va di moda, qualche mese fa l’ha fatto Belén.

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              Quella volta che con Di Caprio in roulotte…

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                Non solo Trump. Nel senso che gli sporcaccioni pullulano anche dalle nostre parti, garantito. Dobbiamo parlare per l’ennesima volta del Bunga Bunga o possiamo saltare? Comunque sia… che gli uomini abbiano un pensiero fisso nel cervello è quello che sostiene l’ex pornodiva Eva Henger. E’ lei a raccontare che, nel 1998, un importante produttore cinematografico, non legato al settore dell’hard, si smutandò di fronte a lei. E, con somma delusione degli appassionati di luci rosse… lei lo mandò a quel paese.

                Un siparietto epocale

                A questo punto parte una scenetta che potrebbe benissimo essere tratta da un cinepanettone della peggior specie: lui che la rincorre – con fatica – a braghe calate. A quel punto Eva gli urla, dal profondo del cuore “Ma che ca**o stai facendo?”. Segue un finalino coi due che si urlano le peggio cose (pare che lui abbia dato pure della pazza!).

                Chiodo fisso di moltissimi uomini

                Dimostrazione pratica, applicabile anche alla vicenda di Trump con la pornostar Stormy Daniels, che il porno può avere effetti nefasti sulle fantasie delle persone, apparentemente insospettabili. E’ quello che peraltro sostiene anche la giornalista Lilli Gruber nel suo ultimo linro Non farti fottere

                Fianco a fianco con Di Caprio… ma non carnalmente

                In pochi sanno che la Henger ha sostenuto una piccola parte in Gangs of New York, al fianco di Leonardo Di Caprio. Scene che, per sua sfortuna, sono state successivamente tagliate in fase di montaggio. Un’esperienza che, comunque sia, lei definisce “meravigliosa”: un mese intero sul set con il bel Leonardo e quel mostro sacro di Martin Scorsese. Lei sostiene che spesso, prima dei ciak, si intratteneva con il divo hollywoodiano nella sua roulotte. Non pensate male… si trattava della roulotte del trucco e parrucco che condividevano ogni mattina!

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