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Cucina

La cuoca stravagante colpisce ancora e TikTok si scatena

Salmone cucinato in lavastoviglie, purè di Pringles. La cuoca influencer colpisce ancora tra ironie e sberleffi.

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    Si chiama Elaine Carol, ed è una famosa content creator americana. E’ diventata un fenomeno sui social grazie alle sue ricette stravaganti. Con oltre 4,8 milioni di “like” su TikTok, Elaine non segue le regole della cucina tradizionale. Preferisce elaborare piatti insoliti quanto discutibili. Un esempio? Il salmone cotto in lavastoviglie, il purè fatto di Pringles, o una pasta preparata con bacon, latte, formaggio e patatine. Le sue creazioni hanno attirato l’attenzione di quasi 400.000 follower tra TikTok e Instagram. Risultato milioni di visualizzazioni e naturalmente innumerevoli commenti che vanno dall’indignazione all’ilarità.

    Ricette facili… ma molto discutibili

    Le ricette di Elaine si presentano come “facili”, ma sono caratterizzate da combinazioni di ingredienti molto improbabili. Patatine in busta, grandi quantità di carne macinata, cereali e persino caramelle usate come spezie. In una delle sue creazioni più discusse, Elaine prepara un purè usando il noto snack Pringles. Una ricetta che ha raccolto oltre 11,3 milioni di visualizzazioni. Le reazioni? Variano da chi si chiede sarcasticamente: “Perché hai buttato l’acqua quando potevi buttare tutto?“, a chi semplicemente rimane senza parole, commentando con un lapidario: “Mi viene da piangere“.

    L’arte di cucinare nella lavastoviglie

    Non sono solo gli ingredienti a far discutere, ma anche i metodi di cottura. Elaine è famosa per aver cotto un trancio di salmone nella lavastoviglie. Lo condisce con fette di limone, rosmarino, aglio, burro, sale e pepe, lo avvolge in alluminio e lo cuoce a 145 gradi durante un ciclo completo di lavaggio. Il risultato? Elaine assicura che è delizioso, esclamando: “Ecco il tuo bellissimo salmone, che buono!“.

    L’ironia del web e la replica della tiktoker

    I commenti ironici non mancano, come chi propone sarcasticamente di provare a cuocere il vino nel WC. Elaine, però, risponde con una punta di sfida: “Hai una ricetta migliore?“. Ma non solo. Tra le sue creazioni più memorabili anche una “ricetta fusion italo-latina” che mescola grandi rigatoni ripieni di salsiccia con salsa di pomodoro, brodo di pollo e abbondante formaggio, culminando in un piatto che il marito Marty definisce “davvero buono”.

    L’arte della cucina virale spopola su TikTok

    Le ricette di Elaine Carol, ispirate a diverse cucine (italiana, messicana, britannica), hanno conquistato il web proprio per la loro eccentricità. I suoi piatti, per quanto discutibili, hanno un ingrediente segreto: l’ironia. Forse è proprio questo il motivo per cui la tiktoker ha saputo distinguersi, creando un vero e proprio fenomeno virale. Le reazioni del pubblico continuano a oscillare tra il divertito e il perplesso, ma una cosa è certa: Elaine Carol non smette di far parlare di sé.

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      Cucina

      Che cosa ci facciamo con i resti della colomba pasquale? Ecco come riciclarli…

      Una volta lavorati, gli avanzi delle colomba, anche quella un po’ rinsecchita, possono diventare dolci davvero unici. Basta avere un po’ di creatività e pazienza.

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        La colomba pasquale è il dolce simbolo delle feste di Pasqua, ma spesso dopo il periodo festivo ci troviamo con qualche fetta avanzata che non vogliamo sprecare. La buona notizia è che il dolce può essere trasformata in deliziose ricette creative, perfette per merende, dessert o colazioni originali. Ecco alcune idee per riutilizzarla in modo semplice e molto spiccio…

        Uno dei tanti modi per farcirla

        Un’idea scenografica e ricca di gusto è quella di farcirla con creme golose. Tagliatela a strati e alterna con creme pasticciere allo zabaione, al cioccolato o al caffè. Da completare con frutta fresca o scaglie di cioccolato per un dolce che farà felici tutti. Ideale per chiudere un pranzo in dolcezza. E i trigliceridi…? Ci pensiamo domani.

