Cucina
Altro che triste insalata di pasta: i nuovi mix estivi da spiaggia sono creativi, colorati e gourmet
L’insalata di pasta è il must delle giornate al mare, ma non deve essere per forza noiosa: basta scegliere ingredienti freschi, condimenti furbi e accostamenti inediti. Dalle versioni più leggere alle bombe di sapore, è il momento di darle nuova vita. Ecco come farlo senza fatica.

C’è un momento, durante ogni estate italiana, in cui ci si ritrova tutti, puntualmente, di fronte allo stesso dilemma: cosa ci portiamo in spiaggia? E puntualmente, a vincere è lei, l’intramontabile insalata di pasta. Facile da preparare, resistente al caldo, versatile come poche cose al mondo. Ma è anche vero che, se non trattata con un po’ di rispetto e fantasia, può trasformarsi in una noiosa ammucchiata di pasta scotta e ingredienti messi lì a caso. E allora è arrivato il momento di riscattarla. Con creatività, colori e accostamenti inediti.
L’ABC del successo: pasta corta, cottura al dente e condimento furbo
Prima regola: mai usare pasta lunga. La regina dell’estate si esprime al meglio con formati corti come farfalle, fusilli, penne rigate, mezze maniche. E soprattutto va scolata al dente, raffreddata subito e mai “annegata” nell’olio. Un filo basta. Meglio ancora, un’emulsione con un cucchiaino di senape, succo di limone e acqua fredda. Tiene il condimento e regala una freschezza che batte anche il più ostinato caldo afoso.
Veg, etnica o fruttata? Tre idee che cambiano le regole
La versione veg dell’estate 2025 è un inno alla freschezza: zucchine grigliate, menta, ceci croccanti e scaglie di mandorle tostate. Ma se vuoi stupire anche l’amico più scettico, prova quella con mango, lime, gamberetti marinati e riso venere al posto della pasta: non sarà classica, ma è già diventata un cult tra le spiagge pugliesi. Per i nostalgici del sapore mediterraneo, invece, c’è l’insalata greca con feta, olive Kalamata, cetrioli e fusilli integrali. Un’esplosione di gusto e leggerezza.
La rivincita del tonno e della maionese (ma con stile)
Non è un reato usare tonno e maionese. Basta sceglierli bene. Il tonno deve essere di qualità, in tranci interi, conservato in olio d’oliva. La maionese? Meglio fatta in casa, o sostituita da una crema di yogurt greco e limone. Il tocco in più? Aggiungi capperi dissalati, filetti di peperone arrostito e origano fresco. Il risultato è un piatto ricco, ma equilibrato, perfetto anche come piatto unico dopo un bagno rinfrescante.
Il trucco per portarla sotto l’ombrellone (senza che diventi un pastone)
Se c’è un errore comune, è pensare che basti mettere tutto in un Tupperware e via. Ma l’insalata di pasta da spiaggia ha le sue esigenze: va preparata con qualche ora di anticipo, sì, ma non troppo (niente versioni “dalla sera prima”). E soprattutto: ingredienti separati! Pasta condita da una parte, condimento extra (olio, salse, formaggi) in un contenitore a parte. Si mescola tutto all’ultimo, magari con un cucchiaio di legno e un pizzico di sale grosso: profumo assicurato.
Un trend social tutto da copiare: la lunch box in barca
Inutile negarlo: l’insalata di pasta è diventata anche un oggetto Instagrammabile. Le “beach lunch box” impazzano sulle spiagge di Mykonos, Formentera e Gallipoli. Il trucco? Impiattare a strati in barattoli di vetro: prima il condimento, poi la pasta, infine le erbe fresche. Si capovolge tutto al momento di mangiare, si agita e voilà. Pranzo chic, anche in costume.
Conclusione (senza fare la morale)
In fondo, non c’è niente di più democratico dell’insalata di pasta: la puoi fare in anticipo, costa poco, sazia tanto e piace quasi a tutti. Basta volerle bene e trattarla con un po’ di cura. Perché anche sotto l’ombrellone, un buon piatto può fare la differenza tra un pranzo qualsiasi e un piccolo, memorabile momento di felicità estiva.
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La ricetta segreta del cuoco Javier: la tortilla spagnola!
