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Lifestyle

Camper, se non ora quando?

Cresce il numero dei camperisti che ogni anno affollano le strade e le località turistiche italiane e non. Un breve vademecum su come scegliere il camper da affittare, itinerari, costi e logistica.

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Cresce il numero delle persone che affittano un camper come veicolo per andare in vacanza

    Da molti anni ormai il camper è uno dei mezzi più in voga per chi vuole viaggiare sia in Italia che all’estero. Ogni anno cresce il numero delle famiglie che per il periodo estivo affitta nei diversi centri dislocati un po’ in tutta Italia – ma soprattutto nelle regioni Toscana, Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia. In più ogni anno si svolgono diverse mostre mercato dove poter visionare e scegliere di acquistare un camper adatto alle proprie esigenze. Purtroppo il settore non è seguito con molta attenzione da parte delle numerose associazioni esistenti sia dal punto di vista territoriale, sia dal punto di vista del prodotto stesso.

    Gli ultimi dati ufficiali risalgono al 2021 e dipingono un aumento delle immatricolazioni dell’11,92% rispetto all’anno prima e una produzione salita del 33,88% sempre nello stesso periodo. Secondo l’Associazione produttori caravan e camper (Apc) gli aumenti costanti e a doppia cifra degli ultimi anni sia nelle immatricolazioni sia nelle produzione confermano quanto questo veicolo ricreazionale va ben oltre la semplice moda e costituisce un vero trend sociale e culturale in Italia e in Europa.

    Una vacanza in camper è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita

    Se si sta pianificando una vacanza on the road magari affittando un veicolo per le due settimane di ferie per prima cosa bisogna saper scegliere il camper giusto che si adatti alle proprie esigenze. Poi bisognerà scegliere una meta che vada incontro ai propri ideali, ma anche al territorio che si vuole visitare e alla disponibilità di aree attrezzate per poter accoglierci. Bisogna quindi fare il punto sui possibili itinerari, sui costi, i permessi necessari e fare le prenotazioni per assicurarsi un viaggio senza intoppi e sorprese.

    Tipologie di camper: qual è quello giusto?

    1. Camper Van

    Il camper van è perfetto per coppie o piccoli gruppi. Compatto e facile da manovrare, offre l’essenziale e le attrezzature minime per organizzare un viaggio confortevole.

    2. Motorhome

    Si tratta di un mezzo ideale per famiglie. Il motorhome, infatti, offre ampi spazi, cucina completa e bagno. Perfetto per viaggi lunghi e confortevoli. Può ospitare fino a un massimo di 4/6 persone

    3. Camper puro

    Questo tipo di camper è simile a un furgone ma attrezzato per dormire e cucinare. È ideale per chi ama un viaggio più spartano e avventuroso.

    4. Van attrezzato

    Si tratta di un furgone convertito in camper, perfetto per chi desidera un mix di avventura e comfort. Ottimo per viaggi in coppia o piccoli gruppi.

    Dopo il camper bisogna scegliere la meta a lungo o a corto raggio

    1. Toscana, Italia

    E’ la regione più gettonata per i camperisti italiani. Molte aree sono attrezzate e i costi sono contenuti rispetto a località turistiche di altre regioni con maggiore attrattiva. E’ perfetta per chi ama l’arte, la cultura e il buon cibo. Da Firenze a Siena attraverso i borghi del Chianti non c’è che l’imbarazzo della scelta.

    2. Costa Azzurra, Francia

    La Francia è uno dei Paesi europei meglio attrezzati per l’accoglienza dei camperisti. Per chi ama il mare la riviera Francese propone mete come Nizza, Cannes e Monaco. Ma anche la parte che si affaccia sull’Oceano Atlantico dispone di vaste aree ancora intatte dal punto di vista ambientale ma ben fornite di punti di accoglienza, camping e aree apposite per ospitare i camperisti.

    3. Parchi Nazionali, Stati Uniti

    I camperisti che vogliono visitare alcuni Stati degli Stati Uniti possono affittare i loro veicoli nelle vicinanze dei parchi nazionali come Yellowstone, Grand Canyon e Yosemite. Territori ideali per gli amanti della natura.

