Connect with us

Lifestyle

Mangiare con pochi soldi! 10 ricette da fare con poco più di un euro

Può essere una sfida spendere 1 € al giorno per la cena, ma ci sono molte strategie che puoi adottare per risparmiare denaro senza sacrificare la qualità o la quantità del cibo. Seguendo questa linea guida e le nostre ricette, puoi ridurre significativamente le spese alimentari e mangiare bene. Vediamo come preparare i pasti con un budget limitato.

Avatar photo

Pubblicato

il

    A che punto stiamo messi
    Assistiamo a un incremento costante dei generi di prima necessità. Dunque, il costo della vita è salito alle stelle, con alcuni alimenti che hanno raggiunto prezzi record. Questo rende difficile per molte famiglie riempire il frigo decentemente per una settimana e sfamarsi dignitosamente, ma senza sforare il budget.

    Come si fa la spesa intelligente
    Pensiamo con largo anticipo cosa acquistare di necessario, per evitare sprechi e acquistare solo ciò di cui hai bisogno all’ultimo minuto. Scrivi una lista della spesa e attieniti ad essa per evitare acquisti impulsivi. Cerca le offerte sui volantini e i coupon per trovare sconti sui prodotti alimentari. Acquista cibi non deperibili, quando puoi, in grandi quantità quando sono in offerta per risparmiare a lungo termine (latte UHT, pasta, olio, riso, passate di pomodoro, biscotti, farina, caffè, altro). Prepara i pasti a casa anziché mangiare fuori perché è più economico e più salutare. Riutilizza gli avanzi in frigo per creare nuovi piatti e ridurre gli sprechi (pasta e riso già cotti, formaggi, salumi, uova). Cerca alternative economiche a marchi costosi e prodotti gourmet, spesso ci sono opzioni più economiche altrettanto buone. Compra prodotti locali, spesso più economici e di migliore qualità rispetto a quelli importati.

    Gli alimenti cari al supermercato
    Carne: in particolare, la carne bovina e suina ha subito un forte aumento di prezzo. Pesce: anche il pesce è diventato più caro, soprattutto le varietà pregiate. Frutta e verdura: alcuni tipi di frutta e verdura, come le fragole e gli avocado, sono spesso molto costosi. Latticini e formaggi: il latte, il formaggio e lo yogurt hanno visto un aumento di prezzo negli ultimi mesi. Prodotti biologici: i prodotti biologici sono generalmente più cari dei prodotti convenzionali.

    Quindi, che cuciniamo? Ecco 10 piatti succulenti con meno di 1 € a persona
    Zuppa di legumi come fagioli, lenticchie o ceci, arricchita con verdure come carote, sedano e cipolle. È economico, nutriente e può essere preparato in grandi quantità per essere consumato durante la settimana.

    Pasta al pomodoro fresco. Una semplice pasta condita con salsa di pomodoro fresco, aglio, olio d’oliva e basilico. È un piatto economico e gustoso che può essere preparato rapidamente.

    Risotto ai funghi secchi porcini: Un risotto cremoso fatto con riso Arborio e funghi freschi o secchi. È un piatto confortante e soddisfacente che utilizza pochi ingredienti.

    Pollo arrosto con patate: Cosce di pollo o petti di pollo arrostiti in forno con patate, aglio e erbe aromatiche. È un pasto completo e abbondante che può nutrire tutta la famiglia a un costo relativamente basso.

    Frittata alle verdure. Una frittata preparata con uova, verdure a scelta (come zucchine, peperoni, pomodori) e formaggio a pezzetti. È un pasto versatile che può essere consumato a colazione, pranzo o cena.

    Riso, uova e pecorino. Riso basmati cucinato con una crema di uovo sbattuto e pecorino. È un piatto aromatico e ricco di sapore.

    Tortilla di patate. Una frittata alla spagnola fatta con patate a cubetti, cipolle e uova. È un piatto tradizionale economico e semplice da preparare.

    Minestra di verdure miste. Si prepara con una varietà di verdure di stagione, come cavolo, carote, sedano e pomodori, condita con brodo vegetale e aromi freschi. È un piatto leggero, ma soddisfacente.

    Piatto di fagioli e riso. Fagioli (come bianchi, di Spagna, fagioli neri o fagioli rossi) serviti con riso bianco e accompagnati da una cubettata semplice di pomodoro e peperoncino. È un pasto sostanzioso e ricco di proteine vegetali.

