Cocktail & Wine
Cocktail after dinner: Laguna Blu!
Una delle icone dei drink estivi, il Laguna Blu è festa, falò, immagini di mare cristallino e cieli azzurri senza fine. Con il suo colore blu e il gusto fresco e fruttato, questo drink è un inno alla festa, alle vacanze e alla spensieratezza.

I cocktail blu evocano l’immagine di serate estive rinfrescanti e di mari cristallini. Con il loro colore vibrante e il sapore fresco e fruttato, questi drink sono diventati simbolo di festa e allegria. Un viaggio nel mondo dei cocktail blu è un’esperienza di scoperta e di piacere per il palato, dove si incontrano gusti esotici e ingredienti insoliti. Che si tratti di una festa in spiaggia o di un tranquillo aperitivo al tramonto, un cocktail blu è sempre una scelta perfetta per aggiungere un tocco di colore e di divertimento alla propria giornata.
Blu Lagoon Drink (alcolico)
Ingredienti per 1 porzione
50 ml di vodka
25 ml di Blue Curaçao
Succo di metà limone fresco
Acqua tonica
Ghiaccio
Fettina di limone verde per guarnire
Procedimento
Riempi uno shaker con ghiaccio fino all’orlo. Aggiungi la vodka, il Blue Curaçao, il succo di mezzo limone fresco. Agita energicamente lo shaker per mescolare bene gli ingredienti.
Versa il contenuto in un bicchiere pieno di ghiaccio. Completa il bicchiere con acqua tonica fino al bordo. Mescola delicatamente con un cucchiaino.
Guarnisci il cocktail con una fettina di limone sul bordo del bicchiere e gusta subito.
Nota: È possibile regolare le proporzioni degli ingredienti in base al proprio gusto personale.
Se si preferisce un sapore più dolce, si può aggiungere un po’ di sciroppo di zucchero o succo d’arancia.
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Cocktail & Wine
A Pavia il panino è social (ma senza social): se posi il telefono, ti offrono da bere
Nel cuore di Pavia, tra il Ponte Coperto e le strade che hanno fatto da sfondo agli 883, c’è un locale che ha deciso di sfidare l’ossessione per lo smartphone: chi lo mette via, riceve un drink in omaggio. Un’idea semplice e geniale di Giuseppe Dabbene, fondatore di Miccone, che oltre a recuperare l’antico pane pavese, invita i clienti a riscoprire la bellezza della conversazione faccia a faccia.

A Pavia il tempo sembra essersi fermato tra le melodie di Hanno ucciso l’uomo ragno e le passeggiate sul Ponte Coperto, sotto il quale Max Pezzali e Mauro Repetto hanno lasciato tracce indelebili della loro provincia sonora. E proprio lì, dove la nostalgia incontra la modernità, dal 2014 c’è un locale che ha deciso di riportare in auge un’usanza quasi dimenticata: chiacchierare senza distrazioni. Il tutto accompagnato da una missione gastronomica altrettanto nobile: ridare dignità al miccone, l’antico pane pavese.
Il miccone, il pane della tradizione che torna protagonista
Parliamo di un pane bianco dalla forma generosa, pensato per durare a lungo e sfamare intere famiglie in campagna. Crosta dorata e robusta, mollica morbida ed elastica: un prodotto della tradizione pavese che negli anni ha rischiato di finire nel dimenticatoio, se non fosse stato per alcuni visionari. Tra questi, il signor Dado, storico barista di Borgo Ticino, che già negli anni ‘60 lo serviva a fette farcite nel suo locale. Ma è stato Giuseppe Dabbene a trasformarlo in un simbolo contemporaneo, costruendoci intorno un intero brand.
Giuseppe Dabbene e il progetto Miccone: tra tradizione e innovazione
Dabbene, classe 1988, ha un passato accademico in Giurisprudenza e Management tra Pavia e Londra, ma il richiamo delle origini è stato più forte. Nel 2014 ha rilevato il vecchio bar di famiglia con un’idea ben precisa: valorizzare il patrimonio gastronomico locale. Il miccone è diventato così il cuore pulsante del suo progetto: tagliato a fette sottili, tostato e ripiegato a metà per accogliere farciture che spaziano dai classici salumi pavesi fino a contaminazioni internazionali come salmone e avocado.
