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Cucina

Cinque modi creativi per riciclare il panettone avanzato: dolci irresistibili e ricette originali

Dalla classica zuppa inglese ai pancake di panettone, passando per crumble e tiramisù: idee semplici e veloci per dare nuova vita al re delle feste

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    Le feste sono finite, ma spesso il panettone rimasto rischia di finire dimenticato o, peggio, buttato. Niente paura: il panettone è un ingrediente sorprendente che si presta a mille trasformazioni golose. Ecco cinque idee per renderlo il protagonista di nuove delizie.

    1. French toast di panettone
    Trasforma le fette avanzate in un dolce irresistibile per la colazione. Immergi il panettone in una pastella di uova, latte e zucchero, poi cuocilo in padella con una noce di burro fino a doratura. Servilo con sciroppo d’acero, frutta fresca o una spolverata di zucchero a velo.

    2. Tiramisù di panettone
    Reinventa il classico tiramisù usando il panettone al posto dei savoiardi. Inzuppa leggermente le fette nel caffè e alternale a strati di crema al mascarpone. Completa con cacao amaro e lascia riposare in frigorifero: sarà un successo!

    3. Crumble al panettone
    Prepara un crumble croccante e profumato. Sbriciola il panettone avanzato e mescolalo con burro fuso, zucchero e farina. Spargi il composto sopra frutta fresca (come mele o pere) e inforna a 180°C per 25-30 minuti. Perfetto servito caldo con una pallina di gelato alla vaniglia.

    4. Pancake di panettone
    Frulla il panettone per ottenere una consistenza fine e mescolalo con farina, latte, uova e un pizzico di lievito. Cuoci il composto in padella per ottenere soffici pancake da arricchire con miele, crema o marmellata. Ideale per una colazione alternativa.

    5. Gelato al panettone
    Hai una gelatiera? Utilizza il panettone per creare un gelato artigianale unico. Mescola le briciole con crema pasticcera e panna fresca, poi metti tutto nella gelatiera. Aggiungi uvetta e canditi per un risultato ancora più autentico.

    Un dolce arrivederci alle feste
    Il panettone avanzato è un tesoro in cucina: basta un pizzico di fantasia per trasformarlo in ricette sorprendenti. Non solo eviterai sprechi, ma potrai regalarti momenti di dolcezza extra per cominciare il nuovo anno con gusto.

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      Cucina

      La classica torta di mele: un dolce intramontabile per ogni occasione

      Con pochi ingredienti semplici, puoi preparare una torta di mele perfetta per la colazione, la merenda o un dolce dopo cena. Ecco la ricetta passo passo, con varianti e valori nutrizionali.

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        La torta di mele è un dolce che sa di casa, un abbraccio soffice e profumato che ci riporta ai ricordi d’infanzia. È la regina delle torte casalinghe, semplice ma capace di conquistare tutti con il suo gusto genuino e la sua consistenza morbida. Perfetta per una colazione dolce, una merenda confortante o un dessert leggero dopo cena, la torta di mele è un classico che non passa mai di moda. Prepararla è un gesto d’amore, e con pochi ingredienti semplici si può portare in tavola un capolavoro di dolcezza. Ecco come realizzarla al meglio, con qualche consiglio per personalizzarla secondo i tuoi gusti!

        Ingredienti

        Per una torta di mele classica (diametro 24 cm):

        • Mele: 3 grandi (preferibilmente Golden o Renette)
        • Farina 00: 250 g
        • Zucchero: 150 g
        • Burro: 100 g (fuso e raffreddato)
        • Latte: 100 ml
        • Uova: 3
        • Lievito per dolci: 1 bustina (16 g)
        • Scorza di limone: grattugiata (non trattato)
        • Cannella: 1 cucchiaino (opzionale)
        • Zucchero a velo: q.b. (per decorare)

        Ricetta passo passo

        1. Preparazione delle mele

        • Lava, sbuccia e taglia le mele a fettine sottili.
        • Metti le fette in una ciotola con il succo di un limone per evitare che anneriscano.