    4. Scozia

    Ecco un altro territorio dove i camperisti sono sempre ben accolti: le Highlands scozzesi, i castelli e i suggestivi laghi. Un viaggio perfetto per chi ama la storia e i paesaggi mozzafiato.

    Quali sono gli itinerari dove incontrare altri camperisti

    1. La Via Aurelia in Italia

    A molti sembrerà strano leggere il suggerimento dell’Aurelia come via per viaggiare durante un week end o un breve periodo di vacanza. Ma da Roma a Genova lungo la costa tirrenica, si attraversano splendide località a partire dalla costa livornese fin alle Cinque Terre e la zona spezzina.

    2. La Route des Grandes Alpes in Francia

    Un percorso che attraversa le Alpi francesi, ideale per chi ama le montagne e i paesaggi mozzafiato.

    3. La Wild Atlantic Way in Irlanda

    Un itinerario lungo la costa occidentale dell’Irlanda, perfetto per chi cerca avventure e paesaggi selvaggi.

    4. La Route 66 negli Stati Uniti

    Il leggendario percorso che attraversa il cuore degli Stati Uniti, da Chicago a Los Angeles.

    Quanto può costare concedersi un camper in affitto

    1. Noleggio del Camper

    I prezzi variano in base alla tipologia di camper e alla durata del noleggio. In media, si può spendere dai 70 ai 200 euro al giorno.

    2. Carburante

    Il costo del carburante dipende dal percorso e dal tipo di camper. Per i consumi mediamente bisogna considerare una media di 10-15 litri ogni 100 km.

    3. Aree di Sosta e Campeggi

    Le tariffe in Italia variano dai 10 ai 50 euro a notte, a seconda dei servizi offerti. All’estero soprattutto negli Stati Uniti e in Canada si possono superare i cento dollari a notte.

    Patente, permessi e documentazione

    1. Patente di Guida

    Verificate che la vostra patente sia valida per il tipo di camper che intendete noleggiare. In alcuni casi, potrebbe essere necessaria una patente di categoria superiore.

    2. Permessi di Circolazione

    Controllate le normative locali per i camper, specialmente in aree protette o parchi nazionali.

    3. Assicurazione

    Assicuratevi di avere una copertura assicurativa sufficientemente adeguata per il camper e per eventuali incidenti durante il viaggio.

    In estate meglio prenotare il posto

    1. Prenotazioni Anticipate

    Prenota il camper con largo anticipo, soprattutto in alta stagione, per assicurarti la disponibilità e ottenere tariffe migliori e non arrivare nella località alla fine di una giornata con il rischio di non trovare posto. Certo si può sostare anche fuori dalle aree attrezzate ma in molte aree nazionali e internazionali si rischia di essere multati.

    2. Pianificazione dell’Itinerario

    E’ consigliabile pianificare bene l’itinerario in modo, inclusi i luoghi di sosta e campeggi lungo il percorso.

    3. Verifica dei Servizi

    Assicuratevi che il camper sia dotato di tutti i servizi necessari come cucina, bagno e aria condizionata, soprattutto per viaggi lunghi.

    4. Kit di Emergenza

    Portate con voi un kit di emergenza con attrezzi di base, una ruota di scorta e forniture mediche. Possono davvero tirarvi fuori dal pasticci.

      Cucina

      Ma tu quanto spendi per un gelato…?

      Il prezzo del gelato in Italia varia significativamente, con Milano in testa come città più cara e Palermo tra le più economiche. Tuttavia, il prezzo più alto non garantisce necessariamente una migliore qualità. Riconoscere un buon gelato artigianale richiede attenzione ai dettagli e una certa esperienza di degustazione.

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      quanto costa un gelato?

        Il costo del gelato in Italia varia notevolmente da città a città e all’interno delle stesse. I prezzi sono influenzati da diversi fattori, tra cui la materia prima, la lavorazione artigianale e le spese di gestione. Milano è senza dubbio la città più cara. Una coppetta piccola può costare fino a 3,5 euro, e il prezzo al chilo può superare i 25 euro. A Palermo invece il gelato è più economico anche se mediamente una coppetta piccola con una sola pallina può costare fino a 1.60 euro. Anche all’interno delle stesse città, i prezzi possono variare significativamente. A Roma, ad esempio, il prezzo di un chilo di gelato può variare quartiere a quartiere da 12 a 25 euro. A Genova, una coppetta con due palline lo può trovare a 1,50 euro. Ma è raro.