La sua avventura è arrivata perfino a Londra, dove ha lanciato un food truck a tema miccone, salvo poi dover rinunciare a causa della Brexit. Ma la storia non finisce qui: nel 2022 ha aperto un secondo locale nel centro di Pavia, sotto il Duomo, consolidando la sua idea di cucina di qualità radicata nel territorio.
Ciciaruma: il giovedì del “posi il telefono, bevi gratis”
Ma Miccone non si limita alla gastronomia. Dabbene ha deciso di rilanciare anche il valore del dialogo con Ciciaruma (in dialetto pavese: “chiacchieriamo”), un’iniziativa che ogni giovedì sera premia chi rinuncia alla schiavitù dello smartphone. La dinamica è semplice quanto rivoluzionaria: all’ingresso, i clienti possono consegnare il telefono in un’apposita cassetta e, in cambio, ricevono un drink omaggio.
L’idea nasce da una riflessione sull’iperconnessione e sulla difficoltà crescente di godersi una serata senza lo schermo in mano. “Volevamo ricreare quell’atmosfera dei bar di provincia dove si parla, si ride, si discute, senza continue notifiche a interrompere il momento”, spiega Dabbene. “E abbiamo pensato che offrire un drink potesse essere il giusto incentivo per provare”.
Un drink per riscoprire la convivialità
A suggellare questa filosofia è anche la scelta del drink omaggio: una Biova, birra artigianale chiara prodotta con il pane di Pavia. Un altro piccolo tassello nella missione di Miccone di unire sapori autentici e socialità genuina.
E così, tra un sorso e una chiacchiera, il giovedì pavese si trasforma in un ritorno alle origini: niente selfie, niente stories, solo parole vere. Una scommessa che sembra funzionare, perché, diciamocelo, una serata senza notifiche, ma con un buon panino e una birra fresca, può valere più di mille like.
Cocktail & Wine
Chef Giorgione si sfoga: “Il nuovo Codice della Strada penalizza la vendita del vino”!
Lo chef Giorgio Barchiesi, conosciuto da tutti come Giorgione, in un’intervista ha commentato i risultati del nuovo Codice della Strada voluto dal ministro Matteo Salvini, evidenziandone i limiti per il settore della ristorazione.

La disamina del corpulento e simpatico chef è molto chiara: “Il problema vero è che il vino inizia a non vendersi più. In pochi giorni il consumo e quindi per noi la vendita di vino si è più che dimezzata: si è tri-mezzata. O non bevono o appunto prendono una sola bottiglia in 18″.
Lo si può vedere in azione su Gambero Rosso Tv
Lo chef Giorgio Barchiesi, in arte Giorgione, in un’intervista commenta i risultati del nuovo Codice della Strada firmato Matteo Salvini. Il cuoco è un dei volti più noti del canale del Gambero Rosso, il suo account su Instagram è Giorgione Orto e Cucina e il suo ristorante più famoso si trova a Montefalco, in Umbria, terra del celeberrimo vino Sagrantino.
I vini buoni quelli più penalizzati
“Si è creato certamente un clima pesantino, e mi spiace perché la mia vita è legata al cibo e al buon bere al di là delle prenotazioni al mio ristorante di cui non possono proprio lamentarmi- spiega lo chef – è tutto prenotato fino ad ottobre del prossimo anno”. I clienti, purtroppo, racconta Giorgione attualmente sono guardinghi e “hanno paura di prendersi qualche legnata e non posso proprio dare loro torto”. Lo spauracchio del ritiro della patente ha colpito soprattutto “i vini buoni, e per noi proprio il Sagrantino che ha una gradazione alcolica più elevata”.
C’è chi offre il servizio di accompagnamento aggiuntivo
Secondo lo chef, il timore generato dalle multe ha innescatoun effetto psicologico immediato. I clienti, pur continuando a frequentare i ristoranti, preferiscono limitarsi al consumo minimo di alcol per evitare sanzioni severe. «Non posso biasimarli, ma spero che questa situazione si normalizzi col tempo». In alcune città italiane, alcuni stanno organizzandosi con servizi di accompagnamento per permettere ai clienti di godersi la cena senza problemi. Tuttavia, spiega Giorgione, relativamente al suo locale: «A Montefalco non è fattibile organizzare un servizio simile. Qui i clienti arrivano spesso da lontano con le loro auto».