        2. Preparazione dell’impasto

        • In una ciotola capiente, sbatti le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
        • Aggiungi il burro fuso, il latte e la scorza di limone. Mescola bene.
        • Setaccia la farina con il lievito e unisci gradualmente al composto liquido, mescolando fino a ottenere un impasto liscio.

        3. Assemblaggio della torta

        • Versa metà dell’impasto in una tortiera precedentemente imburrata e infarinata.
        • Distribuisci metà delle mele a fettine sull’impasto.
        • Copri con l’altra metà dell’impasto e disponi le restanti mele a raggiera sulla superficie.

        4. Cottura

        • Cuoci in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 50-55 minuti.
        • Controlla la cottura con uno stecchino: se esce asciutto, la torta è pronta.

        5. Decorazione

        • Lascia raffreddare la torta, poi spolvera con zucchero a velo prima di servire.

        Valori nutrizionali

        Per una fetta (circa 100 g):

        • Calorie: 210 kcal
        • Proteine: 3,5 g
        • Carboidrati: 30 g
        • Grassi: 8 g
        • Fibre: 2 g
        • Zuccheri: 15 g

        Varianti e suggerimenti

        • Versione integrale: Sostituisci metà della farina 00 con farina integrale per un gusto più rustico.
        • Aggiunta di frutta secca: Prova a integrare noci, mandorle o uvetta per un tocco croccante e dolce.
        • Versione senza lattosio: Usa latte vegetale e sostituisci il burro con olio di semi.
        • Profumo extra: Aggiungi vaniglia o una spolverata di noce moscata nell’impasto.
        • Torta light: Riduci lo zucchero a 100 g e usa yogurt magro al posto del burro.

        Questa torta di mele è un dolce semplice ma sempre amato, perfetto per tutte le stagioni. Servila con una pallina di gelato alla vaniglia o una spolverata di cannella per renderla ancora più speciale!

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          Una celebrazione tutta made in Italy: è il World Pizza Day!

          Oggi si celebra un simbolo di italianità, che tutto il mondo ci copia… o almeno ci prova a farlo. Rappresentativo anche di un comparto professionale in costante espansione.

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            Anche se sono tanti i Paesi che ne rivendicano la paternità… la pizza è un prodotto – forse “il” prodotto – che maggiormente ci identifica, soprattutto all’estero. Pochi, semplici ingredienti: farina, acqua, lievito e condimento a piacere, per realizzare la pietanza salata più conosciuta, consumata ed apprezzata al mondo. Piatto simbolo dell’Italia, imitato ma inimitabile, riconosciuto dall’Unesco nel 2017 come patrimonio immateriale dell’umanità, trova nella giornata di oggi una dedica speciale.

            Coincide con la festa del suo protettore

            Il ruolo della pizza è qualcosa che va oltre i discorsi legati all’economia e ala gastronomia. Trattasi infatti di un simbolo inconfondibile della nostra cultura. Il World Pizza Day di oggi, inoltre, coincide con la festività di Sant’Antonio Abate, santo protettore di mugnai e pizzaioli. La ricorrenza, che celebra uno dei prodotti italiani più conosciuti a livello planetario, è legata alla valorizzazione del prodotto nella sua forma originale e della professione artigianale da cui ha origine, al di là delle innumerevoli variazioni nate dalla diffusione del piatto su scala mondiale.

            Una pizza anche per Papa Francesco

            Perchè proprio Sant’Antonio Abate

            A Napoli, il 17 gennaio, i pizzaioli storicamente erano soliti prendersi un giorno o una mezza giornata di pausa, da passare con la famiglia e accendere in casa o all’aperto un fuoco propiziatorio. E dei falò si appiccavano anche nei cortili e nei vicoli di tutta la città, per ringraziare Sant’Antonio Abate del raccolto, solitamente banchettando con carne di maiale: si tratta dei tradizionali “fucarazzi”, una delle prime feste popolari dell’anno che coincide con l’inizio del Carnevale, in realtà non solo nel capoluogo partenopeo, ma anche in molte altre regioni italiane, dalla Sardegna alla Puglia, passando per le Marche, la Lombardia e la Toscana. Sant’Antonio Abate è riconosciuto come il “Santo del fuoco”, e quindi patrono di tutte quelle professioni che ne sono associate, pizzaioli compresi.

