Lifestyle
Calabria in festa a Milano: un’occasione unica per riscoprire le radici e i sapori della tradizione
Un evento imperdibile per i calabresi in Lombardia e per tutti gli amanti della cultura e dell’enogastronomia. Un tuffo nel cuore della Calabria tra prodotti tipici, musica folk e incontri con personalità illustri della regione
Il 14 e 15 settembre 2024, il cuore pulsante della Calabria si trasferisce a Rho, alle porte di Milano, per la 14ª edizione di “Calabria in Festa”. Un’occasione unica, imperdibile, per le centinaia di migliaia di calabresi che vivono in Lombardia: un tuffo nel passato, tra i sapori autentici della loro terra, le tradizioni tramandate dagli avi, e il calore di una cultura che non conosce confini. E per tutti gli altri, una meravigliosa opportunità di scoprire le bellezze di una regione baciata dal sole, di assaporare le delizie gastronomiche locali e di immergersi nell’accoglienza genuina della gente calabrese.
L’evento, promosso e organizzato dall’Associazione Calabro Lombarda, presieduta dall’avvocato Leonardo Musuraca, si svolgerà presso l’area del Rho Center, dove un susseguirsi di stand enogastronomici e artigianali offrirà il meglio della Calabria, consentendo ai visitatori di acquistare prodotti tipici e di tesserarsi per sostenere le iniziative dell’associazione. Non mancheranno momenti di divertimento per i più piccoli, a conferma del carattere inclusivo e familiare della manifestazione.
Prodotti e artigianato calabrese in mostra
Tra gli stand, i visitatori potranno acquistare prodotti enogastronomici e artigianali che richiamano i sapori e i colori della Calabria. Inoltre, ci sarà la possibilità di tesserarsi direttamente in loco per sostenere le attività dell’associazione. I più piccoli non saranno dimenticati, con tanti momenti di divertimento pensati appositamente per loro.
Promuovere la cultura e l’integrazione tra Calabria e Lombardia
L’Associazione Calabro Lombarda si pone come obiettivo di promuovere la cultura, i prodotti e le personalità delle regioni Calabria e Lombardia, contribuendo a farle conoscere nel mondo. Inoltre, si dedica alla divulgazione dei valori storici, culturali, artistici e folcloristici dei paesi d’origine dei propri soci, valorizzando i costumi, le tradizioni popolari e i prodotti tipici, rendendoli accessibili a un pubblico sempre più vasto. Un altro obiettivo importante è favorire l’integrazione reciproca tra gli abitanti di Calabria e Lombardia, creando legami culturali e artistici di ogni tipo.
Eventi e incontri imperdibili durante Calabria in festa
Sabato 14 settembre, alle 17:30, ci sarà un incontro dal titolo “Risorse di Calabria per non emigrare”, mentre alle 19:00 degli esperti di enogastronomia parleranno della dieta mediterranea, cibo e salute. Alle 20:30 si esibiranno gli artisti folk Sonu Paisanu, seguiti alle 21:30 dalla band Indako e, a conclusione della serata, le comiche e le imitazioni di Gennaro Calabrese.
Domenica 15 settembre, alle 11:30, la giornata si aprirà con un aperitivo interloquendo con una rappresentanza di sindaci della Calabria. Alle 17:30, ci sarà una conferenza dal titolo “Imprese e lavoro. Opportunità in Calabria”, mentre alle 19:00 si terrà la presentazione di libri e opere di autori calabresi. La giornata si concluderà alle 21:00 con l’attesissimo concerto della taranta con Mimmo Cavallaro.
Un’esperienza da non perdere
La conduzione dell’evento sarà affidata a Domenico Milani. Non perdete l’occasione di partecipare a questa celebrazione della cultura e delle tradizioni calabresi, un’opportunità unica per riscoprire le proprie radici e vivere un’esperienza autentica e coinvolgente.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Lifestyle
Un Natale senza ansia: come organizzare i regali per persone care, colleghi e… anche per te
Manca un mese a Natale e, dopo anni di corse dell’ultimo minuto, molti hanno capito che improvvisare non basta. Ritardi nelle consegne, scaffali vuoti, idee confuse e stress evitabile: programmare con anticipo è il vero segreto per un dicembre sereno.
