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Cucina

Spaghetti al pomodoro… con le fragole! Il piatto pazzo che sta conquistando tutti

Sembra una follia, ma è pura bontà: gli spaghetti al pomodoro con le fragole sono il nuovo trend per stupire a tavola. Un’idea semplice da preparare, che mescola dolcezza, acidità e tradizione. Provati e approvati anche dai più scettici: una volta assaggiati, li rifarai di sicuro.

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    Chi l’avrebbe mai detto che fragole e spaghetti al pomodoro potessero andare così d’accordo? E invece è proprio così: un primo piatto audace, fresco, profumato, che unisce due ingredienti apparentemente distanti in una sinfonia di sapori inaspettatamente armoniosa. Dimentica la solita pasta e prepara le papille a qualcosa di davvero nuovo.

    Il bello è che la ricetta è semplice, e parte dalla base più classica della cucina italiana: il sugo di pomodoro. Solo che, a un certo punto, fanno il loro ingresso trionfale le fragole. Non in versione dessert, ma protagoniste vere e proprie del condimento, capaci di dare una nota dolce-acidula che esalta il gusto dei pelati e rende il piatto più fresco e sorprendente.

    Per preparare gli spaghetti al pomodoro e fragole per 4 persone ti serviranno:

    • 500 g di pomodori pelati
    • 400 g di spaghetti
    • 200 g di fragole fresche
    • mezza cipolla bianca
    • uno spicchio d’aglio
    • basilico secco q.b.
    • olio extravergine d’oliva, sale e pepe

    Il procedimento è facile e veloce. Comincia schiacciando i pelati con le mani o, se preferisci una consistenza più vellutata, frullandoli. Poi lava le fragole, togli il picciolo e tagliale a dadini. Trita finemente cipolla e aglio, e falli soffriggere a fiamma dolce in una padella ampia con un filo generoso di olio. Quando saranno teneri, aggiungi le fragole e lasciale appassire qualche minuto. Solo allora unisci il pomodoro, aggiusta di sale e pepe e fai cuocere il sugo per circa mezz’ora a fuoco basso, coprendo con un coperchio.

    Nel frattempo cuoci gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolali al dente direttamente nella padella con il sugo e manteca tutto con un mestolo d’acqua di cottura, se serve. Una spolverata di basilico secco in superficie e il piatto è pronto.

    Il risultato? Un primo leggero, saporito, profumato e fresco, perfetto per le giornate primaverili o estive, capace di stupire e conquistare anche i più tradizionalisti. Provare per credere. Anche perché, dopo il primo assaggio, sarà difficile tornare indietro.

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      Fragole al forno con crumble: il dolce leggero e irresistibile che profuma d’estate

      Cotte lentamente in forno con zucchero di canna e un pizzico di limone, le fragole diventano un concentrato di dolcezza naturale. A completare il piatto, un crumble croccante che aggiunge contrasto e golosità. Un dolce di stagione, ideale anche a colazione o con una pallina di gelato.

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        Le fragole al forno sono una piccola magia di stagione. Prendono pochi minuti per essere preparate, ma si comportano come un grande dolce: profumano la cucina, risolvono la cena, fanno contenti gli ospiti e – dettaglio non trascurabile – sono anche leggere. Niente creme, niente impasti, niente sensi di colpa. Solo fragole mature, zucchero di canna, un filo di succo di limone e, per i più golosi, un crumble fatto in casa da sbriciolare sopra prima di servire.

        Non è una torta, ma può sembrarlo. Non è una composta, ma ci somiglia. È il classico dolce dell’“ultima ora” che però piace a tutti, anche a chi finge di essere a dieta. E ha dalla sua un alleato in più: la stagione delle fragole è nel pieno splendore. Le migliori? Quelle sode, profumate, rosse fin sotto il picciolo.