            Il Santo portato in processione

            Come nasce secondo la tradizione

            La leggenda narra che la prima pizza venne realizzata in onore della Regina d’Italia, Margherita di Savoia, dal cuoco Raffaele Esposito della Pizzeria Brandi nel giugno 1889: potrebbe trattarsi di un falso storico… anche se il fascino di questa leggenda rimane inossidabile ed è così tramandato negli anni.

            Nei cartoni animati dei Simpson

            Dal punto di vista economico, secondo Coldiretti

            Il comparto della pizza in Italia, secondo una stima realizzata da Coldiretti, genera un fatturato di oltre 15 miliardi l’anno, con un’occupazione di circa 100.000 addetti a tempo pieno e altrettanti 100.000 nei fine settimana. Con a monte una filiera a monte di fornitori di mozzarella, sugo di pomodoro, farina, olio, lievito, verdure di stagione, salumi, formaggi e pesce.

            Colori, fantasia e gusto

            Un sondaggio premia il forno a legna

            Un recente sondaggio condotto dai Fratelli Coppola, nota catena di ristorazione napoletana, dimostrerebbe che la maggior parte degli intervistati concorda nel ritenere che la pizza migliore sia quella cotta nel tradizionale forno a legna. Sebbene l’abilità dei pizzaioli vada oltre la cottura, l’essenza della pizza risiede nella semplicità dei suoi ingredienti. Ogni pizza racconta una storia, e la preferita dagli italiani è decisamente la Margherita, trionfo di semplicità e di gusto, seguita in graduatoria da combinazioni più creative.

            La pizza protagonista anche sul grande schermo

            Quante sono le pizzerie in Italia?

            “In Italia ci sono 40mila pizzerie – di cui il 10% in Campania – e 15mila nell’asporto, numeri importanti. Un settore in grande crescita ma ancora non ‘maturo'” ha dichiarato Massimo Di Porzio, presidente Fipe Confcommercio Campania, in occasione del varo, a Napoli nei giorni scorsi, dell’Osservatorio socio-economico della pizza napoletana, strumento nato per aiutare gli imprenditori a capire dove va il mercato.

            In crescita anche il numero di “pizzaioli casalinghi” che se la preparano fra le mura domestiche

            In tanti se la fanno portare direttamente a casa

            Sempre più italiani amano riceverla sulla porta: è boom anche nelle consegne a domicilio, con un consumo di pizza che, secondo dati del food delivery Just Eat., ha raggiunto circa 5,12 milioni di chili ordinati, con una media giornaliera di oltre 14.000 chili. Le più richieste? Margherita in primis ma anche Diavola e Capricciosa… forse a sottolineare il carattere un po’ “sfizioso” di noi italiani?

            Foto prese dalla rete

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              Sformatino di carciofi con cuore di fonduta: ricetta, proprietà nutrizionali e varianti gourmet

              Scopri come preparare un delizioso sformatino di carciofi con fonduta: una ricetta che unisce gusto e benessere. Ricco di fibre e vitamine, il carciofo si sposa perfettamente con la cremosità del formaggio, creando un piatto equilibrato e versatile. Ecco come prepararlo e alcune gustose varianti per stupire a tavola.

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                Lo sformatino di carciofi con cuore di fonduta è un piatto sfizioso e perfetto per l’autunno. Grazie ai carciofi, è un concentrato di benessere, mentre la fonduta aggiunge una nota di cremosità irresistibile. Un piatto che può essere servito come antipasto elegante o come secondo piatto, ideale per cene raffinate o momenti di comfort food. Vediamo insieme le sue proprietà nutrizionali, la ricetta e alcune varianti per renderlo ancora più interessante.