Natale arriva sempre allo stesso modo: lo aspettiamo per settimane e poi ci ritroviamo all’improvviso a pochi giorni dalla vigilia, spesso senza un’idea precisa su cosa regalare e travolti da un senso di urgenza che si sarebbe potuto evitare. Guardando ai Natali passati, è facile riconoscere lo schema: spedizioni in ritardo, prodotti esauriti, code infinite nei negozi e la sensazione di dover scegliere qualsiasi cosa pur di “mettere un pacchetto sotto l’albero”.
Il problema non è il Natale in sé, ma l’assenza di un piano. Organizzarsi un mese prima è il modo migliore per trasformare un periodo potenzialmente stressante in un momento davvero piacevole. Con qualche accortezza è possibile evitare le trappole tipiche delle feste e dedicarsi a regali più ragionati e personalizzati.
Il primo passo consiste nel fare una lista suddividendo le persone a cui desideriamo fare un dono in categorie. Una struttura semplice permette di non dimenticare nessuno e di distribuire il budget in modo equilibrato. Le categorie principali, che riflettono la maggior parte dei legami personali, sono: amici, partner, parenti, colleghi, figli e infine una categoria spesso dimenticata ma essenziale: se stessi.
Regali per amici e amiche: tra personalizzazione e utilità
Gli amici sono spesso la prima categoria a cui pensiamo, ma anche quella più difficile quando si esauriscono le idee. Per evitare regali generici, è utile puntare su qualcosa che rispecchi una passione condivisa: un libro scelto con cura, un accessorio per lo sport, un prodotto gastronomico di qualità o un biglietto per un concerto possono trasformarsi in gesti ricchi di significato.
La personalizzazione è una strada vincente: piccole illustrazioni, tazze con messaggi pensati, calendari fotografici o attività da fare insieme permettono di rafforzare il legame e di evitare doni impersonali.
Regali per il partner: esperienze e attenzione ai dettagli
Quando si tratta di compagni, mariti o mogli, la sfida è più sottile: conoscere bene una persona non significa necessariamente avere sempre la risposta perfetta. Piuttosto che ricorrere ai soliti oggetti, vale la pena ragionare su ciò che può migliorare la quotidianità o creare nuovi ricordi.
Esperienze come una cena speciale, un weekend breve, un corso da fare insieme o un abbonamento a un servizio che semplifica la vita possono rivelarsi molto più preziose di un oggetto materiale. Allo stesso tempo, un capo d’abbigliamento di qualità o un accessorio scelto tenendo conto dei gusti personali può mostrare attenzione e cura.
Regali per parenti: praticità e affetto
Genitori, zii, nonni, fratelli e cugini formano un gruppo eterogeneo, spesso difficile da uniformare. Per i parenti più stretti, soluzioni utili e durature sono generalmente apprezzate: articoli per la casa, piccoli elettrodomestici, coperte, prodotti di cura personale o pacchi gastronomici sono regali che uniscono praticità e calore familiare.
Per i parenti più giovani, invece, si può puntare su tecnologia, articoli per il tempo libero, giochi educativi o voucher per attività ricreative. L’importante è adattare l’idea al tipo di rapporto e all’età.
Regali per colleghi: equilibrio e neutralità
Cercare un dono per i colleghi richiede attenzione: serve qualcosa di adeguato, non troppo personale e non troppo anonimo. Puntare su regali “neutri” ma eleganti è la scelta più efficace: agende, penne di qualità, tazze per l’ufficio, set da scrivania, piante facili da curare o piccoli gadget tecnologici sono opzioni sicure e sempre gradite.
Nel caso di un regalo collettivo, invece, è possibile pensare a un’esperienza condivisa, come una cena di gruppo o un contributo comune per un dono più importante.
Regali per i figli: tra desideri e crescita
I bambini e i ragazzi vivono il Natale con un entusiasmo unico. Anche qui, però, programmare evita acquisti impulsivi. Alternare un regalo desiderato a uno educativo è l’approccio migliore: giochi creativi, libri, strumenti musicali, kit scientifici e puzzle stimolano la curiosità.
Per i più grandi, si può optare per accessori tecnologici, abbigliamento, videogiochi selezionati con criterio o esperienze formative. Inserire un elemento “a sorpresa” funziona sempre: un pacchetto inaspettato aggiunge magia e rende il momento indimenticabile.
E il regalo per te? Un gesto che spesso dimentichiamo
Sembra un dettaglio, ma non lo è: includere se stessi nella lista è un atto di autocura. Un libro che rimandavi, un trattamento benessere, una pausa dalla routine o un piccolo oggetto che desideravi da tempo sono modi per riconoscere i propri bisogni e chiudere l’anno con consapevolezza.