C’era una volta nella regione della Castiglia-La Mancia, un cuoco di una vecchia locanda chiamata “La Tortillería” dalla quale si diffondeva per le strade del paese il profumo invitante di tortilla di patate…

Molto più di un semplice piatto a base di patate e uova!
È un simbolo della cultura e della tradizione culinaria spagnola, che incarna l’essenza della cucina casalinga e conviviale. È sorprendentemente semplice prepararla, ma il suo risultato è un equilibrio perfetto di sapori e consistenze. Può essere servita calda come piatto principale accompagnata da una fresca insalata verde, o a temperatura ambiente come antipasto o spuntino. È anche un ingrediente versatile in molte altre ricette, come sandwich, tapas o addirittura come ripieno per un panino.
Tortilla de patatas
Ingredienti
4-5 patate medie
1 cipolla grande bianca
6 uova
Olio d’oliva extravergine di oliva q.b.
Sale e pepe q.b.
Procedimento
Sbuccia le patate e tagliarle a fette sottili, affetta anche finemente la cipolla e metti tutto in una ciotola. In una padella antiaderente, versa abbondante olio e scaldalo a fuoco medio, aggiungi le patate, le cipolle e falle cuocere a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto, finché non sono morbide e leggermente dorati. Ci vorranno circa 20 minuti.
Assicurati che le patate siano cotte ma non troppo croccanti e, nel frattempo, in una ciotola capiente, sbatti le uova con una presa di sale e pepe. Una volta che le patate e le cipolle sono pronte, scolale dall’olio in eccesso e aggiungile alle uova sbattute. Mescola delicatamente per distribuire uniformemente le patate e le cipolle nell’uovo.
Nella stessa padella che hai utilizzato per cucinare le patate e le cipolle, versa un paio di cucchiai di olio e scaldali a fuoco medio-basso. Versa il composto di uova, patate e cipolle nella padella e distribuisci uniformemente. Cuoci la tortilla a fuoco basso per circa 12-15 minuti, finché il fondo inizia a dorarsi leggermente.
Quando il fondo della tortilla è dorato, è il momento di girarla. Metti un piatto rovesciato sopra la padella e, con un movimento deciso e sicuro, rovescia la tortilla capovolgendola sul piatto. Una volta girata, fai scivolare la tortilla nella padella e continua a cuocere per altri 5-7 minuti, dall’altro lato, finché la tortilla diventa dorata e ben cotta in modo uniforme.
Una volta cotta, trasferisci la tortilla su un piatto da portata e lascia raffreddare leggermente prima di tagliarla a spicchi. Servila calda o a temperatura ambiente.
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Ketchup o maionese? Kraft Heinz si spacca in due: nuova strategia a Wall Street per rilanciare un colosso in crisi
La scissione punta a rilanciare la crescita dopo un calo del 21% del titolo in Borsa nell’ultimo anno. La nuova Global Taste Elevation Co includerà Heinz, Philadelphia e Kraft Mac & Cheese; la North American Grocery Co gestirà Oscar Mayer, Kraft Singles e Lunchables. Attese sinergie da 300 milioni di dollari.

Ketchup o maionese? Per Kraft Heinz non è più solo una questione di gusti, ma una scelta di sopravvivenza. Il colosso alimentare americano ha dato il via libera a una scissione che porterà alla nascita di due società distinte, entrambe quotate a Wall Street, con l’obiettivo di rilanciare le vendite dopo anni di stagnazione.
La prima, la Global Taste Elevation Co, si concentrerà sui marchi più iconici e globali, a partire da Heinz, Philadelphia e Kraft Mac & Cheese. La seconda, la North American Grocery Co, si focalizzerà sul mercato statunitense e includerà marchi come Oscar Mayer, Kraft Singles e Lunchables. Una divisione pensata per meglio rispondere a dinamiche e consumatori diversi, ma con un obiettivo comune: invertire il calo che ha portato il titolo a perdere il 21% del suo valore negli ultimi dodici mesi.
Secondo le stime, dall’operazione deriveranno sinergie per circa 300 milioni di dollari. Nel 2024 la divisione salse, trainata dal ketchup, ha generato vendite per 15,4 miliardi di dollari, mentre il comparto grocery si è fermato a 10,4 miliardi. Lo spin-off dovrebbe essere completato nella seconda metà del 2026, ma intanto gli investitori hanno accolto positivamente la notizia: nelle contrattazioni pre-mercato di New York il titolo ha registrato un timido +1%.