                Proprietà nutrizionali dei carciofi

                Il carciofo è una delle verdure più nutrienti e salutari della stagione autunnale. Ricco di fibre, che favoriscono la digestione e il senso di sazietà, il carciofo è anche un’ottima fonte di vitamine (soprattutto vitamina C, K e alcune vitamine del gruppo B) e minerali come ferro, magnesio e potassio. Una delle sue proprietà più apprezzate è l’alto contenuto di antiossidanti e cinarina, una sostanza che supporta il funzionamento del fegato e favorisce la digestione dei grassi.

                Inoltre, i carciofi hanno un basso apporto calorico (circa 47 kcal per 100 grammi), il che li rende ideali per chi desidera mantenere una dieta equilibrata senza rinunciare al gusto.

                La ricetta dello sformatino di carciofi con cuore di fonduta

                Ingredienti (per 4 persone):

                • 4 carciofi freschi
                • 200 g di formaggio morbido (come fontina, taleggio o gorgonzola dolce)
                • 2 uova
                • 100 ml di panna fresca
                • 50 g di parmigiano grattugiato
                • Olio extravergine d’oliva
                • Sale e pepe q.b.
                • Un pizzico di noce moscata
                • Burro e pangrattato per gli stampini

                Procedimento:

                1. Pulizia dei carciofi: Pulisci i carciofi eliminando le foglie esterne più dure e tagliando la parte superiore. Cuoci i cuori di carciofo in acqua leggermente salata fino a che non saranno teneri (circa 15 minuti), poi scolali e lasciali raffreddare.
                2. Preparazione del composto: In un mixer, frulla i carciofi con le uova, la panna, il parmigiano grattugiato, sale, pepe e una spolverata di noce moscata fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
                3. Preparazione degli stampini: Ungi gli stampini con burro e spolverali con pangrattato. Versa metà del composto di carciofi in ciascuno stampino.
                4. Cuore di fonduta: Taglia il formaggio scelto in piccoli cubetti e inseriscili al centro di ogni stampino, coprendo con il restante composto di carciofi.
                5. Cottura: Inforna gli sformatini in forno preriscaldato a 180°C per circa 20-25 minuti, o fino a quando saranno ben dorati in superficie. Lasciali intiepidire leggermente prima di servirli per far sì che il cuore di fonduta rimanga cremoso.
                6. Servizio: Capovolgi gli sformatini su un piatto da portata e servili caldi, guarniti con qualche foglia di timo fresco o una leggera spolverata di parmigiano.

                Varianti sfiziose dello sformatino di carciofi

                Se vuoi personalizzare lo sformatino di carciofi con fonduta, ecco alcune varianti gourmet che possono rendere questo piatto ancora più interessante:

                1. Sformatino di carciofi e salsiccia: Aggiungi della salsiccia sbriciolata al composto di carciofi prima di frullare il tutto. La sapidità della salsiccia si abbina perfettamente alla dolcezza del carciofo e alla cremosità della fonduta.
                2. Sformatino di carciofi con crosta di pistacchi: Prima di infornare gli sformatini, spolvera la superficie con una granella di pistacchi. Aggiungerà una croccantezza interessante e un sapore leggermente tostato che contrasta con la morbidezza del piatto.
                3. Sformatino di carciofi e guanciale croccante: Per un tocco di sapore in più, puoi aggiungere delle strisce di guanciale croccante come guarnizione prima di servire. Il guanciale esalterà il sapore delicato del carciofo e aggiungerà una nota sapida e croccante al piatto.
                4. Sformatino di carciofi senza lattosio: Per chi è intollerante al lattosio, puoi sostituire la fonduta di formaggio con una crema a base di latte di mandorle o di riso, oppure con un formaggio senza lattosio.

                Consigli per la presentazione

                Per rendere lo sformatino di carciofi con fonduta ancora più appetitoso alla vista, puoi servirlo su un letto di crema di patate o purea di piselli. La cremosità della base si abbina perfettamente alla consistenza dello sformatino e al suo cuore filante.

                In alternativa, puoi completare il piatto con un filo di olio extravergine d’oliva e qualche foglia di menta per dare freschezza e un tocco visivo elegante. Un’altra opzione potrebbe essere una riduzione di aceto balsamico per dare contrasto al piatto con una nota agrodolce.

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