        Ne mangiamo circa 12 chili a testa ogni anno

        Con un consumo medio di 12 chili a testa all’anno, l’Italia è tra i paesi leader nel consumo di gelato. Tuttavia, non tutti i gelati sono creati uguali, e distinguere un gelato artigianale di qualità da uno di bassa qualità può essere complicato.

        Come riconoscere un gelato artigianale

        Il costo di produzione di un gelato artigianale, considerando solo la materia prima e la lavorazione, si aggira intorno ai 5-6 euro al chilogrammo. Tuttavia, nelle località turistiche come Sorrento e Venezia per esempio, i prezzi per i consumatori possono essere molto più alti, spesso per speculare sull’affluenza turistica. Riconoscere un gelato artigianale di qualità è fondamentale per giustificare il suo costo. Un prodotto artigianale lo puoi riconoscere per la sua consistenza e la sensazione al palato non deve essere oleoso, troppo liquido o appiccicoso.

        Cremoso e senza coloranti artificiali

        Un buon gelato deve essere cremoso ma non eccessivamente. Se si scioglie troppo rapidamente, è un segno di un alto contenuto di zucchero. Se non si scioglie affatto, potrebbe contenere additivi. Si può capire se è industriale oppure non semplicemente guardando i colori. Quelli troppo vivaci possono indicare l’uso di coloranti artificiali. Il colore del gelato dovrebbe corrispondere al gusto naturale degli ingredienti. Ad esempio, il pistacchio dovrebbe essere di un colore marroncino naturale, non verde acceso. La menta dovrebbe essere bianca, non verde brillante.

        Ingredienti ben in evidenza

        Ogni gelateria dovrebbe esporre la lista degli ingredienti utilizzati da cui si può capire se vengono utilizzati prodotti freschi, oppure congelati. Evitate gelati che contengono grassi idrogenati, oli vegetali in eccesso, conservanti, coloranti e altri additivi. Un’altra cosa a cui dare attenzione è la quantità di zucchero. Un gelato artigianale dosa lo zucchero in modo appropriato. Troppo zucchero rende il gelato troppo morbido, mentre troppo poco lo rende granuloso. Il sapore del gelato dovrebbe riflettere fedelmente gli ingredienti utilizzati. Un gelato che sa troppo di zucchero può mascherare ingredienti di bassa qualità. Inoltre dovrebbe essere preparato quotidianamente e servito entro tre giorni dalla produzione per garantire freschezza e qualità.

        Laboratorio artigianale in vista è un simbolo di qualità

        La presenza di un laboratorio artigianale visibile all’interno della gelateria è un buon segno di trasparenza e qualità. Verificate sempre la pulizia e la freschezza delle materie prime utilizzate.
        Un laboratorio attiguo al punto vendita garantisce che il gelato non debba essere trasportato, mantenendo così la sua integrità e freschezza. Ricordarsi sempre che il gelato artigianale può essere conservato in freezer a meno 18 gradi per tre-quattro mesi. Una volta scongelato leggermente, va consumato subito e non può essere ricongelato.

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          Curiosità

          I tetti magici delle Bermuda!

          I tetti delle case nelle Bermuda sono un’innovazione architettonica per la raccolta dell’acqua piovana. Sono rinomate non solo per il loro fascino tropicale, ma anche per una caratteristica architettonica unica e ingegnosa: i loro tetti bianchi a gradini. Questi tetti non sono solo un elemento estetico, ma una soluzione pratica per affrontare le sfide ambientali e climatiche dell’arcipelago.

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            Design e funzionalità dei tetti a gradini
            I tetti delle case nelle Bermuda sono costruiti con lastre di calcare bianco, disposte in una serie di gradini.
            Questo design particolare serve a diversi scopi, come per la raccolta dell’acqua piovana. Data la scarsità di fonti d’acqua dolce nelle isole, la raccolta dell’acqua piovana è essenziale. I tetti a gradini rallentano e canalizzano la pioggia verso grondaie e cisterne sottostanti, permettendo di raccogliere l’acqua in modo efficiente.