        Torta di colomba

        Trasformate la colomba in una torta soffice e irresistibile. Spezzettate i pezzi avanzati e mescolali con un impasto a base di farina, latte, uova, zucchero, olio e lievito per dolci. In cottura, la colomba si amalgamerà agli altri ingredienti creando un dolce perfetto per la colazione o la merenda. Arricchite l’impasto con gocce di cioccolato o frutta secca per un tocco in più.

        Un tiramisù che vola in bocca

        Rinnovate il classico tiramisù usando la colomba al posto dei savoiardi. Tagliatela a fette e bagnale con caffè espresso. Alternate gli strati con una crema a base di mascarpone, zucchero, uova e, a piacere, un goccio di liquore all’arancia o Grand Marnier. Completate con cioccolato fondente grattugiato e lasciate riposare in frigorifero per almeno un’ora.

        Avete mai provato a farne uno zuccotto?

        Per una proposta più scenografica, provate lo zuccotto. Rivestite uno stampo a semisfera con fette di colomba e riempitelo con una crema a base di mascarpone e panna montata, arricchita con frutta sciroppata o gocce di cioccolato. Dopo il riposo in frigorifero, il vostro zuccotto sarà pronto per essere servito come semifreddo davvero originale.

        Crumble di mele e colomba

        Create un classico crumble sostituendo le briciole di biscotti con pezzetti di colomba. Disponete le fettine di una mele in una teglia, cospargete con zucchero di canna e cannella, e ricoprite con briciole di colomba. Cuocete in forno finché la superficie non sarà dorata e croccante. Un dessert caldo e confortante, perfetto da gustare con una pallina di gelato alla vaniglia.

        La regola del “non si spreca nulla”

        Ogni fetta avanzata può diventare un’occasione per creare qualcosa di nuovo e goloso. Oltre alle ricette proposte, puoi sperimentare utilizzandola per budini, mousse o piccoli tartufi dolci. Riciclare significa non solo evitare sprechi, ma anche scoprire nuovi sapori e combinazioni che renderanno speciali i tuoi momenti a tavola.

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          Conservare il cioccolato delle uova di Pasqua è facile. Mini guida per mantenere freschezza e gusto

          Non lasciate che il cioccolato delle uova di Pasqua vada sprecato. Ecco alcuni consigli pratici per conservarlo al meglio e riutilizzarlo in modo creativo!

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            Nelle famiglie numerose dopo i giorni di Pasqua è facile ritrovarsi per casa fagottini di carta dorata con all’interno frantumi di cioccolato, bianco o nero avanzati. Una strada per farli fuori è portarsi il fagottino davanti alla tv e, sera dopo sera, smanciucchiarne un pezzetto alla volta. Ma tutto quel ben di Dio si può anche conservere per diversi mesi. Vediamo come.

            Come possiamo conservare quel surplus di dolcezza?

            Che sia bianco, al latte o fondente, il cioccolato, se conservato correttamente, può durare a lungo, mantenendo intatti il sapore e la qualità. La cosa più semplice è conservarlo a temperatura ambiente. La temperatura ideale per conservare il cioccolato è tra i 10 e i 18°C, in un luogo fresco e asciutto, come una dispensa. Evitate la luce diretta del sole e l’umidità, che potrebbero alterare la consistenza e il gusto. E quando fa caldo? Se le temperature estive iniziano a salire, trasferite il cioccolato in frigorifero. Avvolgetelo in carta di alluminio, inseritelo in un sacchetto per alimenti e chiudetelo in un contenitore ermetico. In questo modo, eviterete che assorba odori o umidità.

            Oddio e quella patina bianca che cos’è?