Preparare un Natale più semplice
Organizzare i regali in anticipo non significa pianificare un Natale freddo o troppo programmato. Al contrario, permette di vivere il periodo festivo con più leggerezza, evitando l’affanno e dando spazio a ciò che conta davvero: condividere il tempo con le persone che amiamo.
Con un piano chiaro, un budget definito e qualche idea già in mente, il mese che precede Natale diventa un momento da vivere con calma, senza l’ansia delle scelte dell’ultimo minuto. E soprattutto, diventa un’occasione per fare regali che parlano davvero di noi e dei nostri affetti.
Tech
Smartphone caduto in acqua? Le mosse giuste (e gli errori fatali) da conoscere subito
Dalle prime azioni da compiere ai falsi miti come il riso: una guida pratica per aumentare le possibilità di salvare il telefono dopo un contatto con l’acqua.
Un tuffo in piscina, un bicchiere rovesciato, un secondo di distrazione al lavandino: lo smartphone in acqua è uno degli incidenti più comuni dell’era moderna. Nonostante molti modelli recenti siano dotati di certificazione IP67 o IP68 — che indica una certa resistenza a immersione accidentale e schizzi — nessuno di questi dispositivi è realmente “impermeabile”. L’acqua può comunque penetrare all’interno, danneggiando componenti delicatissime come batteria, circuiti e microfoni. Per questo, la rapidità e la correttezza delle prime manovre sono essenziali.
La prima cosa da fare è spegnere immediatamente il telefono, se non lo ha già fatto da solo. Il contatto tra liquidi e corrente elettrica è ciò che provoca i danni maggiori: interrompere l’alimentazione riduce drasticamente il rischio di cortocircuiti. Subito dopo, occorre rimuovere cover, pellicola, eventuale scheda SIM e microSD: sono tutte parti che trattengono l’umidità e rallentano l’asciugatura.
Una volta spente le componenti attive, bisogna asciugare delicatamente l’esterno con un panno morbido, senza scuotere lo smartphone. Molti lo fanno d’istinto, ma è un errore: scuoterlo può spingere l’acqua ancora più in profondità, raggiungendo zone non ancora contaminate. Allo stesso modo, smartphone bagnato e phon acceso non vanno d’accordo. L’aria calda può deformare le parti interne, soprattutto degli schermi, e spingere la condensa verso l’interno.
Altro mito da sfatare: il riso. Nonostante sia un rimedio molto diffuso online, non esistono prove scientifiche che il riso acceleri davvero l’evaporazione dell’umidità interna. I tecnici confermano che il riso assorbe appena una minima parte dell’acqua superficiale e può addirittura lasciare polvere o residui nei connettori. Meglio optare per i sacchetti di gel di silice (come quelli che si trovano nelle scatole delle scarpe), realmente utili per assorbire l’umidità. Se disponibili, possono aiutare a velocizzare l’asciugatura passiva.
La regola più importante, però, è lasciar riposare il dispositivo per almeno 24-48 ore prima di tentare una riaccensione. Accendere lo smartphone troppo presto, anche se sembra asciutto, equivale spesso a “condannarlo” definitivamente. In caso di immersione in acqua salata, la situazione è più complessa: il sale causa corrosione rapida, quindi è consigliabile sciacquare il telefono solo esternamente con acqua dolce prima di asciugarlo, per rimuovere i cristalli salini. Poi va portato il prima possibile in un centro assistenza.
Una verifica tecnica resta comunque l’opzione più sicura. I centri specializzati dispongono di strumenti per rimuovere l’umidità residua e valutare eventuali danni invisibili — come ossidazioni sui circuiti — che nel tempo possono causare malfunzionamenti o spegnimenti improvvisi.
In sintesi, un incidente in acqua non significa automaticamente addio allo smartphone. Con le giuste precauzioni, molte persone riescono a salvarlo senza conseguenze. L’importante è agire in fretta, evitare i rimedi fai-da-te più rischiosi e, se necessario, affidarsi a un professionista. Perché, in questi casi, la calma è davvero la miglior alleata.
