Lifestyle
Ecco le posizioni che piacciono agli italiani
Anche l’Italia ha il suo “kamasutra”. Si tratta di un volumetto dal titolo I modi o Le sedici posizioni, di Marcantonio Raimondi. Il primo libro erotico dato alle stampe nella patria della pizza.

Ma gli italiani come fanno l’amore? Lo faranno come si mangiano una pizza. Ce n’è per tutti i gusti. A ognuno i sapori che preferisce. E’ uno di quei temi che vengono trattati periodicamente in articoli, inchieste e servizi giornalistici tra il genere gossippari e il pruriginoso. Qui non affrontiamo alcun sondaggio. Presentiamo semplicemente un testo e un autore forse non molto noto ai più. Il libro in questione si intitola I Modi (ovvero “Le sedici posizioni“) ed è stato scritto da un italiano: Marcantonio Raimondi . Si tratta del primo libro erotico, illustrato con scene di sesso esplicito, mai messo in commercio in Italia. Insomma il kamasutra italiano del Rinascimento. Raccoglie sedici incisioni realizzate dall’autore Marcantonio Raimondi (1480-1534), su bozze di Giulio Romano e commissionate da Federico II Gongaza. Le incisioni ritraggono le diverse “attitudini e positure con cui giacciono i disonesti“, come scriveva indignato il Vasari quando il libro fu presentato.
Un vero e proprio best seller
All’epoca il libro si rivelò un grande successo editoriale, tanto che, per frenarne la diffusione, papa Clemente VII dovette farne sequestrare ogni copia in circolazione e far arrestare l’autore. Fu il poeta toscano Pietro Aretino, una voce importante e influente negli ambienti ecclesiastici, a fare rilasciare Raimondi. Nel 1527 venne pubblicata una seconda edizione del libro ancor più scandalosa perché ogni incisione era accompagnata da un sonetto erotico composto dallo stesso Aretino. E ancora una volta la censura pontificia non si fece attendere molto. Il libro fu sequestrato e le copie bruciate tanto che degli originali oggi non rimane traccia.
La posizione del missionario
L’antropologo Bronislaw Malinowski (1884- 1942), spiega che il nome di questa posizione sessuale risale al 1700. Furono gli aborigeni dell’isola Trobriand, nella Melanesia occidentale, a est nella Nuova Guinea a a dargli questo nome. Era la posizione praticata dai missionari che, sbarcati nell’arcipelago per convertire gli indigeni, si prendevano… qualche libertà con le loro donne. Un modo di accoppiarsi che i locali guardavano con curiosità e stupore. Per loro non era nomale vedere una donna accovacciata davanti l’uomo dietro come facevano gli animali.
Ma l’origine di questa posizione ha anche una seconda versione. Fu imposta dagli stessi missionari (che non “praticavano”) agli indigeni per motivi di ordine religioso. La posizione “faccia a faccia” sarebbe stata ritenuta l’unica adatta ai rapporti tra membri del genere umano, in grado di rafforzare la monogamia, e anche la migliore per la fecondazione.
Posizioni antiche
Le posizioni sessuali sono state materia del trattato della greca Elefantide nel V secolo: Varias Concubitis Genera, che illustrava nove posizioni del coito e che era una delle letture preferite dell’imperatore Tiberio. Secondo Svetonio, Tiberio, apprezzava l’arte erotica al punto da avere esposto in camera da letto un dipinto che rappresentava Atalanta e Meneagro impegnati in un… rapporto orale.
La bestia a due schiene di Shakespeare
La posizione del missionario (lui sopra, lei sotto nella variante eterosessuale) ha diversi altri nomi tra cui la “matrimoniale” e la “english-american”. Nell’Otello Shakespeare la indica metaforicamente come “la bestia con due schiene”. E’ certamente la posizione più praticata al mondo, sebbene gli la popolazione degli Zulu la giudichino volgare e sconveniente, mentre per i Santal e gli abitanti di Bali questa p considerata una posizione goffa e poco pratica.
Ma quante ce ne sono?
