Cucina
Trenette di castagne al pesto: da Genova una ricetta rustica e originale per l’autunno
Scopri la ricetta delle trenette di castagne al pesto, un piatto che regala l’aroma unico della farina di castagne unito alla freschezza basilico, pinoli e parmigiano. Una preparazione semplice, nutriente e ricca di varianti, ideale per chi cerca sapori autentici e stagionali.

Le trenette di castagne con il pesto sono una delizia autunnale che unisce il gusto dolce e intenso della farina di castagne alla freschezza aromatica del pesto. Questa variante rustica della pasta al pesto rappresenta una scelta nutriente e gustosa, perfetta per portare in tavola i sapori tipici della stagione.
Ingredienti
Per la pasta:
- 200 g di farina di castagne
- 100 g di farina 00
- 2 uova
- Un pizzico di sale
Per il pesto:
- 100 g di foglie di basilico fresco
- 50 g di pinoli
- 50 g di parmigiano grattugiato
- 1 spicchio d’aglio
- 100 ml di olio extravergine d’oliva
- Sale e pepe a piacere
Preparazione
- Pasta alle castagne: In una ciotola capiente, unisci la farina di castagne e la farina 00 con un pizzico di sale. Crea una fontana al centro e rompi le uova, iniziando a impastare fino a ottenere un composto omogeneo. Stendi l’impasto e taglialo a strisce sottili per ottenere le trenette. Lascia riposare per circa 10 minuti.
- Preparazione del pesto: In un mortaio, pesta il basilico con i pinoli, l’aglio, il sale e il pepe fino a ottenere una crema densa. Aggiungi gradualmente l’olio extravergine e infine il parmigiano, amalgamando il tutto fino a ottenere una consistenza cremosa.
- Cottura e assemblaggio: Cuoci le trenette di castagne in abbondante acqua salata per circa 3-4 minuti, scolale e condiscile con il pesto, aggiungendo eventualmente un cucchiaio di acqua di cottura per renderle più cremose. Servi subito e, a piacere, completa con una spolverata di parmigiano e qualche pinolo tostato.
Caratteristiche nutrizionali
La farina di castagne è naturalmente senza glutine e apporta energia in modo bilanciato, grazie ai carboidrati complessi e alle fibre. Ricca di vitamina B, potassio e magnesio, rappresenta un’ottima scelta per chi cerca un pasto che unisca gusto e benefici per la salute. Il pesto, con il basilico e i pinoli, offre una buona fonte di antiossidanti, vitamine e grassi sani.
Varianti e consigli
Per una variante più decisa, puoi arricchire il piatto con cubetti di patate e fagiolini per una versione ancora più ricca e tradizionale.
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Cucina
Per i golosoni… ecco i gusti-gelato dell’estate 2025
Stanchi del solito panna e cioccolato, dei frutti di bosco o della stracciatella? In questa estate impazzano i gusti più strani, con parecchie varianti anche nella modalità salata. Ma qualcuno si chiede se sia corretto chiamarlo ancora “gelato”…

Gli estimatori del gelato aspettano l’estate come i bambini attendono l’arrivo di Babbo Natale la notte del 24 dicembre. Anche se ormai il consumo di questo alimento spazio lungo tutto l’arco dell’anno, con la stagione stagione escono nuovi gusti, sempre particolari e speciali, che difficilmente si possono gustare negli altri periodi dell’anno.
Tante novità, alcune… destabilizzanti
Non c’è estate che si rispetti senza nuovi gusti di gelato. E quella del 2025, ovviamente, non fa eccezione. Coni, stecchi, vaschette, coppette e biscotti: le new entry che meritano di essere gustate e rigustate sono diverse. E’ impossibile non trovare qualcosa di proprio gusto, visto che si va dal classico panna e cioccolato agli abbinamenti più alternativi, come caramello salato e pistacchio. Non rimarranno delusi neanche gli amanti della frutta, specialmente quanti vanno pazzi per i sapori esotici.
L’estro dei gelatieri di casa nostra
Se siete amanti del gelato, sappiate che negli ultimi anni accanto ai classici nocciola, cioccolato e fragola si possono trovare dei gusti inusuali, venuti fuori dall’estro creativo dei gelatai italiani e non solo. Accanto alle varietà tradizionali, infatti, non è insolito trovare gusti come il basilico o il caramello salato ma attenzione ne esistono di ancora più strani.
C’è pure il gelato di maiale affumicato
Cacio e pepe, Unicorno, Barbie (rigorosamente rosa, in omaggio al film campione d’incassi della scorsa stagione). Dagli Stati Uniti passando per l’Italia, i gelatieri sono campioni di fantasia. Alcuni la fantasia la superano ampiamente, come il Pulled pork, di Ciacco Lab presente all’ultimo Cibus di Parma. L’artista del gelato Stefano Guizzetti ha creato tra i tanti gusti strani anche il sorbetto alla spalla di maiale, che viene aromatizzata, cotta ed infine sfilacciata, per ricostruire il sapore del più classico dei burger americani. La bravissima Aria, una giovane gelateria che lavora a Torino, si è inventatail gusto Kiwi e Pepe di Sichuan… ma anche il goloso Yogurt e Miele nomade, prodotto inseguendo le fioriture. E che dire del gusto Pizza e Mortazza, Fiori di zucca e Alici e il romanissimo Cacio e Pepe?
Gelato in punta di… forchetta
Completamente di colore Blu il Blumilla, un gusto che miscela il Fiordilatte con una infusione di camomilla e polvere di fiori Butterfly Pea. Per stomaci forti c’è pure il gelato alla Carbonara, fatto con gli indispensabili guanciale, pepe, tuorlo e pecorino, con un dolce retrogusto dato dalla mantecatura nel latte. Chiudono questa sarabanda di simpatiche follie il gelato alla zucca, quello con la confettura di cipolle e Brandy, preparato da un gelateria artigianale di Milazzo. Senza dimenticare la commistione di ricotta, basilico e mandarino, composta da foglie di basilico tritato e cubetti di mandarino canditi artigianalmente.
Non solo Italia
L’Italia è la patria riconosciuta del gelato… ma anche all’estero numerosi sono i gusti creativi in circolazione in questo 2025. Negli Stati Uniti, la catena Cold Stone Creamery ha creato un gusto dedicato alla Barbie, in occasione del lancio del film della regista Greta Gerwig, con Margot Robbie e Ryan Gosling. Si tratta di un gelato allo zucchero filato rosa con crumble di torta Graham Cracker, codette di zucchero e topping montato.
La follia creativa al potere
Seguendo la moda della cucina con gli insetti, in Germania è stato commercializzato un gelato a base di farina di grilli. Una variante che ha suscitato molta curiosità e non poche critiche. E che dire dei gelati al ketchup, alla maionese e alla salsa bbq promossi dalla nota azienda di salse Heinz? Chiudono in bellezza (ma prima bisognerebbe assaggiarli per esserne sicuri…) il gelato giapponese al wasabi e quello della catena texana Red Circle Ice Cream: un gusto al gambero di acqua dolce servito con crostacei.
Cucina
Granita o ghiacciolo? La sfida dell’estate si combatte a cucchiaiate (e bastoncini)
La granita è poesia. Il ghiacciolo, democrazia. Entrambi ghiacciati, entrambi rinfrescanti, ma profondamente diversi. In Sicilia la granita è un rito: si mangia con la brioche, si gusta lentamente, e ogni bar ha la sua ricetta segreta. Limone, mandorla, caffè: pochi ingredienti, ma qualità assoluta.