Lifestyle
Dire no senza sensi di colpa: perché è così difficile e come iniziare
Molte persone faticano a rifiutare una richiesta d’aiuto e si sentono in colpa quando provano a farlo. Le ragioni sono psicologiche e radicate, ma con alcuni esercizi pratici è possibile imparare a stabilire confini sani.
Ti è mai capitato di trovarti incapace di rifiutare un favore, anche quando non avevi tempo, energie o voglia? Se ti senti in colpa solo all’idea di dire “no”, sappi che non sei affatto solo. Molti vivono con il timore di deludere gli altri, di sembrare egoisti o di compromettere un rapporto. È un comportamento comune, spesso automatico, ma che a lungo andare porta a stress, sovraccarico e frustrazione.
La difficoltà nel porre limiti personali ha radici psicologiche precise. Una delle cause più diffuse è il bisogno di approvazione: si teme che dire di no possa compromettere il giudizio altrui. Alcune persone crescono in contesti familiari dove essere disponibili a ogni costo è visto come un “dovere morale”. Altre, invece, temono il conflitto e preferiscono piegarsi alle richieste pur di evitare tensioni. Tutti questi fattori fanno sì che aiutare diventi un riflesso più che una scelta consapevole.
Il risultato? Ritrovarsi esausti, sovraccarichi e spesso risentiti. A forza di mettere i bisogni degli altri al primo posto, si perde contatto con i propri. Dire sempre sì, infatti, non è un atto di altruismo: può diventare un modo per annullarsi. Imparare a dire no significa recuperare spazio per respirare, scegliere, pensare e vivere in modo più autentico.
Come si può, quindi, iniziare a costruire confini più sani senza essere travolti dal senso di colpa? Il primo passo è riconoscere il proprio diritto a dire di no. Non siamo obbligati a soddisfare ogni richiesta. La disponibilità è un valore solo se è libera, non se nasce dalla paura.
Un altro metodo efficace è prendere tempo prima di rispondere. Dire: “Fammi controllare e ti dico”, o “Ci penso un attimo” aiuta a valutare davvero se si ha modo di aiutare. Riduce l’impulso a dire sì e dà la possibilità di ascoltare le proprie esigenze.
È utile anche imparare a formulare un no gentile ma fermo. Ecco alcuni esempi:
- “Mi dispiace, ma non posso occuparmene.”
- “In questo periodo ho già diversi impegni.”
- “Vorrei aiutarti, ma non ce la faccio.”
Queste frasi rispettano l’altro senza mettere da parte se stessi. Non servono scuse elaborate: la chiarezza è più efficace del tentativo di giustificarsi.
Un altro passo importante è accettare il disagio iniziale. Chi non è abituato a rifiutare può sentirsi in colpa le prime volte. È normale: è il risultato di abitudini radicate. Ma il senso di colpa diminuisce con la pratica, soprattutto quando si vede che gli altri continuano a rispettarci e che i rapporti non si spezzano — anzi, spesso migliorano.
Infine, imparare a dire no è più facile se si coltivano spazi personali di cura: riposo, tempo libero, hobby, momenti di decompressione. Quando la propria vita è più equilibrata, anche i confini diventano più chiari.
Riscoprire i limiti, stabilirli e proteggerli è un atto di rispetto verso se stessi. Non è egoismo: è la base per relazioni sane, autentiche e reciproche. E se fino a oggi hai avuto difficoltà, non significa che non puoi cambiare. Dire no è un’abilità, e come tutte le abilità si può imparare, un passo alla volta.
-
Gossip2 anni faElisabetta Canalis, che Sex bomb! è suo il primo topless del 2024 (GALLERY SENZA CENSURA!)
-
Sex and La City2 anni faDick Rating: che voto mi dai se te lo posto?
-
Cronaca Nera1 anno faBossetti è innocente? Ecco tutti i lati deboli dell’accusa
-
Speciale Grande Fratello1 anno faHelena Prestes, chi è la concorrente vip del Grande Fratello? Età, carriera, vita privata e curiosità
-
Speciale Olimpiadi 20241 anno faFact checking su Imane Khelif, la pugile al centro delle polemiche. Davvero è trans?
-
Gossip1 anno faLa De Filippi beccata con lui: la strana coppia a cavallo si rilassa in vacanza
-
Speciale Grande Fratello1 anno faShaila del Grande Fratello: balzi da “Gatta” nei programmi Mediaset
-
Video10 mesi faVideo scandalo a Temptation Island Spagna: lei fa sesso con un tentatore, lui impazzisce in diretta
