Animali
Il tuo gatto non torna a casa? Ecco i consigli su come gestirlo.
Ti senti preoccupato per la vita del tuo amico pelosetto? Se il tuo gatto trascorre molto tempo all’aperto e sembra non voler mai rientrare, vediamo insieme le possibili cause di questo comportamento e alcuni consigli pratici su come gestirlo.
Perché il gatto preferisce stare fuori?
Alcuni gatti apprezzano il comfort della casa, mentre altri preferiscono esplorare gli spazi esterni e cercano di sgattaiolare fuori ogni volta che ne hanno l’occasione. Che tu abbia già permesso al tuo gatto di uscire o stia pensando di farlo, ecco alcuni suggerimenti per farlo rientrare di notte e tenerlo al sicuro.

I benefici e i rischi dell’ambiente esterno
Un ambiente esterno può arricchire notevolmente la vita del tuo gatto, offrendogli stimoli e opportunità di esplorazione che non potrebbe trovare all’interno della casa. I gatti che sono abituati a uscire possono godere di una vasta gamma di esperienze sensoriali, come l’osservazione della fauna selvatica, l’annusare piante e fiori, e la caccia a insetti. Questo contatto con la natura può contribuire al benessere fisico e mentale del gatto, riducendo lo stress e prevenendo la noia.
Tuttavia, il tempo trascorso all’aria aperta comporta anche diversi rischi, specialmente durante le ore notturne. Di notte, i gatti possono essere esposti a pericoli come il traffico stradale, predatori naturali (come cani selvatici o altri animali più grandi), e il rischio di perdersi o essere rubati. Inoltre, le condizioni meteorologiche avverse e la possibilità di contrarre malattie da altri animali sono preoccupazioni valide.
Per garantire che il tuo gatto possa godere dei benefici dell’ambiente esterno in sicurezza, è importante adottare alcune precauzioni. Assicurati che il tuo gatto sia microchippato e indossi un collare con una targhetta identificativa. Considera la possibilità di creare uno spazio esterno sicuro, come un giardino recintato o una catio (un patio per gatti), dove il tuo animale possa esplorare senza correre rischi. Infine, supervisiona le sue uscite, specialmente durante le prime volte, per assicurarti che non si allontani troppo e possa rientrare facilmente a casa.

Perché il gatto non vuole tornare a casa?
Capire perché il tuo gatto preferisce stare fuori è il primo passo per risolvere il problema. Ecco alcune possibili ragioni:
- Territorialità: I gatti sono territoriali e quelli che vivono all’aperto tendono a rivendicare una zona intorno alla casa. Se non ci sono molti altri gatti nelle vicinanze, il tuo potrebbe espandere il suo territorio, sparendo per periodi più lunghi.
- Curiosità: Alcuni gatti sono curiosi per natura e amano esplorare. Potrebbero seguire una farfalla, fare amicizia con i vicini o semplicemente vedere dove li porta la giornata, allontanandosi più del previsto.
- Istinto di Caccia: I gatti sono cacciatori per natura. Anche se hanno cibo in abbondanza a casa, l’istinto di caccia li spinge a cercare prede all’aperto.
- Stress: I gatti sono molto sensibili ai cambiamenti nell’ambiente domestico. Ristrutturazioni, rumori forti o l’arrivo di un nuovo animale possono stressarli, spingendoli a cercare tranquillità fuori casa.
I gatti tornano quando scappano?
La maggior parte dei gatti trova la strada di casa. Sebbene ci siano casi di gatti che si perdono, molti ritornano sani e salvi dopo un periodo di assenza, che può variare da cinque a sette giorni. Utilizzare un collare con localizzatore GPS può aiutarti a capire dove va il tuo gatto quando è fuori.
Come ritrovano la strada di casa?
I gatti imparano a conoscere l’ambiente circostante col tempo, proprio come fanno gli esseri umani. Tendono a seguire percorsi coerenti e a fare piccole esplorazioni, il che li aiuta a ritrovare la strada di casa. L’istinto di ritorno, collegato al campo geomagnetico terrestre, sembra giocare un ruolo importante in questo comportamento.

Come trovare un gatto smarrito
Se il tuo gatto non torna, ecco alcuni suggerimenti per ritrovarlo:
- Distribuisci volantini nel quartiere con una foto recente e una ricompensa.
- Pubblica annunci nei gruppi locali sui social media.
- Cammina nel quartiere chiamando il suo nome o agitando una scatola di crocchette.
- Lascia fuori il suo letto o una coperta.
- Chiedi ai vicini di controllare garage e capannoni.
- Contatta veterinari locali, centri di soccorso e controllo animali.
- Cerca il tuo gatto all’alba e al tramonto, quando potrebbe sentirsi più sicuro.