        🍓 La ricetta: fragole al forno con crumble croccante

        Ingredienti per 4 persone:

        • 500 g di fragole fresche
        • 2 cucchiai di zucchero di canna grezzo
        • 1 cucchiaino di succo di limone
        • 1 cucchiaino di scorza di limone bio
        • 1 pizzico di sale

        Per il crumble:

        • 40 g di burro freddo a dadini
        • 40 g di farina 00
        • 30 g di zucchero (meglio se di canna)
        • 30 g di fiocchi d’avena (facoltativi)

        Procedimento:

        1. Preriscalda il forno a 180°C (statico). Lava e asciuga le fragole, elimina il picciolo e tagliale a metà o a quarti, a seconda della grandezza.
        2. Disponile in una pirofila da forno o in cocottine monoporzione. Cospargile con lo zucchero, il succo e la scorza di limone, e un pizzico di sale. Mescola delicatamente.
        3. In una ciotola lavora la farina, lo zucchero, il burro freddo e l’avena con le dita fino a ottenere un composto sabbioso.
        4. Inforna le fragole per circa 15 minuti. Intanto tosta il crumble in una teglia a parte per 10-12 minuti, fino a doratura.
        5. Servi le fragole tiepide, con il crumble sopra all’ultimo momento per mantenerne la croccantezza.

        Opzionale: aggiungi una pallina di gelato alla vaniglia o una cucchiaiata di yogurt greco per un dessert più completo.


        🥄 Fragole cotte: buone e pure salutari

        Cuocere le fragole non significa perdere tutto il buono che contengono. Anzi: alcuni antiossidanti come le antocianine si mantengono, altri si concentrano, e il profilo aromatico si esalta. Le fragole restano ricche di vitamina C (se non stracotte), fibre, acido folico e composti fenolici. Hanno un basso indice glicemico, pochissime calorie e aiutano a combattere infiammazioni e ritenzione idrica.


        🔄 Varianti da provare

        • Con aceto balsamico: per una versione gourmet, sostituisci il limone con poche gocce di aceto balsamico invecchiato.
        • Con spezie: una punta di vaniglia, zenzero o cardamomo cambia radicalmente il profilo del piatto.
        • Con frutta mista: aggiungi alle fragole anche albicocche, rabarbaro o pesche: stessa cottura, nuovo sapore.
        • Con crumble salato: per un gioco di contrasti, usa un crumble con una punta di parmigiano o un pizzico di pepe nero. Sorprendente.

        Le fragole al forno con crumble sono il dolce che non ti aspetti ma che finisci per rifare ogni settimana, perché richiede pochissimo impegno e regala grande soddisfazione. Si mangiano calde, fredde, con il cucchiaio o rubate direttamente dalla pirofila. Come tutte le cose buone, spariscono in fretta. Proprio come la primavera.

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          Il risotto agli asparagi: storia, tradizione e un pieno di benefici per il palato e la salute

          Dalle origini antiche all’evoluzione moderna, il risotto agli asparagi è un classico della cucina italiana che unisce tradizione, sapore e creatività, con varianti per ogni palato e importanti benefici nutrizionali

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            Il risotto agli asparagi è un grande classico della cucina italiana, apprezzato per la sua semplicità e il gusto delicato. Questo piatto è nato nelle regioni settentrionali, in particolare in Lombardia e Veneto, dove il risotto è parte integrante della tradizione culinaria e gli asparagi, freschi e di stagione, si trovano facilmente nelle campagne a primavera. La combinazione tra il sapore cremoso del riso e il gusto caratteristico degli asparagi crea un’armonia unica che ha conquistato gli amanti della cucina tradizionale e contemporanea.

