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Cucina

Le patatine fritte, dalle umili origini a star globali

Sono ben più che un semplice contorno, ma un vero e proprio fenomeno culturale. La storia delle patatine fritte è intrecciata con leggende e aneddoti, che ci porta in un viaggio attraverso il tempo e i sapori, con tutti tagli famosi, spicchio per spicchio.

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    Oro croccante, le patatine fritte raccontano la loro storia
    Nate per necessità, sono diventate regine del gusto. Difatti si dice che le prime patatine fritte siano nate in Belgio nel XVII secolo, quando la gente del posto, durante un inverno particolarmente rigido, trovò come sostituto ai pesci fritti nel fiume ghiacciato le patate tagliate a bastoncino. Da umili origini, le patatine fritte conquistarono presto il mondo, diventando protagoniste di banchetti reali e tavole quotidiane.

    La bellezza delle patatine fritte sta nella loro semplicità e versatilità. Possono essere gustate da sole, condite con infinite salse, abbinate a burger, hot dog o insalate. Perfette per un aperitivo sfizioso o una serata davanti alla TV, le patatine fritte uniscono persone di ogni età e provenienza. Inoltre, un simbolo di gioia e condivisione: più che un semplice cibo, le patatine fritte sono un simbolo di gioia e condivisione. Evocano ricordi di momenti felici passati con amici e famiglia, risvegliando un senso di nostalgia e allegria.
    Ma la storia delle patatine fritte è ancora in evoluzione. Nuove ricette e varianti nascono ogni giorno, conquistando i palati di tutto il mondo. Un viaggio che dimostra come un semplice alimento possa diventare un’icona globale, unendo culture e generazioni attraverso il gusto inconfondibile del fritto.


    I tagli più diffusi
    Taglio a bastoncino: il classico intramontabile, perfetto per una frittura uniforme e una consistenza croccante all’esterno e morbida all’interno. Spesso suddiviso in diverse varianti di spessore, da quello più sottile al più maxi.
    Taglio a rondella: più spesse rispetto alle chips, donano una consistenza più morbida e un gusto più intenso. Ottime anche al forno.
    Taglio a spicchio: simile alle patatine a rondella, ma con una forma a spicchio che ricorda le patate rustiche. Ideali per cotture al forno o per grigliate.
    Taglio a chips: sottili e croccanti, ideali per gli amanti del crunch. Perfette da sole o come base per sfiziosi antipasti.
    Taglio goffrato: la superficie ondulata aumenta la superficie di contatto con l’olio, garantendo una doratura uniforme e una croccantezza irresistibile. Perfette per accompagnare hamburger e panini.
    Taglio a fiammifero: sottilissime e croccantissime, simili a dei fili di patata. Ideali per guarnire piatti o come snack sfizioso.

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      Villa Crespi: un’esperienza stellata che costa come uno stipendio

      Tra degustazioni da sogno e prezzi da capogiro, Villa Crespi offre un viaggio gastronomico esclusivo. Dai menù degustazione ai piatti à la carte, scopriamo i costi di un pasto al ristorante di Antonino Cannavacciuolo, dove mangiare può superare i 1.100 euro per due persone.

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        Per molti, una cena al ristorante Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo è il sogno di una vita. Situato sulle sponde del lago d’Orta, in provincia di Novara, Villa Crespi è una dimora d’epoca trasformata in un hotel di lusso e in un ristorante tre stelle Michelin, dove lo chef e la moglie Cinzia Primatesta offrono un’esperienza culinaria indimenticabile. Ma qual è il prezzo per gustare i piatti stellati dello chef campano? Per una cena a due, preparatevi a investire una somma notevole.

        Antonino Cannavacciuolo: dall’investimento al successo stellato

        Prima di diventare una celebrità televisiva, Antonino Cannavacciuolo era già noto per il suo talento ai fornelli. Dal 1999, lui e Cinzia Primatesta hanno investito nel mondo della ristorazione, aprendo varie strutture di lusso in Italia. Villa Crespi, con le sue 14 suite e il ristorante premiato dalla Guida Michelin, è oggi una delle destinazioni più esclusive per chi desidera un’esperienza che unisce cucina d’autore e ospitalità di alto livello.