La granita è poesia. Il ghiacciolo, democrazia. Entrambi ghiacciati, entrambi rinfrescanti, ma profondamente diversi. In Sicilia la granita è un rito, un gesto lento e curato: si mangia con la brioche col tuppo, si gusta con calma, si sceglie come un vino d’annata. Ogni bar ha la sua ricetta, custodita gelosamente come un’eredità di famiglia. Limone, mandorla, caffè, gelsi neri, pistacchio: pochi ingredienti, ma qualità assoluta, lavorati a freddo, con pazienza e rispetto della tradizione. È il trionfo della materia prima.
Il ghiacciolo, invece, è popolare, immediato, senza fronzoli. È l’infanzia che cola sulle dita, la corsa al chiosco, il sollievo di un’estate urbana. Quello industriale ha spesso più zucchero che gusto, è vero, ma fatto in casa può diventare un piccolo capolavoro di semplicità. Basta della frutta frullata, un po’ di zucchero (o miele), succo di limone per bilanciare, e qualche stampino da freezer. Volendo, si può anche osare: yogurt, menta, spezie leggere. Il ghiacciolo è la libertà dell’improvvisazione.
Per ottenere una granita perfetta, il trucco è mescolare con cura ogni mezz’ora mentre congela. Basta una forchetta, ma ci vuole dedizione: questo continuo rompere i cristalli di ghiaccio regala quella consistenza granulosa, vellutata, che è la firma di una granita fatta bene. In alternativa, si può usare la gelatiera, che fa il lavoro da sola ma toglie un po’ di poesia. La granita è un processo, non solo un risultato.
Per i ghiaccioli, il segreto è l’equilibrio. Troppa acqua li rende insapori, troppo succo li spezza in mille pezzi al primo morso. Serve trovare la giusta densità, magari con un cucchiaino di sciroppo di glucosio o un tocco di purea ben filtrata. E poi pazienza: almeno quattro ore in freezer, meglio se tutta la notte. La magia del ghiaccio non tollera fretta.
Granita o ghiacciolo, l’importante è il fresco. È il sollievo. È il gesto quotidiano che spezza il caldo e riconcilia con l’estate. E in fondo, anche un duello può finire in dolcezza. Magari con un cucchiaino in due.
Cucina
Crema al caffè: un dolce aroma di morbidezza
La crema al caffè fatta in casa è una delizia irresistibile che porta il gusto ricco e aromatico del caffè in una consistenza cremosa e vellutata. Perfetta per concludere un pasto con un tocco di dolcezza o per una pausa caffè più sofisticata, questa crema è sorprendentemente semplice da preparare.

Con pochi ingredienti e un po’ di pazienza, potrai creare un dessert raffinato che conquisterà i tuoi ospiti. Che tu sia un appassionato di caffè o semplicemente alla ricerca di una nuova ricetta per sorprendere, la crema al caffè fatta in casa è una scelta perfetta per ogni occasione.
Crema al caffè
Ingredienti per 6 porzioni
50 g di caffè solubile
250 ml di latte scremato ghiacciato
200 g di zucchero semolato
Chicchi di caffè q.b. per le finiture
Procedimento
Assicurati che il latte scremato sia ben ghiacciato. Puoi metterlo in freezer per qualche ora fino a quando sarà molto freddo, ma non completamente congelato.
In una ciotola capiente, versa il caffè solubile, il latte scremato ghiacciato e lo zucchero semolato. Utilizzando uno sbattitore elettrico, monta il composto a velocità alta per circa 5-10 minuti, fino a quando diventa denso, cremoso e con una consistenza spumosa. Dovrebbe raddoppiare di volume e assumere un colore chiaro e soffice.
Dividi la crema al caffè in 6 bicchieri o coppette da dessert. Puoi decorare la superficie chicchi di caffè interi per un tocco elegante. Se desideri una crema ancora più fredda, puoi mettere i bicchieri con la crema al caffè in frigorifero per circa 30 minuti prima di servire.
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