Alex Comfort (1920-2000) scienziato inglese autore di La gioia del sesso, libro che ebbe un ruolo importante nella rivoluzione sessuale, scrive che di posizioni sessuali e varianti possibili ce ne sarebbero più di 600. Oh madonnina santissima…Comfort, di nome e di fatto, aggiunse anche che spesso le coppie cominciano col provarle tutte, ma inevitabilmente finiscono con l’usarne sempre una o due, ricorrendo ai manuali solo in occasioni speciali. Quando lo famo strano…
Che cos’è il kamasutra?
Il significato del termine kamasutra (letteralmente, “Massime sull’amore”), spesso viene confuso come manualetto erotico. Viene considerato un compendio di posizioni per fare sesso. In realtà è uno dei testi più importanti della poesia sanscrita, anche se non l’unico.
Salire sull’otto volante
Tra il II e il III secolo d.C. Vatsyayana, un antico filosofo indiano, scrisse il Kama Sutra. Visse in India durante il II o III secolo d.C., probabilmente a Pataliputra. Il Kama Sutra di Vatsyayana contiene le descrizioni di 64 posizioni sessuali, conosciute come le 64 arti. Vatsyayana, credeva che ci fossero 8 modi di fare l’amore, moltiplicati per 8 posizioni per ciascuno, per un totale di 64. Per l’autore fare l’amore è una “unione divina”. Infatti soltanto il 20% del libro parla di posizioni, anche se è divenuto famoso proprio per questo.
Kamasutra catalano
La ricerca di nuove posizioni sessuali non si è sviluppata solo in orientale e neppure nellìepoca moderna. Sull’argomento anche nel Medioevo c’era molta curiosità. Speculum al foder è un testo catalano del XV secolo dedicato proprio alle posizioni sessuali. Tradotto come “Lo specchio di Coitus” più che altro è un manuale di corteggiamento e di igiene, che descrive, parole, l’arte delle posizioni sessuali. La stessa cosa nel Rinascimento farà proprio De omnibus Veneris più noto come “I modi” o “Le 16 posizioni” dell’incisore Marcantonio Raimondi, ispirato a una serie di dipinti erotici di Giulio Romano.
Vade retro
La posizione da dietro – come descritto sopra – (alla “pecorina” o doggy style per gli anglosassoni) ha anche un nome latino: coitus more ferarum, coito come le fiere. Nel kamasutra invece è nota come: “l’unione della mucca”. Una posizione che secondo una ricerca dell’Università di Waterloo (Canada) è ideale per chi soffre di mal di schiena, a patto di fare forza sulle anche.
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Luxury
The Muraka, l’hotel sott’acqua a 9mila euro a notte
Kara e Nate in un video ha raccontato la strabiliante esperienza del soggiorno nella lussuosa villa The Muraka situata circa 5 metri sotto il livello del mare.

L’hotel sott’acqua più caro al mondo, The Muraka, ha conquistato i cuori dei noti travel blogger Kara e Nate, che l’hanno definito il miglior soggiorno della loro vita. Situata circa 5 metri sotto il livello del mare, questa lussuosa villa offre un’esperienza unica, con una camera da letto padronale dotata di una cupola trasparente per ammirare la vita marina a qualsiasi ora del giorno.
Al Muraka un maggiordomo privato h24
Il piano superiore, sopra il livello dell’acqua, include sale da pranzo, due camere da letto, un bagno con vista sull’oceano e una piscina a sfioro, il tutto accompagnato da un maggiordomo privato disponibile 24 ore su 24. Ma è il piano inferiore, accessibile tramite ascensore o scalinata, che regala la vera magia. Ovvero finestre dal pavimento al soffitto che offrono una vista mozzafiato dell’oceano circostante.
Un po’ caro ma per un anniversario o un viaggio di nozze ci può stare
Il prezzo per questa esperienza esclusiva supera i 9mila euro a notte, ma Kara e Nate hanno sfruttato miglia e punti accumulati per rendere realtà questo sogno. La loro esperienza è stata così straordinaria che l’hanno documentata in un video, permettendo a chiunque di vivere virtualmente questo soggiorno unico. Kara ha scherzato sul fatto di volerci tornare in pensione, mentre Nate ha confermato che questo è stato davvero il miglior posto in cui siano mai stati, descrivendolo come un’esperienza al 110% straordinaria.