Come evitare che il gatto scappi
Per prevenire le fughe, stabilisci una routine che il tuo gatto possa seguire. Ecco alcuni consigli:
- Crea un angolo pranzo accogliente: Trova un posto tranquillo e comodo per dargli da mangiare, in modo che possa godersi il pasto senza distrazioni.
- Lascia sempre fuori l’acqua: L’idratazione è fondamentale per il benessere del gatto.
- Aumenta gradualmente il tempo all’aperto: Inizia con brevi sessioni di 10-15 minuti per abituarlo all’esterno senza stressarlo.
- Scegli un’area sicura: Assicurati che lo spazio esterno sia recintato e sicuro. Installa una gattaiola per permettergli di rientrare facilmente.
- Usa il rinforzo positivo: Premia il gatto quando torna a casa con un premio o un giocattolo. Vedi come fare un gustoso premietto a casa.
Il richiamo
Insegna al tuo gatto a rispondere a un segnale di richiamo specifico. Usa una parola o una frase che utilizzerai solo per questo scopo e premialo ogni volta che risponde correttamente.
Seguendo questi suggerimenti, potrai aiutare il tuo gatto a sentirsi sicuro e a tornare a casa più spesso.
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Animali
Da randagio a star di Hollywood: il lieto fine di Bobby, il cane di “House of the dragon”
Un’interpretazione commovente del cane Bobby in House of the Dragon ha suscitato polemiche tra i fan. L’attore Mark Stobbart rassicura tutti: nessun cane è stato maltrattato, solo post-produzione digitale. La storia del cane da randagio a star di Hollywood.

Ha fatto molto discutere la scena in cui un cane veniva maltrattato nell’ultimo episodio della nuova stagione di House of the Dragon. Una “violenza gratuita” che non è piaciuta a molti fan della serie targata HBO. Il cane accompagnava Cheese, l’acchiappatopi interpretato da Mark Stobbart, nel tentativo di assassinare il nipote di Daemon Targaryen. Un’interpretazione commovente, in cui sembra che il cane venga realmente preso a calci. Nonostante la breve apparizione e la “brutta fine”, Bobby ha rubato il cuore di migliaia di persone con la sua performance.
Per placare le polemiche, l’attore Mark Stobbart ha pubblicato sui social una sua foto con il collega a quattrozampe in braccio per rassicurare i suoi fan: “Nessun cane è stato lanciato con rabbia. I topi invece…”, ha commentato, lasciando intendere che la scena era frutto solo di una perfetta post-produzione digitale. Durante il secondo episodio della stessa serie, Bobby aveva fatto un’altra apparizione memorabile, dimostrando il suo talento mentre Cheese veniva impiccato da Re Aegon. Anche in quel caso, la reazione del cane che fissava il suo padrone appeso alla forca commosse profondamente i fan.
Ora questa polemica sul finale di stagione ha reso ancor più famoso l’attore canino, che non è alla sua prima esperienza hollywoodiana. Bobby è stato visto al fianco di Emma Stone in Crudelia de Mon, e in molti altri film come comparsa, anche se non è certo un cane dell’Actors Studio. Bobby è infatti un ex randagio di Cipro adottato da Julie Tottman, un’addestratrice di animali di Hollywood. Quando vagava per le strade, con un aspetto trasandato e un cuore colmo di speranza, il destino aveva in serbo per lui una carriera straordinaria.
Il passato di Bobby non è affascinante come il suo presente. Quando è stato salvato nel 2019 dall’organizzazione Rehoming Cyprus Dogs di Cipro, Bobby era estremamente sottopeso e nervoso con gli uomini, chiara conseguenza degli abusi subiti. Tuttavia, grazie all’amore e alla cura di Julie, Bobby non solo ha trovato una nuova casa, ma anche una carriera straordinaria. “Era un tipico cane di strada, ha ancora addosso le cicatrici della rogna,” ma si è dimostrato subito adatto alla carriera di attore.
Bobby si è rivelato essere tra i cani “più laboriosi, leali e affettuosi”. Il piccolo randagio di Cipro è entrato di diritto a far parte delle celebrity di Hollywood, lasciando un’impronta indelebile nel cuore dei suoi sempre più numerosi fan. “Bobby è uno degli animali da salvataggio con cui è stato più facile lavorare,” ha confessato Julie. “Ottieni un po’ di più da un cane randagio perché è come se avessero visto il male e fossero così grati, e ti amano e ti adorano per averli salvati”.
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Come curare un cane dopo un’indigestione e riconoscere i segnali di avvelenamento
Imparare a gestire un cane che non si sente bene è fondamentale per ogni proprietario. Ecco come intervenire in caso di indigestione e quali segnali osservare per capire se ha ingerito qualcosa di velenoso.