            Se il cioccolato sviluppa una patina bianca, non allarmatevi. Questo fenomeno, causato dagli sbalzi di temperatura, si verifica per l’affioramento dello zucchero o del burro di cacao. La qualità del cioccolato non viene compromessa, ed è ancora perfettamente utilizzabile. Potete decidere anche di adottare la conservazione nel congelatore, dimenticarvelo e ricordarvi della sua presenza quando ormai avrà preso l’odore della platessa…Scherzi a parte se volete conservarlo per alcuni mesi può essere congelato. Ma prima dividetelo in pezzi, avvolgetelo in fogli di alluminio e conservatelo in sacchetti chiusi. In questo modo, potrete conservarlo anche fino a 6-8 mesi. Quando necessario, scongelatene solo la quantità desiderata.

            Comunque ricordatevi sempre che può diventare l’ingrediente principale per dolci, mousse, guarnizioni, gelati e tanto altro. Congelato, è anche ideale per essere grattugiato e decorare dessert.

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              Pasquetta, che grigliata! Manuale semiserio di sopravvivenza al lunedì più abbuffato dell’anno

              Dalla Val d’Aosta alla Sicilia, passando per griglie fumanti, picnic gourmet e dolci esplosivi: scopriamo (con ironia) cosa si mangia davvero a Pasquetta in Italia. Un tour gastronomico che fa ridere, sbavare e forse anche riflettere. Con qualche incursione internazionale, perché anche all’estero sanno come rendere il Lunedì dell’Angelo una scusa per strafogarsi.

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                Italia, terra di santi, navigatori e… torte salate. Pasquetta in Italia non è una semplice ricorrenza, è un vero e proprio sport nazionale: la corsa al miglior cestino da picnic. Dimenticate le regole e i formalismi della domenica di Pasqua: qui vince chi sa organizzare la tavolata più comoda, ricca e trasportabile. E guai a presentarsi senza almeno tre tipi di torte salate, altrimenti sei lo zimbello del prato.

                Non si butta via nulla

                Dal Nord al Sud, la geografia gastronomica cambia ma l’obiettivo resta lo stesso: mangiare come se non ci fosse un martedì. Uova sode, pizza di formaggio, piconi, salumi assortiti, fave e pecorino, frittate da usare anche come frisbee se serve. È il regno del “svuota frigo con stile”, dove ogni ingrediente avanzato dalla Pasqua trova nuova gloria.

                Primi freddi, cuori caldi

                Sarà pure primavera, ma le pance degli italiani non conoscono stagioni. I primi piatti a Pasquetta devono essere freddi, pratici e instagrammabili. Pasta ‘ncasciata, cous cous, timballi da tagliare col machete e insalate di riso colorate come una sfilata di Carnevale. Il vero segreto? Portarne poca. Tanto tutti aspettano solo i secondi… e la griglia.

                Griglia, mon amour

                Altro che Cupido: il vero amore degli italiani scocca sulla brace. Pasquetta è sinonimo di barbecue, e ogni anno, da Nord a Sud, si consumano migliaia di metri quadri di salsiccia, costine, pancetta, verdure grigliate e mortadella spessa con pistacchi (provatela e poi ringraziate). Le bruschette, naturalmente, sono il pane quotidiano del lunedì dell’Angelo: aglio, olio, pomodoro e un pizzico di poesia. Non dimenticate il vino, la birra artigianale e un amico con la patente, per sicurezza.

                Dolci regionali: il colpo di grazia

                Pensavate di salvarvi? E invece arriva il momento più dolce (e letale): colombe, uova di cioccolato, pastiere, cuddure cu l’ova, taralli e bussolai. Ogni regione ha il suo dessert tipico e una nonna pronta a imporlo a forza. Per chiudere in bellezza, meglio se sdraiati su un prato con lo sguardo perso nel cielo e la coscienza pesante come un casatiello.

                E nel resto del mondo? Sempre a pancia piena

                Se pensavate che solo noi italiani ci godiamo la Pasquetta, vi sbagliate: in tutto il mondo il lunedì dell’Angelo è una scusa perfetta per ingozzarsi. In Francia e UK si va a caccia di uova (quelle di cioccolato, mica le sode), mentre in Germania si griglia con orgoglio teutonico. Negli USA? Food truck e picnic nei parchi, perché se non puoi cucinare, almeno mangia bene. E in certe città italiane si festeggia anche di martedì. Perché una Pasquetta sola può non bastare…

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