Lifestyle
Pranzare al lido, cosa ordinare e cosa evitare in spiaggia
Mangiare al lido, o al mare, può essere un’esperienza piacevole se si scelgono gli alimenti giusti che offrono nutrimento senza appesantire troppo, e che sono anche facili da gestire in un ambiente all’aperto. Ecco alcuni suggerimenti su cosa mangiare e cosa evitare sott l’ombrellone.

Pranzare al lido è una delle gioie dell’estate, un momento in cui si può godere della brezza marina e del sole mentre si gusta un pasto all’aria aperta. Ma scegliere i cibi giusti è essenziale per garantire un’esperienza piacevole e salutare.
Il cibo da spiaggia ideale dovrebbe essere leggero, nutriente e facile da gestire, evitando di appesantire o causare disagio sotto il caldo sole estivo. Optare per cibi che offrano l’energia necessaria per una giornata di relax e divertimento. Al contrario, è meglio evitare cibi fritti che possono causare disidratazione e cali di energia. Con la giusta scelta di alimenti, il pranzo al lido può diventare un momento di vero piacere, contribuendo al benessere e alla freschezza durante tutta la giornata in spiaggia.
Piatti sì
Insalate fresche: Insalate di verdure con aggiunta di proteine come pollo, tonno o legumi sono leggere e nutrienti.
Frutta fresca: Anguria, melone, uva, e frutti di bosco sono rinfrescanti e idratanti.
Panini integrali: Preparati con pane integrale e farciti con verdure, affettati magri, formaggio leggero o hummus.
Snack salutari: Frutta secca, noci, barrette di cereali integrali, o yogurt greco.
Piatti di mare: Pesce grigliato o insalate di mare sono scelte leggere e nutrienti.
Bevande idratanti: Acqua, tè freddo non zuccherato, succhi di frutta naturali, e acqua di cocco per mantenere una buona idratazione.



Piatti no
Cibi fritti: Patatine fritte, anelli di calamari fritti, e altri cibi pesanti e oleosi possono essere difficili da digerire e possono causare sensazione di pesantezza.
Cibi troppo salati: Snack salati come patatine e salatini possono aumentare la sete e contribuire alla disidratazione.
Dolci e gelati ricchi di zuccheri: Possono dare un’immediata sensazione di freschezza, ma l’alto contenuto di zuccheri può portare a cali di energia e sete aumentata.
Bevande gassate e alcoliche: Bibite zuccherate e bevande alcoliche possono contribuire alla disidratazione e non sono ideali per rimanere idratati al sole.
Cibi pesanti e elaborati: Evitare piatti complessi e ricchi di salse che possono risultare troppo pesanti da digerire in un ambiente caldo.
Consigli…
Porzioni piccole: Mangiare porzioni più piccole e frequenti può aiutare a mantenere energia senza sentirsi appesantiti.
Protezione dal sole: Cerca di consumare i pasti in aree ombreggiate per evitare colpi di calore e disidratazione.
Viaggi
Stessa spiaggia stesso mare? Neanche per sogno…
Il nostro Paese vanta alcune delle spiagge più belle come dimostrato dalla presenza di Cala Mariolu in Sardegna e quella dei Conigli a Lampedusa nella lista delle migliori 50 più belle a apprezzate al mondo.

“Per quest’anno non cambiare stessa spiaggia stesso mare”, era questo il ritornello di una delle canzoni più conosciute di Edoardo Vianello. Una hit del 1963. Sicuramente l’Italia vanta alcune delle spiagge più belle al mondo, come dimostrato dalla presenza di Cala Mariolu in Sardegna e quella dei Conigli a Lampedusa nella lista delle migliori 50 più belle a apprezzate al mondo.
Restiamo in Italia che ne vale la pena
Ma il nostro Paese prima di Grecia, Spagna, Marocco, Francia e Croazia offre una infinità di cale, calette e lunghi litorali dove godersi una giornata di mare. Il nostro Meridione e buona parte delle coste isolane, per esempio, a differenza di quasi tutta la parte costiera del centro Italia offre lunghissimi tratti battigia libera. Senza lidi a pagamento. Una più spettacolare dell’altra. A iniziare dal Cilento, scendendo verso la Calabria ionica e, parzialmente anche quella bagnata dal mare Tirreno, per risalire verso le coste della Puglia e più su verso le coste abruzzesi e marchigiane.