Prendersi cura di un cane comporta anche sapere come affrontare situazioni in cui il nostro amico a quattro zampe potrebbe non sentirsi bene. Tra i problemi più comuni ci sono l’indigestione, spesso causata da un’alimentazione sbagliata o da un’assunzione eccessiva di cibo, e il rischio che abbia ingerito sostanze tossiche. Ecco come agire in entrambe le situazioni, con consigli pratici e accorgimenti utili.
Indigestione: cause, sintomi e rimedi fai da te
L’indigestione nei cani può verificarsi per numerose ragioni: hanno mangiato troppo, troppo velocemente o hanno ingerito cibi non adatti come dolci, ossa cotte o alimenti ricchi di grassi. I sintomi più comuni includono:
- Vomito o tentativi di vomito.
- Diarrea o feci molli.
- Gonfiore addominale.
- Letargia o comportamento apatico.
- Eccessiva salivazione.
Cosa fare:
- Sospendi il cibo per qualche ora: Lascia il cane a digiuno per 12-24 ore per permettere al suo stomaco di riprendersi. Assicurati, però, che abbia sempre a disposizione acqua fresca per evitare la disidratazione.
- Reintroduci il cibo gradualmente: Dopo il periodo di digiuno, offri al tuo cane piccoli pasti leggeri, come riso bollito con pollo senza pelle, per uno o due giorni.
- Monitora i sintomi: Se il cane continua a vomitare o appare debole, contatta il veterinario.
- Evita farmaci senza prescrizione: Mai somministrare farmaci umani al cane senza il parere di un veterinario, poiché molti sono tossici per loro.
Segnali che il tuo cane potrebbe aver ingerito qualcosa di velenoso
Un cane curioso può facilmente entrare in contatto con sostanze tossiche: piante, alimenti, farmaci o prodotti per la casa. Riconoscere rapidamente i segnali di avvelenamento è essenziale per intervenire.
Sintomi comuni di avvelenamento:
- Vomito, spesso accompagnato da tracce di sangue.
- Tremori o convulsioni.
- Difficoltà respiratorie o affanno.
- Salivazione eccessiva o schiuma alla bocca.
- Diarrea, anche emorragica.
- Pupille dilatate o comportamento disorientato.
- Collasso o letargia estrema.
Cosa fare:
- Rimuovi il veleno, se possibile: Se il tuo cane ha qualcosa in bocca, rimuovilo immediatamente. Usa guanti o evita il contatto diretto per proteggerti da eventuali tossine.
- Non provocare il vomito senza indicazioni del veterinario: In alcuni casi, indurre il vomito può peggiorare la situazione (ad esempio se il cane ha ingerito detergenti o sostanze caustiche).
- Chiama il veterinario immediatamente: Porta con te una descrizione dettagliata di ciò che potrebbe aver ingerito, includendo eventuali confezioni o etichette del prodotto tossico.
- Mantieni il cane calmo: Cerca di farlo riposare per evitare ulteriori stress al sistema nervoso.
- Pronto soccorso veterinario: Se indicato dal veterinario, somministra carbone attivo, che può aiutare ad assorbire alcune tossine, ma solo sotto consiglio esperto.
Prevenzione: come evitare indigestione e avvelenamenti
- Alimentazione controllata: Dai al cane pasti regolari, evitando alimenti tossici come cioccolato, uva, cipolla, aglio e dolcificanti come lo xilitolo.
- Cibo fuori dalla sua portata: Non lasciare avanzi o alimenti pericolosi alla sua portata.
- Attenzione alle piante: Alcune piante comuni come gigli, oleandro e aloe possono essere tossiche.
- Prodotti chimici ben conservati: Detergenti, pesticidi e farmaci devono essere sempre riposti in luoghi sicuri.
Quando rivolgersi al veterinario
In caso di sintomi gravi o peggioramento delle condizioni, non esitare a contattare il veterinario. Un intervento tempestivo può fare la differenza. Anche se il tuo cane sembra migliorare, è sempre meglio una visita di controllo per escludere complicazioni.
Con un po’ di attenzione e prontezza, puoi aiutare il tuo amico peloso a superare momenti difficili e tornare alla sua vivace quotidianità.
Animali
Pulci nei cani in autunno: come prevenirle e proteggere il tuo amico a quattro zampe
Anche se l’estate è finita, le pulci non vanno in vacanza. In autunno, è fondamentale continuare a proteggere il tuo cane, poiché le condizioni più fresche possono essere perfette per la proliferazione di questi piccoli parassiti.