        Il costo dell’esperienza: tra menù degustazione e piatti à la carte

        Villa Crespi propone due menù degustazione che sono dei veri e propri “itinerari” culinari. Il primo, chiamato “Itinerario”, include piatti come la ricciola in carpione, scampi crudi alla “pizzaiola” e linguine con calamaretti, per un costo di 280 euro a persona. L’altro, “Mettici l’anima”, aggiunge alla lista piatti ancora più sofisticati come l’ostrica con caviale e granita al rapanello, arrivando a 300 euro a persona.

        Chi desidera rendere l’esperienza ancor più completa può abbinare una degustazione di vini per 40 euro aggiuntivi a persona. Questo significa che, scegliendo uno dei menù con l’abbinamento vini, una cena per due persone può facilmente raggiungere i 640/680 euro. Ma, attenzione: per chi opta per il menù alla carta, il conto può lievitare fino a 1.100 euro, come testimoniato da una cliente su TripAdvisor.

        Villa Crespi: un’esperienza per pochi

        A Villa Crespi, il lusso e l’attenzione ai dettagli sono la norma, ma questa esperienza ha il suo prezzo. Gli ospiti possono cenare circondati dall’atmosfera fiabesca di una villa d’epoca, con un servizio impeccabile e una cucina che racconta la storia dello chef Cannavacciuolo. Tuttavia, con una spesa che per una cena romantica può facilmente superare le quattro cifre, il ristorante non è accessibile a tutti. È il prezzo da pagare per un viaggio tra i sapori unici e l’eleganza esclusiva di Villa Crespi.

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          Carlo Cracco tra scontri, addii e nuovi inizi: il ristorante in Sardegna, la lite con Barbieri e l’amore per Rosa

          Dal clamoroso addio a Masterchef dopo sei edizioni alle tensioni con Barbieri fino all’incontro con Rosa Fanti, madre dei suoi figli e partner nei progetti. Cracco riparte dalla Sardegna con un ristorante gourmet affacciato sul mare

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            Carlo Cracco non si ferma. Mentre la scena della cucina televisiva rallenta e la food mania mostra segni di stanchezza, lo chef stellato rilancia con un nuovo ristorante in Sardegna. Si tratta di un pop-up elegante ed esclusivo all’interno del prestigioso Forte Village di Santa Margherita di Pula: 40 coperti vista mare e un menù che racconta l’Italia costiera con accenti milanesi e vini romagnoli.

            «È la prima volta che firmo un ristorante in Sardegna e ne sono felice», ha dichiarato Cracco a La Nuova Sardegna. Il progetto arriva dopo la stagione a Portofino e in attesa di una futura apertura a Roma, consolidando la presenza dello chef lontano dagli studi televisivi ma sempre sotto i riflettori.

            Il nome di Cracco resta infatti legato a doppio filo a Masterchef, dove dal 2011 al 2017 ha condiviso il banco dei giudici con Joe Bastianich e Bruno Barbieri. Proprio con quest’ultimo i rapporti non furono sempre sereni. «Una volta litigammo forte per un piatto di passatelli con le vongole», ha raccontato Barbieri, «ma dopo quindici minuti era tutto dimenticato». Un clima teso che, forse, ha contribuito alla scelta di Cracco di abbandonare il programma dopo sei stagioni. «Che due cog***ni», confessò lo chef a Fanpage. «Il mio mestiere non è ripetere, ma interpretare».

            Dietro le scelte di Cracco c’è anche Rosa Fanti, sua moglie dal 2018, imprenditrice romagnola nel settore agricolo e vinicolo. I due si sono conosciuti nel 2008 durante un evento e non si sono più lasciati. «È venuto a casa mia con il piccione, ho pensato: se supera questa è fatta», ha raccontato lei con ironia. Da allora condividono la vita privata e quella professionale, tra figli, ristoranti e visioni comuni.

            Cracco oggi è molto più di un volto televisivo: è un brand che torna a puntare sulla cucina vera, lontano dalle luci dei talent e più vicino al mare, dove ogni piatto ha ancora qualcosa da raccontare.