Il gruppo non nasconde però le difficoltà. Come altri big dell’alimentare americano, Kraft Heinz ha subito la crisi dei consumi e sta valutando opportunità di fusioni e acquisizioni per rafforzare il valore per gli azionisti. Lo scorso febbraio ha ceduto il marchio Plasmon e lo storico stabilimento di Latina all’italiana Newlat Food, segnando un passaggio simbolico per il legame con l’Italia.
Ora la scommessa è che due realtà più snelle possano reagire meglio alle pressioni di mercato. Per i consumatori, cambierà poco: sulle tavole continueranno ad arrivare ketchup, formaggi spalmabili e pasti veloci. Ma a Wall Street, il futuro del gruppo sarà deciso da quanto bene sapranno funzionare separati quei brand che per decenni hanno rappresentato insieme l’idea stessa di “comfort food”.
Cucina
Conserve fatte in casa: un piacere genuino, ma attenzione alla sicurezza!
Preparare le conserve in casa è un’antica tradizione che ci permette di assaporare i frutti della terra anche nei mesi più freddi. Marmellate, sottoli, sughi e composte: un arcobaleno di gusti racchiusi in vasetti di vetro, pronti da gustare in ogni momento. Ma per godere appieno di questo piacere, è fondamentale seguire alcune precauzioni.

L’autunno è il momento ideale per dedicarsi alle conserve fatte in casa, una tradizione che resta viva tra molte famiglie italiane. Tuttavia, come sottolinea Coldiretti, è fondamentale prestare attenzione alla sicurezza alimentare per evitare rischi come il botulino. Nonostante la pratica sia diffusa, spesso non si adottano le giuste precauzioni, mettendo a rischio la salute.
Le conserve fatte in casa rappresentano un modo tradizionale e genuino per conservare i prodotti della terra e goderne tutto l’anno. La soddisfazione di preparare prelibatezze da sfoggiare sulle tavole delle festività, fatte con le proprie mani, è impagabile, ma richiedono attenzione e conoscenza. Il rischio principale è rappresentato dal botulino, un batterio che produce una potente neurotossina. Per evitarlo, è fondamentale seguire queste linee guida.
Le regole d’oro per conserve sicure per evitare il rischio di botulino e gustare le tue conserve in tutta sicurezza
Sterilizzazione accurata: Utilizzare vasetti e tappi perfettamente puliti, sterilizzandoli in acqua bollente per almeno 10 minuti prima di riempirli.
Scelta degli ingredienti: Usare solo ingredienti freschi e di alta qualità, evitando prodotti danneggiati o troppo maturi.
Acidificazione dei cibi: Aggiungere aceto o succo di limone a marmellate, salse e conserve di verdure, poiché il botulino non sopravvive in ambienti acidi.
Bollitura prolungata: Una volta riempiti, i vasetti devono essere bolliti per almeno 30 minuti (anche di più per conserve a basso contenuto di acidità, come i legumi), per eliminare eventuali batteri.
Conservazione adeguata: Conservare le conserve in un luogo fresco e asciutto. Una volta aperte, tenerle in frigorifero e consumarle entro breve tempo.
Spazio di testa: Lascia uno spazio vuoto tra il contenuto del vasetto e il coperchio per permettere la formazione del vuoto durante il raffreddamento.
Il botulino da non sottovalutare
Il botulino è un batterio che produce una potente neurotossina. In condizioni di scarsa ossigenazione e a temperature ideali, come quelle che si possono creare all’interno dei vasetti, questo batterio può proliferare e produrre la tossina. L’ingestione di alimenti contaminati può causare gravi intossicazioni, con sintomi che vanno da disturbi gastrointestinali a paralisi muscolare. Nei casi più gravi, il botulino può essere fatale.
Consigli aggiuntivi
Ricette affidabili: Utilizza sempre ricette affidabili e segui scrupolosamente le istruzioni.
Acqua di governo: Per le conserve sottolio, utilizza sempre acqua di governo bollita e raffreddata.
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