Quando l’autunno arriva e le temperature si abbassano, è facile pensare che le pulci siano ormai un problema estivo. Tuttavia, questi fastidiosi parassiti possono essere altrettanto attivi durante i mesi autunnali. Come prevenire le pulci nei cani in autunno diventa quindi una domanda cruciale per ogni proprietario attento. Ecco alcuni consigli utili per proteggere al meglio il tuo amico a quattro zampe durante questa stagione.
1. Continuare i trattamenti antipulci anche in autunno
Uno degli errori più comuni è sospendere i trattamenti antiparassitari una volta finita l’estate. In realtà, l’autunno rappresenta un momento ideale per le pulci, perché l’umidità e le temperature fresche, ma non fredde, creano le condizioni perfette per la loro proliferazione. «Gli ambienti riscaldati all’interno delle case possono diventare rifugi ideali per le pulci», spiega il veterinario Paolo Rossi. È quindi fondamentale continuare ad applicare i trattamenti antipulci come spot-on, collari antiparassitari o compresse per tutto l’autunno.
2. Controlla il pelo del tuo cane regolarmente
La caduta del pelo estivo può sembrare naturale in autunno, ma non va trascurata. «Durante questo periodo, il pelo del cane si infoltisce in preparazione dell’inverno, e questo può diventare un nascondiglio perfetto per le pulci», continua Rossi. Ispeziona regolarmente il pelo del tuo cane, specialmente nelle zone più calde e nascoste come dietro le orecchie, il collo e le ascelle. Usa un pettine antipulci per rilevare eventuali presenze indesiderate. Se noti piccoli punti neri (escrementi di pulci), è ora di agire.
3. Lava e pulisci regolarmente l’ambiente del cane
Le pulci non vivono solo sul tuo cane: gran parte del loro ciclo vitale si svolge nell’ambiente circostante. Per questo motivo, è fondamentale lavare regolarmente la cuccia, le coperte e tutti i tessuti con cui il cane entra in contatto. Utilizza acqua calda per eliminare le uova e le larve. Inoltre, aspira frequentemente i tappeti e i divani, luoghi dove le pulci potrebbero deporre le uova. «Un buon aspirapolvere e una pulizia approfondita possono ridurre notevolmente la proliferazione di pulci in casa», consiglia Rossi.
4. Presta attenzione ai luoghi frequentati all’aperto
L’autunno è una stagione ideale per passeggiare all’aperto con il tuo cane, ma fai attenzione ai luoghi che frequenti. Zone boschive, parchi e prati umidi possono essere pieni di pulci in attesa di un ospite. Se il tuo cane ama rotolarsi tra le foglie cadute, assicurati di controllarlo bene al rientro a casa. Lavare le zampe e spazzolare il pelo dopo le passeggiate può prevenire il trasporto di pulci all’interno della tua abitazione.
5. Rimedi naturali come supporto
Oltre ai trattamenti veterinari, alcuni rimedi naturali possono aiutare a prevenire le pulci. L’olio di neem, ad esempio, è un antiparassitario naturale che può essere spruzzato sul pelo del cane, mentre l’aceto di mele, diluito in acqua e spruzzato leggermente sul mantello, può rendere meno appetibile il cane per le pulci. «Attenzione però: i rimedi naturali non sostituiscono i trattamenti antipulci convenzionali», sottolinea Rossi. «Sono solo un’aggiunta utile, ma non affidabile al 100%».
6. Consulta regolarmente il veterinario
Un’adeguata prevenzione contro le pulci passa anche dal controllo veterinario. In autunno, è utile fare un check-up del tuo cane per verificare che non vi siano già pulci in azione. Il veterinario può anche consigliarti il trattamento più adatto in base alle caratteristiche specifiche del tuo cane e all’ambiente in cui vive. «Non tutti i cani hanno bisogno dello stesso trattamento antipulci. Il veterinario può aiutare a scegliere quello giusto per ogni situazione», conclude Rossi.
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