            Il calcare bianco aiuta a purificare l’acqua piovana, riducendo la quantità di impurità e rendendola più sicura per il consumo umano.

            Il colore bianco riflette la maggior parte dei raggi solari, contribuendo a mantenere fresche le case durante le calde giornate estive, riducendo la necessità di aria condizionata.

            Un esempio di sostenibilità
            I tetti delle case nelle Bermuda rappresentano un esempio di sostenibilità ambientale. Essi dimostrano come le soluzioni architettoniche tradizionali possano essere utilizzate per risolvere problemi moderni, come la gestione delle risorse idriche e l’efficienza energetica. Questo approccio integrato tra estetica e funzionalità ha permesso agli abitanti delle Bermuda di vivere in armonia con il loro ambiente naturale per secoli.

            Tradizione e modernità
            Sebbene i tetti a gradini siano una tradizione secolare, continuano a essere utilizzati nelle costruzioni moderne nelle Bermuda. Questo mix di tradizione e innovazione rende l’architettura delle isole unica e affascinante. Le nuove costruzioni spesso combinano questi tetti tradizionali con tecnologie moderne per migliorare ulteriormente l’efficienza nella raccolta e nell’utilizzo dell’acqua piovana.

            I tetti delle case nelle Bermuda non sono solo un elemento distintivo del paesaggio locale, ma anche un esempio brillante di come l’architettura possa rispondere alle esigenze ambientali. La loro capacità di raccogliere e purificare l’acqua piovana, insieme alla funzione di raffreddamento naturale, li rende una soluzione sostenibile e innovativa, mostrando come le tradizioni possono essere preservate e adattate per affrontare le sfide contemporanee.

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              Curiosità

              Barba e Baffi: il festival internazionale della peluria!

              Ogni anno, i cultori della barba e dei baffi si danno appuntamento per partecipare al World Beard and Moustache Championships, un evento straordinario che celebra le barbe e i baffi più spettacolari e stravaganti del mondo. Provenienti da ogni angolo del globo, i partecipanti competono in diverse categorie, mettendo in mostra la loro creatività, stile e dedizione alla cura della peluria facciale.

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                Ogni anno, appassionati di peluria facciale da tutto il mondo si riuniscono per partecipare al World Beard and Moustache Championships, un evento straordinario dedicato alla celebrazione delle barbe e dei baffi più spettacolari e stravaganti. Questa competizione internazionale vede concorrenti sfidarsi in diverse categorie, mettendo in mostra la loro creatività, stile e dedizione alla cura della barba e dei baffi.

                Con categorie che vanno dai design classici ai look più fantasiosi e audaci, la competizione è un vero e proprio festival della diversità e dell’ingegnosità, dove giudici esperti valutano ogni dettaglio, dalla lunghezza alla presentazione generale. Tra risate, cameratismo e una sana dose di competizione, questo evento unico offre uno spettacolo indimenticabile per tutti gli appassionati e i curiosi.


                Le categorie della competizione
                Il campionato è suddiviso in numerose categorie, che riflettono la diversità e la varietà di stili di barba e baffi. Le principali categorie includono: Concorrenti con barbe piene, spesso caratterizzate da lunghezze impressionanti e forme audaci. Suddivisa ulteriormente in sottocategorie come baffi naturali, a manubrio, e freestyle, che permettono ai partecipanti di mostrare stili unici e creativi. Include stili come il pizzetto, il Van Dyke, e altre forme artistiche di barba parziale.

                Freestyle: Una delle categorie più spettacolari, dove i partecipanti creano disegni complessi e artisticamente elaborati con la loro peluria facciale, spesso utilizzando gel e altri prodotti per ottenere forme incredibili.

                I criteri di valutazione
                I giudici valutano i concorrenti in base a diversi criteri, tra cui la lunghezza della barba o dei baffi è spesso un fattore determinante, soprattutto nelle categorie di barba completa.

                Il design e lo stile generale della barba o dei baffi, con particolare attenzione all’originalità e alla creatività. I partecipanti e gli spettatori si riuniscono per condividere la loro passione, scambiarsi consigli di grooming e festeggiare l’arte della peluria facciale.

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