I consigli dettati dal buon senso
“Ricordo a tutti che se si beve poi non ci si può mettere alla guida. E magari suggerisco di bere quel bicchiere all’inizio del pasto, in modo che sia possibile smaltirlo prima di rimettersi in viaggio. Un goccetto per uno non fa male a nessuno. Un bicchiere per uno nemmeno, due probabilmente inizia a diventare un problema. Vedo che c’è grande paura, ma anche un po’ di esagerazione. Però attenzione perché al popolo italiano puoi fare passare provvedimenti restrittivi quando necessari. Ma se lo prendi sul cibo e sul vino…“, conclude il cuoco.
Cocktail & Wine
Sesso, droga e cocktail analcolici: Alice Cooper sorprende i fan con un drink che spacca
Alice Cooper sfida le aspettative con un cocktail analcolico che mescola sciroppo d’acero invecchiato, segale e bacche. Con un occhio ai trend NoLo e uno al sociale, il rock non ha mai avuto un sapore così sorprendente

Alice Cooper, maestro indiscusso dello shock rock, inizia il 2025 rompendo gli schemi – come suo solito. Ma stavolta, il palco non c’entra: è il mondo dei cocktail a tremare. Con il suo nuovo Sex, Drugs, Rock & Dry Cocktail, Cooper mette sul tavolo un mix sorprendentemente sobrio, senza alcol ma con tanta personalità.
Un cocktail che grida rock, ma senza eccessi
Il nome del drink, tutto un programma, richiama il classico slogan dello stile di vita rock, ma l’ironia è dietro l’angolo: niente alcol né sostanze psicoattive. Gli ingredienti, invece, sono una dichiarazione di originalità: sciroppo d’acero invecchiato in botte, segale, funghi e bacche.
Cooper, commentando l’uscita, invita i fan a “sfogarsi con altri vizi”. Una battuta? Forse. Ma il messaggio è chiaro: anche la moderazione può essere un’affermazione di stile.
Il trend dei NoLo cocktail
La scelta di lanciare un prodotto analcolico non è casuale. Il mercato delle bevande NoLo (no e low alcohol) è in costante crescita, con un pubblico sempre più attratto da opzioni che uniscono gusto e sobrietà. Alice Cooper sembra aver colto il momento giusto, cavalcando l’onda di un trend che in Italia ha visto perfino aperture alla produzione di vini dealcolati.
Il Sex, Drugs, Rock & Dry Cocktail non si limita a essere innovativo nel contenuto. Anche il formato, un ready-to-drink in bottiglia, risponde a una domanda sempre più alta per soluzioni pratiche ma raffinate.
Cuore rock e scopo sociale
C’è di più. Alice Cooper ha annunciato che il 100% dei profitti del cocktail sarà devoluto a Giving Kitchen, un’organizzazione no-profit che supporta i lavoratori del settore della ristorazione negli Stati Uniti, fornendo assistenza in situazioni di emergenza.
Con questo gesto, il rocker non solo spinge il suo brand, ma ribadisce il suo impegno sociale. “Un drink può essere una dichiarazione – spiega Cooper – e questo lo è: per il gusto, per lo stile e per fare del bene”.
Prezzo e formati
Il Sex, Drugs, Rock & Dry Cocktail è disponibile in due versioni:
- Bottiglia da 0,75 litri al prezzo di 49,99 dollari.
- Bundle speciale Go Pig Go, che include una bottiglia e un vinile in edizione limitata dell’EP Breadcrumbs, al prezzo di 199,99 dollari.
Alice Cooper tra tradizione e modernità
Questo nuovo progetto non fa che confermare come Alice Cooper, nonostante decenni di carriera, riesca a reinventarsi continuamente. Dalla musica ai cocktail, il suo stile ribelle e provocatorio resta una costante, anche quando si tratta di sfidare le aspettative con un prodotto che, pur senza alcol, sa farsi sentire.
Un brindisi – analcolico – al rock, alla sobrietà e alla creatività senza limiti. Cheers!
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