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Nadia Bengala: il dramma di una madre e la battaglia contro la dipendenza della figlia

L’ex Miss Italia Nadia Bengala torna a parlare di uno dei momenti più difficili della sua vita: la lotta contro la dipendenza della figlia, Diana. In un’intervista l’attrice ha aperto il suo cuore, rivelando il profondo dolore che la sta attanagliando.

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    Bella e talentuosa, eletta Miss Italia nel 1988, Nadia Bengala ha conquistato il cuore degli italiani con il suo fascino e la sua grazia. Dopo il successo nel concorso di bellezza, ha intrapreso una carriera nel mondo dello spettacolo, partecipando a diverse trasmissioni televisive e recitando in film e fiction.  Negli ultimi anni, però, la sua vita è stata segnata da momenti difficili, legati in particolare ai problemi della figlia Diana.

    Nonostante le avversità, Nadia Bengala ha sempre dimostrato grande forza d’animo e determinazione, diventando un punto di riferimento per molte donne. “Mia figlia è incosciente, non capisce quello che le sta accadendo. Sta scivolando verso il baratro e da lì non risalirà mai più”, aveva confessato Nadia Bengala. Un appello disperato quello dell’ex reginetta di bellezza, che chiedeva aiuto alle istituzioni per salvare sua figlia dalle grinfie della droga. “La droga la sta cambiando, sta scivolando verso il baratro. Per salvarla, l’unica strada è ricoverarla. Un giudice deve prendersi l’impegno di disporne il ricovero coatto. Di sua spontanea volontà, non andrà mai. E allora sarà la fine”, aveva aggiunto, con la voce tremante dalla preoccupazione.

    La storia di Nadia Bengala è costellata di successi e di momenti bui. Dopo aver conquistato il titolo di Miss Italia nel 1988, la showgirl si è affermata nel mondo dello spettacolo, ma ha anche dovuto affrontare le difficoltà legate alla fama e alle relazioni sentimentali.

    In un’intervista Nadia aveva rivelato di aver subito violenza e di aver dovuto abbandonare la carriera per proteggersi. “Ho scatenato una gelosia morbosa. Talvolta anche violenza. Solo io so le botte. Mi difendevo, un po’ le davo, ma quelle che prendevo erano tante”, aveva confessato con coraggio.  

    Il rapporto con la figlia Diana è sempre stato molto importante per Nadia Bengala. Tuttavia, negli ultimi anni, le difficoltà incontrate dalla giovane hanno messo a dura prova il loro legame. La dipendenza dalla droga ha allontanato madre e figlia, provocando un dolore immenso. Nonostante le difficoltà, Nadia non si arrende e continua a lottare per salvare sua figlia. Grazie al suo impegno e al sostegno di chi le è vicino, Diana è riuscita a entrare in comunità e a intraprendere un percorso di recupero.

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      Benessere

      Procrastinazione: il demone subdolo che ruba i nostri giorni facendoci rimandare tutto a domani

      La procrastinazione, l’arte di rimandare a domani ciò che si può fare oggi, è un male comune che colpisce persone di ogni età e professione. Si manifesta come l’incapacità di iniziare o completare compiti, spesso accompagnata da ansia, senso di colpa e stress.

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        La procrastinazione, quel demone subdolo che sussurra “domani è un altro giorno” mentre noi anneghiamo in un mare di scadenze imminenti, è un nemico comune che ostacola il nostro cammino verso il successo e la realizzazione personale. Ma cos’è davvero la procrastinazione? È solo pigrizia o c’è qualcosa di più profondo che la alimenta?

        Spesso la procrastinazione viene etichettata come semplice pigrizia o mancanza di volontà. In realtà, le sue radici affondano in un terreno psicologico ben più complesso. Paura del fallimento, perfezionismo esasperato, mancanza di motivazione, disorganizzazione cronica e persino disturbi psicologici sottostanti possono giocare un ruolo fondamentale nel procrastinare.

        Le conseguenze della procrastinazione non si limitano al semplice accumulo di compiti in ritardo. Lo stress cronico, l’ansia da prestazione, la bassa autostima e le relazioni compromesse sono solo alcuni dei danni collaterali che questa subdola abitudine può causare. Ma c’è una buona notizia: la procrastinazione non è una condanna ineluttabile. Con le giuste strategie e il giusto mindset, possiamo liberarci dalle sue grinfie e riprendere il controllo sulla nostra vita.

        Trasformare la procrastinazione in potere si può
        La lotta contro la procrastinazione non è solo una battaglia contro le scadenze, ma un’opportunità per scoprire il nostro potenziale interiore. Imparando a gestire il tempo e a focalizzare le nostre energie, possiamo sbloccare una produttività inaspettata e realizzare i nostri sogni.

        Suggerimenti su come evitare la procrastinazione
        Affrontare un compito grande può sembrare travolgente. Spezzalo in parti più piccole e affrontane una alla volta. Questo rende più facile iniziare e completare il lavoro.

        Lavora per 25 minuti su un compito, poi fai una pausa di 5 minuti. Dopo quattro sessioni, fai una pausa più lunga. Questo metodo aiuta a mantenere alta la concentrazione e a prevenire l’affaticamento.

        Fai una lista dei tuoi compiti e classificali in base alla loro importanza e urgenza. Concentrati prima sui compiti ad alta priorità.