    Pennette alla rucola. Questa pasta la prepariamo con foglie di rucola fresca (in busta) frullate con un filo di olio buono, e sale. Scoliamo la pasta e condiamo con la crema e, perché no, una spolverata di grana.

    Questi pasti sono semplici, salutari ed economici, utilizziamo ingredienti di base per mangiare bene con ricette facili e deliziose con poca spesa.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Lifestyle

      Zanzare all’attacco: come difendersi senza impazzire (né riempirsi di spray)

      Non bastano più i soliti zampironi e le piante sul balcone: per combattere le zanzare servono strategia, costanza e qualche accorgimento meno noto. Dalla scelta del repellente ai trucchi per rendere inospitale il giardino, ecco tutto quello che può funzionare davvero

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Le senti arrivare prima ancora di vederle. Un ronzio sottile, fastidioso, che annuncia l’arrivo di notti insonni e giornate passate a grattarsi. Le zanzare, nemico giurato dell’estate, sono tornate — e quest’anno più agguerrite che mai. Colpa del clima impazzito, dei ristagni d’acqua, della vegetazione urbana sempre più fitta. E no, non basta chiudere le finestre o piazzare una citronella in salotto.

        Il primo alleato resta la prevenzione ambientale. Svuotare sottovasi, coprire i bidoni, controllare tombini e pozzetti: ogni goccia stagnante può trasformarsi in una nursery per larve. Se avete un giardino, usate i larvicidi biologici nei punti critici: sono efficaci e non nocivi per altri animali.

        Dentro casa, le zanzariere restano la barriera più sicura e meno tossica. Ma non sempre bastano. Le alternative? Diffusori elettrici, ma con attenzione a dove li si posiziona (vicino ai letti, mai a contatto con pelle o cibo), oppure lampade UV che attirano e fulminano le zanzare: efficaci, silenziose e perfette per balconi e verande.

        Capitolo repellenti. Gli spray classici funzionano, ma attenzione alla percentuale di principio attivo: il DEET è efficace, ma va usato con cautela, soprattutto sui bambini. In alternativa ci sono formule con icaridina o olio di eucalipto citrato, meno aggressive e con buona tenuta.

        E poi ci sono i vecchi rimedi della nonna, che tornano di moda in chiave green: gerani, lavanda, menta e basilico da tenere sui davanzali o in terrazza; olio essenziale di citronella da diffondere con un bruciaessenze. Non fanno miracoli, ma aiutano.

        Se siete bersagli privilegiati, potete provare con i braccialetti repellenti, oppure installare un trappolatore a CO₂ in giardino: attirano le zanzare con il respiro finto di un essere umano, le catturano e le disattivano. Sono costosi, ma nei luoghi infestati possono fare la differenza.

        Infine, un consiglio spesso trascurato: i vestiti. Colori chiari, tessuti leggeri ma coprenti, e via libera al lino o al cotone traspirante. Le zanzare amano il nero, il rosso e la pelle esposta.

        E quando tutto fallisce? Un bel ventilatore potente può tenere lontane le più temerarie. Perché no, le zanzare non sono ninja: con l’aria in faccia, semplicemente non riescono a volare.

          Continua a leggere

          Moda

          Il pareo non è solo un telo: è una dichiarazione di stile (e di libertà) che cambia ogni estate

          Non è solo un pezzo di stoffa da annodare in fretta quando suona il cellulare o arriva il gelataio: il pareo è storia, cultura, tendenza. Nato nel Pacifico, adottato dall’haute couture, è tornato protagonista su Instagram grazie a nodi strategici, tessuti etnici e un’ironia che sa farsi moda. E no, non è roba solo da donne.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Chi l’ha detto che il pareo è solo un telo da spiaggia? Forse chi non ha mai provato a farci un abito, una fascia, una gonna a portafoglio e magari pure una borsa da passeggio. Il pareo, caro lettore o lettrice distratta, è il coltellino svizzero del guardaroba estivo, ma in versione tropical-chic.