            Storia e tradizione

            La storia del risotto agli asparagi si intreccia con quella dei primi risotti italiani. Il risotto nasce intorno al XV secolo, quando il riso cominciò a diffondersi in Italia grazie ai commerci con l’Oriente. Nel Nord Italia, i risotti sono diventati il simbolo di una cucina che valorizza ingredienti semplici e locali, e gli asparagi sono entrati presto in scena, soprattutto nel periodo primaverile quando raggiungono il picco della freschezza. Originariamente, il risotto agli asparagi veniva cucinato nei casali lombardi e veneti, con il riso delle campagne circostanti e gli asparagi selvatici raccolti a mano. Da allora, il piatto è rimasto un caposaldo della tradizione, arricchito e variato nel tempo, pur mantenendo il legame con la semplicità delle origini.

            Proprietà nutrizionali

            Gli asparagi sono protagonisti di questo piatto non solo per il sapore ma anche per le loro proprietà benefiche. Ricchi di vitamine A, C, E e K, gli asparagi contengono anche importanti antiossidanti e folati, sostanze utili per il sistema immunitario e per la salute cardiovascolare. Il risotto agli asparagi, quindi, non è solo un piacere per il palato ma anche una scelta salutare. Il riso fornisce energia a lunga durata, grazie ai carboidrati complessi, ed è facilmente digeribile. Inoltre, se preparato con brodo vegetale e senza troppi condimenti, il risotto agli asparagi può essere un pasto leggero ma nutriente, ideale anche per chi segue una dieta equilibrata.

            Variazioni sul tema

            Il risotto agli asparagi, pur essendo perfetto nella sua versione base, si presta a numerose variazioni che ne arricchiscono il gusto. Tra le varianti più popolari troviamo il risotto agli asparagi e pancetta, in cui la pancetta aggiunge una nota croccante e saporita; oppure il risotto agli asparagi e gamberetti, una versione più sofisticata che unisce il sapore delicato del pesce a quello degli asparagi. Un’altra opzione interessante è il risotto agli asparagi e zafferano, una combinazione che regala al piatto un colore dorato e un aroma più intenso.

            Gli chef più creativi amano sperimentare aggiungendo formaggi come il gorgonzola o il pecorino per un sapore più deciso, o optando per un tocco di limone o erbe fresche, come il timo e il basilico, per una nota agrumata e fresca. Infine, per chi cerca una versione più cremosa, l’aggiunta di un cucchiaio di mascarpone o di crema di formaggio in fase di mantecatura è l’ideale.

            Ecco gli ingredienti per preparare un classico risotto agli asparagi, per circa quattro persone:

            Ingredienti

            • 320 g di riso Carnaroli (o Arborio)
            • 300 g di asparagi (freschi, tagliati a rondelle e tenendo le punte intere)
            • 1 cipolla (piccola, tritata finemente)
            • 1,2 l di brodo vegetale (circa, da aggiungere man mano)
            • 50 ml di vino bianco (per sfumare)
            • 40 g di burro (di cui metà per la mantecatura)
            • 60 g di parmigiano grattugiato
            • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
            • Sale e pepe (q.b.)

            Procedimento

            Dopo aver pulito e tagliato a rondelle gli asparagi, si fa rosolare la cipolla nell’olio d’oliva e metà del burro. Si aggiungono poi gli asparagi, facendoli cuocere leggermente e insaporire. In una casseruola a parte, il riso viene tostato a secco per un minuto, sfumato con il vino bianco e quindi cotto con aggiunte graduali di brodo caldo. Dopo qualche minuto si uniscono anche gli asparagi (tenendo da parte le punte per guarnire). A cottura ultimata, il risotto viene mantecato con il burro restante e il parmigiano per ottenere una cremosità perfetta. Buon appetito!

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              Churros: la ricetta originale, la storia e tutte le varianti di un dolce irresistibile

              Croccanti fuori e morbidi dentro, i churros conquistano ogni palato con la loro semplicità. Scopri la loro affascinante storia, la ricetta autentica, i valori nutrizionali e le varianti più golose in giro per il mondo.