        Crea un ambiente di lavoro privo di distrazioni. Questo può includere spegnere notifiche, usare applicazioni di blocco per siti web, o lavorare in un’area tranquilla.

        Se un compito non ha una scadenza immediata, impostane una tu stesso. Le scadenze aiutano a creare un senso di urgenza e possono motivarti a iniziare.

        Stabilire un piccolo premio per aver completato un compito può fornire una motivazione aggiuntiva. Può essere una pausa caffè, guardare un episodio del tuo show preferito, o qualsiasi cosa ti faccia piacere.

        Spesso, i compiti che temiamo di più sono quelli che rimandiamo. Completali prima, così il resto della giornata sarà più facile.

        Avere qualcuno che ti chieda aggiornamenti sui tuoi progressi può darti una spinta in più per completare i compiti.

        Assicurati di dormire abbastanza, mangiare bene e fare esercizio fisico. Il tuo benessere fisico influisce sulla tua capacità di concentrazione e produttività.

        Spesso, la paura di non fare qualcosa perfettamente porta alla procrastinazione. Concentrati sul fare del tuo meglio, non sul fare qualcosa perfettamente.

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          Cucina

          Il dolce di famiglia: ciambellone allo yogurt e frutti rossi!

          Continuano a riunire le persone attorno alla tavola, ad essere il centro di conversazioni animate e di risate condivise. La loro semplice bellezza e il loro sapore delizioso ci ricordano l’importanza di rallentare, di apprezzare i momenti con le persone care e di creare ricordi che dureranno per sempre.

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            I ciambelloni, con la loro forma soffice e accogliente, sono molto più di semplici dolci. Rappresentano un legame speciale tra tradizione, famiglia e gioia condivisa. La loro storia affonda le radici nel passato, quando le donne di casa mescolavano con cura farina, uova, zucchero e burro, per creare un dolce che sapeva di comfort e amore. Ogni famiglia ha la propria ricetta segreta tramandata di generazione in generazione, arricchita da piccoli dettagli e varianti che la rendono unica.

            Ciambellone allo yogurt con panna montata e frutti rossi

            Ingredienti per un ciambellone da 22 cm di diametro
            3 uova
            300 g di farina 00
            200 g di zucchero semolato
            250 g di yogurt naturale intero bianco
            100 ml di olio di semi di girasole
            1 bustina di vanillina
            1 bustina di lievito per dolci
            Burro per ungere lo stampo q.b.
            Per le finiture
            Panna già montata q.b.
            Frutti rossi a piacere q.b.

            Procedimento
            Imburra e infarina uno stampo per ciambella. In una ciotola sbatti le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso e chiaro. Aggiungi lo yogurt e l’olio di semi di girasole, frulla ancora, unisci la farina, il lievito e la vanillina, frulla ancora fino a ottenere un impasto omogeneo.

            Versa l’impasto nello stampo per ciambella che hai preparato, livella la superficie con una spatola e inforna il ciambellone a 175 gradi ventilato, per circa 40-45 minuti.

            Una volta cotto, sforna dolce e lascialo raffreddare completamente su una griglia, poi guarnisci con panna già montata e i frutti rossi.

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              In primo piano

              Stress e postura scorretta, quel dolore al collo che non va via

              Il dolore al collo legato alle tensioni muscolari è un disturbo comune che può colpire persone di tutte le età. Le tensioni muscolari al collo possono derivare da una varietà di fattori, tra cui posture scorrette, stress, e movimenti ripetitivi.

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                Le cause principali delle tensioni muscolari al collo includono spesso attività quotidiane come lavorare al computer per lunghi periodi, guardare lo smartphone con la testa inclinata in avanti, o dormire in una posizione non ergonomica. Lo stress emotivo può anche contribuire significativamente, poiché spesso porta a una contrazione involontaria e prolungata dei muscoli del collo e delle spalle.

                Vediamo quali sono
                I muscoli più frequentemente interessati includono il trapezio, lo sternocleidomastoideo, i muscoli scaleni, i muscoli suboccipitali e i muscoli paraspinali cervicali.

                Trapezio: Questo muscolo esteso si trova nella parte superiore della schiena e del collo e spesso è coinvolto nei dolori legati alla tensione e allo stress. È responsabile del movimento delle scapole e del supporto della testa.

                Sternocleidomastoideo: Situato nella parte anteriore e laterale del collo, questo muscolo è fondamentale per la rotazione e la flessione del collo. La tensione in questo muscolo può causare dolore irradiato fino alla testa e alle spalle.

                Muscoli Scaleni: Questi muscoli, situati lateralmente nel collo, aiutano nella respirazione e nel movimento del collo. La loro tensione può contribuire a sintomi di dolore cervicale e irradiarsi verso il braccio.

                Muscoli Suboccipitali: Questi piccoli muscoli si trovano alla base del cranio e sono spesso associati a mal di testa e tensioni cervicali. Sono importanti per i movimenti fini della testa e per mantenere l’equilibrio posturale.

                Muscoli Paraspinali Cervicali: Situati lungo la colonna vertebrale cervicale, questi muscoli supportano la postura eretta del collo e della testa. La loro tensione o affaticamento può portare a dolore e rigidità.

                Affrontare il dolore al collo legato alle tensioni muscolari richiede un approccio multifattoriale. In alcuni casi, può essere utile consultare un fisioterapista o un medico specializzato per un trattamento personalizzato e consigli specifici.

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