Le ‘meglio‘ spiagge italiane che meritano una visita almeno una volta nella vita
- Spiaggia di Cala Goloritzé, Sardegna: Con il suo pinnacolo roccioso che si innalza maestoso sulla baia, è protetta da regolamenti che ne preservano la bellezza naturale.
- Spiaggia dei Conigli, Lampedusa: Una delle più iconiche d’Italia, situata in una riserva naturale marina protetta, offre un mare cristallino e una sabbia bianca incredibilmente fine.
- Costa di San Vito Lo Capo, Sicilia: Con una sabbia dorata e acque cristalline, questa spiaggia è incorniciata da un suggestivo scenario naturale con il Monte Monaco sullo sfondo.
- Spiaggia delle Due Sorelle, Marche: Accessibile solo via mare o tramite un sentiero panoramico, questa spiaggia si trova sotto due imponenti faraglioni che sembrano due sorelle.
- Spiaggia di Tropea, Calabria: Si trova ai piedi dell’incantevole cittadina di Tropea, questa spiaggia offre una vista davvero unica sul mare cristallino e sulla caratteristica rocca sovrastante.
- Spiaggia del Poetto, Sardegna: proprio accanto alla città di Cagliari, questa lunga spiaggia di sabbia offre una vasta disponibilità di servizi e un mare ideale per il nuoto e gli sport acquatici.
- Spiaggia di Cala Rossa, Sicilia: Si trova sull’isola di Favignana una spiaggia che incanta con le sue acque turchesi e il paesaggio circostante punteggiato da scogliere rossastre.
- Spiaggia di Marina Grande, Amalfi: Incastonata tra le montagne e il mare, questa spiaggia offre una vista spettacolare sulla costiera amalfitana e un’atmosfera fiabesca.
- Spiaggia di Baia delle Zagare, Puglia: E’ la “Spiaggia dei due giganti”, con una baia incantevole è caratterizzata da scogliere bianche e acque cristalline.
- Litorale di Capo Vaticano, Calabria: Sabbia bianca, acque trasparenti, questa spiaggia è una delle gemme della Costa degli Dei in Calabria.
Sono solo alcune delle meraviglie italiane che vale la pena esplorare almeno una volta per vivere esperienze indimenticabili.













Ma se proprio proprio volete andare all’estero…
Le 50 più belle del mondo, escluse le italiane
Trunk Bay – Stati Uniti
Baia di Meads – Anguilla
Costa di Entalula – Filippine
Spiaggia di Voutoumi – Grecia
Talbot Bay – Australia
Costa rosa – Indonesia
Anse georgette – Seychelles
Laguna Verde – Polinesia Francese
Isola del Ferro di Cavallo – Myanmar
Calo des Moro – Spagna
Le Morne Beach – Mauritius
Cala di Aharen – Giappone
Costa di Lanikai – Hawaii
One Foot Island – Isole Cook
Playa Balandra – Messico
Grace Bay – Isole Turks e Caicos
Baia di Puinn – Norvegia
Anchor Bay Beach – Australia
Gardner Beach – Ecuador
Anse Source D’Argent – Seychelles
Costa della Libertà – Thailand
Cayo de Agua – Venezuela
Praia de Marinha – Portogallo
Seven Mile Beach – Isole Cayman
Grote Knip – Curçao
Horseshoe Bay – Bermuda
Litorale di Fteri – Grecia
Baia di Maundays – Anguilla
Cayo Zapatilla – Panama
Costa dei Massi – Sud Africa
Wharton Beach – Australia
Grand Anse – Grenada
Baia do Sancho – Brasile
Costa Kelebekler Vadisi – Turchia
Colombier Beach – St. Barth
Playa Xpu Ha – Messico
Kelingking Beach – Indonesia
Spiaggia di Kapalua Bay – Hawaii
Picco dei Diamanti – Islanda
Pipe Greek Sandbar – Bahamas
Cayo Levantado – Repubblica Domenicana
Henderson Beach – Stati Uniti
Bon Bon Beach – Filippine
Cathedral Cove Beach – Nuova Zelanda
Playa Varadero – Cuba
Kynance Cove – Regno Unito
Costa dell’Aquila – Aruba
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