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                I churros sono uno di quei dolci che evocano immediatamente immagini di mercatini spagnoli, feste di paese e colazioni golose nelle caffetterie di Madrid. Ma da dove arrivano realmente?

                Le origini dei churros sono avvolte nel mistero. Alcuni storici sostengono che siano stati introdotti in Spagna dai mercanti portoghesi, che avrebbero scoperto ricette simili in Cina (come gli youtiao, bastoncini fritti salati). Altri, invece, li fanno risalire ai pastori spagnoli, che preparavano un impasto semplice da friggere direttamente sui fuochi da campo, ispirandosi alle corna delle pecore churras (da cui potrebbe derivare il nome).

                Dalla Spagna, i churros hanno viaggiato in tutto il mondo, conquistando il Sud America e diventando una colazione tipica in Messico, Argentina e Brasile. Oggi li troviamo anche negli Stati Uniti e persino in Asia, sempre accompagnati da cioccolato caldo o salse golose.


                La ricetta originale dei churros spagnoli

                I churros sono facilissimi da preparare e richiedono pochi ingredienti. Ecco la ricetta tradizionale spagnola.

                Ingredienti:

                • 250 ml di acqua
                • 125 g di farina 00
                • 1 cucchiaio di zucchero
                • 1 pizzico di sale
                • 1 cucchiaio di burro (facoltativo)
                • Olio di semi per friggere
                • Zucchero e cannella per la copertura

                Procedimento:

                1. In un pentolino, portare l’acqua a ebollizione con lo zucchero e il sale (e il burro, se si vuole un impasto più morbido).
                2. Togliere dal fuoco e aggiungere la farina tutta in una volta, mescolando vigorosamente fino a ottenere un impasto denso e omogeneo.
                3. Trasferire l’impasto in una sac à poche con bocchetta a stella.
                4. Scaldare abbondante olio di semi in una padella profonda e spremere l’impasto direttamente nell’olio bollente, tagliandolo con le forbici per ottenere la lunghezza desiderata.
                5. Friggere fino a doratura e scolare su carta assorbente.
                6. Passare i churros ancora caldi in una miscela di zucchero e cannella.
                7. Servire con cioccolata calda densa o altre salse a piacere.

                Valori nutrizionali: quanto sono calorici i churros?

                I churros, essendo fritti e zuccherati, non sono propriamente un cibo light. Una porzione media di 100 g di churros (circa 3-4 pezzi) apporta:

                • Calorie: 350-400 kcal
                • Carboidrati: 45 g
                • Grassi: 18 g
                • Proteine: 4 g
                • Zuccheri: 10 g

                L’abbinamento classico con la cioccolata calda aumenta ulteriormente l’apporto calorico, rendendoli un vero peccato di gola. Ma d’altronde, chi può resistere?


                Le varianti dei churros nel mondo

                Come tutti i dolci iconici, anche i churros si sono evoluti nel tempo, dando vita a diverse varianti regionali:

                • Churros messicani: più lunghi e sottili, spesso ripieni di dulce de leche o crema alla vaniglia.
                • Churros argentini: simili a quelli messicani, ma ripieni di cioccolato o crema pasticcera.
                • Porras (Spagna): versione più spessa e morbida, tipica di Madrid.
                • Churros americani: spesso serviti con salse al caramello o alla fragola, tipici dei parchi divertimento.
                • Churros al forno: una versione più leggera che evita la frittura, mantenendo comunque la croccantezza.
                • Churros giapponesi: spesso a forma di anello, con impasti aromatizzati al tè matcha o al sesamo.

                Churros, una tentazione senza tempo

                Siano essi fritti, al forno, ripieni o semplicemente cosparsi di zucchero e cannella, i churros continuano a far innamorare generazioni di golosi in tutto il mondo. Prepararli in casa è semplicissimo e permette di personalizzarli a proprio gusto. Che sia per una colazione speciale o una merenda in compagnia, una cosa è certa: un churro tira l’altro!

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