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              Insalata di mare: la ricetta perfetta per un’estate gustosa e leggera

              Piatto leggero e fresco, l’insalata di mare è una delle specialità più amate dell’estate. Scopriamo insieme le sue origini, i benefici nutrizionali e le varianti che la rendono un must delle tavolate estive.

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                L’insalata di mare è il piatto principe dell’estate, capace di evocare con i suoi sapori la freschezza e la brezza marina. Si tratta di una ricetta tipica della tradizione culinaria mediterranea, semplice ma ricca di gusto, perfetta per chi desidera un pasto leggero, nutriente e, soprattutto, rinfrescante. Questo piatto non solo esalta i sapori del mare, ma è anche un concentrato di benessere grazie ai suoi valori nutrizionali.

                Storia e origini dell’insalata di mare

                L’insalata di mare ha radici profonde nella tradizione gastronomica italiana, soprattutto nelle regioni costiere. È nata come un piatto povero, in cui venivano utilizzati i pesci e i frutti di mare più economici, cucinati e conditi con olio, limone e prezzemolo. Con il passare del tempo, questa semplice combinazione si è evoluta, arricchendosi di nuovi ingredienti e diventando una delle pietanze più apprezzate durante i mesi estivi.

                Valori nutrizionali e caratteristiche organolettiche

                Dal punto di vista nutrizionale, l’insalata di mare è un piatto estremamente bilanciato. I frutti di mare, come calamari, gamberi, polpo e cozze, sono ricchi di proteine di alta qualità e poveri di grassi saturi. Sono inoltre una fonte eccellente di minerali essenziali come lo zinco, il ferro, il calcio e l’iodio, fondamentali per il corretto funzionamento del metabolismo e per il benessere del sistema immunitario.

                Dal punto di vista organolettico, l’insalata di mare offre una varietà di consistenze e sapori che spaziano dalla dolcezza dei gamberi alla delicatezza del polpo, passando per il sapore più deciso delle cozze. Il tutto è esaltato da un condimento leggero e agrumato, che rinfresca il palato e rende ogni boccone un’esperienza unica.

                Ingredienti e ricetta passo passo

                Per preparare un’insalata di mare perfetta, servono pochi e semplici ingredienti:

                • 300 g di calamari
                • 300 g di polpo
                • 200 g di gamberi
                • 200 g di cozze
                • 200 g di vongole
                • Succo di limone
                • Olio extravergine d’oliva
                • Prezzemolo fresco tritato
                • Sale e pepe q.b.

                Procedimento:

                1. Pulizia e cottura dei frutti di mare: Iniziate pulendo accuratamente tutti i frutti di mare. Lessate il polpo in abbondante acqua salata per circa 30-40 minuti fino a quando non risulterà tenero. Scolatelo e tagliatelo a pezzi. Lessate i calamari per circa 10 minuti e tagliateli ad anelli. Sbollentate i gamberi per 3-4 minuti. Cuocete le cozze e le vongole in padella fino a quando non si apriranno.
                2. Assemblaggio dell’insalata: In una grande ciotola, unite il polpo, i calamari, i gamberi, le cozze e le vongole. Condite con succo di limone, olio extravergine d’oliva, prezzemolo tritato, sale e pepe. Mescolate bene per amalgamare tutti i sapori.
                3. Riposo e servizio: Lasciate riposare l’insalata di mare in frigorifero per almeno un’ora, in modo che tutti gli ingredienti si insaporiscano. Servitela fredda, guarnita con altro prezzemolo fresco.

                Varianti dell’insalata di mare

                L’insalata di mare è un piatto estremamente versatile, che può essere personalizzato in molti modi. Potete aggiungere patate lesse per un piatto più sostanzioso, oppure arricchirla con pomodorini e olive per un tocco mediterraneo ancora più marcato. Alcuni aggiungono un pizzico di peperoncino per una nota piccante, mentre altri preferiscono arricchirla con finocchio o sedano per una maggiore croccantezza.

                L’insalata di mare è il simbolo dell’estate italiana: fresca, nutriente e adattabile a qualsiasi gusto. Non resta che provarla, magari sperimentando una delle tante varianti che la rendono sempre nuova e sorprendente.

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