            Nato nei mari del Pacifico, dove le popolazioni polinesiane lo usano da secoli come abbigliamento quotidiano, il pareo (o sarong, nella sua versione maschile indonesiana) è arrivato sulle nostre spiagge con quell’aria da “sono appena tornata da Bora Bora” che fa sempre la sua figura. Negli anni ’60 è stato sdoganato dalle dive in vacanza: Brigitte Bardot, Sophia Loren, Claudia Cardinale lo hanno sfoggiato tra una foto rubata e un tuffo scenografico. E oggi? Oggi è tornato re del feed Instagram, tra pose boho e tutorial per annodarlo in 42 modi diversi.

            Perché sì, il pareo si annoda. E come si annoda, racconta moltissimo di te. Se lo leghi dietro il collo in versione abito lungo, stai puntando a un’eleganza da aperitivo in riva al mare. Se invece lo trasformi in minigonna asimmetrica, hai tutta l’intenzione di far notare il bikini nuovo. Versione top a fascia? Sei il tipo che parte per la spiaggia con una borsa in paglia e le perle nelle orecchie.
            E poi c’è l’annodata “all’italiana”: cioè a caso, in fretta, dietro la schiena, mentre scappi dal venditore di collanine. Una scelta onesta, ma migliorabile.

            I tessuti? Dal cotone al lino, fino alla seta leggera: l’importante è che sia leggero, colorato, e soprattutto “instagrammabile” anche quando sei sudata come un ghiacciolo al sole. E se pensi che il pareo sia “roba da femmine”, sbagli di grosso: i surfer australiani lo portano da decenni, con la nonchalance di chi può permettersi di uscire dall’oceano spettinato e risultare comunque cool.

            E non dimentichiamo il dettaglio finale: il pareo è libertà. Lo metti, lo togli, lo reinveti. Nessun bottone da slacciare, nessuna zip da sistemare. Solo un nodo. O due. Ma fatti bene.

              Continua a leggere

              Animali

              Ma anche i cani si abbronzano? Sì, e a volte si scottano più di noi (ma senza crema 50+)

              Sotto il pelo, la pelle dei nostri amici a quattro zampe è molto più sensibile di quanto pensiamo. Esistono razze più soggette alle scottature, zone del corpo esposte e perfino… cani col segno del costume. Ecco cosa sapere per godersi la spiaggia in sicurezza con loro, senza trasformarli in wurstel abbrustoliti.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Lui ti guarda con quegli occhioni, scodinzola, annusa la sabbia e corre verso l’acqua. Tutto perfetto. Ma sei proprio sicuro che il tuo cane stia bene sotto il sole cocente? Perché sì, anche i cani si abbronzano. E se non fai attenzione, si scottano pure.

                Sotto quel pelo soffice (o a volte decisamente scarso), c’è una pelle delicata, spesso più vulnerabile della nostra. Alcune razze – come il Dogo argentino, il Bull Terrier, il Boxer, il Chihuahua e tutti i cani a pelo raso o chiaro – sono dei veri bersagli per i raggi UV. Le zone più a rischio? Orecchie, naso, pancia, inguine, interno cosce e tutte quelle aree dove il sole picchia e il pelo non protegge abbastanza.

                E no, non è una leggenda urbana: alcuni cani si “colorano” davvero sotto il sole. La pigmentazione cutanea cambia e può scurirsi, un po’ come succede a noi. Certo, non vedrai mai un Labrador con la tintarella da surfista, ma quella leggera sfumatura sul naso chiaro o sulle zampette posteriori? Quella sì, è abbronzatura.

                Il problema è che non sempre fa bene. I cani possono sviluppare eritemi solari, dermatiti e persino tumori cutanei, se esposti troppo a lungo e senza protezione. E no, non puoi spalmarli con la tua crema solare: i prodotti per umani contengono ossibenzone e altri ingredienti tossici per loro. Esistono però creme solari specifiche per cani, formulate apposta per la loro pelle. Ti sembrerà strano, ma funzionano davvero.

                E l’insolazione? Anche quella è dietro l’angolo, soprattutto se il tuo peloso è nero, piccolo o con il muso schiacciato (ciao Carlini!). Mai lasciarlo al sole nelle ore calde, nemmeno “solo per un attimo”. Il rischio di colpo di calore è concreto, e a volte basta una passeggiata di mezz’ora per finire dal veterinario.

                Insomma, al mare con Fido va benissimo. Ma ombrellone, acqua fresca e pause all’ombra sono d’obbligo. E sì, anche lui può avere il segno del costume… ma almeno non dovrai spiegargli cos’è l’aloe vera.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù